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la sottile linea rossa |
Thomwitt
Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 29-12-2006 16:01 |
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Il classico film che si potrebbe vedere dieci volte ed ogni volta ti farebbe riflettere in un modo diverso. A me personalmente rapisce il cuore, l'anima e mi lascia dentro sempre una sensazione di grande incompletezza |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 29-12-2006 17:19 |
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Aggiungo la mia voce in questo coro: Capolavoro!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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Thomwitt
Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 29-12-2006 19:14 |
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Voi che amate i soldati Ryan e gli eroici ingessati di Pearl Harbor tenetevi alla larga da Malick...Potrebbe causarvi improvvisi conati di riflessività potenzialmente letali per delle menti ristrette e dei cuori poco passionali
_________________ “...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ” |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 29-12-2006 20:14 |
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quote: In data 2006-12-29 19:14, Thomwitt scrive:
Voi che amate i soldati Ryan e gli eroici ingessati di Pearl Harbor tenetevi alla larga da Malick...Potrebbe causarvi improvvisi conati di riflessività potenzialmente letali per delle menti ristrette e dei cuori poco passionali
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Solo per dire, come già detto altrove, che è esattamente quello da te citato il cinema nell'ambito di una kultura ammerikana che trovo mortifero e purtroppo colonizzante.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 30-12-2006 03:19 |
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quote: In data 2006-12-29 20:14, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-12-29 19:14, Thomwitt scrive:
Voi che amate i soldati Ryan e gli eroici ingessati di Pearl Harbor tenetevi alla larga da Malick...Potrebbe causarvi improvvisi conati di riflessività potenzialmente letali per delle menti ristrette e dei cuori poco passionali
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Solo per dire, come già detto altrove, che è esattamente quello da te citato il cinema nell'ambito di una kultura ammerikana che trovo mortifero e purtroppo colonizzante.
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Se da un film così riuscite a tirar fuori solo commenti del genere credo che il buon Malick abbia fallito. E non mi meraviglia.
Dopotutto non capisco bene su che cosa di preciso dovrebbe far riflettere questo film... non sono sufficienti discorsi astratti e introspettivi per far filosofia, o almeno non lo sono per me. Non c'è un filo morale da seguire, anche perchè il film è sprovvisto di trama. I personaggi poi, che dovrebbero dar corpo e consistenza al film, sono a tratti incoerenti, le loro psicologie appaiono contraddittorie: il sergente Welsh parla in un modo ma agisce in un altro senza un motivo che sia uno; il colonello Tall prima fa delle riflessioni a bordo della nave ma appena sbarcato le contraddice con una immotivata esaltazione maniacale; il soldato Bell intanto pensa alla sua donna, poi sta male, poi ripensa alla sua donna, poi si riprende e carica i giapponesi incurante delle smitragliate, poi viene scaricato dalla sua donna... un personaggio proprio inutile; e che dire di Witt che all'inizio vive con gli aborigeni, fornendoci il solito stereotipo dell'isola paradisiaca e tropicale (stereotipo usato per motivare un bel po' di ragionamenti, se non il senso stesso del film) quando tutti sanno che i selvaggi sono indifesi di fronte alle brutalità di madre natura, fonte di problemi di salute, di fatiche, di sofferenze, d'infelicità, di mali e di morte (in quel villaggio che fine hanno fatto i malnutriti, gli infetti, i segni della violenza... si vede giusto qualche teschio)... un uomo civilizzato nella giungla, fuori dal suo mondo e dai suoi confort, soffre e muore, a meno che non diventi una specie di Tarzan... eppure il soldato Witt invece di mettere a frutto la sua profonda conoscenza della giungla maturata durante la diserzione, mettendo magari in pratica peripezie alla Rambo si perde come un bischero e si fa ammazzare; Il Capitano Staros invece è il solo personaggio coerente, disfattista dall'inizio alla fine.
Per dirla tutta la sceneggiatura fa perno su una filosofia retorica e banale.
La regia poi non si può certo dire perfetta. Le due voci narranti sono sorrette troppo spesso da immagini statiche che rallentano il film; i flashback sulla moglie del soldato Bell sono inutili e mal montati; abbondano poi scene noiosamente prolisse e fredde, prive perfino di commento musicale.
Aspetto buono è la fotografia, ben curata.
Ma Terrence Malick è di sicuro un regista sopravvalutato.
Che poi c'era veramente bisogno di far fare le comparse ad attori famosi come George Clooney, John C. Reilly, John Travolta, Jared Leto al solo scopo di avere nomi eccellenti nel cast per farsi pubblicità della più commerciale?
Perchè dopotutto "La sottile linea rossa" appare come il solito mediocre film da multisala.
_________________ "Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"
"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields) |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-12-2006 09:59 |
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quote:
Che poi c'era veramente bisogno di far fare le comparse ad attori famosi come George Clooney, John C. Reilly, John Travolta, Jared Leto al solo scopo di avere nomi eccellenti nel cast per farsi pubblicità della più commerciale?
Perchè dopotutto "La sottile linea rossa" appare come il solito mediocre film da multisala.
