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PERCHE' IL CINEMA ITALIANO E' MORTO? |
RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 24-12-2007 13:38 |
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Per me il discorso sa nel saper sfruttare uno strumento che noi italiani non siamo stati in grado di utilizzare a dovere: il linguaggio Cinema.
Perché, tenendo a mente che il Cinema è arte e linguaggio, occorre precisare che non esiste più il collante di una corrente o filosofia artistica che possa raccogliere sotto di sè le doiverse personalità artistiche, indirizzandone le inclinazioni creative verso questo o quell'obiettivo. Il Cinema si è slegato da obiettivi comuni e predeterminati, da un po' di anni.
Non ho mai considerato questo un aspetto positivo o negativo. E' solo così.
Il fatto è che occorrono registi con le palle per riuscire a sfruttare al meglio la risosrsa Cinema che è stata affidata alle loro mani. Sta all'arbitrarietà del singolo artista comunicare qualcosa di esclusivamente personale e non più riconducibile ad un pensiero diffuso o ad un traguardo prestabilito da un gruppo di artisti.
Molto semplicemente negli altri paesi sono venuti fuori grandi individualità: Lynch, Cronemberg ecc...
In Italia no. Probabilmente perché c'è carenza di cultura personale.
In Italia farebbe bene la ricomparsa di qualche corrente artistica.
Per ora me ne sto di quei rimasugli di futurismo.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 24-12-2007 14:24 |
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indubbiamente questo è uno dei tanti aspetti che pure determinano certe cose.
una volta ogni genere si basava su un qualcosa che riguardava la realtà italiana e andava raccontato:
il neorealismo parlava dell'Italia della seconda guerra, con le sue miserie, le sue drammaticità ma anche i suoi aspetti romantici e salottieri.
la commedia all'italiana ha raccontato le euforie del boom e tutta la società di quel decennio '60. salvo tingersi di amaro quando è venuto fuori il terrorismo, il trasformismo politico, gli affaristi e la fine delle lotte sociali e politiche del '68.
il cinema di impegno civile e politico prendeva spunto un pò da tutto: cronaca, mafia, terrorismo, i poteri occulti dello Stato, la vita in fabbrica.
e poi lo spaghetti-western, il poliziesco e la commedia sexy hanno regalato grande intrattenimento seguendo con intelligenza le aspettative del pubblico.
oggi?: oggi ci sono i computer, le comunicazioni a distanza, i videofonini.
è l'Italia che non ha più nulla di storico e importante da raccontare, descrivere. e poi mancano le differenze: le contrapposizioni tra alcune cose ed altre. persino in politica. tutto è uguale a se.
forse potrebbe tornare di moda il cinema introspettivo, quello di ferreri e antonioni: era un cinema che parlava di una società nella quale le persone sembravano distanti fra loro, imprigionati in solitudini esistenziali e molta incomunicabilità.
io penso che oggi queste distanze tra persone si sono in realtà acuite molto di più di allora, benchè stiamo nell'epoca ipertecnologica che annulla le difficoltà di tempo e di spazio nella conoscenza.
ma ci vorrebbero registi di quella portata e produttori come quelli di una volta.
perchè solo grandi registi, come lo erano appunto fra gli altri marco ferreri e michelangelo antonioni, saprebbero raccontarle certe cose.
uno spettatore intelligente può cmq sempre ricercare quei titoli, e rivederli ancora tante volte: perchè i temi e i significati di quei film hanno oggi un significato ancora molto attuale. forse anche più attuale dell'epoca. |
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 24-12-2007 19:49 |
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Qualcuno dice che la vera arte nasce dalla sofferenza. Il nostro paese ha attraversato momenti davvero bui e ha prodotto tantissimo nella pittura, nella letteratura, nel Cinema, nella musica, nella scultura.
