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Eros |
Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 11-12-2004 00:42 |
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robertino
Reg.: 15 Ott 2004 Messaggi: 44 Da: beverly hills (es)
| Inviato: 11-12-2004 00:48 |
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quote: In data 2004-12-10 21:05, willoz scrive:
quote: In data 2004-12-10 19:54, Petrus scrive:
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realtà di dialoghi artefatti,malposti,quasi da soap opera...
che mi ha fatto pensare a una provocazione.
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Enrica Fico è sartina mediocre, vampira velleitaria e frustrata. Ha preso vecchio finito e costruisce reliquia ante mortem. Lui non parla, non ragiona, dementia senilis is conquering.
Tatò con Mastroianni aprì la strada maestra...piccole allieve crescono...il mondo è delle feroci vedove
God bless us all e protegga noi da squadroni della morte
_________________ Sono tutto chiacchiere e distintivo. |
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lemona
Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 11-12-2004 01:23 |
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unico degno di nota il primo episodio di un regista di spessore , il secondo simpatico ,quello di antonioni osceno, e' meglio che si riposi giustamennte fischiato a venezia ( anch'io l'ho fatto),, basta antonioni hai rotto |
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mutaforme
Reg.: 25 Lug 2002 Messaggi: 4608 Da: Monte Giberto (AP)
| Inviato: 17-12-2004 15:38 |
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Un film non film, a tratti veramente noioso a tratti geniale. A me è piaciuto principalmente il terzo episodio, del primo resta solo qualche immagine.
_________________ One more thing...
Jokerman dance to the nightingale tune,
Bird fly high by the light of the moon,
Oh, oh, oh, Jokerman. |
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-12-2004 19:58 |
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ehi, manco a farlo apposta, ho scoperto che avevo salvato la mia risposta a Willoz su antonioni. Recupero quindi un pezzo di memoria storica di questo thread, anche se la parte che avrei dovuto salvare era la rece all'episodio di wong kar wai... sob.
ecco:
quote: In data 2004-12-10 21:05, willoz scrive:
quote: In data 2004-12-10 19:54, Petrus scrive:
cmq(rispondendo ancora a wiloz) la sceneggiatura non è nemmeno banalotta, bensì artificiosa e falsa. I dialoghi trasudano di una ricercatezza ermetica posticcia e in-credibile
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esatto!!
...non voglio monopolizzare il topic,(anche se fino ad ora non mi sembra affollato ) o portare troppo avanti il discorso....
...il fatto è ,che mi trovo assolutamente daccordo col tuo giudizio sulla sceneggiatura,
l'hai saputa definire meglio di me,
ma è anche questa realtà di dialoghi artefatti,malposti,quasi da soap opera...
che mi ha fatto pensare a una provocazione.
L'istinto dell'eros e solo quello in primo piano,tutto quello che ci sta attorno ha poca importanza...,
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non contarci: purtroppo l'episodio di Antonioni si prende sul serio un bel po'. Il fatto è che lui è vecchio, Tonino Guerra è non più tanto giovane (eufemistically speaking) e gli è uscita una cosa che, è fin troppo facile dirlo, sembra una parodia dei film del regista ferrarese.
attribuire al film un'autocoscienza ironica può essere solo una pietosa copertura (dispiace smontare un grande) e un puro
"anacronismo" (Antonioni che scherza sui generi come Tarantino?..).
E' vero, ci sono alcune belle immagini (grazio anche alle locations), ma la sensazione di dilettantismo provata mi sembra da Petrus è forte. Fra le tante, guardati la scena del ristorante sulla spiaggia: oltre ai protagonisti, c'è solo una grande tavolata. Il rumore di fondo però, è quello di un locale strapieno di gente. In pratica hanno applicato un effetto sonoro generico per 'luogo affollato', noncuranti della situazione e del realismo. bah.
L'episodio di Soderbergh è carino, ma come ispirazione non è molto più che una prova da studente di cinema con più mezzi (mentre quallo di Antonioni sembra il corto di uno studente di cinema con pochi mezzi.. è dire che hanno usato anche la Industrial Light and Magic).
Devo dire però che non ho capito benissimo cosa succede in questo secondo episodio, quindi non posso coglierne forse la genialità.
