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Funny games U.S. |
misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 12-07-2008 12:36 |
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ma basta con sto arancia meccanica che non c'entra niente con sto film... ancora a commentare il trailer stiamo? il film è (ed era più di 10 anni fa a sto punto) uscito...
_________________ Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-07-2008 13:14 |
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toh,chi si rivede!
e comunque concordo,mi sembrate pazzi a criticare sto film.l'unica pecca è il continuare a non capire perchè rifarlo pari pari all'originale,senza praticamente variazioni ne di trama ne di regia.comunque è eccellente,oltre che essere tra le cose più disturbanti e violente degli ultimi anni,altro che hostel o idiozie varie
ciao! |
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 12-07-2008 13:17 |
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criticare magari è anche criticabile (secondo me ripero, si avvicina al capolavoro.. non vedo l'ora di vedere l'originale... anche fosse identico)... solo criticarlo perché è lento o perché un personaggio si rivolge alla mdp vuol dire essere stati al cellulare al posto che aver guardato il film... poi il discorso finale è chiarificatorio come pochi... e c'è anche su youtube in inglese (è spoilerissimo per cui che se lo veda solo chi ha visto il film... anche se l'ha visto mandando sms per 2 ore...)
ps: che poi anche in originale pit dice "ciao bella" |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-07-2008 13:21 |
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ma tu hai letto da qualche parte interviste a haneke che spieghi il perchè comunque dell'operazione?
ciao! |
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 12-07-2008 13:22 |
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«Con Funny Games reagivo a un certo tipo di cinema americano, alla sua violenza, al suo essere naif, al modo in cui gioca con gli esseri umani. In molti film americani la violenza è diventata un prodotto di consumo. Tuttavia, poiché era un film in lingua straniera e poiché gli attori erano sconosciuti in America, il film originale non ha raggiunto il suo pubblico».
parola di Haneke
_________________ Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 12-07-2008 13:32 |
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uhm,quindi cercavo solo più visibilità.peccato gli sia andata malissimo come incassi,credo che sto genere di film in america difficilmente vengano capiti o apprezzati.
e mi accodo agli altri,è davvero sciocco attirare gente con la storia di arancia meccanica,perchè se poi uno non conosce l'originale,o il regista,ne resta del tutto deluso.ma haneke è un gigante,altrochè.consiglio a tutti il tempo dei lupi,e sconsiglio la pianista,forse il suo più furbo e calcolatamente provocatorio,troppo facile.
ciao! |
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AtIpIcA
Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 12-07-2008 13:38 |
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SPOILER (commento a freddo)
tutti i comportamenti degli attori fanno innervosire. (si è mai vista una madre che non rivolge neanche uno sguardo al figlio appena morto?) il padre poteva anche avere la gamba rotta, ma in certe situazioni trovi necessariamente la forza di fare qualcosa. la storia del cellulare poi è semplicemente ridicola. odio per principio il rivolgersi agli spettatori. il discorso finale vuole dare una spiegazione al film ma è completamente campata per aria e di conseguenza non spiega nulla e non da alcun senso logico al film (che è un nonsenso voluto.. per questo trovo la spiegazione quanto meno superflua).
ho trovato geniale solo la prima inquadratura della macchina con barca che sembra un camioncino con l'ombra che fa e nel complesso piacevole fino al momento in cui giocano ad acqua-fuoco. per il resto non c'è nulla di pregevole. il fatto di avere le scene di violenza fuori campo vuole essere originale e non farlo scadere nel classico filmetto splatter, ma questo non ne fa un gran film. e la bravura degli attori davvero non ha potuto salvare tutto il resto.
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 12-07-2008 13:43 |
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Kubrick5
Reg.: 19 Apr 2006 Messaggi: 5694 Da: San Zeno (BS)
| Inviato: 12-07-2008 13:49 |
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Più di mezz'ora tra l'uscita di casa dei due ragazzi e la loro ricomparsa è davvero troppa anche per un film lento.
Il fatto poi che in quella mezz'ora non ci sia praticamente dialogo e che ci sia quell'orribile trovata del phon sul cellulare, rendono la scena nel suo complesso inguardabile
_________________ Anche la follia merita i suoi applausi |
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 12-07-2008 13:54 |
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copincollo qua una cosa che ho scritto in fretta stamane in alro forum...
Si amalgama un discorso narrativo (una cazzutissima storia che tra l'altro mi ha fatto cacare sotto pur non facendo vedere niente... e per diversi minuti non succede effettivamente niente) e un discorso metacinematografico al più alto livello; le inqudrature sono quasi tutte fisse lunghissime con una gestione della tensione che fa invidia a hithcock... solo che poi, attraverso il linguaggio cinematografico, Haneke pernde per il culo lo spettatore... viola ogni regoletta dei manualetti di cinemino (es: il coltello nella barca... e mi fermo altrimenti spoilerizzo) e in questo modo lo spettatore (tranne i cretini... vedi la gente che trovi in bagno e dice "che cazzata il tipo che parla in camera"... ecco, cosa vuol dire non aver capito un cazzo del film) deve chiedersi perchè le viola... deve chiederselo sempre... finché tutto diventa chiaro alla fine (ma anche prima lo era in effetti)... Haneke, un grande, ora mi cerco il film europeo...
