parret
Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-10-2004 15:26 |
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Sconvolgente la mia prima visione al cinema. Un film di rara violenza, di una fisicità incontenibile, meno astratto e raggelante di altre opere di Kitano ma al tempo stesso dotato di un coefficiente di indicibilità e metafisica. Esplosioni di suoni e di colpi d'arma da fuoco improvvise, gratuite, che bucano lo schermo, lontanissime dalla violenza necessaria, geometrica, quasi contemplativa di Hana-Bi. Ambientazione naturale deserta e colori della spiaggia, della vegetazione, del mare e del cielo nudi, tanto intensi e stupendi nella loro rivelazione quanto carichi di mistero, rimandanti a un limite, a un altrove. Interpretazione del protagonista e colonna sonora corporali, trascinanti. Il gioco, il sorriso, la sensualità (vedi anche l'omosessualità inespressa fra i due giovani gangster) come contraltare della fine, tutto nell'ordine dell'atto individuale e del gratuito. In definitiva un'opera di inarrestabile tensione morte vita che aggredisce lo spettatore facendo presa diretta sulla pelle e sull'inconscio. Può perdere sul piccolo schermo parte della sua lancinante forza emotiva |
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