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Autore Preparatevi ad una nuova rivoluzione cinematografica
Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 28-07-2004 23:04  
quote:
In data 2004-07-28 22:56, Michi81 scrive:

La contaminazione dei generi e delle culture è indiscutibile: quel che è vero è che mentre il cinema hollywoodiano non può che trarne vantaggio, quello asiatico corre il rischio di appiattirsi, snaturandosi in parte



siamo sulla stessa frequenza..questo intendevo.
Ma questo è forse solo quello che ci vogliono far credere..perchè il cinema in oriente sta dando anche altri frutti..


solo che i fruttivendoli occidentali non sono poi molto interessati!
_________________
perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 28-07-2004 23:16  
quote:
In data 2004-07-28 23:04, Hawke84 scrive:
quote:
In data 2004-07-28 22:56, Michi81 scrive:

La contaminazione dei generi e delle culture è indiscutibile: quel che è vero è che mentre il cinema hollywoodiano non può che trarne vantaggio, quello asiatico corre il rischio di appiattirsi, snaturandosi in parte



siamo sulla stessa frequenza..questo intendevo.
Ma questo è forse solo quello che ci vogliono far credere..perchè il cinema in oriente sta dando anche altri frutti..


solo che i fruttivendoli occidentali non sono poi molto interessati!




Su questo avete ragione, vedi John Woo, ormai americano per eccellenza, perchè si sa che in bene o in male l'industria americana offre di più... Ma alcuni artisti rimangono della loro solida visione, vedi l'attrice Gong Li, che ancora si rifiuta di girare un film americano.
_________________
eh?

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misaki84

Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 2189
Da: Montecchio Maggiore (VI)
Inviato: 29-07-2004 10:34  
quote:
In data 2004-07-28 22:03, NancyBoy scrive:

Bravo hai fatto bene a citare Nolan, di cui mi fido molto. Ripeto, penso che nel cinema già una rivoluzione sta accadendo (sempre più indipendenti, riprese digitalizzate ecc...), e l'unico modo per far scoppiare una rivoluzione, è una crisi. Oggi il cinema Hollywoodiano è in crisi? Dico di si. Crisi di idee (da qui i tanti remake e sequels).



Ma fin che i sequel e i remake fanno incassi (quel cesso di matrix reloaded ha fatto un casino di soldi) la crisi delle idee non sarà sufficiente.Magari una rivoluzione intellettuale è già in corso (soprattutto tra gli indipendenti che poi, inevitabilmente, vengono risucchiati dalle major) ma senza i soldi le cose non possono venir fuori in modo tale da diventare 'rivoluzione'.

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 29-07-2004 12:52  
L'arte (quindi anche il Cinema) riflette il mondo!
Anche io sono convinto che siamo in un periodo di crisi ed anch'io sono abbastanza ottimista sul futuro del cinema.
Ma appunto ci sarà bisogno di un cambiamento della struttura affinchè tale cambiamento si rifletta nella sovrastruttura (Marx dixit).

Il problema cinemagrafico in senso stretto è però un altro: io non ho la minima idea da dove possa partire tale rivoluzione, e su quali basi possa poggiare.
Quando io dico che il cinema è in crisi mi riferisco al fatto che ormai è stato fatto di tutto.
Ad esempio credo sia inutile fare un altro film sulla boxe, perchè TORO SCATENATO è il top.
Non ce la faccio più a vedere un al cinema un bel film horror, un bel thriller, un bel film drammatico ecc. oramai sono stanco!
C'è bisogno di idee nuove, di altro tipo.

Forse l'ultima rivoluzione è quella di tarantino e la sua disconnessione temporale, ma risale già a dieci anni fa.

In sintesi: sono allo stesso tempo ottimista e pessimista sulla prossima rivoluzione cinematografica. Sarà una rivoluzione difficile.

P.S. Nancy boy ma davvero ti piace Shyamalan?

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Foxissimo

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 986
Da: Lucca (LU)
Inviato: 29-07-2004 13:50  
quote:
In data 2004-07-28 23:04, Hawke84 scrive:
quote:
In data 2004-07-28 22:56, Michi81 scrive:

La contaminazione dei generi e delle culture è indiscutibile: quel che è vero è che mentre il cinema hollywoodiano non può che trarne vantaggio, quello asiatico corre il rischio di appiattirsi, snaturandosi in parte



siamo sulla stessa frequenza..questo intendevo.
Ma questo è forse solo quello che ci vogliono far credere..perchè il cinema in oriente sta dando anche altri frutti..


solo che i fruttivendoli occidentali non sono poi molto interessati!




