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Autore The eternal sunshine of the spotless mind
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-11-2004 14:29  
mo prego...

ma poi tra voi due si è stabilito chi è "claustrofobia narrativa"

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 16-11-2004 14:31  
quote:
In data 2004-11-16 08:10, Agnottella scrive:

La soggettività arriva alla fine, quando il film lascia all’osservatore una certa libertà non tanto nell’interpretazione di “quel che è stato e ti ho fatto vedere”, quanto nel “quel che sarà e non ti mostrerò”. Arriverei anche a dire che è questo tipo di libertà che completa degnamente il film, come, in generale, una qualunque opera, cinematografica e non che possa definirsi quantomeno buona.



Mi definiresti soggettività?

Secondo me invece è l'opposto. Infatti la costruzione del plot ti iporta al punto di partenza. Fine e inizio si richiudono. Poi arriva un nuovo inizio, con vari indizi a suggerire come possa essere la fine.

Questa è la claustrofobia ulteriore che io avverto e che mi porta alle conclusioni che Ilaria non condivide.

Se voi ci vedete un piano di apertura, invece, ovvio che arriviamo a conclusioni diverse.
_________________
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

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Agnottella

Reg.: 09 Dic 2003
Messaggi: 12
Da: Milano (MI)
Inviato: 17-11-2004 07:48  
“A parte te mi hanno capito tutti.”
Scusa, sai, ma a questo punto ti sarai certamente accorto anche tu che sono una deficiente, un essere ben al di sotto della media e che dice “minchiate”. Anzi, ti rispondo alla svelta, perché se il dottore mi scopre di nuovo mentre uso il pc della segreteria, stavolta mi aumenta l’Haldol.
Soggettività: Qualità di chi, di ciò che è soggettivo.
Vediamo se riesco ad uscire dalla mia narratività angusta, noiosa e anche un po’ fetida e ad evitare altri inni all’Amore o all’Idiozia.
Ho riletto i tuoi interventi. Accattivanti e fredde, le analisi spronano a leggere le cose in modo giustamente approfondito. Giustamente perché guardare un film, un “buon film”, penso comporti cogliere la connotatività di un linguaggio, individuarne il valore semantico della forma. Sia tu, MaratSafin, che ilaria78, dovete aver studiato Cinema a qualche livello e quindi potete confermare o smentire questa mia affermazione. Nella seconda ipotesi, tacerò. Ma, se l’affermazione è corretta, bisogna riconoscere che, anche se in superficie avete ovviamente visto entrambi la presenza/assenza degli stessi segni filmici, date l’impressione di arrivare ad interpretarli diversamente. Associate, anzi, a tali segni valori differenti. Di conseguenza, non solo non siete d’accordo se non in superficie, ma si può oggettivamente concludere che uno dei due sta sbagliando. Io, da perfetta ignorante nonché rintronata cronica e opportunista, mi sono spostata sul versante di ilaria78, perché il suo commento (ma, chiariamolo, deve essere stato un caso fortuito, perché io sono una cretina come poche se ne incontrano in giro) lo trovavo molto vicino a quello che penso io di questo film, a quello che ho scritto in precedenza e che tu hai frainteso (Ricordi? L’avevi riportato per intero, aggiungendo un commento che nulla c’entrava con quanto dicevo: chi non ha capito?). Ora, se è vero che quanto da me precedentemente scritto è davvero in linea con quanto esposto da ilaria78 (questo deve venire a confermarlo lei) e visto che tu, ripeto, hai frainteso quelle mie parole, allo stesso modo bisogna concludere che sei lontano dalle posizioni della stessa ilaria78. Potresti a ragione chiederti: “E a te cosa importa?”. Semplicemente mi interessa e conforta se quello che rilevo io, qualcun altro più preparato in materia riesce a farlo scaturire da un discorso più tecnico.
Altro esempio (l’ultimo, perché sento vicini i passi del dottore), tornando alla pellicola, più che “fine e inizio si richiudono”, preferisco dire che la fine continua ciò che veniva mostrato all’inizio, un inizio che ora possiamo capire e che non si conclude: la fine lascia tutta una storia in sospeso. Questo mi sembra tutt’altro che claustrofobico, da quel punto in poi gli sviluppi possibili sono molteplici. Lo sviluppo, lo si immagina, lo si sceglie, è soggettivo. Aggiungo che, secondo il parere di quella imbecille che non sono altro, così doveva essere.
“No, dottore, no! La camicia di forza no, dai…aiuto…”

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 17-11-2004 18:11  
quote:
In data 2004-11-17 07:48, Agnottella scrive:
“A parte te mi hanno capito tutti.”
Scusa, sai, ma a questo punto ti sarai certamente accorto anche tu che sono una deficiente, un essere ben al di sotto della media e che dice “minchiate”. “No, dottore, no! La camicia di forza no, dai…aiuto…”



Eddai non prendertela si fa per scherzare..

Comunque il fatto è che da premesse oggettive e condivise si può giungere a conclusioni diverse e appunto soggettive.

Visto che sembri dimostrare una certa competenza semiotica cerco di giustificarti questa posizione.

