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Autore Profondo Rosso
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 05-08-2005 13:40  
La carrozzella col bambino... l'occhio della madre...
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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daniels

Reg.: 28 Ott 2005
Messaggi: 15
Da: napoli (NA)
Inviato: 29-10-2005 17:25  
l'insuperabile film di dario argento.Vera lezione di cinema thriller. Non so voi ma è un film che ancora dopo 30 anni è emblematico: l'occhio dell'assassino, la voce stridula, i quadri della casa di Elga Ullman, la musica, la sequenza nella villa. E il trauma: il trauma di cui è testimone il piccolo Carlo.Inquieta. E i motivi che spingono l'assassina ad uccidere. una follìa così irresponsabile e brutale al tempo stesso da lasciare sgomenti.E la morte , la scena finale...un film che è il simbolo dell'oscurità della follia della mente umana, ed è il film-simbolo della paura.
Secondo voi Dario potrà essere di nuovo così ben ispirato?
che cosa manca,secondo voi, al suo cinema di oggi x renderlo così spaventoso come quello di 30 anni fa?

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Arioli

Reg.: 27 Ott 2005
Messaggi: 30
Da: Rivolta d'Adda (CR)
Inviato: 29-10-2005 17:31  
Rispondo a malincuore alla tua domanda: NO, argento non è più in grado di portare a termine un film degno di questo nome. D'altra parte se ci pensi già nell'86 con "Opera" dava evidenti segni di decadimento mentre con "Due occhi diabolici" pareva aver ritrovato la strada giusta... ahimé, è da lì che partirà il declino vergognoso fino alle nefandezze (leggasi prese in giro per chi paga un biglietto) come "Il fantasma dell'Opera", "Thrauma" o l'indegna soap travestita da thriller "Il cartaio" ! Ragazzi, lasciate perdere, argento è ufficialmente morto e sepolto, tenetevi sterri i film anni 70/80...
_________________
CINEMA INDIPENDENTE SU
www.christianarioli.com

SUL SITO QUESTO MESE:
Intervista al musicista LUCA CIRILLO nella sezione ON-STAGE
Anteprima di "Innamorata della morte" di R. Fratter

Il DVD di "NO MORE... EVA !" è ora disponibi

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manson

Reg.: 21 Dic 2004
Messaggi: 332
Da: mongrando (BI)
Inviato: 30-10-2005 22:50  
Trovo Profondo Rosso, il miglior film di Dario Argento.
davvero bello
_________________
.....e ora va, vai incontro alla Libertà.


Susan Sarandon
in "Piccole Donne"

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 17-05-2006 12:06  
PROFONDO ROSSO di Dario Argento 1975 (deep purple ovvero lo specchio rivelatore)

Già l’inizio con la musica incalzante dei Goblin ( e di Giorgio Gaslini) sui titoli di testa inframezzato dal piccolo flashback rivelatore (con annessa filastrocca infantile) fa davvero scorrere i brividi.
Argento fa virare il giallo classico verso il rosso pompeiano, esaltando gli aspetti parapsicologici e soprannaturali, zoomando su dettagli (le armi e i pupazzetti dell’assassino), sottolineando nella decorazione degli ambienti gli aspetti mostruosi e deformi, i colori accesi e le zone oscure.
Argento è talmente padrone del mezzo espressivo da sfidare lo spettatore facendogli vedere l’assassino nella scena del primo omicidio (provate a fare un fermo immagine su uno dei quadri orrorifici che “decorano” il corridoio della casa della parapsicologa, avrete una bella sorpresa) e mescolando abilmente ricordi e realtà in un cocktail di cui non riesci più a distinguere i sapori.
L’attore che incarna magistralmente questa confusione tra la realtà immaginata e quella veramente accaduta non può che essere il David Hemmings di Blow Up, anche qui alle prese con la indecifrabilità del reale (Antonioni docet). La violenza è iperespressa in un delirio estetico che solo un genio visionario può assecondare e incanalare in forma filmica. Argento inquadra in primo piano spartiti di musica, tasti di pianoforte, dischi di vinile, giradischi,registratori, fronti imperlate di sudore, occhi truccati o che spiano da una fessura (Psyco citazione dotta). Piccola chicca per gli amani dell’arte moderna: dotto omaggio ai “Nottambuli” di Edward Hopper (Argento ne ricostruisce il bar nella piazza in cui Hemmings e Lavia discutono di sogno e realtà) tela dell’Art Institute di Chicago
Girato tra Roma e Torino, creando una città spettrale ideale e fuori dai canoni spazio temporali e senza punti di riferimento, in una atmosfera da ghost story sottolineata da una colonna sonora ormai leggendaria. Sceneggiato a quattro mani con il mitico Bernardino Zapponi ( già collaboratore di Federico Fellini).
Interpretazioni shakespeariane di Glauco Mauri e Gabriele Lavia, in tono con la nota tragico-lirica degli avvenimenti. Dialoghi mai banali, intermezzi autoironici supportati dall’istrionismo di Daria Nicolodi (ai tempi influente compagna del regista). Piccola incongruenza narrativa la presenza all’inizio dell’assassino in un bagno non adatto, altro piccolo peccato veniale il dilungarsi della scena nella villa dei misteri (la scoperta del graffito dell’assassino).
Bella riesumazione di una stella del nostro cinema muto, Clara Calamai (con foto annesse).
Insieme a Suspiria, uno dei migliori film di Dario Argento, inimitabile, inconfondibile.
Tutto funziona in un meraviglioso meccanismo a incastro.
A noi piace ricordarlo così.


