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film in lingua originale |
Lollina ex "lolly19"

 Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 06-07-2002 15:12 |
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c'è un giornale "speak up" che vende cassette in lingua originale, credo sottotitolate, nel caso uno non avesse il dvd
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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naly01
 Reg.: 26 Nov 2001 Messaggi: 2248 Da: Rignano Sull'Arno (FI)
| Inviato: 06-07-2002 16:22 |
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Dopo un bel pò di film sottotitolati, l'unico problema che ho incontrato è che...devo rimanerci incollata. Se mangio devo abbassare la testa e perderei lo scritto! Quindi se fosse doppiato perderei tutto e rimarebbe solo la voce.
Credo che basti esercitarsi, dopo si riesce a seguire sia le immagini che i sottotitoli. E poi non è AFFATTO VERO che nella versione doppiata rispettano di più i dialoghi, anzi, a volte li cambiano o il doppiatore dà intonazioni totalmente diverse. E forse, non so, se si smettesse di doppiare i film (cosa che non voglio: vorrei solo essere libera di scegliere, come in Francia) si metterebbe più impegno nei sottotitoli.
Tra l'altro ieri è stato un PIACERE ascoltare le vere voci di Al Pacino (Ogni maledetta domenica), Jack Nicholson (Qualcunò volò sul nido del cuculo) e Philip Seymour Hoffman (Flawless).
_________________ Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.
IOMA 2007 |
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Marina72
 Reg.: 29 Giu 2002 Messaggi: 3 Da: Inverigo (CO)
| Inviato: 06-07-2002 17:05 |
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Concordo sul fatto che ci debba essere scelta come in Francia. I film doppiati non perderanno audience e non voglio che la perdano. Per gusto personale preferisco vedere tutto in originale. Vivo in Inghilterra e qui non doppiano. Di certo e' dovuto al fatto che in fondo non ne hanno bisogno perche' gran parte del mercato e' occupato da film in inglese. Cio' pero' significa che film stranieri sono tutti sottotitolati e non doppiati.
Marina |
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Rivole
 Reg.: 02 Lug 2002 Messaggi: 729 Da: Londra (es)
| Inviato: 06-07-2002 18:44 |
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quote: In data 2002-07-06 13:20, Quilty scrive:
Beati loro,io divento strabico a guardare con un occhio i sottotitoli e con l'altro quello che succede...si toglie tutto il guesto di poter GUARDARE un film,le inquadrature,i movimenti di macchina e tutto perchè devi contemporaneamente leggere i sottotitoli.
Senza contare che nei sottotitoli non ci sta tutto il dialogo,spesso vengono abbreviati i discorsi oppure non corrispondono a quello che si dice veramente.
Una settimana fa stavo vedendo Vogliamo Vivere,il film di Lubitsch ...era sottotitolato da cani,veniva scritto la metà di quello che dicevano(lo so perchè conosco abbastanza l'inglese) e alcune cose non corrispondevano nemmeno.
Il doppiaggio è un lavoro estremamente accurato che rispetta TUTTI i dialoghi e il senso di questi.
Si perderà qualcosa rispetto all'originale ma mai quanto una versione sottotitolata.
Lo diceva pure Hitchcock che si perde un 10% di film in più coi sottotitoli. E se lo diceva lui io non ho nessun dubbio su cosa preferire-fermo restando che l'ideale è il film in lingua originale senza sottotitoli,ovviamente.
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Come dicevo, io non ho nulla contro il doppiaggio. Del resto credo che ben pochi di noi abbiano letto molti libri nella stessa lingua in cui li ha scritti l'autore, e la traduzione italiana è di fatto ciò con cui abbiamo a che fare. Succede con Proust come con De Lillo, e nessuno pretende che i libri tradotti siano banditi dal mercato. Credo però che per i sottotitoli sia solo una questione di abitudine, come è stato già detto. Non mi sognerei mai di contraddire Hitchcock, che era comunque un regista convinto che il cinema muto gli avesse insegnato come fare il cinema. Diceva che un film senza sonoro ti costringeva a "raccontare" una storia in modo propriamente cinematografico, cioè per inquadrature e montaggio. Sono anche convinto che i film vadano visti e rivisti, e alla seconda o terza volta i sottotitoli non sono più un problema. |
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naly01
 Reg.: 26 Nov 2001 Messaggi: 2248 Da: Rignano Sull'Arno (FI)
| Inviato: 06-07-2002 19:24 |
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quote: In data 2002-07-06 18:44, Rivole scrive:
quote: In data 2002-07-06 13:20, Quilty scrive:
Beati loro,io divento strabico a guardare con un occhio i sottotitoli e con l'altro quello che succede...si toglie tutto il guesto di poter GUARDARE un film,le inquadrature,i movimenti di macchina e tutto perchè devi contemporaneamente leggere i sottotitoli.