I movimenti del 68 e del 77 hanno determinato una contro rivoluzione, una spaventosa onda di riflusso che iniziata da metà anni 80 sta ancora producendo le sue terre desolate e le sue zone paludose di risacca.
E' venuto il momento di tornare a scrivere, suonare , dipingere, girare film che possano essere universali, comporre, proporre.
Non possiamo restare a grattarci la panza obesa per troppo imborghesimento, non possiamo dire non è colpa mia e non muovere un dito.
Il problema non è solo italiano, ma investe l'Europa nella sua totalità.
Nel nostro paese si stanno creando differenze abissali. |
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Skualo
Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 27-12-2007 00:13 |
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quote: In data 2007-12-24 19:49, Skizotrois scrive:
Qualcuno dice che la vera arte nasce dalla sofferenza.
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Sono d'accordo, ma questi mica soffrono. Fanno soffrire noi invece con le loro "opere".
Ma li vedi d'estate nei loro yachts o ai megaparties "Fica & Coca", o passare le nottate in disco contornati dalle letterine di turno che vogliono sfondare (fare l'analisi grammaticale della frase per capire: "Soggetto o Complemento Oggetto"? ... a voi la scelta).
Conducono una vita mondana da produttori e registi Hollywoodiani, con la differenza pero' che non riescono a cacare alto come quelli.... una "Little Hollywood" dei poveri.
E, altro che i tempi della gloriosa "Cinecittà" de Roma...
Cmq l'invito a muoversi, ad essere protagonisti attivi lo condivido... e sarebbe pure ora.
In altri paesi dove vi è un fermento culturale ben maggiore, i giovani prendono in mano quella cavolo di mdp o videocamera e girano tranquillamente i loro corti... e se va bene sovvenzionati pure dal governo. Ma vi è appunto un altro tipo di approccio culturale, un'altra forma di rispetto verso la Settima Arte, un'attenzione maggiore da parte della classe politica. I nostri politici sembrano più interessati alle passerelle-"festival" veneziano/romane... che purtroppo portano solo una boccata d'ossigeno provvisoria (1-2 settimane) tipo Pronto Soccorso.
E vai sempre di Vip. se non c'e' il VIP... che cacchio di Festival sarebbe?
O siamo noi tutti troppo inerti e poco recettivi...
_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 27-12-2007 alle 00:18 ] |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-12-2007 15:17 |
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quote: In data 2007-12-24 19:49, Skizotrois scrive:
Qualcuno dice che la vera arte nasce dalla sofferenza. Il nostro paese ha attraversato momenti davvero bui e ha prodotto tantissimo nella pittura, nella letteratura, nel Cinema, nella musica, nella scultura.
I movimenti del 68 e del 77 hanno determinato una contro rivoluzione, una spaventosa onda di riflusso che iniziata da metà anni 80 sta ancora producendo le sue terre desolate e le sue zone paludose di risacca.
E' venuto il momento di tornare a scrivere, suonare , dipingere, girare film che possano essere universali, comporre, proporre.
Non possiamo restare a grattarci la panza obesa per troppo imborghesimento, non possiamo dire non è colpa mia e non muovere un dito.
Il problema non è solo italiano, ma investe l'Europa nella sua totalità.
Nel nostro paese si stanno creando differenze abissali.
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Già, però in particolare in Italia - dove l'onda del benessere post boom anni Sessanta si sta esaurndo, e dove l'evoluzione economica (ripeto: in fase di imminente arrsto) non ha per nulla giovato ad una sua corrispondente culturale - manca più che in ogni altro angolo di Mondo una sorta di idealizzazione dell'arte (e quindi pure del Cinema). Mi sono spessissimo espresso riguardo ai fini prestabiliti dallarte che, nel Cinema, sono vnuti meno in favire dell'arbitrarietà dei registi, trasformando la settima arte in uno strumento verbale, tecnicamente connotato secondo gli schemi linustici più conosciuti, ma mai predeterminato neli scopi e nelle procdure espressive. Un aspetto interessante. Ma qualcosa che, in un retroterra in cui manca la cultira genrale (qual l'Italia) penalizza l'arte stessa. Non sono nè favorevole nè contrario alla mancanza di manifesti e correnti. Me ne sono fatto una ragione sul fatto che ha vinto l'individualismo, anche nell'arte, anche nel Cinema...e che tutto ciò è riuscito ugualmente a produrre ottimi risultati. Ma in Italia no. Percé manca la conoscenza ma, soprattutto, a voglia di conoscere.