_________________
True love waits...

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 13:54  
quote:
In data 2005-03-04 09:52, FreddyK scrive:
quote:
In data 2005-03-04 09:38, Ladyanne scrive:

Ma ho un dubbio spoiler (vabbè chi è che non l'ha visto, ma mettiamocelo lo stesso va): se il colpevole è la madre di Carlo, come faceva a sapere in anticipo le mosse, in particolare, come sapeva che il protagonista sarebbe andato a casa della scrittrice, sicuramente ci sarà una risposta, ma mi è sfuggita)

_________________
When I look into your eyes
I can see a love restrained
But darlin' when I hold you
Don't you know I feel the same

[ Questo messaggio è stato modificato da: Ladyanne il 04-03-2005 alle 09:39 ]



Forse lo so io... Quando Marc va alla biblioteca per vedere il libro di Amanda, si vede che c'è qualcuno che lo spia da dietro una colonna, magari Carlo (che era sempre vicino a Marc e quindi poteva benissimo riferire alla madre delle indagini). Io la penso così...




sulla biblioteca concordo anch'io: ma penso che a spiarlo era la stessa madre di carlo, che aveva iniziato a pedinarlo.

non ci dimentichiamo che la prima volta che l'assassino decide di colpirlo è quando sente al telegiornale che il testimone sarebbe in grado di riconoscere l'assassino di elga.

nel momento in cui la tv dava la notizia carlo e marc erano insieme, in strada: l'ha visto la madre di carlo da casa sua, dunque.

infatti lei lo pedina anche nella villa e cerca di ucciderlo prima facendogli cadere un vetro in testa, poi la picconata e appicca l'incendio.

la coltellata a gianna, invece, quella penso sia opera di carlo.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 13:58  
quote:
In data 2004-03-08 23:27, CugiuZ scrive:
quote:
In data 2004-03-08 23:19, Aykroyd85 scrive:
quote:
In data 2004-03-08 23:18, CugiuZ scrive:
ah, che culo che ho ad abitare vicino a villa scott...




E non ti terrorizzi all'idea...?




non sai quant'è bella questa casa... adesso la stanno ristrutturando




e che zona di torino è precisamente?

dista molto dalla piazza in città dove parlano di notte marc e carlo?

che ci sta adesso in questa villa?

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 14:07  
quote:
In data 2006-05-17 12:06, Schizobis scrive:
il dilungarsi della scena nella villa dei misteri (la scoperta del graffito dell’assassino).





no, è una delle sequenze migliori del film(anche per il tema dei goblin che lo accompagna prima della scoperta del graffito, mad puppet): anzi è tra le più suggestionanti di questo capolavoro del giallo e del thriller.

