diggler
Reg.: 07 Gen 2007 Messaggi: 107 Da: Edenville (es)
| Inviato: 15-01-2007 20:34 |
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quote: In data 2007-01-15 16:55, Schizobis scrive:
Esemplificativa la scena della squadra di Vincent che accorre nella zona del porto su di una falsa pista organizzata da Neil: l’osservatore diventa osservato e l’oggetto della indagine diventa a sua volta soggetto investigativo.
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Già. Esemplificativa, azzardo, dell'intera concezione di manniana di cinema. Heat è un altro film sull'enorme potenzialità dello sguardo, del vedere, e sulla sua problematicità.
Mann sembrerebbe basare il suo universo formale su questa necessità: la regia, con le parti di camera a braccio a seguire i movimenti, sempre più frequenti negli anni, le inquadrature da dietro la nuca dei personaggi quasi a cercare di capire cosa stanno guardando (vedendo/capendo), le fugaci e rapide digressioni visuali, la messa a fuoco che si vede, eccetera..
la mdp è un'entità indagante, inserita a fianco dei personaggi, in un mondo che non vuol enunciarsi (nulla di didascalico) ma che è lì, esiste in quanto tale e va compreso pezzo dopo pezzo, attraverso mere immagini, squarci o vivide impressioni.
Il percorso di Mann sta continuando in questo senso, il suo cinema raggiunge pellicola dopo pellicola una chiarezza di intento sempre più sorprendente (si veda Miami Vice), che determina, inevitabilmente, una cifra stilistica unica e, ormai, da vero autore.
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