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Autore Un vostro giudizio sul cinema italiano odierno
Jeriko

Reg.: 04 Dic 2003
Messaggi: 224
Da: Legnano (MI)
Inviato: 12-09-2004 20:17  
quote:
In data 2004-09-12 14:44, badlands scrive:
oggi secondo me il cinema italiano è forse il migliore del mondo,incredibilmente vitale nonostante lo stato politico vigente.
la spagna dite...beh a parte quei due,cos'altro si vede in giro,se non tremendi horror?o la francia,il cui autore di punta oggi è uno studente citazionista come ozon?la germania credo non possa neppure essere nominata,mentre forse l'inghilterra è quella che ultimamente sta tenendo meglio alto il valore del cinema.
ciao!



'azzo dalle tue parti deve essere arrivata "l'era dell'ottimismo"!!!


_________________
per scambi in dvd: http://www.listadvd.tk

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 12-09-2004 21:34  
Anch'io ho assistito all'acceso dibattito di cinematografo.
E credo che in fondo il cinema italiano non sia poi così male. Quando si parla di cinema italiano attuale io intendo gli ultimi cinque-dieci anni, e forse non ci stiamo gurdando intorno troppo bene.
Certo, abbiamo una produzione cigolante, strana, barcollante. E' una vergogna Neri Parenti, è una vergogna Boldi&DeSica, è una vergogna sempre più decadente anche Pieraccioni, non ci sono più film di genere, per vedere capolavori bisogna tornare molto inditero nel tempo quando i grandi registi e i grandi sceneggiatori c'erano ancora, eccome!
Però, porcamiseria, guardiamoci intorno. Abbiamo un regista e un attore come Verdone, abbiamo Matteo Garrone, Marco Risi, Paolo Virzì (perchè non l'ha citato nessuno?), abbiamo Gabriele Salvatores (oh, Gabriele Salvatores!), Dario Argento, Sergio Rubini, Guido Chiesa, Gianni Amelio, Roberto Benigni, Silvio Soldini, Renato de Maria, Vincenzo Marra, Giacomo Mazzacurati, Michele Placido, Riccardo Milani, Marco Bellocchio, Pupi Avati abbiamo ancora il grande Bernardo Bertolucci, il vecchio maestro Ermanno Olmi... seconodo me sono tutti degni eccome del più grande rispetto in campo cinematografico, ancor di più Bertolucci e Olmi che dei grandi del passato sono rimasti ancora a creare capolavori e Bellocchio e Pupi Avati, altri due grandi creatori del cinema ad alti livelli.
E poi, a livello di attori e attrici, io non la vedo così brutta, anzi. Silvio Orlando, Margherita Buy, Claudio Santamaria, ancora Michele Placido e Carlo Verdone, Laura Morante, Giovanna Mezzogiorno, Kim Rossy Stuart, Dino Abbrescia, Diego Abbantantuono, Sergio Castellitto, Sergio Rubini, Max Mazzotta, e altri ancora...
E poi, non condivido l'idea della macanza di sceneggiatura o presunta tale... è un'invenzione.
C'è indignazione e stupore da parte mia per le migliaia di film mai editi e dei produttori che non producono un cazzo, sì, c'è un po' di malinconia nel rimembrare i mostri sacri del passato veramente feroci, impegnati, abili e magistrali come Fellini, Vittorio de Sica, Pasolini, Germi, Ferreri, (aggiungiamo pure Olmi e Bertolucci, anche se ci sono ancora ma fanno parte di quella schiera), Steno, Ettore Scola, Luigi Comencini, Sergio Corbucci... e tutti i grandi attori come Gassman, Totò, Tognazzi, Manfredi, Villaggio, Albertone Sordi... però io tendo a vederla meno nera.
E dire che solito un pessimista sfegatato...