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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willoz
Reg.: 08 Mar 2004 Messaggi: 3701 Da: trento (TN)
| Inviato: 19-12-2004 20:03 |
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quote: In data 2004-12-19 19:58, vietcong scrive:
ehi, manco a farlo apposta, ho scoperto che avevo salvato la mia risposta a Willoz su antonioni. Recupero quindi un pezzo di memoria storica di questo thread, anche se la parte che avrei dovuto salvare era la rece all'episodio di wong kar wai... sob.
ecco:
quote: In data 2004-12-10 21:05, willoz scrive:
quote: In data 2004-12-10 19:54, Petrus scrive:
cmq(rispondendo ancora a wiloz) la sceneggiatura non è nemmeno banalotta, bensì artificiosa e falsa. I dialoghi trasudano di una ricercatezza ermetica posticcia e in-credibile
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esatto!!
...non voglio monopolizzare il topic,(anche se fino ad ora non mi sembra affollato ) o portare troppo avanti il discorso....
...il fatto è ,che mi trovo assolutamente daccordo col tuo giudizio sulla sceneggiatura,
l'hai saputa definire meglio di me,
ma è anche questa realtà di dialoghi artefatti,malposti,quasi da soap opera...
che mi ha fatto pensare a una provocazione.
L'istinto dell'eros e solo quello in primo piano,tutto quello che ci sta attorno ha poca importanza...,
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non contarci: purtroppo l'episodio di Antonioni si prende sul serio un bel po'. Il fatto è che lui è vecchio, Tonino Guerra è non più tanto giovane (eufemistically speaking) e gli è uscita una cosa che, è fin troppo facile dirlo, sembra una parodia dei film del regista ferrarese.
attribuire al film un'autocoscienza ironica può essere solo una pietosa copertura (dispiace smontare un grande) e un puro
"anacronismo" (Antonioni che scherza sui generi come Tarantino?..).
E' vero, ci sono alcune belle immagini (grazio anche alle locations), ma la sensazione di dilettantismo provata mi sembra da Petrus è forte. Fra le tante, guardati la scena del ristorante sulla spiaggia: oltre ai protagonisti, c'è solo una grande tavolata. Il rumore di fondo però, è quello di un locale strapieno di gente. In pratica hanno applicato un effetto sonoro generico per 'luogo affollato', noncuranti della situazione e del realismo. bah.
L'episodio di Soderbergh è carino, ma come ispirazione non è molto più che una prova da studente di cinema con più mezzi (mentre quallo di Antonioni sembra il corto di uno studente di cinema con pochi mezzi.. è dire che hanno usato anche la Industrial Light and Magic).
Devo dire però che non ho capito benissimo cosa succede in questo secondo episodio, quindi non posso coglierne forse la genialità.
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L'hai resuscitato...bene
mi riarrendo e mi riprometto di rivederlo.
_________________
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003 Messaggi: 4111 Da: roma (RM)
| Inviato: 19-12-2004 20:16 |
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..se hai il coraggio..
_________________ La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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Davil89
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 6581 Da: Soliera (MO)
| Inviato: 21-12-2004 15:44 |
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quote: In data 2004-12-09 10:56, riddick scrive:
non doveva partecipare anche almodovar?
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doveva, poi è stato sostituito da Soderbergh
_________________ "Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso" |
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millio
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 28-02-2005 13:28 |
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Un film composto da più episodi, secondo me raramente riesce a risultare incisivo. E questo non fa eccezione; se ne salva uno solo, quello da Kar Way, straordinario nel rappresentare una Honk Kong buia e umida e senza l'utilizzo del corpo, come fa Antonioni, riece a ricreare l'atmosfera di erotismo che in teoria sarebbe dovuta essere il filo unificante i vari episodi. Pessimi invece a mio avviso gli altri due episodi; l'unica cosa che si salva dell'episodio di Antonioni è l'ambientazione molto bella, il resto, dalla sceneggiatura a un trio di attori imbarazzanti, è di bassa qualità e non centra per niente secondo me il tema centrale del film; l'eros non si deve limiatare a qualche corpo qua e la, se no siamo davvero al livello del cinema di Tinto Brass. Quello di Soderbergh è un banale intermezzo, un giochino presto stancante, che non si capisce bene cosa voglia dire.
Interessanti invece gli intermezzi. |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 28-02-2005 14:06 |
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quote: In data 2005-02-28 13:28, millio scrive:
se ne salva uno solo, quello da Kar Way,
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a me invece ha fatto schifo pure quello.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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oldboy83
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 4398 Da: Mogliano (MC)
| Inviato: 28-02-2005 16:59 |
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Cosa aggiungere? Willoz e Petrus hanno detto tutto il dicibile! Ma io aggiungo: i dialoghi dell'episodio di Antonioni sono stati scritti a caso o cosa? Sentire personaggi di film di Antonioni parlare per luoghi comuni e interrogarsi sui loro stati mentali mi ha sconceratato tantissimo. Nella sequenza dell'isola in "L'avventura" è l'ambiente stesso che parla dei protagonisti, oramai dispersi nella loro solitudine e ipocrisia. Sentire parlare sti due attori (doppiati poi in maniera indegna) m'ha fatto venire la pelle d'oca!!