Da Peirce in poi, la scuola dell'opera aperta insegna come la fuga degli interpretanti porti a conclusioni diverse che arricchiscono la definizione enciclopedica di una forma. Appunto ciò che può connotare.

In altre parole il significante si può intendere come oggettivo (in riferimento alla mia analisi: i primi due piani, cioè quello stilistico-autoriale e quello narrativo-attanziale) mentre ogni opera conserva un certo spazio di soggettività che è collocabile sul piano del significato.

E' per quello che io posso essere d'accordo con Ilaria su premesse oggettive ma giungere a diverse conclusioni soggettive.

Ed è per quello che mi sembrava che non mi volessi capire.

Facendoti un altro esempio preso da Eco:
'They are flyng planes'
è una frase che ha una costruzione grammaticale e sintattica univoca ma due significati diversi.
Ilaria traduce:'Sono areoplani che volano'
Io traduco:'Loro pilotano aereoplani'.

E nessuno dei due è oggettivamente in errore. Ovviamente perchè manca il contesto.

Il contesto del film che potrà dimostrare chi dei due ha ragione (se esiste una ragione) invece potrà essere soltanto storico, ossia ricostruito sulla base di una serie di interpretazioni sedimentate che costituiranno la storia della critica del cinema dei prossimi anni.

E comunque nella mia analisi davo due possibili letture, avvertendo come potessero essere in conflitto.

In ogni caso, sei un'ottima conversatrice.

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La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 17-11-2004 alle 18:22 ]

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LauraX

Reg.: 03 Mar 2004
Messaggi: 1694
Da: Este (PD)
Inviato: 21-11-2004 15:53  
Resterei ore ed ore a leggervi........
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"Resisto a tutto tranne che alle tentazioni" Oscar Wilde

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 26-11-2004 02:59  
L'eterno splendore delle menti inconsapevoli.........o forse sarebbe più esatto tradurre "pure" è senza alcun dubbio una delle piacevoli sorprese di questa stagione.
Da querela quasi la traduzione del titolo in italiano anche perchè omette la fonte del titolo, una poesia del 1717 di Alexander Pope di cui viene citato un brano più corposo dalla Dunst nel film.
Un film difficile da inquadrare forse più dramma che commedia sentimentale,sorretto da 2 attori in stato di grazia,i personaggi sembrano così veri merito anche di una sceneggiatura magnifica,così come i dialoghi, tra i più veri e non stereotipati che abbia mai ascoltato.
Di certo non è un inno all'amore anzi forse l'esatto opposto,ma non sarei così pessimista.
In fondo alla fine dimostra solo che un amore perfetto non esiste,che si può in certi momenti dire o pensare cose orribili anche di una persona che si ama alla follia,il giorno dopo svegliarsi e ricominciare ad amarsi come prima..forse anche più di prima in modo più intimo,vero.
Dimostra ancora una volta la bravura di Carrey come attore e l'assioma che chi riesce a farci ridere riesce anche a farci provare qualsiasi altra emozione,grazie al suo talento.

_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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LauraX

Reg.: 03 Mar 2004
Messaggi: 1694
Da: Este (PD)
Inviato: 26-11-2004 18:51  
Finalmente anch'io ho avuto l'onore di vedere questo film.
Preciso subito ke nn sono brava a commentare e criticare i film, e non vorrei farlo soprattutto in questo topic, dove ognuno ha dato il meglio di se x esprimere la propria magnifica opinione.
Vi basti sapere che ritengo questo film uno dei migliori che io abbia mai visto in vita mia, e mentre lo guardavo, ripensavo in continuazione a tutte le frasi ke ho letto e riletto da voi qui dentro.
Diciamo che ero preparata a ciò ke avrei visto, ma ora, sono assolutamente orgogliosa di confermare che tutte quelle sensazioni che mi avete fatto provare leggendo le vostre critiche, le ho provate anke guardando questo geniale capolavoro.
quindi grazie a voi, amici di filmup, e grazie a "the eternal sunshine of the spotless mind" (guai a chi mi dice "se mi lasci ti cancello"!, è un vero insulto!)
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"Resisto a tutto tranne che alle tentazioni" Oscar Wilde

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philipcat

Reg.: 08 Feb 2004
Messaggi: 1372
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-11-2004 12:02  
Dopo gli impeccabili e esaustivi commenti che mi hanno preceduto non ho molto da aggiungere se non unirmi al coro degli apprezzamenti.

Sorvolando sull'obbrobrio del titolo italiano per pietà cristiana, la perenne letizia della mente incontaminata è un incanto, un grande risarcimento dopo tanto mediocre cinema. Un tumulto di immagini che cavalchi estatico nella consapevolezza di aver trovato l'onda perfetta, in un labirinto di piani temporali e sequenze frantumate che si incastrano, convivono e si annullano facendo collassare certezze e paradigmi preesistenti.
E' un film d'amore, certo, tenero e pieno di humour ma anche una riflessione sul valore umanistico della memoria in quanto identità.

Da antologia prossima ventura.
_________________
Don't dream it, be it.