_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2004 22:05  
quote:
In data 2004-09-12 21:34, paolo14 scrive:
Anch'io ho assistito all'acceso dibattito di cinematografo.
E credo che in fondo il cinema italiano non sia poi così male. Quando si parla di cinema italiano attuale io intendo gli ultimi cinque-dieci anni, e forse non ci stiamo gurdando intorno troppo bene.
Certo, abbiamo una produzione cigolante, strana, barcollante. E' una vergogna Neri Parenti, è una vergogna Boldi&DeSica, è una vergogna sempre più decadente anche Pieraccioni, non ci sono più film di genere, per vedere capolavori bisogna tornare molto inditero nel tempo quando i grandi registi e i grandi sceneggiatori c'erano ancora, eccome!
Però, porcamiseria, guardiamoci intorno. Abbiamo un regista e un attore come Verdone, abbiamo Matteo Garrone, Marco Risi, Paolo Virzì (perchè non l'ha citato nessuno?), abbiamo Gabriele Salvatores (oh, Gabriele Salvatores!), Dario Argento, Sergio Rubini, Guido Chiesa, Gianni Amelio, Roberto Benigni, Silvio Soldini, Renato de Maria, Vincenzo Marra, Giacomo Mazzacurati, Michele Placido, Riccardo Milani, Marco Bellocchio, Pupi Avati abbiamo ancora il grande Bernardo Bertolucci, il vecchio maestro Ermanno Olmi... seconodo me sono tutti degni eccome del più grande rispetto in campo cinematografico, ancor di più Bertolucci e Olmi che dei grandi del passato sono rimasti ancora a creare capolavori e Bellocchio e Pupi Avati, altri due grandi creatori del cinema ad alti livelli.
E poi, a livello di attori e attrici, io non la vedo così brutta, anzi. Silvio Orlando, Margherita Buy, Claudio Santamaria, ancora Michele Placido e Carlo Verdone, Laura Morante, Giovanna Mezzogiorno, Kim Rossy Stuart, Dino Abbrescia, Diego Abbantantuono, Sergio Castellitto, Sergio Rubini, Max Mazzotta, e altri ancora...
E poi, non condivido l'idea della macanza di sceneggiatura o presunta tale... è un'invenzione.
C'è indignazione e stupore da parte mia per le migliaia di film mai editi e dei produttori che non producono un cazzo, sì, c'è un po' di malinconia nel rimembrare i mostri sacri del passato veramente feroci, impegnati, abili e magistrali come Fellini, Vittorio de Sica, Pasolini, Germi, Ferreri, (aggiungiamo pure Olmi e Bertolucci, anche se ci sono ancora ma fanno parte di quella schiera), Steno, Ettore Scola, Luigi Comencini, Sergio Corbucci... e tutti i grandi attori come Gassman, Totò, Tognazzi, Manfredi, Villaggio, Albertone Sordi... però io tendo a vederla meno nera.
E dire che solito un pessimista sfegatato...




Salverei pochi nomi tra quelli che hai fatto e aggiungo Paolo Benvenuti, come Garrone, ad esempio e guarda caso, non prorio popolari. E sarebbero troppo pochi e comunque con risultati non sempre esemplari. Il resto incarna quel cinema italiano che alcuni di noi criticano. Possiamo vivere di rendita con Verdone? E Bertolucci.., un morto vivente! Non possiamo neppure campare di rendita con Bellocchio, Olmi, Amelio, Avati, Argento, dopo le ultime bidonate, ecc, perchè giungono da troppo lontano. E qui si discute sulle capacità creativistiche delle nuove generazioni di cineasti. Lo spagnolo Amenabar che sta facendo prodigi, ha 32 anni; a 24 anni aveva già girato il buonissimo Tesis, l'anno dopo Apri gli occhi, film insolitamente maturi per un regista giovanissimo. In Italia non abbiamo equivalenti.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2004 22:14  
quote:
In data 2004-09-12 18:26, Hiyuga scrive:
Dati i miei gusti personali, odio il fatto che l'Italia non abbia più un cinema di genere..
20 anni fa si producevano western, polizieschi, commedie, film drammatici.. E il cinema di genere permetteva ai grandi registi di finanziare i loro lavori..

