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Autore Shining !!!
oldboy83

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 4398
Da: Mogliano (MC)
Inviato: 29-10-2006 23:44  
Che poi in mezzo al passaggio King -> Kubrick ci sarebbe in mezzo la K di Kafka (vedi "Il Processo" e "Il Castello")...
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Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi.

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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-12-2007 10:21  
SHINING

IL BUCO NERO E L'ORIZZONTE DEGLI EVENTI


Con Shining, Stanley Kubrick ha (certo involontariamente) creato un’ opera che riproduce la situazione spazio temporale dei buchi neri e che presenta diverse analogie con i percorsi labirintici nei quali viene totalmente stravolto l’orizzonte degli eventi. Cerchiamo di essere più precisi.

Nella dimensione normale, quella che viviamo quotidianamente, vi sono delle regole ben precise che vengono sempre rispettate: il tempo scorre inesorabilmente in avanti dal presente al futuro e lo spazio si distribuisce nelle tre dimensioni senza ribaltamenti o deformazioni. In un buco nero e nella fattispecie nella stanza 237 dell’Overlook Hotel, la dimensione spaziale si realizza solamente in un movimento centripeto verso di essa e pur mantenendosi la progressione passato, presente, futuro (futuro il cui limite è rappresentato temporalmente dalla stanza stessa) non è improbabile che possano convivere nello stesso attimo presente, visioni del passato e premonizioni del futuro.

Perdonerete il gioco di parole ma l’inizio del film è già un indizio: il regista ci avverte che ci troviamo in una situazione che ha poco a che vedere con le leggi fisiche e gravitazionali in atto nel nostro mondo: la mdp che prima inquadra un’ isola in mezzo a un laghetto (inquadratura simmetrica) ad un certo punto sembra volare e avvicinarsi all’oggetto al centro dell’inquadratura. In realtà è un falso movimento, perché se guardate i lati del campo visivo vi accorgerete che l ’isoletta sembra proprio avanzare verso di voi, in maniera asimmetrica. Il maggiolino giallo avanza verso l’Overlook hotel, verso il buco nero dove la follia esploderà autoalimentandosi di isolamento e paranoie, di conflitti malcelati e desideri inconfessati.


Dal punto di vista spaziale vi sono due tipi di movimenti: quelli che vanno verso l’esterno dell’Overlook Hotel e quelli verso l’interno dell’edificio stesso. Ci sono turisti e personale che in vista dell’inverno stanno rapidamente abbandonando l’hotel e c’è Jack Torrance, sua moglie Wendy e il figlioletto Danny che si avvicinano in macchina parlando di atti di cannibalismo avvenuti da quelle parti (la spedizione Donner travolta da una tempesta di neve già citata da Charles Chaplin ne La Febbre dell’Oro). All’interno dell’Overlook Hotel, il centro del buco nero è rappresentato dalla stanza 237: dal momento in cui ne viene aperta la porta, tutti i tre protagonisti ne verranno misteriosamente attratti in maniera centripeta: prima Danny che subirà un tentativo di strangolamento da parte di una fantomatica donna (la moglie dell’ex custode Delbert Charles Grady? Una amica di papà Jack?), poi Jack che della stessa donna (?) subirà il fascino della nudità e l’orrore della decomposizione e infine Wendy che vede materializzarsi nella stanza una strana fellatio tra un tipo travestito da cane-orso e un signore in smoking. I movimenti all’interno dei corridoi dell’Overlook Hotel sono assimilabili a quelli all’interno di un labirinto: non è un caso che la avveniristica (per quei tempi) steadycam (utilizzata già da Michael Cimino in Una Calibro 20 per lo specialista) crei un effetto di distorsione degli angoli e dei lati dell’inquadratura sia nel procedere di Wendy e Danny nel labirinto di siepi all’esterno dell’Overlook Hotel, sia nel procedere di Danny con la sua automobilina giocattolo tra corridoi e saloni dell’albergo. Quest’effetto contribuisce a togliere ulteriori punti di riferimento allo spettatore che si trova proiettato in una altra dimensione e costretto a immedesimarsi con un unico punto di vista, non quello di Jack, di Wendy, di Danny, ma quello adimensionale dell’Overlook Hotel.



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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-12-2007 10:22  

Questo senso di estraneità è maggiormente evidente nella scena dell’incontro di Jack con la donna nuda nella stanza 237: è il punto di vista di Danny?, è la pre-visione del capo cuoco Hallorann?, è quello che è successo veramente in quel momento a Jack ed avvertito dallo Shining dei due telepatici?