PROFONDO ROSSO: film magnifico!.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 21-02-2007 15:00  
quote:
In data 2007-02-21 14:07, dan880 scrive:
quote:
In data 2006-05-17 12:06, Schizobis scrive:
il dilungarsi della scena nella villa dei misteri (la scoperta del graffito dell’assassino).





no, è una delle sequenze migliori del film(anche per il tema dei goblin che lo accompagna prima della scoperta del graffito, mad puppet): anzi è tra le più suggestionanti di questo capolavoro del giallo e del thriller.

PROFONDO ROSSO: film magnifico!.



Siamo d'accordo sul commento musicale e sulla suggestione. Ma secondo me è un pò tirata per le lunghe. Se non ricordo male, si svolge in due tempi separati. E poi nella seconda tranche in villa ci sta l'unica vera incongruenza del film: perchè stordire David Hemmings e non ucciderlo direttamente?
Visto i precedenti, non doveva essere molto difficile sventrarlo....

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 15:47  
quote:
In data 2007-02-21 15:00, Schizobis scrive:
quote:
In data 2007-02-21 14:07, dan880 scrive:
quote:
In data 2006-05-17 12:06, Schizobis scrive:
il dilungarsi della scena nella villa dei misteri (la scoperta del graffito dell’assassino).





no, è una delle sequenze migliori del film(anche per il tema dei goblin che lo accompagna prima della scoperta del graffito, mad puppet): anzi è tra le più suggestionanti di questo capolavoro del giallo e del thriller.

PROFONDO ROSSO: film magnifico!.



Siamo d'accordo sul commento musicale e sulla suggestione. Ma secondo me è un pò tirata per le lunghe. Se non ricordo male, si svolge in due tempi separati. E poi nella seconda tranche in villa ci sta l'unica vera incongruenza del film: perchè stordire David Hemmings e non ucciderlo direttamente?
Visto i precedenti, non doveva essere molto difficile sventrarlo....



bè una picconata in testa non era da poco, forse l'assassino ne aveva sopravvalutato gli effetti.

cmq appiccando il fuoco lo avrebbe ucciso.

ma ad ogni modo è pur sempre un film, nel quale non bisogna cercare sempre le particolarità logiche.

nel cinema di argento la sospensione dell'incredulità è fondamentale.

molte volte lo stesso dario argento ha dichiarato che nei film lui mostra vicende anche per lui un pò misteriose, inspiegabili: sono dettate dalle sue ispirazioni ed esigenze narrative e quindi neanche lui dopo sa spiegare perchè certe cose le ha fatte vedere in un certo modo.

e questo è uno dei punti di forza delle sensazioni che trasmettono gli incubi descritti nelle storie dei suoi film.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 21-02-2007 16:30  
Finchè il talento visionario lo ha sostenuto, le incongruenze narrative non hanno inficiato il valore complessivo del film.
Il problema è che dopo Phenomena è iniziata una crisi ispirativa esponenziale che fino ad adesso ha trovato il suo punto più basso nel "Cartaio". Quelle incongruenze narrative sono diventate insostenibili (come certi dialoghi).
In Profondo Rosso ci sono altre scene oltre quelle della villa che possono in qualche modo rendere giustizia del genio di Argento.
Quella iniziale nel grande teatro (dal drappeggio rosso), la scena della piazza con il bar di Hopper, il primo tentativo dell'assassino di uccidere David Hemmings mentre suona il piano,il primo omicidio con i quadri specchi,le soggettive dell'assassino e i primi piani sulle sue armi e pupazzetti,la scena finale nella scuola abbandonata, la resa dei conti nel finale all'ascensore dove il rosso diventa veramente profondo, riflettendo l'immagine del protagonista.
Nessuno mette in dubbio Profondo Rosso per qualche eccesso di visione o di stile, anzi, in questo caso rappresentano la forza del film.
Che poi nel papello di roba scritta era un piccolo appunto che non inficiava minimamente il giudizio estremamente positivo su questo film.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 18:50  
io penso che solo il cartaio sia un film veramente scadente.

opera, due occhi diabolici, trauma e la sindrome di stendhal sono differenti dalle storie thriller classiche degli inizi: ha raccontato la paura in modo diverso argento ma non certamente ai livelli del cartaio, ce ne corre.

non ho sonno è autocopia: ma è accettabile, e a confronto con il cartaio sembra un cult.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 18:53  
quote:
In data 2007-02-21 18:50, dan880 scrive:
io penso che solo il cartaio sia un film veramente scadente.

