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Perchè Marienbad odia Kubrick |
Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 19-10-2006 18:37 |
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quote: In data 2006-10-19 18:35, AlZayd scrive:
Schizo, non è nobile da parte nostra fare alleanze in sopranumero.
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attendo Quilty e gli chiedo un giudizio su Aurora di Murnau
Vediamo un pò la risposta...
_________________ True love waits... |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 19-10-2006 19:34 |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 19-10-2006 19:35 |
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quote: In data 2006-10-19 18:20, AlZayd scrive:
Quilty, sei un genio! Sul calcinculo tu davanti, io dietro che ti spingo, vediamo se ci riesce di prendere il fiocco! Sarebbero altri due giri a gratisse.., ed libitum. Vado ad allenarmi...
p.s. - Bunch non parlava di etica, ma di tecnica, arileggi: "Per citare poi un altro esempio,si prenda il carrello a precedere di Orizzonti di gloria,ce ne sono molti che avvengono nella trincea,un ultimo accompagna i tre condannati alla fucilazione.Questi due carrelli sono uniti,vincolati,segnano il percorso dei personaggi,un percorso che non ha vie d'uscite se non quello della morte,della perdita.Il labirinto già esiste(vedhi shining),ma non servono dei limiti per designarlo,basta un carrello. "
Tu hai parlato di etica a sproposito. Evitami di citarti.., già fatto.
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In effetti un errore l'ho commesso, ed è stato quello di sopravvalutarti. Pensavo infatti che avessi una minima concezione del cinema di Kubrick e che la frase di Bunch fosse rivelatoria. Ma scopro che anche in questo caso , come su tutto il resto, non hai la più pallida idea di cosa si stia parlando.
Non ho affatto parlato a sproposito confondendo etica con estetica. Se dalle parole di Bunch non riesci a capire il concetto, te lo spiego meglio io.
La carrellata è la figura stilistica chiave di Orizzonti di Gloria e viene usata per creare diversi e precisi significati (non è quindi solamente un fattore estetico ma etico): il carrello all'indietro con personaggio in avanzamento viene usato per l'ispezione del generale Mireau in trincea. Il generale,inflessibile sostenitore della causa bellica a discapito di tutto, procede al centro dell'inquadratura , che in questo modo taglia fuori la reale situazione in cui versa il fronte.
Al contrario Kubrick utilizza diversamente il carrello al passaggio in trincea del colonnello Dax, molto più vicino alla condizione dei suoi soldati. La carrellata all'indietro viene alternata a quella in avanzamento, in soggettiva questa volta.
Mentre la figura stilistica che accompagnava Mireau rendeva perfettamente l'idea di un freddo avanzamento e un'assoluta noncuranza per le sorti dei soldati (quindi esattamente il punto di vista del generale), l'effetto ottenuto con la variante utilizzata per la prospettiva di Dax è esattamente l'opposto. Non solo la visione si tramuta in soggettiva ( in avanzamento), ma lo stesso spettatore può assumere quindi il punto di vista del più umano dei due ufficiali e la stessa trincea appare ora nella sua cruda realtà: fango, disordine e ombre che rendono la situazione per quello che è.
La carrellata all'indietro usata per Mireau aveva escluso tutto questo andando a sottolineare il diverso punto di vista di questo personaggio.
Movimento di macchina=morale della sequenza.
Ad ogni modo le carrellate assumono un terzo significato: vanno a descrivere quel labirinto in cui sono intrappolati i soldati, semplici pedine in balia del destino, impossibilitati ad uscire e privati del libero arbitrio. Shining riprenderà questo concetto. E' ancora una volta un carrello infatti che li condurrà alla morte,andando quindi a chiudere il cerchio sul concetto applicato ad inizio film sull'ineluttabilità del loro destino.
L'uso di un espediente formale quindi sottolinea alla perfezione l'idea che ne scaturisce. L'etica quindi di queste sequenze la si ricava dal puro linguaggio cinematografico.
E come del resto sottolineava lo stesso Bunch,"Questi due carrelli sono uniti,vincolati,segnano il percorso dei personaggi,un percorso che non ha vie d'uscite se non quello della morte,della perdita."
La morale della perdita ,generata dalla sua espressione tecnica.
Dubito comunque che tu sappia pure leggere.
Hai nuovamente messo in piedi una sterilissima polemica che va di fatto a confermare le mie parole, e anche le tue (non a caso avevi parlato di ricorsività contenutistica).
Non solo non sai di quello che parli ,ma nemmeno ciò che scrivi. |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-10-2006 19:54 |
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quote: In data 2006-10-19 19:35, Quilty scrive:
La morale della perdita ,generata dalla sua espressione tecnica.
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Ecco il punto, la buona sostanza, fatta la tara (quasi tutto) al tuo sproliquio. Io so leggere, è solo che non ti leggo perchè mi anmnoio, salvo captare qua e la - quando cerchi di dire le cose con parole tue - alcune castronerie. Con l'"etica" poteva quasi pure passare, ma se mi parli addirittura di morale... In arte la morale non esiste. Sopraqttutto nel cinema di Kubrick la cui "verità" la vai cercando troppo lontano.., e così ti perdi l'essenziale, più immediato e prossimo significato (non hai letto il Manzoni?).