Esattamente... chi ha visto Snake of June di Tsukamoto (che belli i toni grigio-blu della pellicola), ad esempio, sa che nel cinema orientale esiste sempre una voglia di sperimentazione esente da qualsiasi ricatto commerciale...
e inoltre mi pare che di tutto il cinema orientale solo quello di hong kong sia stato ampiamente sfruttato e depredato ad Hollywood... gli ultimi kitano o zhang yimou mi sono sembrati sempre molto orientali, non solo per scene, costumi... ma anche per i personaggi ritratti... emblematica in tal senso la moglie del ronin in Zatoichi, la quale, consapevole della sicura morte del marito nello duello con Zatoichi, si toglie la vita... un atto che non ha nulla di occidentale...

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-07-2004 14:28  
quote:
In data 2004-07-29 13:50, Foxissimo scrive:
quote:
In data 2004-07-28 23:04, Hawke84 scrive:
quote:
In data 2004-07-28 22:56, Michi81 scrive:

La contaminazione dei generi e delle culture è indiscutibile: quel che è vero è che mentre il cinema hollywoodiano non può che trarne vantaggio, quello asiatico corre il rischio di appiattirsi, snaturandosi in parte



siamo sulla stessa frequenza..questo intendevo.
Ma questo è forse solo quello che ci vogliono far credere..perchè il cinema in oriente sta dando anche altri frutti..


solo che i fruttivendoli occidentali non sono poi molto interessati!




Esattamente... chi ha visto Snake of June di Tsukamoto (che belli i toni grigio-blu della pellicola), ad esempio, sa che nel cinema orientale esiste sempre una voglia di sperimentazione esente da qualsiasi ricatto commerciale...
e inoltre mi pare che di tutto il cinema orientale solo quello di hong kong sia stato ampiamente sfruttato e depredato ad Hollywood... gli ultimi kitano o zhang yimou mi sono sembrati sempre molto orientali, non solo per scene, costumi... ma anche per i personaggi ritratti... emblematica in tal senso la moglie del ronin in Zatoichi, la quale, consapevole della sicura morte del marito nello duello con Zatoichi, si toglie la vita... un atto che non ha nulla di occidentale...


Concordo assolutamente con ciò che hai detto, e proprio citando Tsukamoto hai fatto l'esmpio ineccepibile di cinema disinteressato ad essere accettato in qualsiasi dove. Tsukamoto è forse il regista più indipendente in assoluto mostra quello che vuole mostrare senza dover vendere e/o comprarsi niente e nessuno, il suo cinema è solamente suo, ed ha un'originalità e una genialità spiazzante, dovuta forse proprio a questa totale assenza di parmetri promozionali. Il cinema di alcuni registi è una vera e propria pubblicità, sponsorizzazione priva di significato, se non quello monetario, Tsukamoto si estranea dal mondo, fa i film che vuole, una volta meglio riusciti l'altra meno, ha sempre da lottare con il budget scarso, ma per lui diventa quasi una soddisfazione poi riuscire a vincere, per gli altri è diverso, un media shopping notturno che interrompe, ritarda o annulla del tutto la visione di un gran film, qesto "cinema" uccide davvero il cinema. Il cinema hollywoodiano, un grande spot, uccide il cinema asiatico, l'unica grande rivoluzione cinematografica.
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 29-07-2004 14:29  
mah, come già è stato detto prima di me, una rivoluzione cinematografica va di passo con una culturale, e questi sono gli anni del vuoto non solo culturale, ma proprio mentale...
un movimento cinematografico, tranne pochissime rare eccezioni non è programmato, nè programmatico a priori, di solito arriva qualcuno dopo che estrapola contenuti e direttive.
spesso i registi esprimono cose che vogliono esprimere in un qualche modo specifico e casualmente molti di loro lo fanno in modo somigliante, o con lo stesso spirito e allora si grida al movimento.
ora come ora io vedo il nulla, soprattutto nel cinema americano tranne rarissime eccezioni... come del resto è sempre stato, perchè hollywood fagocita quello che c'è di buono altrove lo rende facilmente assimilabile e fruibile dalle masse,furbescamente vuoto ma che sembra pieno, edulcorando messaggi, linguaggio, atteggiamenti ecc ecc e vomitandocelo tradotto tristemente e imponendocelo.
i vari remake di questi periodo altro non sono che rendere occidentali, sia a livello linguistico ed estetico( non solo in senso di filosofico) i film orientali... che tristezza maggiore ci può essere?
io per ora non vedo rivoluzioni, vedo patetici fuochi fatui, se non cambia la testa della gente difficilmente cambierà il cinema di oggi....

ah, se dovesse vedere l'alba del nuovo cinema con sophia coppola, saremmo ben più che rovinati...

