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Autore Il cacciatore
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-09-2003 19:51  
Un film unico e per questo inimitabile.
Molto bello il tuo commento Seanma, talemnte bello che codardamente non mi va di scrivere niente per sforzarmi di trovare qualcosa di originale da dire.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 18-09-2003 09:38  
Eccomi, l'ho rivisto ieri.
Innanzitutto complimenti a Sean per il commento che ho molto apprezzato.
Sono d'accordo sulla gran parte delle cose dette, anche se a mio avviso questo film non è filoamericano, non nel senso stretto del termine. Certo è logico mettersi dalla parte dei tre amici americani quando vengono torturati, ma è una tacita sofferenza verso le ingiustizie e l'orrore della guerra, è come mettersi dalla parte dell'essere umano, una rabbia non verso un popolo ma verso la guerra e le sue inaccettabili depravazioni.
Raramente la visione di un film (come ha fatto ntare anche Stilgar) riesce a farmi crescere tanta rabbia durante una scena, e ancora più irritanti della pistola sono forse gli schiaffi dati a ripetizione, irrispettosi schiaffi dati per provocare.
La parte centrale nel vietnam è certamente la più veloce e dinamica, che si contrappone alla lentezza e al lirismo della parte iniziale e di quella finale.
La scena del pianoforte prima della partenza che ha citato seanma è la mia preferita del film e una delle più toccanti che abbia mai visto, insieme forse a quella finale, epilogo di una morte tanto a lungi cercata e che arriva proprio nel momento in cui Nicky poteva essere salvato.
Inutile commentare gli attori, che valgono quanto la regia di Cimino.
Un film splendido, emozionante, che insieme ad Apocalyspe Now è il mio preferito sul Vietnam.
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Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd

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Bigmazza

Reg.: 16 Set 2003
Messaggi: 109
Da: Genova (GE)
Inviato: 18-09-2003 09:57  
Davvero un gran filmone, la storia è curata come in pochi altri film e gli spunti interessanti si trovano in ogni scena.
Film che ho seguito con grande attenzione ma penso che bisogna vederlo + volte per capire davvero il senso di alcune battute che sono di una profondità fuori dal comune!
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Forza Genoa!!!

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 18-09-2003 13:32  
quote:
In data 2003-09-18 09:38, Dubliner scrive:
Eccomi, l'ho rivisto ieri.
Innanzitutto complimenti a Sean per il commento che ho molto apprezzato.
Sono d'accordo sulla gran parte delle cose dette, anche se a mio avviso questo film non è filoamericano, non nel senso stretto del termine. Certo è logico mettersi dalla parte dei tre amici americani quando vengono torturati, ma è una tacita sofferenza verso le ingiustizie e l'orrore della guerra, è come mettersi dalla parte dell'essere umano, una rabbia non verso un popolo ma verso la guerra e le sue inaccettabili depravazioni.
Raramente la visione di un film (come ha fatto ntare anche Stilgar) riesce a farmi crescere tanta rabbia durante una scena, e ancora più irritanti della pistola sono forse gli schiaffi dati a ripetizione, irrispettosi schiaffi dati per provocare.
La parte centrale nel vietnam è certamente la più veloce e dinamica, che si contrappone alla lentezza e al lirismo della parte iniziale e di quella finale.
La scena del pianoforte prima della partenza che ha citato seanma è la mia preferita del film e una delle più toccanti che abbia mai visto, insieme forse a quella finale, epilogo di una morte tanto a lungi cercata e che arriva proprio nel momento in cui Nicky poteva essere salvato.
Inutile commentare gli attori, che valgono quanto la regia di Cimino.
Un film splendido, emozionante, che insieme ad Apocalyspe Now è il mio preferito sul Vietnam.