In un buco nero non ci può essere un osservatore, non ci può essere un punto di vista soggettivo con orizzonte. L’orizzonte di un buco nero è assoluto, non dipende dalla distanza dell’osservatore. Esso è chiamato orizzonte degli eventi perché divide questi ultimi in due categorie: quelli che accadono al suo interno e quelli che accadono all’esterno. Danny riesce a salvarsi nel momento in cui riesce a vincere la forza centripeta che tende ad attirarlo verso il nulla (e l’ascia del padre) e uscire fuori dall’ Overlook per finire dentro il labirinto di siepi e di ghiaccio che lui conosce, perché già esplorato con la madre. Il dono dello Shining consente a Danny di collegare il terribile massacro del passato con il futuro scoppio di follia del padre e di anticipare gli eventi con una previsione quasi atmosferico-metereologica, intuendo in anticipo lo scoppio della tempesta e mettendo in atto dei dispositivi di sopravvivenza. L’infinito spaziale dei meandri e stanze dell’Overlook Hotel solo all’apparenza rassicuranti e familiari (“homey” dice Jack all’inizio parlando dell’Hotel, la stessa cucina piena di viveri è assimilabile ad un labirinto) rappresenta una terribile trappola dove conflitti e frustrazioni (Jack parla alla moglie di responsabilità e di doveri professionali ed individua nei suoi familiari la causa del suo insuccesso nella vita) possono creare una reazione a catena che esita nell’annullamento del nucleo familiare.


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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-12-2007 10:23  


All’infinto spaziale si associa l’infinito temporale nel quale la frase placida e rassicurante “per sempre” , ripetuta sia delle due bambine fantasma che dal padre Jack, si trasforma in un presagio di morte, in un requiem agghiacciante.



Le sequenze temporali sono rappresentate dall’episodio di cannibalismo della spedizione Donner nel 1847, dalla data di costruzione dell’Overlook Hotel nel 1909 su un cimitero indiano, sulla festa del 4 di Luglio del 1921 immortalata in una foto immaginaria con un protagonista immaginario, dal massacro compiuto dal vecchio custode dell’albergo Delbert Grady (o Charles Grady?) nel 1970 su moglie e figliolette, dall’incidente occorso tra padre Jack e figlio Danny nel 1977 e naturalmente il tempo attuale del film, il 1980.



Naturalmente la sequenza di date sopra riportate è assolutamente irreale perché nel film i tempi vengono rimescolati e a volte presenti contemporaneamente, in un effetto altamente destabilizzante. Danny vede la scena del delitto del 1970, Jack parla amabilmente con il barman Lloyd e successivamente con il cameriere Delbert Grady che gli rovescia del liquido giallastro sui vestiti e poi lo porta nella toilette degli uomini (“Io non sono il custode dell’albergo, È lei il custode dell’albergo. Io lo so perché io sono qui da sempre…”), Jack e Wendy vedono probabilmente i fantasmi della festa del 4 di Luglio del 1921 proiettando i loro desideri repressi (una fellatio, una avventura extraconiugale). In questo totale annullamento dei limiti temporali nei quali si alternano momenti di lucidità (Jack che ricorda di avere fatto del male al figlio strattonandolo per un braccio) e momenti di totale black out mentale (La danza modello Rashomon di Jack che tampina Wendy con mazza da baseball sulle scale), il male tende a ripetersi meccanicamente, attraverso gli anni (da sempre, per sempre) cambiando solo i protagonisti. Jack fa a moglie figlio quello che Grady ha fatto dieci anni prima ai suoi che è quello che hanno fatto gli americani sugli indiani, i bianchi sui neri, i partecipanti alla spedizione Donner l’uno verso l’altro. Il confine tra nevrosi paranoica (cosi ben rappresentato da Jack Nicholson nella sua interpretazione sopra le righe, ben evidente nella scena del litigio nel salone, quando interrompe la scrittura all’ingresso della moglie rompicoglioni) e delirio maniacale con tentativo di uxoricidio e infanticidio, è davvero labile e molto condizionato dall’ambiente circostante (“l’isolamento, la febbre del chiuso”).



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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 18-12-2007 10:25  

E con questa teoria del buco nero che proviamo a spiegare l’enigmatico finale di Shining nel quale le ultime inquadrature indugiano su una serie di foto per andare progressivamente a ingrandire quella di una festa da ballo nella Gold Room dell’Overlook Hotel, dove vediamo al centro un giovane improbabile Jack Torrance in smoking. Improbabile perché nel 1921 il nostro protagonista non era nemmeno nato. Allora come interpretare questo mistero, questa presenza, questo paradosso spazio-temporale?