opera, due occhi diabolici, trauma e la sindrome di stendhal sono differenti dalle storie thriller classiche degli inizi: ha raccontato la paura in modo diverso argento ma non certamente ai livelli del cartaio, ce ne corre.

non ho sonno è autocopia: ma è accettabile, e a confronto con il cartaio sembra un cult.



ho dimenticato il fantasma dell'opera: ha volutamente modificato la storia argento per adattarla a come lui nella sua immaginazione si ricordava di questa storia di gaston leroux che lo aveva colpito.

ha descritto la storia in maniera tale da renderla vicina alle paure che gli aveva trasmesso.

perchè è stato soprattutto un omaggio al primo film horror che lui ha visto.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 21-02-2007 19:22  
quote:
In data 2007-02-21 18:53, dan880 scrive:
quote:
In data 2007-02-21 18:50, dan880 scrive:
io penso che solo il cartaio sia un film veramente scadente.

opera, due occhi diabolici, trauma e la sindrome di stendhal sono differenti dalle storie thriller classiche degli inizi: ha raccontato la paura in modo diverso argento ma non certamente ai livelli del cartaio, ce ne corre.

non ho sonno è autocopia: ma è accettabile, e a confronto con il cartaio sembra un cult.



ho dimenticato il fantasma dell'opera: ha volutamente modificato la storia argento per adattarla a come lui nella sua immaginazione si ricordava di questa storia di gaston leroux che lo aveva colpito.

ha descritto la storia in maniera tale da renderla vicina alle paure che gli aveva trasmesso.

perchè è stato soprattutto un omaggio al primo film horror che lui ha visto.



Si ma se difendi il fantasma dell'opera risulti poco credibile anche per il resto.
Il fantasma dell'opera è davvero un gran pasticcio in cui Julian Sands si presta a un gioco al massacro quasi autolesionistico (per non parlare di Asia posseduta nelle varie posizioni del Kamasutra)o della scena del bordello....
Degli altri film citati si possono salvare forse quattro cinque scene: la scena sul treno in Non Ho Sonno, la scena al museo nella Sindrome di Stendhal, la soggettiva del corvo in Opera e qualche altro bagliore di un tempo che fu.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 21-02-2007 20:46  
quote:
In data 2007-02-21 19:22, Schizobis scrive:
quote:
In data 2007-02-21 18:53, dan880 scrive:
quote:
In data 2007-02-21 18:50, dan880 scrive:
io penso che solo il cartaio sia un film veramente scadente.

opera, due occhi diabolici, trauma e la sindrome di stendhal sono differenti dalle storie thriller classiche degli inizi: ha raccontato la paura in modo diverso argento ma non certamente ai livelli del cartaio, ce ne corre.

non ho sonno è autocopia: ma è accettabile, e a confronto con il cartaio sembra un cult.



ho dimenticato il fantasma dell'opera: ha volutamente modificato la storia argento per adattarla a come lui nella sua immaginazione si ricordava di questa storia di gaston leroux che lo aveva colpito.

ha descritto la storia in maniera tale da renderla vicina alle paure che gli aveva trasmesso.

perchè è stato soprattutto un omaggio al primo film horror che lui ha visto.



Si ma se difendi il fantasma dell'opera risulti poco credibile anche per il resto.
Il fantasma dell'opera è davvero un gran pasticcio in cui Julian Sands si presta a un gioco al massacro quasi autolesionistico (per non parlare di Asia posseduta nelle varie posizioni del Kamasutra)o della scena del bordello....
Degli altri film citati si possono salvare forse quattro cinque scene: la scena sul treno in Non Ho Sonno, la scena al museo nella Sindrome di Stendhal, la soggettiva del corvo in Opera e qualche altro bagliore di un tempo che fu.



Opera molto di più: la nicolodi uccisa col colpo di pistola nell'occhio, i corvi che volteggiano nel teatro regio, l'effetto scenico degli spilli davanti agli occhi.

e Opera ha anche un certo approfondimento psicologico di alcuni personaggi.

è un film che mi ha lasciato molto soddisfatto ed è tra quelli meglio riusciti di argento.perchè non è affatto un thriller mediocre.

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