Mi ero espresso male.Il "filoamericanismo"del cacciatore non riguarda lo Stato,riguarda le persone che,in quanto Americane,sono bersaglio della nostra compassione..o meglio lo diventano alla fine..quando cantano l'inno...che li caratterizza e li include nella categoria "civili Americani"....
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sono un bugiardo e un ipocrita

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 24-09-2003 00:00  
che dire di piu' di un film che ancora adesso che ogni volta che vedo la scena quando si ritrovano al bar a cantare a squarciagola "i love you baby" ignari di cio' che li attendera' in guerra mi viene un groppo in gola ... come un altro grandissimo film c'era una volta in america, per me l'america e' solo un pretesto per decsrivere tutta una serie di sentimenti (quelli con la S maiuscola) che sono universali e prescindono dal fatto che si tratta di storie americane ... comunque bella recensione seanma...

non a livello del cacciatore ma di cimino non butterei via "l'anno del dragone"
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Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla.

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Johnnyboy

Reg.: 18 Feb 2004
Messaggi: 41
Da: Fondi (LT)
Inviato: 18-02-2004 16:23  
Uno dei film più controversi che abbia mai visto. Bellissimo per tre quarti (tra i più belli che mi ricordi), ma con un finale che ho odiato da sempre. La scena della roulette russa finale è tra le peggiori che mi sia capitato di vedere, non ho fatto fatica ad immaginare come sarebbe andata a finire (questo sì che è un finale commerciale, al contrario de "I cancelli del cielo" che per la sua scarsa tendenza ad essere commerciale fece fallire la UNITED ARTISTS). Al contrario mi sembrava molto più carica di tensione la scena (sempre della roulette russa) quando sono prigionieri nella giungla. Comunque ripeto che la prima parte è favolosa a cominciare dal banchetto e dalla scene di caccia.

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 18-02-2004 23:18  
Ho amato questo film.
La roulette russa come metafora della crudele casualità della guerra ricordo che la trovai geniale.
Scriverò altro dopo averlo rivisto.
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E' ok per me!

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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 19-02-2004 06:13  
Ricordo la prima volta che lo vidi,mi annoiai a morte durante l'interminabile sequenza del matrimonio.Dopo aver visto il film ho capito quanto era importante e bella.Mi è capitato un paio di volte di mettere nel lettore il film e guardarmi solo questo spezzone e commuovermi,sapendo a cosa andavano incontro quei ragazzi.
Vorrei fare i complimenti a seanma per la passione che mette nelle sue recensioni.Anche se spesso non sono assolutamente d'accordo con quello che dice lo leggo sempre con molto piacere.Notate quante persone si sono riviste il cacciatore dopo il suo post.
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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 19-02-2004 09:23  
quote:
In data 2004-02-18 16:23, Johnnyboy scrive:
La scena della roulette russa finale è tra le peggiori che mi sia capitato di vedere,



io ho provato l'esatto contrario
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Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd

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SolidSnake

Reg.: 13 Mar 2003
Messaggi: 10561
Da: San Cesareo (RM)
Inviato: 10-06-2004 12:27  
Ma secondo voi Nick si era talmente tanto imbambolato con le scommesse della roulette russa da scordarsi del suo migliore amico? Secondo me è troppo, forse aveva sviluppato nei confronti di Mike una specie di odio represso....

Comunque eccellente la capacità di cimino di saper amalgamare momenti di tristezza, di intimità, di commozione, di gioia, con momenti di tensione e angoscia. Tra i migliori film nella storia del cinema.

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"Listen, you fuckers, you screwheads. Here is a man who would not take it anymore. A man who stood up against the scum, the cunts, the dogs, the filth, the shit. Here is a man who stood up. "

Travis Bickle, from Taxi Driver

[ Questo messaggio è stato modificato da: SolidSnake il 10-06-2004 alle 12:27 ]