Ci vorrebbero dei maestri che si riunissero sotto l'insegna del Cinema (ma anche di tutte le altre arti, per carità) idealizzano il loro operato, prefiggendosi una meta a cui giungere. Immaginando ed ipotizzano un'utilità, per la loro vocazione. Ho goduto nell'asistere alla trasformazione dell'acqua della fontana di Roma in un sangue rosso, nell'urlo disperato di un futurismo variopinto che non vuole perdersi nel futuro rugio che spetta all'artista di oggi.
Sarebbe bne patre da lì. Dimenticare per un attimo il cinema degli scketch, del verbo, delle lettere, dei testi. E riagganciarsi alla potenza dei colori, come vessillo, come elmenti unificatori. Riunirsi nuovamente, nel Bel Psese, sotto un simbolo che ridia un senso all'arte.
In Italia manca un Neorealismo. Perché, morte le grandi personalità di Fellini, Bava e Fulci...oggi sono rimasi davvero in pochi, nella nostra nazione, a saper gestire da soli quello strumento che la fortuna ha affidato nelle loro mani: il Cinema.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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eltonjohn
Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 27-12-2007 18:55 |
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Forse dirò una stronzata, ma la dico lo stesso. Secondo me è un problema di: intromissione politica eccessiva, nepotismo esasperato (in nessun'altro cinema a parte il nostro, si risentono per generazioni gli stessi altisonanti cognomi), spregiudicatezza, disprezzo totale per cio' che può essere arte, paura fottuta di rischiare con il diverso da parte dei nostri produttori.
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 29-12-2007 00:42 |
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per me il cinema italiano è messo abbastanza bene. abbiamo registi e film che ci invidiano da tutto il mondo e non per caso.
peccato che manchino i soldi e non ci sia, anche se piccola, una scuola intorno cui girare.
è un pò tutto bloccato nelle mani dei produttori-distributori, ma sono gli stessi problemi dell'estero. qui ingigantiti perchè ci sono meno soldi.
_________________
"C'� una sola cosa che prendo sul serio qui, e cio� l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 29-12-2007 alle 00:48 ] |
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Skualo
Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 29-12-2007 12:15 |
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quote: In data 2007-12-29 00:42, Tristam scrive:
abbiamo registi e film che ci invidiano da tutto il mondo e non per caso.
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Supponendo che tu ti ricolleghi a tutto il discorso già enunciato e ti riferisca a registi viventi, mi piacerebbe sapere quali.
Posso immaginare che la lista comprenda Bellocchio, Moretti, (Avati?), (se fosse per me ci metterei quel geniaccio di Nichetti che purtroppo è stra-sottovalutato e, sempre purtroppo, poco prolifico per quello che avrebbe da offrire).
So che negli USA in particolare e in Korea e Giappone, Argento viene osannato (più per meriti passati mi sa).
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eltonjohn
Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 29-12-2007 12:48 |
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quote: In data 2007-12-29 12:15, Skualo scrive:
quote: In data 2007-12-29 00:42, Tristam scrive:
abbiamo registi e film che ci invidiano da tutto il mondo e non per caso.
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Supponendo che tu ti ricolleghi a tutto il discorso già enunciato e ti riferisca a registi viventi, mi piacerebbe sapere quali.
