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Lolita |
Thomwitt
 Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 05-05-2007 14:50 |
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quote: In data 2007-05-05 14:39, Skualo scrive:
Ancora... .... ma che c'entra il libro con il film?
Ma se volete leggere il romanzo , leggetevi il libro. Un film è tutt'altro.
Sempre con questi inutili parallelismi e confronti tra media diversi.
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Vardate Eyes Wide Shut e leggi Doppio Sogno di Schnitzler...Dopo te vedi come che no ghe c'entra el libro...
_________________ “...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ” |
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Thomwitt
 Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 05-05-2007 14:56 |
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Sarebbe come dire di un film tratto da un fumetto: che c'entra il comic col film? Evidentemente un regista ha la libera facoltà di interpretare, ma se trae spunto da un libro, qualcosa dovrà pur trarlo. O no??
_________________ “...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ” |
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bunch311
 Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-05-2007 18:35 |
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quote: In data 2007-05-05 12:39, Skualo scrive:
Lolita di Kubrick resta un'opera magnifica, diretta e montata in maniera sublime. Peter Sellers è come al solito unico nella sua geniale istrionicità, e James Mason perfetto nel delineare l'ossessione che - come un'iperbole in crescendo - lo avvinghia in una morsa fatale.
La visione di questo film non mi stanca mai, anzi, se ho del tempo libero è ai primi posti tra i miei titoli papabili.
Ho analizzato una sequenza ( e il significato dell'opera) tempo fa.
_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 05-05-2007 alle 12:41 ]
| bel lavoro su lolita.
_________________ "tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 05-05-2007 18:46 |
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Non ho letto il libro di Nabokov, ma il film di Kubrick è (come sempre) ottimo.
Poi non trovo affatto che Lolita sia privo di spessore: basti pensare (per dirne una) a come Stanley ha mostrato il rapporto Quilty-Humbert: Quilty come "metà oscura" di Humbert, lo si vede chiaramente nel confronto fra i due (mi pare fossero in albergo) in cui Quilty (sempre di spalle rispetto al rivale,seduto dietro di lui) fa quel sublime discorsetto allusivo ("una piccola grande..cioè una grande piccola"), fra l'altro, mi pare, che quel discorsetto sia farina del sacco di Kubrick dato che nella sceneggiatura originale di Nabokov non c'era..spero di non sbagliare.
Poi indimenticabile quando Humbert si ritrova in casa Quilty travestito da psicanalista tedesco: fra l'altro nella prima inquadratura il volto di Sellers è oscurato a sottolineare la natura ambigua del personaggio.
Insomma, Quilty è ciò che Humbert non ha il coraggio di essere, rappresenta la pervesione di Humbert che viene alla luce senza giustificazioni intellettualistiche. Humbert lo uccide per questo (non certo perchè ha "corrotto" Lolita), ma rimane uno sconfitto
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-05-2007 alle 18:47 ] |
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 05-05-2007 23:01 |
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X Bunch: grazie. In realtà avrei molto ancora da dire su quest'opera (avevo anche analizzato altre sequenze..... chissà se mai trovero'' il tempo di riprendere il tutto...)
X Thom:
Allora, cercherò di essere più esplicito, in modo da rendere chiaro il mio pensiero su questo punto.
Per me un film, come qualsiasi opera d'arte - meglio, come qualsiasi "cosa" creata dall'uomo - contiene in sé stessa due elementi fondamentali:
- un significante;
- un significato.
A me interessa principalmente il significante. E sai cosa' è il significante? L'artista stesso, il creatore di quell'opera.
Mi interessa cogliere i sentimenti, le emozioni , le idee che l'artista ha trasposto nella sua personalecreazione. Se mi approccio al romanzo di Nabokov, sarà perchè voglio scoprire il significante "Nabokov"; se invece visiono "Lolita" di Kubrick, è perchè mi interessa il significante "Kubrick".
L'aspetto principale è la grammatica dell'artista, il modo in cui ha concepito l'opera, il suo personale stile. Cio' che appunto differenzia un'opera d'arte da un'altra.