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 19-08-2004 15:28  
Nessun elicottero che bombarda villaggi vietnamiti, nessuna spettacolarizzazione della guerra come invece avevano fatto Platoon e Apocalypse Now, altri due capolavori sulla guerra del Vietnam. Cimino adotta un analisi del tutto psicologica attraverso tre distinguibili atti del prima, durante e dopo, attraverso tre personaggi di Clayton, una piccola cittadina della Pennsylvania. Il film potrebbe essere diviso in tre capitoli:
PRE- VIETNAM – Michael, Nick e Steven vivono la loro tranquilla esistenza come operai, in loro arde il fuoco dell’avventura perché tra pochi giorni devono partire in Vietnam a difendere la patria come eroi nazionali. La spensieratezza con cui affrontano la vita quotidiana cantando “I love you baby” nel bar locale ha quasi dell'invidiabile. Steven si sposa e l’aria festosa sarà chiaro segno della quiete prima della tempesta. Cimino gioca con questo presagio dell’orrore in agguato, ci mostra i protagonisti al massimo della loro gioia prima di conoscere il dramma della guerra. Emblematica la scena in cui i tre incontrano un reduce del Vietnam, un uomo visibilmente turbato, che alle loro domande come “Che aria tira in Vietnam?” risponde con un “Nel culo!”, come per dire “Stupidi ragazzini, ora il fuoco arde dentro di voi per l’eccitazione di difendere la patria, ma non potete lontanamente immaginare quello che vi aspetta”.
VIETNAM – Siamo improvvisamente catapultati in mezzo alla guerra senza avviso, Michael, Nick e Steven sono prigionieri dei Vietcong, non sono più gli stessi ragazzi che abbiamo conosciuto nel primo capitolo, ora nei loro volti non c’è il fuoco dell’avventura, ma la paura ed il terrore, la debolezza umana di fronte a tale massacri e tale brutalità. I prigionieri americani vengono costretti dai Vietcong a giocare alla roulette russa, un click che può farti saltare il cervello. Cimino crea un alone di attesa forzata con le scene della roulette russa. Non sono i personaggi quelli con le pistole puntate nella testa, ma siamo noi spettatori che veniamo assaliti dall’ansia e dalla trepidazione di quei click. Ora Michael, Steve e Nick sanno che la guerra non è affatto eccitante, perché in guerra la vita degli uomini è solo un gioco, una pistola puntata nella tempia dalla quale può uscire una pallottola in qualsiasi momento.
POST- VIETNAM – Il capitolo più lungo e più intenso dell’opera, che rispecchia esattamente l’opposto del primo. Ora nulla è più come prima, le esibizioni di “I love you baby” nel bar, le feste alcoliche, le sane risate con gli amici sono soltanto lontani ricordi, ricordi che non riusciranno a salvare i protagonisti colpiti da un malore indelebile, non un malore fisico ma spirituale, un orrore nell’anima che non li abbandonerà mai più per il resto della loro vita.
Il Cacciatore di Michael Cimino rispecchia l’anima dell’america distrutta dalla guerra del Vietnam con questo affresco psicologico e pacifista, un canto drammatico che mostra una nazione in ginocchio, un capolavoro dall’epico respiro, che nonostante tutto non rinuncia alla speranza di un mondo migliore: “God Bless America”

_________________
eh?

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alex82

Reg.: 19 Giu 2004
Messaggi: 1068
Da: Volpago del Montello (TV)
Inviato: 19-08-2004 16:05  
quote:
In data 2004-02-18 16:23, Johnnyboy scrive:

Al contrario mi sembrava molto più carica di tensione la scena (sempre della roulette russa) quando sono prigionieri nella giungla.





Prendo spunto da questa opinione per lanciare una piccola provocazione. La roulette russa riveste tanti importanti significati ed è sicuramente una delle metafore portanti in questo film. L'impatto visivo ed emotivo derivante da questa scelta è indubbiamente straordinario e le sequenze della prigionia dei tre protagonisti sono certamente da antologia.
Ma tra i tanti modi di raccontare il Vietnam, considerando la sua scelta, non si potrebbe accusare Cimino di inattendibilità storica, di azzardo e forse anche di ipocrisia (visione filoamericana)?!?

_________________
"Poi improvvisamente ogni cosa fu in tutto e per tutto simile al jazz [...] vidi Japhy che scendeva la montagna con immensi balzi di sei metri [...] e in quel baleno mi resi conto che è impossibile cadere giù da una montagna idiota che non sei altro!"

