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Autore Nemico pubblico di M. Mann
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 21-11-2009 13:27  
Magari parlava di questo:
http://www.imdb.it/title/tt1259014/

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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 21-11-2009 21:14  
quote:
In data 2009-11-21 12:11, utopia scrive:
C'era qualche cosa di rilevante oltre a due ore di sparatoria? Che ne so, dialoghi? Quanto saranno durati in totale... Sei, sette minuti?

Ah sì, una nota di merito: non ne capisco una sega di tecniche cinematografiche ma mi è piaciuto un casino il modo di riprendere di Mann... Cioè, inquadrature 'non fisse', a volte dall'alto verso il basso... Vabbè, gli addetti al settore avranno capito

Per il resto 'sto film non regala niente di che, se non negli ultimi dieci minuti (ma và?).


SPOILER
Ecco, vorrei chiedere al mio amico del'università che ieri mi ha detto "E' un film inutile, perchè alla fine tutti muoiono e solo lui si salva"... Dicevo, gli vorrei chiedere: che minchia di film hai visto?




Mi sembra non ti sia piaciuto, sbaglio?
_________________
"Saremmo voluti rimanere nella spensieratezza della nostra età, ma la vita ci fece crescere in fretta"

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Hooligan

Reg.: 24 Feb 2008
Messaggi: 132
Da: Roma (RM)
Inviato: 23-11-2009 13:32  
il film punta tutto (o quasi) sulla bravura di un Jhonny Depp, preciso e ottimo come sempre.
La storia è un pò ripetitiva ma il film scorre sempre un maniera fluida e mai noiosa.
Mann si dimostra un maestro nel narrrare fatti che quasi sempre si ripetono (arresto-fuga dal carcere-rapina-arresto-fuga ecc..)

Magnifica la scena della prima fuga dalla prigione monolite in mezzo al deserto.

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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 23-11-2009 19:55  
Nel'ultimo numero di duellanti viene ripreso il concetto di invisibilita del Dillinger di Mann. In effetti per quasi tutto il film sembra proprio una presenza fantasmatica. Quando è ignorato dall'avventore che richiede il suo soprabito nella scena in cui incontra la Cotillard al guardaroba, quando al cinema nessuno si accorge di lui, quando penetra nella stazione di polizia e sembra essere trasparente, quando appare e scompare nelle stupende scene notturne

Altro che film noioso...
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-11-2009 00:09  
quote:
In data 2009-11-21 21:14, Skizotrois scrive:
quote:
In data 2009-11-21 12:11, utopia scrive:
C'era qualche cosa di rilevante oltre a due ore di sparatoria? Che ne so, dialoghi? Quanto saranno durati in totale... Sei, sette minuti?

Ah sì, una nota di merito: non ne capisco una sega di tecniche cinematografiche ma mi è piaciuto un casino il modo di riprendere di Mann... Cioè, inquadrature 'non fisse', a volte dall'alto verso il basso... Vabbè, gli addetti al settore avranno capito

Per il resto 'sto film non regala niente di che, se non negli ultimi dieci minuti (ma và?).


SPOILER
Ecco, vorrei chiedere al mio amico del'università che ieri mi ha detto "E' un film inutile, perchè alla fine tutti muoiono e solo lui si salva"... Dicevo, gli vorrei chiedere: che minchia di film hai visto?


Mi sembra non ti sia piaciuto, sbaglio?


No, non sbagli.
E comunque Bale in quel ruolo non ce l'ho visto proprio, troppo insipido... O forse era così che richiedeva proprio la storia per non far adombrare nè Johnny Depp nè il personaggio che Depp stesso interpretava.
Boh.
Però comunque voglio rivederlo con più calma.

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Hooligan

Reg.: 24 Feb 2008
Messaggi: 132
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-11-2009 00:38  
quote:
In data 2009-11-23 19:55, Skizotrois scrive:
Nel'ultimo numero di duellanti viene ripreso il concetto di invisibilita del Dillinger di Mann. In effetti per quasi tutto il film sembra proprio una presenza fantasmatica. Quando è ignorato dall'avventore che richiede il suo soprabito nella scena in cui incontra la Cotillard al guardaroba, quando al cinema nessuno si accorge di lui, quando penetra nella stazione di polizia e sembra essere trasparente, quando appare e scompare nelle stupende scene notturne

Altro che film noioso...




non ho mai affermato che il film sia noioso. anzi, l'abilità del regista sta proprio nel rendere avvincente e coinvolgente una storia un pò ripetitiva. servendosi anche del concetto del'invisibilità del protagonista.

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DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 31-01-2010 16:27  
Visto ieri sera.

Ho apprezzato l'enorme stilizzazione del film. Basta un minimo accenno per creare un fuoricampo di profondità abbissale. Sembra che tutta la costruzione si basi sul principio "la parte per il tutto": l'effetto finale è il moltiplicarsi di prospettive centrifughe, punti di fuga, echi di innumerevoli storie possibili. Senza scalfire minimamente la compattezza del film "visto".

Oltre alla stilizzazione mi ha colpito una perdita evidente del "centro di gravità", dal punto di vista narrativo e da quello percettivo. Una specie di continuo senso di vertigine. Il centro dell'immagine, e quello della vicenda, si spostano in continuazione, e così si sposta il punto di vista dello spettatore, ma non all'unisono. Sembra quasi che lo spettatore venga spinto a guardare ai margini o addirittura al di fuori dell'inquadratura. A prestare più attenzione a quello che non c'è.

Per spiegarmi un po' meglio, stilizzazione e movimento centrifugo si notato al massimo nelle scene in cui l'FBI tenta di catturare Dillinger (ad esempio la sparatoria nel bosco). La costruzione è particolarmente strutturata, addirittura disegnata in anticipo nelle istruzioni dell'agente Purvis, quasi come un balletto. Ma l'esecuzione non viene mai mostrata per intero, da un punto di vista esterno: viene frammentata e lo spettatore piombato in mezzo a questi frammenti e invitato a ricostruirli.
Quel che succede in queste sequenze succede anche (sul piano narrativo e di ricostruzione delle dinamiche dei personaggi) in tutto il film. Specie per il rilievo improvviso che assumono certi personaggi secondari in certi momenti e che sposta l'asse attorno a cui ruota la storia (o meglio uno dei due assi, l'altro resta sempre Dillinger).

I personaggi condividono lo stesso destino degli spettatori. Giocano una partita in cui nessuno ha a disposizione tutti i pezzi. Il fatto che spesso si siano trovati accanto Dillinger senza riconoscerlo accomuna lo spaesamento di chi sta vivendo quelle vicende con lo spaesamento di chi vede il film.

Qualche pagina indietro qualcuno ha celebrato la scena metacinematografica con Dillinger di fronte a "Manhattan Melodrama". Sinceramente non mi pare nulla di particolarmente nuovo, anche se si sposa benissimo col film. Se proprio si vuole trovare una scena emblematica, direi la visita di Dillinger nella centrale di polizia: lì lui si trova davvero di fronte alla sua stessa storia, al film che Mann sta facendo su di lui. Ma questo implodere del punto di vista su se stesso sarebbe una trovata gratuita, se il film non fosse già riuscito, ed ampiamente, ad annullare anche la possibilità di avere una "terra solida" da cui guardarlo con distacco.

Il fatto che funzioni alla grande "anche" come "normale" film gangster è tutto grasso che cola.
_________________
Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo

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