Quanti poeti hanno cantato in versi "l' Amore"? Quante poesie potrebbero benissimo venire riassunte con la semplice frase (il significato!) "Io t'amo?" Ma appunto, la bellezza e peculiarità di ogni artista - lo stile - nasce dal modo in cui ognuno di loro - di noi! - riesce ad esprimere questo significato - in maniera diversa - poichè ciascuno di noi è diverso.
Come si puo' pensare che ad un'artista (qui Kubrick) interessi anche solo minimamente ripetere l'opera di un altro?
A Kubrick non frega un emerito cazzo dell'opera di Nabokov... è solo il "La" per dare l'avvio alla sua personale sinfonia.
Se nell'opera di Kubrick si cerca una (foto)copia pedissequa del romanzo di Nabokov o sterili raffronti (dato che da questo ha preso solo spunto), tale intento resta un'indagine a me del tutto estranea ed inutile.
Naturalmente, bisogna rapportare il tutto al personale approccio che ciascuno ha nei confronti dell'opera. In poche parole:
a molti interessa un film soltanto per archiviare una nuova storia, altri per passare il tempo divertendosi, altri ancora manifestano esigenze che si esplicitano in chiavi di ricerca più evolute ed avanzate.
C'e' chi vede nel "Davide" di Michelangelo la rappresentazione del Re Davide - STOP; nel "Davide" di Donatello.....idem - e STOP. Come a dire che le due opere sono uguali (stesso significato), ma è il primo approccio (appunto superficiale) a mantenere l'analisi ad un livello zero che impedisce di cogliere l'essenza dell'opera.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 05-05-2007 alle 23:11 ] |
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pensolo
 Reg.: 11 Gen 2004 Messaggi: 14685 Da: Genova (GE)
| Inviato: 05-05-2007 23:13 |
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quote: In data 2007-05-05 13:47, Thomwitt scrive:
Il "peggior" Kubrick...Chi ha letto Nabokov sa che il libro è di tutt'altro spessore. Censure e tagli hanno sicuramente influenzato l'esito finale, ma non è sicuramente uno dei film di Stan che mi porterei sull'isola deserta. Apprezzabile comunque per il coraggio dimostrato all'epoca nell'affrontare un libro tanto scabroso
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Ancora con 'sta storia? Lolita è forse uno dei migliori Kubrick di sempre. E' ovvio (come è già stato ripetuto fino alla noia da altri utenti) che negli anni 60' fosse impossibile girare un film simile a quello di Lyne (che fa cagare a prescindere dalla fedeltà al libro).
Kubrick ne fece allora lo spunto per parlare di qualcosa di diverso sotto forma di commedia nera e grottesca ironica e comunque pregna di un'atmosfera allucinata difficilmente eguagliabile.
_________________ Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io" |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 05-05-2007 23:33 |
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tra l'altro se ben ricordo la sceneggiatura è di nabokov stesso,quindi credo che il libro sia stato trattato al suo meglio,nei limiti della censura.e il peggior kubrick per me resta barry lyndon
ciao! |
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pensolo
 Reg.: 11 Gen 2004 Messaggi: 14685 Da: Genova (GE)
| Inviato: 05-05-2007 23:42 |
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Hai cambiato idea con gli anni pare...
quote: In data 2003-10-11 20:05, badlands scrive:
carino,ma mai quanto il capolavoro di lyne...
ciao!
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Comunque fedeltà al romanzo o meno Lyne è un regista mediocre..e ciò è assodato. Il film è recitato male e sceneggiato peggio. Pur partendo da un materiale identico e con intenzioni diverse..il film di Kubrick raggiunge il suo obiettivo. Quello di Lyne è patinato, vuoto e pruriginoso..ma non erotico. Meglio Nove settimane allora.
_________________ Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io" |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 06-05-2007 10:34 |
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quote: In data 2007-05-05 23:33, badlands scrive:
tra l'altro se ben ricordo la sceneggiatura è di nabokov stesso,quindi credo che il libro sia stato trattato al suo meglio,nei limiti della censura.e il peggior kubrick per me resta barry lyndon
ciao!
| Sì, la sceneggiatura è accreditata a Nabokov, ma Kubrick l'ha in parte riscritta e, a mio parere, l'ha riscritta bene.