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tralascio di risponderti al discorso precedente perchè non ne ho voglia
ma a proposito della tua chiusa voglio dirti che gli attori eccellenti corrono da Mallick perchè è un grande, ma certamente non per fare le comparse.
è evidente che le parti previste e costruite per questi grandi attori erano assai più importanti di quelle che ci sembrano ora comparsate
è evidente che sono state notevolmente accorciate in fase di montaggio
un'altro esempio della serietà di Malick verso la propria arte che non si sottomette alle logiche del divismo e taglia dove e quando vuole senza preoccuparsi di scontentare produttori o attori di fama
il cinema di M è un affresco sinfonico costruito a partire da montagne di "girato" e con un enorme lavoro di montaggio (anche sonoro) non parte da una sceneggiaturina precisa e meccanica ma più probabilmente da una serie di canovacci che si intersecano.
il cinema di m è un cinema che aquisisce senso solo quando il regista alla fine monta i pezzi del puzzle andando a costruire un film sinfonico in cui si può lasciare sfocato e indefinito qualche singolo personaggio e saltare qualche raccordo narrativo senza che l'insieme ne risenta.
e l'incoerenza dei personaggi di sui parli ai miei occhi li rende solo più umani, vivi e vibranti
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 30-12-2006 alle 10:01 ] |
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 30-12-2006 11:18 |
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Non si può pretendere che un ammiratore di Augusto Pinochet come Futurist, sia in grado di apprezzare la poesia di Terrence Malick. |
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 30-12-2006 15:04 |
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quote: In data 2006-12-30 09:59, kagemusha scrive:
il cinema di M è un affresco sinfonico costruito a partire da montagne di "girato" e con un enorme lavoro di montaggio (anche sonoro) non parte da una sceneggiaturina precisa e meccanica ma più probabilmente da una serie di canovacci che si intersecano.
il cinema di m è un cinema che aquisisce senso solo quando il regista alla fine monta i pezzi del puzzle andando a costruire un film sinfonico in cui si può lasciare sfocato e indefinito qualche singolo personaggio e saltare qualche raccordo narrativo senza che l'insieme ne risenta.
e l'incoerenza dei personaggi di sui parli ai miei occhi li rende solo più umani, vivi e vibranti
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L'insieme ne risente invece. A forza di tagli e ritagli il senso di molte scene s'è perso. Nella pellicola la narrazione è lacunosa, il montaggio ha lasciato molti punti morti, scene noiose e inconcludenti... aspetti che rovinano di fatto il film. "l'armonia sinfonica del tutto" si ottiene se le parti sono intonate fra di loro; ma nel film si trovano sequenze inutili dal punto di vista narrativo, disorientanti e stonate, utili solo a fare da sostegno visivo ai ragionamenti delle voci fuoricampo. Se il regista fosse riuscito a conciliare l'aspetto narrativo con l'aspetto filosofico il film avrebbe avuto un senso compiuto e allora si sarebbe potuto definire buono. Ma montato così sembra pocopiù che una fiction della RAI su quanto è brutta la guerra.
_________________ "Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"
"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields) |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-12-2006 15:09 |
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La narrazione coglie la polpa e getta via la buccia. Tu vorresti fare come facevano gli antichi, se magnavano le cocce e buttavano via li fichi.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 30-12-2006 15:44 |
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quote: In data 2006-12-30 11:18, quentin84 scrive:
Non si può pretendere che un ammiratore di Augusto Pinochet come Futurist, sia in grado di apprezzare la poesia di Terrence Malick.
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Tu hai proprio tutte le risposte. Peccato che io non sia un ammiratore di Pinochet. Sono le tue domande ad essere sbagliate.
Il perchè non sono in grado di apprezzare la poesia di Terrence Malick l'ho già detto e spiegato; guardacaso non ha nulla a che fare con le mie idee politiche, quindi trovo fastidioso che tu voglia trovarci un nesso. Se vuoi capire la condizione di mediocrità di Terrence Malick dovresti confrontarlo con i registi che sono riusciti a legare in modo convincente e senza forzature la filosofia alla propria arte. Ti consiglio Andrej Tarkovskij tanto per cominciare, magari poi ti guardi qualcosa anche di Werner Herzog... ma basterebbe uno Steven Spielberg di "schindler's list" per farti capire cosa sia la vera poesia al cinema. Ma perfino un personaggio come Rambo sembra coerente e commovente se confrontato con i protagonisti della sottile linea rossa.
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"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields) |
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 30-12-2006 16:25 |
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quote: In data 2006-12-30 15:44, Futurist scrive:
quote: In data 2006-12-30 11:18, quentin84 scrive:
Non si può pretendere che un ammiratore di Augusto Pinochet come Futurist, sia in grado di apprezzare la poesia di Terrence Malick.
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Tu hai proprio tutte le risposte. Peccato che io non sia un ammiratore di Pinochet. Sono le tue domande ad essere sbagliate.