_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

[ Questo messaggio è stato modificato da: ilaria78 il 29-07-2004 alle 14:31 ]

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-07-2004 14:41  
quote:
In data 2004-07-29 14:29, ilaria78 scrive:
mah, come già è stato detto prima di me, una rivoluzione cinematografica va di passo con una culturale, e questi sono gli anni del vuoto non solo culturale, ma proprio mentale...
un movimento cinematografico, tranne pochissime rare eccezioni non è programmato, nè programmatico a priori, di solito arriva qualcuno dopo che estrapola contenuti e direttive.
spesso i registi esprimono cose che vogliono esprimere in un qualche modo specifico e casualmente molti di loro lo fanno in modo somigliante, o con lo stesso spirito e allora si grida al movimento.
ora come ora io vedo il nulla, soprattutto nel cinema americano tranne rarissime eccezioni... come del resto è sempre stato, perchè hollywood fagocita quello che c'è di buono altrove lo rende facilmente assimilabile e fruibile dalle masse,furbescamente vuoto ma che sembra pieno, edulcorando messaggi, linguaggio, atteggiamenti ecc ecc e vomitandocelo tradotto tristemente e imponendocelo.
i vari remake di questi periodo altro non sono che rendere occidentali, sia a livello linguistico ed estetico( non solo in senso di filosofico) i film orientali... che tristezza maggiore ci può essere?
io per ora non vedo rivoluzioni, vedo patetici fuochi fatui, se non cambia la testa della gente difficilmente cambierà il cinema di oggi....

ah, se dovesse vedere l'alba del nuovo cinema con sophia coppola, saremmo ben più che rovinati...

______________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

[ Questo messaggio è stato modificato da: ilaria78 il 29-07-2004 alle 14:31 ]

Già, c'è una sopravalutazione assoluta del buon cinema, il buon cinema c'è sempre stato e ci sarà sempre, sopravvaltandolo ci abitueremo troppo ad accontentarci, cosa che non deve succedere, io ad esempio non mi accontento mai, quest'anno gli unici veri capolavori sono stati quattro: "Un film parlato", "Nòi albnòi", ""Primavera, estate, autunno, inverno ...e ancora primavera" e "Oro rosso", e lo ribadisco ancora, ci vuole una maggiore cognizione di ciò che si vede o non si vede, la gente guarda invece "Troy", "Lost in translation", "The day after tomorrow", ne rimane entusiasta e poi quando vuol parlare seriamente dice che non ci sono più i grandi film, ma ci sono i "lost in translation", ecc.... Probabilmente rimane troppo entusiasta di troppe cose... i caolavori come i buoni film ci sono stati CI SONO e ci saranno, ma bisogna sempre fare i debiti distinguo
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 29-07-2004 14:43  
quote:
In data 2004-07-29 12:52, alessio984 scrive:

Quando io dico che il cinema è in crisi mi riferisco al fatto che ormai è stato fatto di tutto.


..se fosse realmente così la situazione sarebbe tristissima!
l'arte ha sempre trovato nuove forme e maniere per esprimersi..e sempre in maniera naturale,
eppure i sentimenti e le emozioni in gioco sono sempre stati gli stessi (da Neanderthal a l'uomo su Marte).
E' stato fatto di tutto?
non credo sia questo il vero problema.
La pittura, che ha molta più storia del cinema, insegna.
_________________
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[anthares]

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-07-2004 14:53  
quote:
In data 2004-07-29 14:43, Hawke84 scrive:
quote:
In data 2004-07-29 12:52, alessio984 scrive:

Quando io dico che il cinema è in crisi mi riferisco al fatto che ormai è stato fatto di tutto.


..se fosse realmente così la situazione sarebbe tristissima!
l'arte ha sempre trovato nuove forme e maniere per esprimersi..e sempre in maniera naturale,
eppure i sentimenti e le emozioni in gioco sono sempre stati gli stessi (da Neanderthal a l'uomo su Marte).
E' stato fatto di tutto?
non credo sia questo il vero problema.
La pittura, che ha molta più storia del cinema, insegna.


Assolutamente daccordo, al limite il cinema ha scarsità di idee proprio nel cinema "di cassetta". Si continuano a rimischiare le stesse carte in tavola, l'era glaciale, i vampiri, i mostri, ecc. Se si continua a intendere cinema questo allora il cinema non potrà più esser definito come la settima arte, allora non sarà altro che la fotocopia dell'arte, di ciò che è già stato fatto e che si crede fare per la prima volta aggiornando i soliti effetti speciali privi di capo e coda, sempre gli stessi, le stesse cose, gli stessi moventi, e le stesse fini. Non ci sono più idee in questo senso, mentre nel cinema vero, quello che fa riflettere quello che l'adrenalina dell'effetto speciale te la fa mettere in culo da un iraniano pieno di cortisone che non può entrare in una gioielleria perchè il gioielliere non lo reputa vestito idoneamente a quell'ambito sociale, ce nè eccome d'idee, infinite idee, ma la gente si annoia, si scoraggia, la gente vuole divertirsi, o vuole commuoversi con la retoricità assoluta de "I diari della motocicletta" e compagnia bella... In questo senso le idee sono finite da dieci anni...
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René Descartes

