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Rapina a mano armata |
pensolo
Reg.: 11 Gen 2004 Messaggi: 14685 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-07-2005 17:47 |
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quote: In data 2005-07-19 15:26, sandrix81 scrive:
quel qualcuno ha anche detto che The killing è il film di Kubrick con il miglior montaggio. e sempre quel qualcuno ha però anche fatto notare che, al contrario di quanto asseriva Dubliner (quotata da Luke), questo film non getta le basi di un bel nulla, in quanto sappiamo tutti bene quale sia stato il film che ha lanciato l'idea di riproporre più volte, tramite flashback e flashforward vari, la stessa scena vista dagli occhi dei vari protagonisti. nonostante non sia assolutamente un fan di Kurosawa, sono spesso costretto a ricordare lui e il suo Rashomon.
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tu dici Sandrix?
E' vero...in Rashomon Kurosawa utilizzava i flashback per raccontare con ogni personaggio la sua versione dei fatti..rivolta solo al passato però.
Ma in Rapina a mano armata Kubrick non solo li usa in quel senso..ma anche per raccontare la storia dalla prospettiva di ognuno in simultanea con l'evento stesso..riflettici e ti renderai conto che è una cosa diversa.
Quando al montaggio.. per me è uno dei migliori non nel suo film migliore...ma non raggiunge comunque la perfezione di altre opere successive.
_________________ Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io" |
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royearle ex "meskal"
Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 19-07-2005 18:07 |
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Ma in questi casi forse si tratta di finezze di scenggiatura più che di montaggio. |
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pensolo
Reg.: 11 Gen 2004 Messaggi: 14685 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-07-2005 18:15 |
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quote: In data 2005-07-19 18:07, meskal scrive:
Ma in questi casi forse si tratta di finezze di scenggiatura più che di montaggio.
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bè..centra anche il montaggio...volevo solo far intendere che non è proprio la stessa cosa che accade con Rashomon.
_________________ Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io" |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 19-07-2005 19:01 |
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quote: In data 2005-07-19 18:07, meskal scrive:
Ma in questi casi forse si tratta di finezze di scenggiatura più che di montaggio.
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esatto. non è la tecnica di incastro che è stata "ripresa" da Rashomon, quanto lo stile di montaggio legato a quel tipo di incastro. ma poi magari mi sbaglio, eh, è solo una mia impressione.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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trelkowski
Reg.: 09 Mar 2006 Messaggi: 107 Da: palermo (PA)
| Inviato: 07-04-2006 17:14 |
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voto 8
_________________ Dick Laurant è morto |
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Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 10-07-2006 10:21 |
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THE KILLING di Stanley Kubrick (cani da rapina?)
Se si pensa alla data di questo film (1956) ci si rende conto di quanto Kubrick fosse già avanti nel montaggio temporale e nella costruzione della sceneggiatura da un mediocre racconto noir di White dal titolo Clean Break. In effetti il ritmo frenetico e lo stato di crescente tensione sono ottenuti da Kubrick sccomponendo la storia in tanti segmenti e attraverso flashback e ripetizioni, moltiplicando i punti di vista e chiarendo i singoli ruoli dei protagonisti di una rapina all’Ippodromo. Pur tenendo presente il modello di John Huston (Giungla d’Asfalto) e le influenze della Dark Lady ripresa in parte dalla Fiamma del Peccato di Billy Wilder (con qualche spruzzatina del Fritz Lang de La donna del ritratto) Kubrick supera in parte i modelli sopra citati non solo nel montaggio a orologeria, freddo e razionale, ma anche nei dialoghi tra i personaggi, curati nei dettagli psicologici e assolutamente verosimili. Un esempio su tutti la frase che il lottatore russo Kola Kwariani esclama nel circolo degli scacchi all’amico Sterling Hayden sulla equivalenza tra gangster ed artista e sulla sadica necessità del mondo comune di rimuoverli e distruggerli. Ancora da evidenziare la perfetta interpretazione della dark lady Coleen Gray acidissima nelle risposte al marito burattino e ipertiroidea nello sguardo. Il titolo the killing si riferisce alla carneficina finale (causata indirettamente dalla nostra illusa dark lady) nella quale in due secondi netti la scena si riempe di almeno sei cadaveri. Il fatto inconsueto è che il tutto viene mostrato così rapidamente che è impossibile ricostruire chi a sparato? e a chi? Piccolo errore estetico l’eccessivo simbolismo della gabbia con il pappagallo accanto alla testa dell’ultimo cadavere burattino.
Finale moraleggiante e beffardo (con un cane ridicolo manovrato dal caso) che riporta il film sul modello di John Huston e permette allo spettatore di rimuovere e distruggere gangster e artista (ma siamo sicuri che il crimine non paga?).
Film con scarso successo di pubblico ma pietra miliare del genere: Quentin Tarantino ne attingerà a piene mani per il suo Reservoir Dogs, ma anche altri cineasti ne sono in debito (Sidney Lumet, Spike Lee).
PS Anche se Kurosawa aveva già usato l'espediente dei punti di vista in Rashomon, in The Killing il meccanismo ad incastro è supportato da una sceneggiatura ad orologeria
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