Il perchè non sono in grado di apprezzare la poesia di Terrence Malick l'ho già detto e spiegato; guardacaso non ha nulla a che fare con le mie idee politiche, quindi trovo fastidioso che tu voglia trovarci un nesso. Se vuoi capire la condizione di mediocrità di Terrence Malick dovresti confrontarlo con i registi che sono riusciti a legare in modo convincente e senza forzature la filosofia alla propria arte. Ti consiglio Andrej Tarkovskij tanto per cominciare, magari poi ti guardi qualcosa anche di Werner Herzog... ma basterebbe uno Steven Spielberg di "schindler's list" per farti capire cosa sia la vera poesia al cinema. Ma perfino un personaggio come Rambo sembra coerente e commovente se confrontato con i protagonisti della sottile linea rossa.
| Guarda caro che la mia era una considerazione (opinabile come tutte le considerazioni) non una domanda.
Di Herzog ho visto e apprezzato Aguirre e Kaspar Hauser, è un regista che, come Malick, lavora senza una sceneggiatura di "ferro" ed esprime (magari in modo diverso) la stessa tensione fra l'Uomo e la Natura che ritrovo ne La sottile linea rossa.
Quanto a Spielberg, il paragone con Malick è semplicemente improponibile. Steven è molto più "hollywoodiano" e consolatorio (anche se, a quanto pare, in Munich ha cercato di "crescere"). La differenza principale è che Spielberg è un eccezionale narratore di storie (e il pubblico, me compreso,lo sa e lo ama) mentre Malick è un grande poeta che rifugge la facile spettacolarità e i poeti, non sempre sono compresi da tutti.
Se i personaggi tagliati con l'accetta (tipo Rambo) ti sembrano più veri di quelli complessi e contraddittori, non so cosa farci.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-12-2006 alle 16:27 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-12-2006 alle 16:29 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-12-2006 alle 16:32 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-12-2006 alle 16:39 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-12-2006 alle 16:49 ] |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-12-2006 16:28 |
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quote: In data 2006-12-30 15:44, Futurist scrive:
ma basterebbe uno Steven Spielberg di "schindler's list" per farti capire cosa sia la vera poesia al cinema. Ma perfino un personaggio come Rambo sembra coerente e commovente se confrontato con i protagonisti della sottile linea rossa.
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Vedi che poi ho ragione quando dico che i (s)fasci da colonialismo cineamericano poi arrivano puntuali a farci sorridere... |
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Thomwitt
Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 30-12-2006 21:19 |
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Basterebbero gli ultimi venti minuti di film per smentire i detrattori di Malick...Ma non basta, pure le altre due ore e venti sono permeate di poesia. Meditate gente, meditate...se ci riuscite
_________________ “...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ” |
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 31-12-2006 03:19 |
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quote: In data 2006-12-30 16:28, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-12-30 15:44, Futurist scrive:
ma basterebbe uno Steven Spielberg di "schindler's list" per farti capire cosa sia la vera poesia al cinema. Ma perfino un personaggio come Rambo sembra coerente e commovente se confrontato con i protagonisti della sottile linea rossa.
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Vedi che poi ho ragione quando dico che i (s)fasci da colonialismo cineamericano poi arrivano puntuali a farci sorridere...
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O dio, e se avessi citato Robocop che avresti fatto? Avresti sorriso ancora di più? O magari "Il Patriota"... sorridi, sorridi che un altro mondo è possibile, io l'ho visto, peccato che era finzione. |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 02-01-2007 00:10 |
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quote: In data 2006-12-31 03:19, Futurist scrive:
quote: In data 2006-12-30 16:28, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-12-30 15:44, Futurist scrive:
ma basterebbe uno Steven Spielberg di "schindler's list" per farti capire cosa sia la vera poesia al cinema. Ma perfino un personaggio come Rambo sembra coerente e commovente se confrontato con i protagonisti della sottile linea rossa.
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Vedi che poi ho ragione quando dico che i (s)fasci da colonialismo cineamericano poi arrivano puntuali a farci sorridere...
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O dio, e se avessi citato Robocop che avresti fatto? Avresti sorriso ancora di più? O magari "Il Patriota"... sorridi, sorridi che un altro mondo è possibile, io l'ho visto, peccato che era finzione.
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Sì, che hai visto, piano 9 dall'oltre spazio?
Comunque la contraddittorietà dei personaggi del film, è perfettamente coerente per la sua contraddittorietà.
Gli uomini sono contraddittori.
Ci sono uomini che non si pongono problemi e agiscono guidati solo dall'istinto, dal cuore, o che volete voi.
Ma in situazioni come la guerra, la contraddizione è la legge dell'uomo (come lo è anche per il soldato Jocker in Full Metal Jacket).
Paragonare un ottimo prodotto come questo a una fiction della Rai mi pare eccessivo.
Può non piacere e rispetto le tue opinioni, però cerchiamo di tenere un minimo di obiettività!
Ciononostante, ti devo tener presente che gli uomini non ragionano come i vulcaniani e hanno i loro dubbi, i loro sentimenti, i loro stati d'animo, ecc....
P.s. Alzayd, vedo che il tempo passa ma rimani sempre il solito antispielbergheriano (?) di sempre!
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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