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Diario di uno scandalo, di Richard Eyre |
sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-03-2007 12:37 |
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RIDERE NELLA TRAGEDIA – HUMOUR E SCANDALI
Nell'ultimo film di Richard Eyre c'è uno dei momenti più belli degli ultimi anni di cinema.
A una riunione del corpo insegnante della scuola in cui lavorano le due protagoniste, Sheba Hart (Cate Blanchett) gioca con una ciocca dei propri capelli arricciandosela in continuazione; ha un'espressione serena e sognante quasi da bambina, in linea del resto con l'ottica attraverso cui è vista per tutto il film. Dietro di lei è seduta Barbara Covett (Judi Dench), che osserva la giovane collega con un'aria a metà tra l'innamorata e il desiderio di rimproverarla perché evidentemente poco attenta. Uno dei capelli strapazzati dalla Blanchett si stacca e vola fino a planare sul vestito della Dench. Barbara lo raccoglie tra il pollice e l'indice della mano destra, poi afferra l'altra estremità con le medesime due dita della mano sinistra e la tira fino a tendere al massimo il capello.
Pur nella sua apparente disinvoltura, la costruzione di questa scena riflette già da sola la struttura dell'intero film e le atmosfere che lo abitano.
Se mi sono sentito in diritto di parlare in termini assolutistici (uno dei momenti più belli degli ultimi anni) è soprattutto in virtù dell'inquadratura grazie alla quale questa breve scena, del tutto esterna alle logiche diegetiche, risulta straordinariamente funzionale dal punto di vista narrativo, l'inquadratura cioè del volteggiare del capello, un'inquadratura - e un volteggiare - leggera, fluttuante, sospesa, spontanea e soave, priva della presuntuosità metaforica della piuma di Forrest Gump o dell'artificiosità del sacchetto di plastica di American beauty, sobria in perfetto stile old british seppure asservita al dramma dei sentimenti. Proprio come tutto il film.
Un oggetto leggero come un lungo capello precipita verso il basso come spinto da un magnetismo di gran lunga più forte della gravità, la macchina da presa non riesce a stargli dietro, e allora per farci capire la sua traiettoria rientra nel punto di vista da cui tutto il film è narrato, quello di Barbara: prima di mostrarci dove il capello di Sheba termina il proprio salto nel vuoto, Eyre infila un primissimo piano della Dench che china sempre più il capo. E' Barbara l'unica a sapere tutto quello che viene narrato nel momento in cui viene narrato, è lei che narra, è suo e solo suo il punto di vista; è l'unica che può guardare quello che la macchina da presa non riesce a seguire in tutto il movimento.
Segue l'inquadratura in cui Barbara raccoglie il capello e lo tende tra le due mani, inframezzata dal proseguimento del primissimo piano sull'attrice. Dopo aver scoperto che ad esercitare quel magnetismo quasi innaturale era stato il corpo dell'anziana insegnante, ecco che ci si prospetta immediatamente davanti il destino a cui la giovane professoressa Hart sta per andare incontro: una volta caduta nelle grinfie della ammaliante collega, questa saprà ottenerne il controllo senza poi fare nulla di che, solo aspettando che il sistema nervoso della giovane e sprovveduta Sheba le finisca tra le mani, per poterlo tendere a suo piacimento fino al limite, fino alla follia. E' poi il preludio a quanto la voce over della Covett dirà di lì a poco, dopo aver saputo i dettagli della relazione tra la Hart e il giovane Connolly: «Mi resi conto che ero stata accecata dal furore, mentre avevo davanti un'occasione superba: se agivo con astuzia, potevo assicurarmi la preda, rendendola mia debitrice in eterno. Potevo ottenere tutto, senza fare nulla». E la tensione fino al limite del capello troverà il suo specchio nella scena più drammatic(izzat)a, quella in cui Sheba si lancia contro i giornalisti asserragliati davanti all'appartamento di Barbara, con il diario tra le mani.