Posso immaginare che la lista comprenda Bellocchio, Moretti, (Avati?), (se fosse per me ci metterei quel geniaccio di Nichetti che purtroppo è stra-sottovalutato e, sempre purtroppo, poco prolifico per quello che avrebbe da offrire).
So che negli USA in particolare e in Korea e Giappone, Argento viene osannato (più per meriti passati mi sa).
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Si, anch'io sarei curioso di sapere (cadaveri a parte) quali siano questi registi italiani attuali che tutto il mondo ci invidia. Giuro che non stò facendo alcuna ironia del cacchio...
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-01-2008 12:58 |
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quote: In data 2007-12-29 12:15, Skualo scrive:
quote: In data 2007-12-29 00:42, Tristam scrive:
abbiamo registi e film che ci invidiano da tutto il mondo e non per caso.
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Supponendo che tu ti ricolleghi a tutto il discorso già enunciato e ti riferisca a registi viventi, mi piacerebbe sapere quali.
Posso immaginare che la lista comprenda Bellocchio, Moretti, (Avati?), (se fosse per me ci metterei quel geniaccio di Nichetti che purtroppo è stra-sottovalutato e, sempre purtroppo, poco prolifico per quello che avrebbe da offrire).
So che negli USA in particolare e in Korea e Giappone, Argento viene osannato (più per meriti passati mi sa).
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Credo che Moretti non possa guadagnarsi una così alta posizione: molto meglio Avati, secondo me.
Argento viene osannato, così come viene osannato Tarantino. certe schizzate di tono fanno sempre piacere alla gente. Ma in più di un'occasione mi è parso di vedere più un perverso gusto per un'effettistica rappresentazione impulsiva, che la raffigurazione di un linguaggio cifrato per cui ogni centimetro di spazio ed ogni millesimo di secondo corrispondessero a cento parole. In pratica Argento si immagina una scena di sangue e la mette in pratica. Poi se la dimentica subito dopo. Non è Cinema questo. Può essere geniale intuizione o anche notevole isprazione. Ma che non dice nulla. Tuttavia è meglio di Tarantino, sì. Se non altro per Profondo rosso .
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 02-01-2008 13:43 |
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nanni moretti è un autore che vale.
dario argento purtroppo non ha più le capacità e le idee di una volta, e il cinema è molto cambiato: comandano i produttori, si deve andare troppo sotto alle esigenze del mercato distributivo Usa, mancano i soldi.
e non riesco proprio a capire come si può verificare che le scene e i dialoghi dei suoi ultimi film fanno sempre ridere anzichè spaventare.
purtroppo sono costretto a consigliargli di ritirarsi. così almeno rimarranno in minoranza i suoi titoli per nulla riusciti o poco riusciti.
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-01-2008 14:00 |
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quote: In data 2008-01-02 13:43, dan880 scrive:
nanni moretti è un autore che vale.
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Come sceneggiatore. Credimi.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 02-01-2008 14:16 |
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e ti pare poco?: la sceneggiatura è il cervello del film. la sceneggiatura contine tutti i significati, le idee, i contenuti del film.
forse talvolta si confonde l'egocentrismo di moretti (il suo porsi sempre al centro del film)con i contenuti dei suoi film.
sono due cose differenti. e anche se moretti vuole sempre un pò porsi e sentirsi al centro dell'attenzione, questo non toglie nulla al valore artistico del suo cinema.
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SamTheLion
Reg.: 18 Set 2007 Messaggi: 899 Da: anarene (es)
| Inviato: 02-01-2008 14:19 |
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ma che sceneggiatore e sceneggiatore, un Autore teniamo, non mettiamoci pure a bestemmiare.
_________________ I miss you more than Michael Bay missed the mark when he made Pearl Harbor
I need you like Ben Affleck needs acting school, he was terrible in that film
And now, now you've gone away and all I'm trying to say is Pearl Harbor sucked and I miss you |
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Hias84
Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 02-01-2008 14:22 |
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