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Bobby - il 5 giugno 1968 |
Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-03-2008 23:23 |
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Bobby invece è un film sbilanciato verso la retorica e il luogo comune con dialoghi che in alcuni punti sfiorano il ridicolo (come quando il supporter nero di bobby dialoga con la telefonista che ruba da mangiare) e il grottesco (il trip lisergico l'avremo rivisto ormai duecento volte a partire da Paura e Delirio a Las Vegas). Ad Emilio Estevez manca il background intellettuale e narrativo dei grandi autori e la distanza da mostri sacri (come Altman) abili nel descrivere scene corali è davvero abissale. Certi personaggi sono evanescenti come fumetti e certe situazioni ( i tradimenti e i matrimoni di comodo) sono poco originali. In questo quadro negativo che fa affogare la narrazione nella noia e in molti sbuffi di impazienza, ci sono però dei momenti davvero notevoli:
il discorso tra Demi Moore e Sharon Stone allo specchio che è recitato con una partecipazione quasi sospetta e il finale con il solo commento sonoro del discorso di Bob quella maledetta sera di giugno che suona come epitaffio alle speranze di una nazione. La macchina da presa sembra vagare nei saloni e nella cucina senza alcun punto di riferimento, i movimenti laterali e circolari, le lunghe carrellate trasmettono questo senso di stupore e impotenza. Bisogna risvegliarsi dal sogno.
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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Janet13 ex "vinegar"
Reg.: 23 Ott 2005 Messaggi: 15804 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 24-03-2008 22:01 |
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Il film è un racconto corale di diversi personaggi, tra impiegati e ospiti, che popolano l'hotel in cui 40 anni fa moriva Robert Kennedy.
L'idea di base non è malvagia, Robert Kennedy offre per in alcuni casi un collegamento tangibile: alcuni dei protagonisti sono sostenitori di Bobby, nell'hotel proprio per condurre la sua campagna, altri sperano che lui possa introdurre un clima di serenità negli States terminando la guerra in vietnam o migliorando la situazione dei lavoratori, altri invece sono più o meno esterni e assistiamo più che altro agli scambi sulla loro vita privata.
Gli attori sono ottimi ma è più che altro la loro bravura il punto forte del film, assieme ad una non brutta regia. I dialoghi mi son sembrati stereotipati, banali, poco spontanei, a volte sentenziosi e poca indagine sui personaggi stessi... E' come se Estevez volesse fare una rapida panoramica su cio' che doveva essere l'America in quel periodo ma da lontano, senza realmente soffermarsi troppo sulla qualità della caratterizzazione. Non mi ha convinta particolarmente... sembra manchi qualcosa.
_________________ "Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia" |
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4aiiii
Reg.: 25 Mar 2008 Messaggi: 158 Da: Ogliastra (CO)
| Inviato: 25-03-2008 20:37 |
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Scrivo poco:
E' originale e bello, con un finale eccezzionale. Un ' eccezzionale interpretazione di Helen Hunt!!! |
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 25-03-2008 23:56 |
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quote: In data 2008-03-25 20:37, 4aiiii scrive:
Scrivo poco:
E' originale e bello, con un finale eccezzionale. Un ' eccezzionale interpretazione di Helen Hunt!!!
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fammi capire: è eccezionale (non esageriamo con le zeta) perchè c'è Helen Hunt?
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 25-03-2008 23:57 |
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quote: In data 2008-03-25 20:37, 4aiiii scrive:
Scrivo poco:
E' originale e bello, con un finale eccezzionale. Un ' eccezzionale interpretazione di Helen Hunt!!!
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fammi capire: è eccezionale (non esageriamo con le zeta) perchè c'è Helen Hunt?
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
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