_________________ Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA |
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HistoryX
Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 12-07-2008 14:13 |
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quote: In data 2008-07-12 11:26, Kubrick5 scrive:
Io l'originale non l'ho visto, ma ti assicuro che questo è lento, molto lento. Non vi è nemmeno una scena di violenza, la puoi solo intuire.
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Ahahaahahah!...*
*(E questo perchè ti voglio bene.)
_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
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HistoryX
Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 12-07-2008 14:18 |
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quote: In data 2008-07-12 13:38, AtIpIcA scrive:
SPOILER (commento a freddo)
-tutti i comportamenti degli attori fanno innervosire.
-il fatto di avere le scene di violenza fuori campo vuole essere originale
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_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
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Kubrick5
Reg.: 19 Apr 2006 Messaggi: 5694 Da: San Zeno (BS)
| Inviato: 12-07-2008 14:21 |
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Al contrario di te, la storia mi ha fatto quasi addormentare. I CLL alla lunga annoiano (vedi quello dove si vede la casa, il magazzino con la luce accesa e la Watts dentro). Paragonarlo ad Hitchcock mi sembra fuori luogo; lui era un maestro della suspance (non sorpresa). Lo stato di paura dello spettatore era commisurato al suo grado di conoscenza della scena, diversa nel protagonista; basta pensare a Psycho o La finestra sul cortile.
In Funny Games l'emozione che dovrebbe dominare è la sorpresa, che viene creata tramite cambi di intonazione vocale e apparizioni all'improvviso. Poca cosa.
Non sempre chi va controcorrente è un genio, e questo a mio parere è uno di quei casi.
Haneke c'ha provato, ma ha topp(er)ato.
_________________ Anche la follia merita i suoi applausi |
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Kubrick5
Reg.: 19 Apr 2006 Messaggi: 5694 Da: San Zeno (BS)
| Inviato: 12-07-2008 14:22 |
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quote: In data 2008-07-12 14:13, HistoryX scrive:
quote: In data 2008-07-12 11:26, Kubrick5 scrive:
Io l'originale non l'ho visto, ma ti assicuro che questo è lento, molto lento. Non vi è nemmeno una scena di violenza, la puoi solo intuire.
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Ahahaahahah!...*
*(E questo perchè ti voglio bene.)
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 12-07-2008 14:23 |
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troppa cattiveria davvero, questo film è un'ottima fotocopia valorizzata!
Trama: una famiglia benestante decide di andare a trascorrere qualche periodo di ferie nella loro casa di villeggiatura. Padre, madre e figlio, quando arrivano sembrano contenti di questa decisione, il posto è incantevole e permette di passare tra gite in barca e relax il tempo necessario per uscire dallo stress cittadino. Appena giunti, una strana richiesta di vicinato che consiste nella consegna di alcune uova apre però uno dei peggiori incubi a cui non avrebbero mai pensato di sottostare ...
Commento: Nel 1997 il regista austriaco Michael Haneke (regista diventato poi maggiormente famoso con lavori come La Pianista e Niente da nascondere) costruì un piccolo straniante film incentrato sulla figura di due violenti che prendono in ostaggio, nella casa di villeggiatura di una famiglia benestante, tre persone, madre, padre e figlio. Funny Games original version fu tacciato di violenza gratuita e fine a se stesso, con delle soluzioni narrative a dir poco stranianti come quella del telecomando del videoregistratore e del fatto che i personaggi si rivolgono direttamente verso lo spettatore. Due lustri dopo, complice la voglia di rifare con attori di fama e maggiore caratura recitativa il suo film (soprattutto per la presenza di Naomi Watts, qui anche co-produttrice) Haneke ritorna sul luogo del delitto, rompe di nuovo le uova che danno il via alla vicenda e confeziona un film fotocopia del primo con la sola variazione del minutaggio (4 minuti in più) e l'introduzione del cellulare nella storia che prende il posto del cordless del primo film, dicendo anche "come mai non avete un numero fisso?" per ricordarne la sostituzione (nel 1997 ovviamente l'indispensabile strumento elettronico che è croce e delizia del cinema moderno non aveva subito un boom così generalizzato come oggi).
Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad operazioni tanto carta carbone, come fu “l'impossibile” remake a colori di Psycho ad opera di Gus van Sant, ma invece le differenze, i valori e i risultati sono sostanziali : mentre in Van Sant si riproponeva un capolavoro irraggiungibile senza minimamente trovare uguale pathos e dramma, operazione giustificata dal regista di confortevolizzare le nuove generazioni a Hitchcock, ma fondamentalmente senza senso, qua si upgrada un lavoro (tra l'altro poco e minimamente conosciuto, per cui molto appetibile al grande pubblico che non lo conosce) interessante con una presenza attoriale e tecnica più carismatica, un plus valore di aggiornamento senza stravolgere l'asciuttezza del lavoro precedente (la musica per esempio è presente solo quando uno dei figuranti inserisce un cd e non come sottolineatura d'atmosfera della situazione). Per cui il senso di impotenza si accresce, il film risulta interessante e sorprendente (ovviamente il doppio per chi non ha visto l'originale).
La trama è semplicissima : una famiglia benestante decide di trascorrere un week end in una splendida zona di villeggiatura dove di solito si gioca a golf e si va in barca. Madre (Watts, bionda e bella come sempre), padre (Roth, presente in sala di questi tempi al fianco di Norton in Hulk) e figlio appena arrivati vengono sequestrati nella loro casa da due ragazzi apparentemente educati e normali ma invece folli e violenti, arrivati con la banale scusa di volere delle uova. Inizia un incubo senza fine che ha come speranza la salvezza.
Le similitudini strillate dalla pubblicità che si leggono con Arancia Meccanica (nessun vero paragone di merito con l'immortale capolavoro di Kubrick ovviamente) stanno nel fatto che i due ragazzi (Michael Pitt, davvero coinvolto e allucinato in una compostezza gelida, lo ricorderete per essere uno dei ragazzi di Dreamers di Bertolucci, e il suo compare Brady Corbet) sono vestiti prettamente di colore bianco come Alex e i suoi drughi, che utilizzavano tramite il loro capo la ultraviolenza ma poi lui sentiva ed adorava Beethoven, cosa che sembrava stridere con il suo comportamento. Qui il grande Ludovico Van non c'è ma si tratta di parametrarsi al galateo, dove Peter e Paul (i nomi di due apostoli), ma loro si affibbiano anche i nomignoli di Tom e Jerry oppure “ciccia”, non accettano di essere ignorati oppure maltrattati da coloro che stanno seviziando. Le buone maniere innanzitutto, peccato che la cosa funziona e deve andare solo quando aggrada e verso di loro. Parlando e scrivendo solo per chi non ha visto il primo film (chi lo ha fatto sa già davvero tutto) questo è un film anti hollywoodiano di natura, non c'è speranza oppure vera possibilità di fuggire, non ci sono istituzioni che arrivano suonando la tromba a salvare gli innocenti. Bisogna cavarsela da soli e uscire dalla situazione con le proprie forze, e anche l'innocenza spirituale della pubertà verrà brutalmente compromessa. Il film è teso, spietato ed un raffinato gioco di gatto e topo (non a caso i nomignoli) che vi terrà incollati allo schermo dall'inizio alla fine. Quindi non mera riproposizione (sottolineata dal cartello finale con scritto Funny games u.s.) ma nuova impronta e genesi di corpo uguale, omaggiando senza rinnegare o utilizzare cose già viste per mancanza di idee.
Qualche furbata comunque c'è, come quella di far recitare la Watts quasi tutto il film in reggiseno e mutandine (la protagonista precedente rimaneva in sottoveste) oppure la diminuita attenzione verso un fatto tragico da parte dei due coniugi.
Ma il tutto è talmente frenetico, talmente claustrofobico ed ossessionante che i particolari vengono dimenticati e tralasciati dalla sensazione di visione, dove gli atti efferati non vengono mostrati ma spediti per terza persona dalle espressioni di ansia e terrore, necessità di silenzio dove le parole di un commentatore di gare automobilistiche in tv ci dà più fastidio del sangue e della violenza. L'inizio poi è molto bello, con quel progressivo avvicinarsi della camera verso la macchina ed i protagonisti che fa contraltare all'allontanarsi dalla barca del finale.
Da notare la critica alla televisione che Michael Pitt fa in diretta a noi spettatori, rispondendo a Roth che gli chiede una fine veloce e perchè non li ammazzano subito "Non ti dimenticare il valore dell'intrattenimento".
Una curiosità : la parte del padre ora di Tim Roth fu del compianto Ulrich Muhe (il protagonista dell'ottimo Le vite degli altri).
In definitiva un film fotocopia che porta l'ambiente ricreandolo dai laghi austriaci del primo alla Long Island del contemporaneo, che però si aumenta e si valorizza grazie ai suoi partecipanti più validi dell'originale e una nuova fotografia, intrattiene e mette ansia con dovizia uscendo talvolta con soluzioni narrative surreali. Chi ha già visto il primo avrà molto deja vu, potrà comunque essere stuzzicato a dovere per rivederlo senza soffrirlo oltremodo.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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