Sarà, semmai (ma anche senza semmai),ESTETICA della "perdita".
Estetica che in arte riassume l'intera gamma dei significati più sensibili, del linguaggio trascendente, dello stile. "Significati" che nell'arte non sono mai morali. L'arte che abbia pretese morali non è arte.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-10-2006 20:07 |
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quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Estetica che in arte riassume l'intera gamma dei significati più sensibili, del linguaggio trascendente, dello stile. "Significati" che nell'arte non sono mai morali. L'arte che abbia pretese morali non è arte.
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??
e perchè mai? |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-10-2006 20:12 |
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quote: In data 2006-10-19 20:07, kagemusha scrive:
quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Estetica che in arte riassume l'intera gamma dei significati più sensibili, del linguaggio trascendente, dello stile. "Significati" che nell'arte non sono mai morali. L'arte che abbia pretese morali non è arte.
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??
e perchè mai?
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Uff.., ne abbiamo parlato fino alla nausea... Perchè la morale è sempre e comunque realtiva, soggetta ad essere superata; l'arte, la vera arte, è universale ed immortale. Fattelo bastare per questa sera...
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 19-10-2006 21:42 |
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quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Sarà, semmai (ma anche senza semmai),ESTETICA della "perdita".
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Semmai sarà l' IDEA della perdita: che poi ne scaturisca una morale è la sua logica conseguenza, che piaccia o meno è così.
E l'idea è generata dalla sua espressione tecnica ( il carrello): è questa la sostanza del discorso. Il fatto che da quell'idea se ne possa ricavare una morale (sua diretta conseguenza)non incide minimamente sul discorso del linguaggio del cimema, un complesso di segni attraverso i quali l'autore comunica il suo pensiero.
In pratica hai girato attorno a una parola senza intaccarne minimamente il concetto di base.
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-10-2006 21:52 |
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quote: In data 2006-10-19 21:42, Quilty scrive:
quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Sarà, semmai (ma anche senza semmai),ESTETICA della "perdita".
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Semmai sarà l' IDEA della perdita: che poi ne scaturisca una morale è la sua logica conseguenza, che piaccia o meno è così.
E l'idea è generata dalla sua espressione tecnica ( il carrello): è questa la sostanza del discorso. Il fatto che da quell'idea se ne possa ricavare una morale (sua diretta conseguenza)non incide minimamente sul discorso del linguaggio del cimema, un complesso di segni attraverso i quali l'autore comunica il suo pensiero.
In pratica hai girato attorno a una parola senza intaccarne minimamente il concetto di base.
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Bravo ti stai avvicinando.., perchè no? l'"idea" estetica della perdita, che non è mai morale. Senti, co' sto carrello hai proprio rotto! Arisenti: se l'arte fosse un carrello, sarei anch'io un'opera d'arte perchè ci ho due palle che girano come du' rote...! |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 19-10-2006 21:56 |
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Si vabbè...l'idea estetica...tanto nulla cambia. più che di un carrello hai bisogno di una carrozzella... |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-10-2006 02:45 |
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quote: In data 2006-10-19 21:56, Quilty scrive:
Si vabbè...l'idea estetica...tanto nulla cambia. più che di un carrello hai bisogno di una carrozzella...
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Ottima idea, io in carrozzella romana e tu fai cavallo e trotti... op, op, op..!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-10-2006 10:17 |
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quote: In data 2006-10-19 20:12, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-10-19 20:07, kagemusha scrive:
quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Estetica che in arte riassume l'intera gamma dei significati più sensibili, del linguaggio trascendente, dello stile. "Significati" che nell'arte non sono mai morali. L'arte che abbia pretese morali non è arte.
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??
e perchè mai?
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Uff.., ne abbiamo parlato fino alla nausea... Perchè la morale è sempre e comunque realtiva, soggetta ad essere superata; l'arte, la vera arte, è universale ed immortale. Fattelo bastare per questa sera...
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figurati io già dormivo prima di te |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-10-2006 10:17 |
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quote: In data 2006-10-19 20:12, AlZayd scrive:
quote: In data 2006-10-19 20:07, kagemusha scrive:
quote: In data 2006-10-19 19:54, AlZayd scrive:
Estetica che in arte riassume l'intera gamma dei significati più sensibili, del linguaggio trascendente, dello stile. "Significati" che nell'arte non sono mai morali. L'arte che abbia pretese morali non è arte.
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??
e perchè mai?
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Uff.., ne abbiamo parlato fino alla nausea... Perchè la morale è sempre e comunque realtiva, soggetta ad essere superata; l'arte, la vera arte, è universale ed immortale. Fattelo bastare per questa sera...
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figurati io già dormivo prima di te |
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