La sequenza in questione, dunque, oltre a contenere - in un'inquadratura di una frazione di secondo - uno dei momenti più poetici e toccanti visti ultimamente al cinema, si fa specchio metanarrativo dell'intera traccia del film, facendo il punto su quanto già visto, esponendo lo stato contingente delle cose, e rinviando in sé a tutto quello che accadrà nei restanti settanta minuti circa di film.
Un film d'atmosfera, malato, insano, morboso, ossessionato come la protagonista, una Judi Dench vecchia zitella vergine acida sola e lesbica, un po' strega cattiva e molto rockstar. Accanto a lei una Cate Blanchett giovane e bellissima, un po' fata e un po' sprovveduta ninfomane con trascorsi da punkettona.
Un film che, prima ancora di essere un ottimo film di attrici (dirette egregiamente), è un'opera che si sintonizza sempre perfettamente sugli stati d'animo dello scorrere degli eventi, che tiene stretto a sé il punto di vista come la Dench tiene stretto il diario, che trascina nel vortice del dramma dello scandalo senza perdere neanche per un attimo la sobrietà british fatta di thè, humour («Mi hai mandata in prigione, potrebbero darmi due anni!» «...Passeranno in un lampo!»), e irreprensibilità innanzitutto.
http://www.positifcinema.com/diariodiunoscandalo.htm
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-03-2007 17:55 |
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Argh. che cantonata!
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-03-2007 20:15 |
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ma porc...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 02-03-2007 20:17 |
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beh dai almeno la colonna sonora stile harry potter merita...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-03-2007 20:46 |
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ti dirò.
l'inizio mi è piaciuto veramente molto.
mi sembrava davvero un film interessante.
la scena del capello, bella. non la più bella del mondo. ma bella come tante altre scene, costruite assieme per ridare un quadro informe di vite distanti unite dallo sguardo e dalla voce.
quando il film inizia a ristagnarsi sui volti, e a descriverli come fossero svuotati e morti, quasi senza quella passione che nella prima parte invece teneva il film assieme, boh mi sembra che diventi un puro esercizio di immagini, di fare il film perché c'è una sceneggiatura etc etc. solite cose.
Il che svela un pò la natura del film, perde in cinema, resta una storia secca.
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-03-2007 22:00 |
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quote: In data 2007-03-02 20:46, Tristam scrive:
ti dirò.
l'inizio mi è piaciuto veramente molto.
mi sembrava davvero un film interessante.
la scena del capello, bella. non la più bella del mondo. ma bella come tante altre scene, costruite assieme per ridare un quadro informe di vite distanti unite dallo sguardo e dalla voce.
quando il film inizia a ristagnarsi sui volti, e a descriverli come fossero svuotati e morti, quasi senza quella passione che nella prima parte invece teneva il film assieme, boh mi sembra che diventi un puro esercizio di immagini, di fare il film perché c'è una sceneggiatura etc etc. solite cose.
Il che svela un pò la natura del film, perde in cinema, resta una storia secca.
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non ho assolutamente voglia di scriverci
ma sono praticamente le stesse cose che avrei detto io
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 03-03-2007 02:36 |
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ma no dai, il film continua a regalare buoni momenti anche dopo... penso al natale in parallelo tra la famiglia di sheba e quella di barbara, penso alla quasi soggettiva della dench che guarda le tette della blanchett, all'uso delle musiche quasi da film di genere nei continui incontri scontri e confronti tra le due protagoniste, e poi certo alla mefistofelica instabilità della recitazione della dench; a un'altra scena fortissima come quella in cui i familiari di sheba smadonnano contro la vecchia rompicoglioni e il suo cazzo di gatto che sta per crepare; e appunto alla sobrietà e all'humour con cui la drammaticizzazione, necessaria a un testo del genere, è trattata.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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bunch311
Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 15-03-2007 02:04 |
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Dopo una prima visione
una gran bella occasione persa,una pura superficie dove non luccica niente,dove non c è un pertugio dove incalanarsi,tutto è presto dato;morbosità,pazzia,solitudine,tutto rimane allo stesso stadio,una ciclica ridondanza che riporta al film al punto di partenza,ma non è l'ossessione kubrickiana.