Adesso abbiamo un solo genere: il film italiano..Mai un trailer che ti faccia venire voglia di andare al cinema, quintali di film che parlano di problemi, pochissimo cinema più leggero, rappresentato solo dai film comici natalizi, e quando si varia dalla realtà non si trova niente di meglio di giarare un bel film ambientato durante gli anni di piombo o su un altro dei tanti misteri di cui è costellata la nostra storia..



D'accordo su tutta la linea. In particolare sulla rinuncia del cinema italiano assolutamente monotematico - a quella fervida immaginazione che permetteva di realizzare i film di ogni "genere", nel bene e nel male ma sempre un piccolo grande cinema che oggi, Tarantino in prima linea, si sta rivalutando.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel



[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 12-09-2004 alle 22:20 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2004 22:16  
... spesso "copiando" ...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 12-09-2004 22:19  
"La rivincita di Natale" (Pupi Avati)
"Buongiorno notte" (Marco Bellocchio)
"The dreamers" (Bernardo Bertolucci)
"Il mestiere delle armi" (Ermanno Olmi)
"Non ti muovere" (Sergio Castellitto)
Che ne pensi? (Io ne penso molto, ma molto bene...)

Certo, con Verdone non possiamo vivere di rendita e visto da quel punto di vista il discorso è giusto, sì, non ci sono giovani inventivi e talentuosi, escluso Garrone e quello che hai citato tu (scusa ma non mi ricordo il nome).

_________________
"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 12-09-2004 alle 22:20 ]

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 12-09-2004 22:22  
Di ritorno dalla mostra del cinema ..posso solo sperare che il livello del cinema italiano non sia rappresentato da ciò che si è visto a Venezia ( Amelio escluso..)
_________________
perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2004 22:46  
[quote]In data 2004-09-12 22:19, paolo14 scrive:
"La rivincita di Natale" (Pupi Avati)

***Non l'ho visto

"Buongiorno notte" (Marco Bellocchio)

***Buono

"The dreamers" (Bernardo Bertolucci)

***Pessimo

"Il mestiere delle armi" (Ermanno Olmi)

***Meraviglioso

"Non ti muovere" (Sergio Castellitto)

***Non l'ho visto

Che ne pensi? (Io ne penso molto, ma molto bene...)
Si, ma è poco e ome già detto, la magior parte di loro vengono da troppo lontano ...

Certo, con Verdone non possiamo vivere di rendita e visto da quel punto di vista il discorso è giusto, sì, non ci sono giovani inventivi e talentuosi, escluso Garrone e quello che hai citato tu (scusa ma non mi ricordo il nome).

**** L'altro che avevo citato è Paolo Benvenuti, autore di Gostanza da Libbiano, a mio avviso uno dei più bei film italiani degli ultimi anni, e lo abbiamo visto in 10... Qui http://www.pigrecoemme.com/gostanza_da_libbiano.htm, una buonissima monografia riccamente illustrata.
Ci sarebbe anche Antonello Grimaldi, autore di un film coraggioso e bello, particolare, Un delitto impossibile, del 2002, sparito nel nulla.

L'ultimo Verdone è la ripetizione statica del primissimo Verdone.
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a chi non le mantiene"


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Ilariuccia

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 92
Da: Garbagnate (PT)
Inviato: 12-09-2004 23:02  
Non ho una gran considerazione del cinema italiano odierno, salvo rare eccezioni, ma mi fa davvero molto piacere che molti si siano accorti del talento di Matteo Garrone, un regista (forse l'unico) da esportazione.