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 29-07-2004 14:56  
Mi dispiace leggere tanto pessimismo,e non condivido coloro che rimangono "bloccati" nel passato, penso che bisogna sdoganare un pò questi classiconi, affrontare questo tabù inviolabile. Insomma, perchè una Nicole Kidman d'oggi non può essere paragonata ad una Marlene Dietrich? Per il semplice motivo che i divi del passato sono circondati da un'aura di intoccabilità. Ma ciò non sta a dire che una Kidman o una Julianne Moore non possa competere o addirittura superare una Dietrich o una Ingrid Bergman. Così come credetemi, un Sean Penn può essere benissimo migliore di un De Niro. Forse sono io che sono troppo fiducioso, incrociamo le dita e vediamo che cosa ci porta il buon vento...
_________________
eh?

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-07-2004 15:00  
quote:
In data 2004-07-29 14:56, NancyBoy scrive:
Mi dispiace leggere tanto pessimismo,e non condivido coloro che rimangono "bloccati" nel passato, penso che bisogna sdoganare un pò questi classiconi, affrontare questo tabù inviolabile. Insomma, perchè una Nicole Kidman d'oggi non può essere paragonata ad una Marlene Dietrich? Per il semplice motivo che i divi del passato sono circondati da un'aura di intoccabilità. Ma ciò non sta a dire che una Kidman o una Julianne Moore non possa competere o addirittura superare una Dietrich o una Ingrid Bergman. Così come credetemi, un Sean Penn può essere benissimo migliore di un De Niro. Forse sono io che sono troppo fiducioso, incrociamo le dita e vediamo che cosa ci porta il buon vento...


Già, la strada è sempre aperta, una scelta più consapevole, qualche film un pò meno siliconato... si può sempre superare i grandi del passato, o magari non paragonarli a quelli odierni
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René Descartes

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 29-07-2004 15:02  
quote:
In data 2004-07-28 23:16, NancyBoy scrive:
Ma alcuni artisti rimangono della loro solida visione, vedi l'attrice Gong Li, che ancora si rifiuta di girare un film americano.


Non sono mai abbastanza...
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René Descartes

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 29-07-2004 15:25  
quote:
In data 2004-07-29 14:53, Cronenberg scrive:
..nel cinema vero, quello che fa riflettere quello che l'adrenalina dell'effetto speciale te la fa mettere in culo da un iraniano pieno di cortisone che non può entrare in una gioielleria perchè il gioielliere non lo reputa vestito idoneamente a quell'ambito sociale, ce nè eccome d'idee, infinite idee, ma la gente si annoia, si scoraggia, la gente vuole divertirsi, o vuole commuoversi con la retoricità assoluta..



come ho gia scritto da qualche altra parte nel forum io non disprezzo il cinema "pop-corn" in se':
anche due componenti come intrattenimento e spettacolarità fanno parte integrante del mezzo audiovisivo (non dico cinema perchè escluderei altre forme di comunicazione audiovisiva come videoclip, pubblicità..ecc)e hanno diritto di essere espresse, se non altro con una mera funzione di "divertimento"
..il problema nasce forse dal fatto che questa peculiarità (che non richiede particolari sforzi intellettuali) toglie sempre più spazio a opere ben diverse (che tu definisci giustamente "cinema che fa riflettere").
Opere che hanno anch'esse diritto ad una regolare distribuzione..al pari del cinema d'intrattenimento!
L'ideale (che pochi sono riusciti a raggiungere) sarebbe un connubio tra le due potenzialità della "macchina" cinema (ora mi viene, forse, Zatoichi)..

chi vivra vedrà..
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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 29-07-2004 15:28  
non è una questione di passato e presente, il genio è tale al di là della collocazione cronologica, al di là del contesto, come pure il "mito".
un tempo è vero c'era un'aurea particolare attorno alle star, e che oggi non si ritrova più, o almeno è diversa. si deve anche dire che noi di quei tempi sappiamo solo per sentito dire, per i ricordi di altri, intrisi di nostalgia ecc ecc, è chiaro che prima non si facevano solo film belli, ora si ricordano solo quelli, fra 20 anni forse si parlerà di oggi con meno disfattismo, ma oggi sono proprio i "contenuti" ad essere scaduti nel "volgare" i contenuti dei film come delle persone e delle menti.
io non pongo limiti al progresso umano, in arte come in tutto il resto, è chiaro che evoluzione ci sarà sempre ma per ora, non ne vedo i germi, tutto qua.
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