_________________ Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi. |
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spooky1981
Reg.: 07 Ago 2002 Messaggi: 224 Da: Casatenovo (LC)
| Inviato: 30-05-2005 23:50 |
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l'Eros di Antonioni, secondo il mio modesto parere, è la top model sdraiata sotto al fotografo di Blow Up...
L'unico episodio che mi ha colpito positivamente è quello di Wong Kar Wai. E Robert Downey Jr in quello di Soderbergh...
_________________ She smells like angels ought to smell (Sin City) |
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Goose76
Reg.: 16 Ago 2003 Messaggi: 224 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 09-06-2005 18:09 |
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[quote]In data 2005-02-28 14:06, sandrix81 scrive:
quote: In data 2005-02-28 13:28, millio scrive:
se ne salva uno solo, quello da Kar Way,
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a me invece ha fatto schifo pure quello.
I gusti personali non si discutono...si motivano... |
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Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 07-02-2007 15:24 |
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EROS di Autori vari (il festival dell’usato)
Il filo pericoloso delle cose di Enrica Fico Antonioni (il regista fantasma)
Dubitiamo fortemente che il grande regista ferrarese si sia messo dietro la mdp per questo film. Forse era più corretto scrivere:”da una idea di Michelangelo Antonioni”. L’episodio sembra uno scarto del precedente Al di là delle nuvole e con questo film condivide la matrice letteraria ossia il libro di racconti “Quel Bowling sul Tevere” dello stesso Antonioni. Dialoghi oltre il confine del ridicolo che non sembrano scritti da Tonino Guerra ma da Gianni e Pinotto, attori espressivi come il monolite di 2001, storia al di là di ogni possibilità e probabilità statistica. Al ristorante è seduto l’assassino, ovvero la probabile vera colpevole di questo obbrobrio, Enrica Antonioni Fico. Resta la parte finale, di buon impatto visivo, con questa danza Matissiana ed una ombra lunga che si proietta su un alter ego. Il resto è noia, musicata da una insopportabile canzonetta di Veloso.
Equilibrium di Steven Soderbergh (volevo il mio nome nella locandina)
Il peggiore episodio dei tre, fuori tema, fuori di testa, fuori fuoco. Soderbergh gioca a fare il genio incompreso, il guaio è che lo scherzetto gli riesce troppo bene e gli si rivolta contro. Ributtante e pretenzioso e, in pieno contrasto con il titolo, assolutamente squilibrato. E’ stato chiesto al regista perché ha accettato di sostituire Almodovar per il completamento di questa trilogia, la risposta è rivelatoria: “Volevo il mio nome nella locandina accanto a quello di Michelangelo Antonioni”. Più che un omaggio al maestro ferrarese questo corto sembra una pernacchia.
La Mano di Wong Kar Wai (seconda mano)
L’episodio più accettabile, quello più aderente al tema e anche quello meglio recitato (Gong Li davvero eccezionale). Il problema è che il regista di Hong Kong ci ricicla le musiche della radio e i vestiti anni 60 che abbiamo già sentito e visto nel famosissimo In The Mood For Love. Le donne salgono le scale al rallentatore e gli uomini si accontentano di una mano, sacrificando la propria vita sentimentale. Rimpianti e vite vissute da semplici spettatori, stringendo alla fine un solo pezzo di stoffa, fantasma di un amore che non fu. Qui ci si mette di mezzo la tubercolosi. Autocitazioni a raffica, e per chi viene dalla visione di In the Mood For Love e di 2046, tutta l’operazione ha il sapore di minestra riscaldata e insaporita con gli avanzi della settimana. Il risultato finale è comunque apprezzabile anche se è un Wong Kar Wai di seconda mano…
Se questa operazione voleva essere una sorta di omaggio a Michelangelo Antonioni, beh c’è da prendere produttori, consiglieri e mogli e schiaffeggiarli per ventiquattrore di seguito. E la buona fede, in questo caso, è una aggravante.
_________________
L'uomo vive di ragione, ma sopravvive di sogni.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 07-02-2007 alle 15:25 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 08-02-2007 alle 12:06 ] |
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