E Barry Lyndon è spettacolare. |
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 06-05-2007 10:47 |
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quote: In data 2007-05-05 23:33, badlands scrive:
il peggior kubrick per me resta barry lyndon
ciao!
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Thomwitt
 Reg.: 29 Dic 2006 Messaggi: 394 Da: Treviso (TV)
| Inviato: 06-05-2007 11:40 |
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quote: In data 2007-05-05 23:01, Skualo scrive:
X Bunch: grazie. In realtà avrei molto ancora da dire su quest'opera (avevo anche analizzato altre sequenze..... chissà se mai trovero'' il tempo di riprendere il tutto...)
X Thom:
Allora, cercherò di essere più esplicito, in modo da rendere chiaro il mio pensiero su questo punto.
Per me un film, come qualsiasi opera d'arte - meglio, come qualsiasi "cosa" creata dall'uomo - contiene in sé stessa due elementi fondamentali:
- un significante;
- un significato.
A me interessa principalmente il significante. E sai cosa' è il significante? L'artista stesso, il creatore di quell'opera.
Mi interessa cogliere i sentimenti, le emozioni , le idee che l'artista ha trasposto nella sua personalecreazione. Se mi approccio al romanzo di Nabokov, sarà perchè voglio scoprire il significante "Nabokov"; se invece visiono "Lolita" di Kubrick, è perchè mi interessa il significante "Kubrick".
L'aspetto principale è la grammatica dell'artista, il modo in cui ha concepito l'opera, il suo personale stile. Cio' che appunto differenzia un'opera d'arte da un'altra.
Quanti poeti hanno cantato in versi "l' Amore"? Quante poesie potrebbero benissimo venire riassunte con la semplice frase (il significato!) "Io t'amo?" Ma appunto, la bellezza e peculiarità di ogni artista - lo stile - nasce dal modo in cui ognuno di loro - di noi! - riesce ad esprimere questo significato - in maniera diversa - poichè ciascuno di noi è diverso.
Come si puo' pensare che ad un'artista (qui Kubrick) interessi anche solo minimamente ripetere l'opera di un altro?
A Kubrick non frega un emerito cazzo dell'opera di Nabokov... è solo il "La" per dare l'avvio alla sua personale sinfonia.
Se nell'opera di Kubrick si cerca una (foto)copia pedissequa del romanzo di Nabokov o sterili raffronti (dato che da questo ha preso solo spunto), tale intento resta un'indagine a me del tutto estranea ed inutile.
Naturalmente, bisogna rapportare il tutto al personale approccio che ciascuno ha nei confronti dell'opera. In poche parole:
a molti interessa un film soltanto per archiviare una nuova storia, altri per passare il tempo divertendosi, altri ancora manifestano esigenze che si esplicitano in chiavi di ricerca più evolute ed avanzate.
C'e' chi vede nel "Davide" di Michelangelo la rappresentazione del Re Davide - STOP; nel "Davide" di Donatello.....idem - e STOP. Come a dire che le due opere sono uguali (stesso significato), ma è il primo approccio (appunto superficiale) a mantenere l'analisi ad un livello zero che impedisce di cogliere l'essenza dell'opera.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 05-05-2007 alle 23:11 ]
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Non sono d'accordo con te. Ci possono essere certi libri per i quali un regista non si può arrogare il diritto di farne solamente "un'opera propria". Penso a Tolkien e a Il Signore Degli Anelli. Peter Jackson ha fatto un gran lavoro, con tutti i limiti, ed io volevo proprio quello da lui. Magari un altro regista avrebbe avuto un approccio diverso alla storia, ma reputo che CERTE storie debbano essere replicate fedelmente. Stop. All'opposto, ti citavo poi Eyes Wide Shut e Schnitzler, nel qual caso Kubrick ha mostrato la sua visione dell'ossessione amorosa, come in Lolita, ma con ben altri risultati, francamente di molto superiori, e si può dire che quello è un film che supera in bellezza il libro (caso rarissimo). Io non voglio la fotocopiatura delle pagine dei libri su pellicola, non so se mi spiego. Ma in certi casi la libera interpretazione filmica può portare a risultati mediocri e tradisce pure lo spirito dell'opera dalla quale trae spunto. Non dirò mai che Lolita è una cazzata. Lolita è pur sempre un gran film, se lo paragoniamo poi a quella bolsa caricatura che ne ha fatto Lyne. Ma...ma...ma...W gli scrittori che poi fanno pure i registi così non si travisa il loro pensiero, come Ligabue!