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 19-08-2004 21:22  
Non saprei cos'altro aggiungere dopo aver letto tutte le recenzioni. Ma ci tengo a ribadire che anche per me questo film è un capolavoro, una delle vette più alte mai raggiunte dal cinema. E' un film sulla guerra, e sulle conseguenze che la guerra porta nell'animo umano di chi ci è stato dentro. Non a caso co-autore della sceneggiatura fu Oliver Stone, futuro regista di Platoon (non un capolavoro secondo me) e Nato il 4 luglio (il miglior film del regista), che partecipò in prima persona alla guerra del Vietnam.

Alla uscita del film, nel 1978, le critiche si divisero in due: chi l'accusava di essere filoamericano per la maniera brutale in cui erano raffigurati i vietcong, e chi affermava che fosse un film un pacifista, infatti dopo la guerra De Niro non ha il coraggio di uccidere il cervo.

Ci tengo inoltre a dire che anche I CANCELLI DEL CIELO è un autentico capolavoro. Forse arriva addirittura ai livelli de IL CACCIATORE. Peccato che fu un fallimento, ciò comportò la (quasi) fine della carriera di Cimino, privandoci delle sicure valide opere che avrebbe partorito. Si è ripreso a poco a poco. Unico degno di stima, tra i film da me visti, è proprio il primo film girato dopo I CANCELLI DEL CIELO (5 anni dopo), cioè L'ANNO DEL DRAGONE. Un'altra cosa buona che ha fatto è al contrario il suo ultimo film: VERSO IL SOLE (del 1996!!!!!!).

Un'ultima nota di merito la spendo per Christopher Walken un attore purtroppo troppo spesso sottovalutato, e tali film possono essere un occasione per riscoprirlo. Grande Walken!

[ Questo messaggio è stato modificato da: alessio984 il 17-09-2004 alle 14:55 ]

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alicesan

Reg.: 20 Ago 2004
Messaggi: 186
Da: verona (VR)
Inviato: 17-09-2004 11:55  
...trovo che i film come il cacciatore o apocalypse now siano importantissimi per tutti...perchè mettono in evidenzia un periodo storico che non tutti conosco bene...la guerra in vietnam...argomento che, secondo il mio giudizio, non è abbastanza approfondito, per esempio nei testi scolastici...alle superiori nel biennio si studia per un anno intero la preistoria (argomento che trova difficilmente riscontro nel nostro secolo) e poi all'ultimo anno il programma si conclude con gli anni 50, escludendo mezzo secolo che ha ripercussioni nel presente...per questo amo questi film ambientati nella guerra in vietnam, nel 68 etc...perchè sono una fonte di cultura e non solo uno spettacolo!!
_________________
Nessun uomo è un'isola chiusa in se stessa: ogni uomo è parte del tutto... La morte di ogni uomo mi diminuisce, perché io sono parte dell'umanità; perciò non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.
(John Donne)

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alicesan

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Da: verona (VR)
Inviato: 17-09-2004 11:55  
...trovo che i film come il cacciatore o apocalypse now siano importantissimi per tutti...perchè mettono in evidenzia un periodo storico che non tutti conosco bene...la guerra in vietnam...argomento che, secondo il mio giudizio, non è abbastanza approfondito, per esempio nei testi scolastici...alle superiori nel biennio si studia per un anno intero la preistoria (argomento che trova difficilmente riscontro nel nostro secolo) e poi all'ultimo anno il programma si conclude con gli anni 50, escludendo mezzo secolo che ha ripercussioni nel presente...per questo amo questi film ambientati nella guerra in vietnam, nel 68 etc...perchè sono una fonte di cultura e non solo uno spettacolo!!
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Nessun uomo è un'isola chiusa in se stessa: ogni uomo è parte del tutto... La morte di ogni uomo mi diminuisce, perché io sono parte dell'umanità; perciò non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.
(John Donne)

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