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-09-2004 23:32  
alla luce della giusta osservazione sull'assenza di varietà, vorrei che si premiasse il buon trhiller di Puglielli, Occhi di cristallo.
Nulla di eccezzionale o innovativo, ma da tempo non vedevo un thriller sui serial killer con così pochi buchi.
Mrglio di tantissimi omologhi americani.
Sarebbe bello avere una risposta seria da parte del pubblico per incitare nuove produzioni in tale direzione.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 13-09-2004 10:43  
L'unico da salvare è sicuramente Garrone. Gli altri, registicamente parlando, non valgono NULLA. mi prendo la piena responsabilità di quello che dico. lo so e ne sono convinto e nessuno mi potrà far cambiare idea. le regie italiane sono PIATTE, e come ho detto precedentemente non sono innovative. non ci sono gli elementi estrosi e pungenti di SCORSESE, LYNCH, CRONENBERG. Il cinema italiano non è esportabile proprio per questo: nel mono sono abituati a ben altro, come in francia (jeunet), brasile (Fernando Meirelles), messico (Inarritu) e negli Stati Uniti.
Cerchiamo di non accontentarci di quello che abbiamo,in italia c'è solo mediocrità.

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 13-09-2004 14:44  
Evito di rispondere a donnie84 con un altro lunghissimo alenco di registi talentuosi e coraggiosi e di grandi memorabili maestri.
Se vuole sapere la mia opinione, ho scritto molto a proposito.

Comunque non è una questione universale, tutt'altro. E' una questione di sapere o meno apprezzare un'opera, una questione di gusti. Sto parlando di The dreamers, che io a mio avviso giudico un capolavoro, da chi veramente ama ed ha amanto l'arte del cinema.
Allora, le tre componenti principali di questo film sono cinema, sesso e politica. C'è la componente cinematografica, avvallata da invenzioni registiche veramente pregevoli e da citazioni a vecchi film del passato e a maestri quali Charlie Chaplin e Buster Keaton: vi è (come in moltissimi film di Bertolucci) un'innegabile componente erotica, ma non fine a se stessa, ma con significati importanti quali la conoscenza di se stessi, la ribellione, il non imporsi regole, la libertà e la primavera dei corpi; e poi vi è la componente (anche questa frequentessima in Bertolucci) politica, qua rappresentata dalle discussioni politiche dei tre e dal '68 che affollava le strade di fuochi, granate e bandiere rosse.
Io lo giudico un grandissimo film, ma p un mio parere!
"Il mestiere delle armi" è meraviglioso, condivido pienamente.
L'ultimo Verdone è eccellente ("Ma che colpa abbiamo noi" su tutti), e anche l'ultimo film è un buon film, sicuramente intepretato molto bene.

Secondo me si tratta che il cinema italiano è un cinema a sè, non può competere in scala mondiale e va spesso contro le richieste cinematografiche di un pubblico, ahimè, sempre più orientato a un cinema internazionale, per la massa.
E ed è poco ma è sicuro che Olmi non sia per tutti, così come Bertolucci o Bellocchio o Pupi Avati.
Ma io non lo considero un difetto del cinema italiano ma un pregio, una caratteristica perlomeno.


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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 13-09-2004 16:38  
Guarda Lynch e dimmi se capisci.

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Amistad

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 399
Da: Viterbo (VT)
Inviato: 13-09-2004 16:59  
X carità!Nessuno vuole togliere niente al cinema italiano di qualche anno fa,ma a mio giudizio personale,Oggi 2004,qual'è il genere che fa più incassi?Quale cinema di quale nazione riempie le sale,se non sempre,quasi sempre?Non è certo il cinema italiano.A mio avviso,gli italiani fanno troppi film impegnati,che alla lunga stufano.credo che i mezzi x fare del cinema simile a quello americano ci siano eccome,ma non sanno sfruttarli.Preferiscono fare film impegnati,che le classiche americanate;che però fanno incassi e vincono premi.
_________________
Tupac Amaru Shakur:
New York 16 giugno 1971 - 13 settembre 1996

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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 13-09-2004 17:28  
Ma se facessero BEI film impegnati, ben venga. Negli altri Paesi del mondo i film impegnati vanno. E in America non si producono solo film per il botteghino o basati solo sugli effeti speciali. I film "impegnati" che vengono prodotti oggigiorno in Italia sono banalissimi, di scarsa fattura e REGISTICAMENTE ignobili. E non mi venite a dire che abbiamo Bertolucci, Amelio, Olmi, ecc. perchè non sono esportabili e non si possono paragonare con i MAESTRI d'Oltreoceano.

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