_________________ "tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 15-03-2007 03:04 |
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quote: In data 2007-03-15 02:04, bunch311 scrive:
Dopo una prima visione
una gran bella occasione persa,una pura superficie dove non luccica niente,dove non c è un pertugio dove incalanarsi...
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Beh.., nutrendo una tale speme ti saresti dovuto recare altrove... lazzarone!
Cmq il film non l'ho visto, il mio non vuole essere un giudizio critico.
Ma se è piaciuto a Sandrix...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 15-03-2007 alle 03:05 ] |
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bunch311
Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 15-03-2007 20:36 |
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quote: In data 2007-03-15 03:04, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-03-15 02:04, bunch311 scrive:
Dopo una prima visione
una gran bella occasione persa,una pura superficie dove non luccica niente,dove non c è un pertugio dove incalanarsi...
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Beh.., nutrendo una tale speme ti saresti dovuto recare altrove... lazzarone!
Cmq il film non l'ho visto, il mio non vuole essere un giudizio critico.
Ma se è piaciuto a Sandrix...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 15-03-2007 alle 03:05 ]
| ahahahah ormai me cerchi a vista
_________________ "tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio |
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Danikr
Reg.: 09 Mar 2007 Messaggi: 138 Da: Crotone (KR)
| Inviato: 15-03-2007 21:11 |
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Cosa ne pensate? Io l'ho visto ieri sera.
Mi è piaciuto. Specie l'inizio in cui cercavo di capire (attraverso i pensieri della protagonista) a scoprire i lati del suo personaggio.
Si evince subito che è una persona sola...
... ma poi capirete che la sua solitudine l'ha portata alla follia.
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Danikr
Reg.: 09 Mar 2007 Messaggi: 138 Da: Crotone (KR)
| Inviato: 15-03-2007 22:07 |
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LucyVP03
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 938 Da: Roma (RM)
| Inviato: 16-03-2007 23:27 |
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Nulla da eccepire su interpreti, dialoghi, ambientazioni, regia...
Nella seconda parte forse c'è un'eccessiva caricaturizzazione delle due protagoniste.
Un buon film.
Mi aspettavo un maggiore coinvolgimento (da spettatrice), invece una volta fuori dalla sala me ne sono tornata a casa un po' delusa.
Cate Blanchett non è mai stata così bella, luminosa, perfetta nella sua imperfezione... Non vedo un'altra attrice altrettanto stupenda e camaleontica tra le colleghe coetanee o più giovani. Anche la Kidman nella sua altera bellezza non regge il confronto: la Blanchett è più terrena e carnale. Mi sa che la amo!!!
_________________ Io dunque sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà...
Pirandello |
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Indhja
Reg.: 25 Ago 2005 Messaggi: 545 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 21-06-2007 03:07 |
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Bello e originale, un retrogusto amaro tutto british... judi dench come suo solito solida, ferma e imperturbabile, magistrale!
La blanchett come già si diceva mai stata più bella e perfettamente immedesimata nella parte di svampita ninfa del puro amore.
Da vedere assolutamente.
_________________ "L'angoscia per il tempo che passa fa parlare del tempo che fa..."
Le fabuleux destin d'Amélie Poulain
"Grazie a Dio, sono ateo" Voltaire |
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moxfurbona
Reg.: 04 Mar 2003 Messaggi: 1194 Da: lucca (LU)
| Inviato: 14-10-2007 02:07 |
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Visto pensando che fosse un film mediocre che aveva avuto successo per il tema 'scabrosetto' e invece colpo di fulmine!
Gran bel film,viaggio prima alla scoperta delle debolezze di una poi dell'altra protagonista,un thriller psicologico nel senso più pieno del termine.Intenso in ogni momento e con due interpretazioni che nobilitano davvero questo film che tiene in tensione pur essendo spettacolare zero e costo bassissimo.
_________________ legalizez la ganja! |
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