Senza contare che nei sottotitoli non ci sta tutto il dialogo,spesso vengono abbreviati i discorsi oppure non corrispondono a quello che si dice veramente.
Una settimana fa stavo vedendo Vogliamo Vivere,il film di Lubitsch ...era sottotitolato da cani,veniva scritto la metà di quello che dicevano(lo so perchè conosco abbastanza l'inglese) e alcune cose non corrispondevano nemmeno.
Il doppiaggio è un lavoro estremamente accurato che rispetta TUTTI i dialoghi e il senso di questi.
Si perderà qualcosa rispetto all'originale ma mai quanto una versione sottotitolata.
Lo diceva pure Hitchcock che si perde un 10% di film in più coi sottotitoli. E se lo diceva lui io non ho nessun dubbio su cosa preferire-fermo restando che l'ideale è il film in lingua originale senza sottotitoli,ovviamente.
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Come dicevo, io non ho nulla contro il doppiaggio. Del resto credo che ben pochi di noi abbiano letto molti libri nella stessa lingua in cui li ha scritti l'autore, e la traduzione italiana è di fatto ciò con cui abbiamo a che fare. Succede con Proust come con De Lillo, e nessuno pretende che i libri tradotti siano banditi dal mercato. Credo però che per i sottotitoli sia solo una questione di abitudine, come è stato già detto. Non mi sognerei mai di contraddire Hitchcock, che era comunque un regista convinto che il cinema muto gli avesse insegnato come fare il cinema. Diceva che un film senza sonoro ti costringeva a "raccontare" una storia in modo propriamente cinematografico, cioè per inquadrature e montaggio. Sono anche convinto che i film vadano visti e rivisti, e alla seconda o terza volta i sottotitoli non sono più un problema.
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_________________ Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.
IOMA 2007 |
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Marina72
 Reg.: 29 Giu 2002 Messaggi: 3 Da: Inverigo (CO)
| Inviato: 06-07-2002 19:40 |
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quote: In data 2002-07-06 18:44, Rivole scrive:
quote: In data 2002-07-06 13:20, Quilty scrive:
Beati loro,io divento strabico a guardare con un occhio i sottotitoli e con l'altro quello che succede...si toglie tutto il guesto di poter GUARDARE un film,le inquadrature,i movimenti di macchina e tutto perchè devi contemporaneamente leggere i sottotitoli.
Senza contare che nei sottotitoli non ci sta tutto il dialogo,spesso vengono abbreviati i discorsi oppure non corrispondono a quello che si dice veramente.
Una settimana fa stavo vedendo Vogliamo Vivere,il film di Lubitsch ...era sottotitolato da cani,veniva scritto la metà di quello che dicevano(lo so perchè conosco abbastanza l'inglese) e alcune cose non corrispondevano nemmeno.
Il doppiaggio è un lavoro estremamente accurato che rispetta TUTTI i dialoghi e il senso di questi.
Si perderà qualcosa rispetto all'originale ma mai quanto una versione sottotitolata.
Lo diceva pure Hitchcock che si perde un 10% di film in più coi sottotitoli. E se lo diceva lui io non ho nessun dubbio su cosa preferire-fermo restando che l'ideale è il film in lingua originale senza sottotitoli,ovviamente.
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Come dicevo, io non ho nulla contro il doppiaggio. Del resto credo che ben pochi di noi abbiano letto molti libri nella stessa lingua in cui li ha scritti l'autore, e la traduzione italiana è di fatto ciò con cui abbiamo a che fare. Succede con Proust come con De Lillo, e nessuno pretende che i libri tradotti siano banditi dal mercato. Credo però che per i sottotitoli sia solo una questione di abitudine, come è stato già detto. Non mi sognerei mai di contraddire Hitchcock, che era comunque un regista convinto che il cinema muto gli avesse insegnato come fare il cinema. Diceva che un film senza sonoro ti costringeva a "raccontare" una storia in modo propriamente cinematografico, cioè per inquadrature e montaggio. Sono anche convinto che i film vadano visti e rivisti, e alla seconda o terza volta i sottotitoli non sono più un problema.
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Il paragone dei libri tradotti non e' del tutto calzante perche' il "testo" e' solo uno degli elementi che fanno il film, mentre la letteratura e' solo testo e la traduzione diventa l'unico mezzo per conoscere un'opera creata in lingua straniera.
Un altro pensiero che ho avuto e' che i sottotitoli permetterebbero a piu' persone non-udenti di andare al cinema.
Marina |
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