I buchi neri sembrano concretizzare l’ancestrale disagio di ogni essere umano nei confronti dell’infinito, quello stesso terrore che vediamo materializzarsi negli occhi dell’astronauta Bowman durante l’allucinante trip nel finale di 2001 Odissea nello spazio. All’interno dei buchi neri la tranquillizzante legge di causalità scompare per essere sostituita da un Universo in cui tutto è possibile e nulla sembra essere prevedibile con certezza. In questo Universo può avvenire la concretizzazione materiale di un concetto astratto e, apparentemente, lontano dalla esistenza nell’Universo materiale. Come nel girotondo di mondi possibili di INLAND EMPIRE, ogni possibilità diventa realtà e interagisce con gli altri livelli di vite possibili in un gioco ad incastro, come scatole cinesi. Ecco che la foto con Jack Torrance sorridente in smoking nel 1921 diventa la concretizzazione paradossale di un personaggio immaginario scagliato nel mondo fisico reale e, apparentemente, incompatibile con esso.






ULTERIORE APPROFONDIMENTO QUI
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"Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta"

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Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 20-12-2007 17:35  
Ottimo articolo! Complimenti! Io vidi "Shining" a scuola, il penultimo anno di superiori, e chiesi agli "esperti" (le virgolette sono d'obbligo) il significato della scena con il tizio in costume da orso, che apprendo ora essere una fellatio. Il tipo si intorcinò in un discorso, di cui non capii nulla, e che non spiegò alcunché! Certo, che l'idea dell'Overlook Hotel come un buco nero è davvero molto originale. A scuola, sempre l'esperto di cui sopra illustrò l'albergo come un corpo femminile e materno (i torrenti di sangue li interpretava come mestruazioni... ). Quello che mi piace di Kubrick è la sua straordinaria capacità di "far recitare" gli ambienti: corridoi, stanze, ascensori, giardini, siepi...Il labirinto è onnipresente: nei corridoi dell'albergo, nelle siepi, nella cucina. Le riprese sono spiazzanti e disturbanti; alterano continuamente il punto di vista, costringendoci a cambiare sempre prospettiva. Per non parlare del ruolo fondamentale della musica e dei suoni dell'ambiente: la palla di Jack contro le pareti del salone, la macchina da scrivere che rimbomba, il rumore del triciclo sui pavimenti, la voce chioccia ed inquietante di Tony, la voce distorta di Jack nella visione di Danny, in sottofondo ad una scena con un fiume di sangue che sposta e fa galleggiare i mobili dell'albergo, la voce del cuoco Hallorann, che invano chiede se ci sia qualcuno, prima di essere macellato da Jack. E, in ultimo, la sovrapposizione di voci intraudite da Wendy, mentre fugge dall'albergo: voci che indicano il risveglio dei fantasmi dell'albergo, che chiamano ("Vieni con noi!", che riecheggia il "Vieni a giocare con noi!" delle terrificanti gemelline). Una perfetta macchina del terrore, che anche dopo dieci visioni, non manca di turbarmi ancora. Un consiglio: vedetelo in inglese, rende il doppio!
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La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 20-12-2007 18:29  
The Overlook.... l'occhio di HAL.

Kubrick... why did you leave us alone with our (and your) terrible nightmares??

Skizo durante le prossime settimane leggo bene tutto e poi voglio intervenire pure io.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 20-12-2007 alle 18:31 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 20-12-2007 20:40  
quote:
In data 2007-12-18 10:23, Skizotrois scrive:


... vecchio custode dell’albergo Delbert Grady (o Charles Grady?)






Ottimi pezzo Schizo, molto suggestiva la tua ipotesi, lasci poco o niente da aggiungere, vorrei soffermarmi un attimo sul doppio nome mr. Grady. Nella versione originale viene indicato a Jack come Charles Grady ed in seguito, durante l'allucinate dialogo nel bagno rosso, lo stesso Grady si presenta come Delbert Grady. Impossibile che a un perfezionista quasi maniacale come Kubrick fosse sfuggito questo paticolare, come tanti altri "errori" presenti nella pellicola e che sicuramente fanno parte del mistero...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 24-12-2007 21:08  
Si sono d'accordo sul fatto che la presenza dei due nomi: Charles Grady e Delbert Grady non sia casuale.
La risposta è in quella fotografia targata 1921 dove il passato sembra diventare futuro.
E Charles può diventare Delbert.
E Delbert può diventare Jack.
Devo approfondire e tuffarmi nel buco nero....

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jedifan

Reg.: 15 Feb 2008
Messaggi: 806
Da: milano (MI)
Inviato: 16-06-2008 20:22  
Nicholson straordinario, alcune scene sono davvero inquietanti e fanno più paura di 10 film splatter messi assieme.
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lollylolly

Reg.: 03 Mar 2008
Messaggi: 58
Da: roma (RM)
Inviato: 17-06-2008 12:31  
quote:
In data 2008-06-16 20:22, jedifan scrive:
Nicholson straordinario, alcune scene sono davvero inquietanti e fanno più paura di 10 film splatter messi assieme.




ti quoto alla grande...quella sì che è pauuura vera!

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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 17-06-2008 12:49  
Grazie dei complimenti
_________________
Anche la follia merita i suoi applausi

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