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Autore IL PIANISTA
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-06-2003 08:27  
Ah, poi non mi è sembrato che Brodry sia stato migliore di Day-Lewis, anche se fà una parte molto particolare e in maniera molto intensa.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 22-07-2003 14:07  
- IL PIANISTA CHE FUGGE -

Le note di un pianoforte scorrono tra gli orrori della guerra. Le note osservano i mutamenti di una Varsavia vittima. Le note ascoltano i gridi di un popolo destinato ad essere sconfitto. Un uomo dà vita alle note, ad una musica che si arresta quando spari e cieli grigi uccidono l'anima della speranza. Ma la musica sà aspettare. Attende mentre l'uomo fugge dalla deportazione, dagli scontri, dalla propria dignità. E' la nuvola nazista che oscura la sua dignità, ma cosa può fare lui? Lui è solo un pianista, un debole forse, ma chi può essere veramente forte contro un nemico all'apparenza indistruttibile? Le case cadono, i cadaveri si accumulano e il sangue colora le vie di una Varsavia impotente. C'è ancora speranza? La speranza può tornare a vivere se anche il nemico si commuove nell'ascolto di una musica sublime, una musica che lo rende consapevole dell'orrore di cui è portavoce. E se la musica riemerge dal suo silenzio, anche gli animi degli uomini possono risorgere dalla morte. Si. Perchè la musica non ha bandiere, non ha pregiudizi e non può essere uccisa. L'uomo che tiene nel proprio pugno la musica, appesa ai suoi diti e pronta a scaturire con l'intensità della dolcezza, non è quindi un debole, ma è la voce della speranza stessa. Quando la speranza alza nuovamente la testa di fronte alle innumerevoli e incomprensibili vittime, di fronte a tutte quelle terrificanti perdite, di fronte alla guerra sua nemica, il pianista può smettere di fuggire e ricominciare a suonare...

P.S.: Grazie Polansky.
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Rubare in Sardegna è il Male.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 22-07-2003 14:12  
Ho visto il film ieri notte.
Si vede che mi è piaciuto?
Ho notato una cosa strana però: pur essendo un film sull'olocausto, non si vede nemmeno una svastica per tutta la durata delle riprese. Sarà odio del regista per l'utilizzo erroneo di tale simbolo da parte dei nazisti o semplice dimenticanza, per non dire irrilevanza?
Bah...
Cmq ancora complimenti a Roman Polansky e ad Adrien Brody. Il film è toccante, senza retorica alcuna, mostra i fatti con una schiettezza ed un realismo che nemmeno in Schindler's List avevo trovato. Ho letto nei commenti precedenti che certe scene risultano forzate: ma guardate che è tutta una storia vera, compresi gli scampati pericoli. Eh si, a volte ci vuole un culo così...
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Rubare in Sardegna è il Male.

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-07-2003 14:13  
Quilty...sono in piena conferenza e scrivo mentre smangiucchio una pesca per pranzo...ma l'ho visto il film, l'ho visto e l'ho trovato quasi perfetto...spero di avere un pò di tempo per riparlarne nei prossimi giorni.

Leo, a volte la crudeltà degli uomini è di una banalità sconcertante.

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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 22-07-2003 14:19  
quote:
In data 2002-10-25 17:15, Leonardo scrive:
Ieri sera ho visto questo film
Premetto che è un'epoca storica che mi tocca e mi interessa molto e che ho molto amato film che rappresentano gli orrori e la crudeltà del periodo nazista/fascista
come La lista di shindler, l'amico ritrovato, Una giornata particolare, La ciociara, L'impero del sole e tanti altri.

Ma questo non mi è davvero piaciuto!

Certo non si può restare indifferenti
Gli orrori ti colpiscono comunque soprattutto quando poi si parla di una storia vera ( o quasi)
Ma poi..........
La prima parte non è male e tuttavia già da allora si percepiscono le numerose forzature nel mostrare eventi avvenimenti e piccoli orrori fin nei minimi dettagli.
Molte crudeltà sono così telefonate da risultare false (anche se erano vere)
la madre che piange e si lamenta "perchè l'ho fatto...perchè l'ho fatto" già ci fa capire che ci romperà le scatole con quella lagna per qualche minuto di film finchè qualcuno chiederà perchè si lamenta e gli daranno la tragica strappalacriome risposta.