_________________ “...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ” |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 06-05-2007 13:22 |
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quote: In data 2007-05-05 23:42, pensolo scrive:
Hai cambiato idea con gli anni pare...
quote: In data 2003-10-11 20:05, badlands scrive:
carino,ma mai quanto il capolavoro di lyne...
ciao!
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Comunque fedeltà al romanzo o meno Lyne è un regista mediocre..e ciò è assodato. Il film è recitato male e sceneggiato peggio. Pur partendo da un materiale identico e con intenzioni diverse..il film di Kubrick raggiunge il suo obiettivo. Quello di Lyne è patinato, vuoto e pruriginoso..ma non erotico. Meglio Nove settimane allora.
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ma...ma...io scherzavo,ovviamente.
su barry lindon non dico sia brutto,solo lo trovo il suo film minore,come new world per malick.sono film eccelsi,ma un gradino sotto gli altri fatti da loro,forse perchè leggermente più freddo,calcolato,accademico.
ciao! |
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 06-05-2007 18:52 |
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quote: In data 2007-05-06 11:40, Thomwitt scrive:
Ci possono essere certi libri per i quali un regista non si può arrogare il diritto di farne solamente "un'opera propria".
[...] reputo che CERTE storie debbano essere replicate fedelmente. Stop.
[....] in certi casi la libera interpretazione filmica può portare a risultati mediocri e tradisce pure lo spirito dell'opera dalla quale trae spunto.
[....]W gli scrittori che poi fanno pure i registi così non si travisa il loro pensiero
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In questo io e te mostriamo proprio due posizioni inconciliabili, ma va bene cosi'.
Io ho maturato col tempo un concetto di "Arte" profondamente diverso dal tuo, ma evidentemente nell'opera artistica ricerchiamo stimoli completamente differenti.
_________________ .:You may visit my CineBlog:. profilm |
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hollyday77
 Reg.: 19 Ott 2007 Messaggi: 104 Da: Reggio Calabria (RC)
| Inviato: 02-11-2007 12:23 |
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Mi inserisco in questa diatriba tra Skualo e Thomwitt.
Lolita è un film di Kubrick che trae spunto dal libro di Nabokov.
Kubrick utilizza il mezzo cinematografico per portare avantii le sue ossessioni e le sue tematiche.
Nabokov ha scritto un libro che esprime in parte il suo disadattamento di russo trapiantato negli stati uniti.
Vi ricordo che era il 1962 ed un tema del genere, se affrontato alla maniera del libro, avrebbe comportato una censura e forse l'opera non sarebbe mai stata completata.
Kubrick aveva un compito davvero difficile e a mio giudizio è riuscito a fare un ottimo film.
La sequenza iniziale analizzata da Skualo fa capire la grandezza di questo genio che stava attento al minimo dettaglio (in funzione delle caratteristiche dei personaggi)
_________________ W I FILISTEI !!!!!!! |
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Calpurnia
 Reg.: 08 Apr 2008 Messaggi: 317 Da: Roma (RM)
| Inviato: 23-06-2008 12:22 |
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Un film bellissimo che solo Kubrick poteva concepire mescolando il suo terribile cinismo (che non risparmia nessuno) con uno dei tanti temi ricorrenti nei suoi film: l'ossessione fatale. Come in quasi tutti i suoi film male genera male e tutto si ritorce contro, come nel caso del personaggio di Mason ombroso, odioso, spietato, egoista che alla fine cercando di seguire quel suo amore immaginario perderà il senno scoprendo che tutto è stato vano. Una pietra miliare del cinema moderno e uno dei più belli di Kubrick.
_________________ La sostanza degli ambiziosi è l'ombra di un sogno.
Un sogno non è che un'ombra.
Davvero e l'ambizione la ritengo di natura così aerea e leggera da essere soltanto l'ombra di un'ombra. |
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