No non ci sto!
Polanski forse era troppo coinvolto per non risultare eccessivamente gratutio e schierato e tanti crudeltà perpetrate ai danni degli ebrei risultano talvolta persino comiche!
vi giuro. in sala sfuggivano risate
ma non per mancanza di sensibilità

io penso che la bravura nel fare film così delicati sia proprio quella di misurare il modo in cui dire e mostrare certe cose

e polanski non ci è riuscito.
In più aggiungeteci un attore protagonista davvero poco espressivo.
e una sceneggiatura incredibilmente ripetitiva quindi lunga noiosa e monotona.

Il nostro eroe poi si salve 4 o 5 volte da morte certa in modo assolutamente irritante e ridicolo
(perchè ci si chiede questo tizio fa guai e mente scoperto a disparati tedeschi e questi invece di ucciderlo in un secondo come fanno con tutti gli altri malcapitati del film molto meno rimproverabili del nostro pianista, decidono sempre di graziarlo!!!!!!!!!) eh no! non è giusto! ammazzate pure a lui ti viene da dire!

e alla fine dopo tanto "sedere" ci tocca pure di vedere che rischia di essere accoppato (ma non muore perchè certo è l'unico caso del film in cui chi spara ha una mira talmente pessima da mancarlo 10 volte!) perchè è così furbetto da andare incontro agli alleati col cappotto del generale tedesco.
che vi devo dire?
a me non è proprio piaciuto.




Guarda , ne parlavo proprio stamattina con una mia amica che me l'aveva consigliato dicendomi che era la cosa più poetica che avesse mai visto...
Io sinceramente l'ho trovato un po' povero... Poesia ? Beh... La sottile linea rossa è poesia... L'uomo che non c'era è poesia...

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evilinside

Reg.: 02 Mar 2003
Messaggi: 519
Da: Otranto (LE)
Inviato: 22-07-2003 14:26  
fra qualche giorno al cinema del mio paese dovrebbero ritrasmetterlo ! Mi consigliate di andare a vederlo ? Ne ho sempre sentito parlare bene, ma aspetto i vostri consigli !
_________________
Visitate il mio sito interamente dedicato al mondo dell'horror : http://www.e-v-i-l-i-n-s-i-d-e.com/.
Sto cercando dei collaboratori che mi aiutino a migliorare e abbellire il sito. Fatevi avanti.....

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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 22-07-2003 14:29  
quote:
In data 2003-07-22 14:26, evilinside scrive:
fra qualche giorno al cinema del mio paese dovrebbero ritrasmetterlo ! Mi consigliate di andare a vederlo ? Ne ho sempre sentito parlare bene, ma aspetto i vostri consigli !



Beh , a te che piacciono gli Horror , direi proprio di si...

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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 22-07-2003 14:33  
quote:
In data 2002-11-01 10:50, badlands scrive:
a mio avviso è addirittura supeiore a shindler's list,perchè non concede nulla al lrismo o al poeticismo o a sfoggi autoriali,ma mette in scema con un rigore totale una storia che il regista conosce bene,che sente sua,ma che non per questo trasforma in autocelebrazione o commiserazione per quel che è successo.
un capolavoro di lucidità e autocontrollo.
ciao!




Sarà anchè un capolavoro di lucidità e autocontrollo , ma non è proprio superiore a Shindler's list... Shindler's list mi ha fatto vivere l'olocausto , questo , me l'ha semplicemente fatto vedere...

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 22-07-2003 15:44  
Ecco. Si. Parlatene. Ma vi volevo far notae che tutti i commenti precedenti agli ultimi miei due sono un pò vecchiotti. Sveglia!!!
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 22-07-2003 15:44  
Ecco. Si. Parlatene. Ma vi volevo far notare che tutti i commenti precedenti agli ultimi miei due sono un pò vecchiotti. Sveglia!!!
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 22-07-2003 22:49  
quote:
In data 2003-07-22 14:33, simboy scrive:
quote:
In data 2002-11-01 10:50, badlands scrive:
a mio avviso è addirittura supeiore a shindler's list,perchè non concede nulla al lrismo o al poeticismo o a sfoggi autoriali,ma mette in scema con un rigore totale una storia che il regista conosce bene,che sente sua,ma che non per questo trasforma in autocelebrazione o commiserazione per quel che è successo.
un capolavoro di lucidità e autocontrollo.
ciao!




Sarà anchè un capolavoro di lucidità e autocontrollo , ma non è proprio superiore a Shindler's list... Shindler's list mi ha fatto vivere l'olocausto , questo , me l'ha semplicemente fatto vedere...

differenza di vedute,ci mancherebbe,ma ripeto,in spielberg si cerca,qua e la,la poesia,il tocco geniale,in polanski tutto è controllato,reale,vero.e il vero olocausto,credo,sia quello di chi è riuscito a sopravvivere,e il pianista questo mostra,come,nonostante gli orrori,senza un perchè,come mostra il film,si possa sopravvivere.è un poderoso inno alla vita,oltre che un ovvio atto d'accusa,se ancora ce ne fosse bisogno.come,comunque,lo era shindler,col peregrinare dei superstiti sulla tomba finale.due film bellissimi,ma polanski mi è parso più vero diretto e sincero.
ciao!



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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 23-07-2003 15:46  
Concordo con badlands in tutto e per tutto.
Spielberg? Troppo didascalico e buonista.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-07-2003 16:17  
In Spielberg cìè una maggiore attenzione, direi un gusto drammaturgico, nella psicologia dei personaggi. In particolare, nel personaggio del nazista interpretato da Fiennes, si nota uno scavo psicologico molto profondo ed anche molto enfatico.
In Shindler's list si cerca di capire cosa accade nella mente malata del nazista, si sviscerano le sue convinzioni e le sue, inevitabili, contraddizioni.
Ne Il pianista il piano (scusate la ripetizione) narrativo è più in superficie. Gli eventi che si raccontano accadono attorno al protagonista che ne è in balia. Li vive "da lontano" (dietro una finestra, in una soffitta) e ne è completamente sopraffatto. Ma non per questo il livello di coinvolgimento è minore. Anzi. Per chi non ha vissuto l'atroce esperienza dell'olocausto forse è più facile, per fprtuna, immedesimarsi ne il pianista che fugge e si nasconde piuttosto che nei disgraziati finiti nei campi di concentramento.
Cmq., a mio parere, sono due splendidi film entrambi.
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 01-09-2003 16:44  
in effetti, i due tempi del film sono veramente agli antipodi: il primo, tremendo e quasi inguardabile, con una crudeltà che ogni tanto fa ridere dal nervoso (il vecchio con la carrozzella buttato dal balcone è agghiacciante).
Il secondo tempo col senno di poi è un capolavoro. In primis, perchè è di un realismo estremo, ma anche di un impatto artistico considerevole (quando lui esce dal centro e si vede una distesa di edifici diroccati, ai miei occhi il film poteva finire anche lì). Poi, perchè anche registicamente parlando questo andare per immagini, tagliando con lo stile del tempo precedente, rende parecchio il contrasto tra la solitudine della fuga disperata e il trambusto precedente. Una scena fra tutte: il cannone che fa crollare una parte della stanza, dopo di che si sente un fischio e tutti i rumori sono attutiti, mentre lui si muove a fatica tra le macerie. Col senno di poi, tutto questo è arte. Sul momento, anche io ho detto "che due palle".
Per quanto riguarda poi il confronto con Spielberg, forse qui c'è parecchia più franchezza, sicuramente meno fronzoli nè riflessioni, nessuno spunto patetico. Anzi, è lodevole il modo in cui, alla fine, nonostante il concerto per pianoforte, il pathos venga smorzato ampiamente grazie al ritmo abbastanza spedito e sbrigativo col quale arrivano i titoli di coda. Forse un segno di clemenza verso il povero spettatore
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"Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre)

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 01-09-2003 17:23  
Finalmente l'ho visto anche io.
Ho evitato accuratamente di andare a vederlo al cinema, non per disprezzo verso il film, ma perchè sapevo che sarei stata male e sul grande schermo le emozioni si amplificano.
Come tutti i film sull'olocausto mi ha fatto stare VERAMENTE da cani, perchè è fatto benissimo. Era finito da un quarto d'ora e ancora lo stomaco mi faceva male e la rabbia non si placava: Che ci volete fare mi fanno questo effetto films come il Pianista, mi verrebbe voglia di entrare nello schermo e picchiare le SS.
Brody è bravissimo ed il film come già detto è molto autentico e reale, che si poteva fare in una situazione del genere se non subirla tirando a campare ora dopo ora?
E' l'impotenza che regna sovrana in tutta la pellicola, fino al momento in cui il protagonista non viene scoperto dal nazista e allora attraverso la musica sembra esternare tutta la sua disperazione, è un atto quasi liberatorio.
Non credo che sia ridicolo, anzi credo che sia drammaticamente vero e onesto.
Concordo con chi lo definisce uno dai meglio films sull'olocasto se non addirittura il meglio.
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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