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Lilluz

Reg.: 21 Ott 2004
Messaggi: 947
Da: Pescara (PE)
Inviato: 06-12-2004 13:53  
mi aggiungo alle già tante critiche positive riguardo questo film.
grande la sceneggiatura di kaufman (essere john malkovich), ottimi i dialoghi, maestosi carrey e la winslet.

ottimo film, davvero

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Davil89

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 6581
Da: Soliera (MO)
Inviato: 13-01-2005 16:39  
che dire, avete gìà detto tutto cmq uno dei film più belli ed emozionanti che abbia mai visto con un cast che mi ha assolutamente sbalordito (alla faccia di chi dice che Jim Carrey è un buffone) e una trama perfetta e originalissima. Era da tanto che non vedevo un film che mi colpisse così tanto
_________________
"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso"

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 27-03-2005 00:21  
L'ho rivisto e devo dire che mi ha emozionato come la prima volta... Bellissimo e sentitissimo... Questa è davvero un'opera geniale che tocca le corde del cuore e dell'animo!!! E poi Jim e Kate... oh my Gosh! Veri ATTORI (si, non solo la A maiuscola, ma tutta la parola!!!)!!!

1bix8
_________________
I'm impossible to forget but hard to remember

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karmapaolo

Reg.: 14 Mar 2005
Messaggi: 1607
Da: Rovato (BS)
Inviato: 06-04-2005 18:32  
L'ho visto ieri sera e devo dire che avevo molte aspettative su questo film.... tutte esadite; è veramente molto molto bello.
Mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine con questo vortice di ricordi.
Ribadisco: molto molto bello
_________________
there is not way to happiness
happiness is the way

Paolo

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bellantoni

Reg.: 21 Nov 2004
Messaggi: 249
Da: Roma (RM)
Inviato: 25-05-2005 14:32  
"L'amore non esiste. E' soltanto l'incontro tra due nevrotici." Così concludeva la sua disquisizione un personaggio di Pensavo fosse amore... invece era un calesse di Massimo Troisi. Se fosse vero, l'amore potrebbe essere guarito, superato come una qualsiasi ansia o fobia attraverso la psicanalisi o meglio, in un futuro futuribile, attraverso la manipolazione elettronica della mente e la cancellazione di qualsiasi traccia della persona amata.

E la manipolazione del cervello è il servizio che offre la società Lacuna Inc. ai due protagonisti di Eternal sunshine of the spotless mind di Michel Gondry, film del 2004 oggi in DVD che oltre ad essere la migliore prestazione dell'attore Jim Carrey, è uno dei migliori film della passata stagione, e per questo motivo umiliato dai distributori italiani con un titolo che nemmeno riporto tanto è ridicolo e ruffiano (non bastava abbreviare l'originale Eternal sunshine ?).

Non avevo visto nessun film di Michel Gondry prima e non sono certo un ammiratore di Carrey, ma proprio per questo l'effetto di questo film su di me è stato eccezionalmente positivo. E' un film originale, non tanto dal punto di vista del plot e della tematica - l'amore non è un fatto mentale ma un'alchemica combinazione di sensi e destino - quanto per il montaggio e la genialità tecnica con la quale, in assenza quasi completa di effetti speciali (a parte piccolissimi ritocchi in digitale) il regista Gondry ci mostra le angosce del protagonista, la sua lotta mentale per opporsi alla cancellazione dei ricordi e la scomparsa graduale delle tracce dell'amore. Nel cast ci sono anche Kate Winslet, Kristen Dunst e Elijah Wood, tuuti bravissimi e adeguati, ma questo è il film di Carrey, forse più di Man of the moon.

da KinemaZOne

[ Questo messaggio è stato modificato da: bellantoni il 25-05-2005 alle 17:24 ]

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joey080

Reg.: 24 Mar 2004
Messaggi: 3595
Da: turi (BA)
Inviato: 24-01-2006 00:31  
semplicemente ottimo!


bellissimo!

e per niente scontato!


il merito va anche agli attori!!!!!
_________________
Shadow of the Day
Crawling
Chester

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Silvyy87

Reg.: 14 Mag 2005
Messaggi: 1941
Da: ehm (es)
Inviato: 26-02-2006 14:59  
Che dire...un bellissimo, profondo, intelligente film che fa riflettere su come sia complicato stare insieme, amarsi, accettare i proprio difetti e quello dell'altro/a che è accanto a noi.
Finalmente una commedia originale che studia la memoria e spiega come sia impossibile cancellare quei ricordi che hanno costruito una parte della nostra vita, che sono stati un'esperienza portatrice di cambiamenti.
Rimane uno dei miei film preferiti, non mi stanco mai di rivederlo perchè riesco a scoprire sempre qualcosa di più, a capirlo sempre meglio, a cogliere qualche sfumatura che prima mi era sfuggita.
La bravura degli attori (Carrey soprattutto, ma anche tutto il restante cast non è da meno) è stata proprio quella di trasmettere la malinconia che accompagna che accompagna i personaggi durante lo scorrere della pellicola fino al raggiungimento della fine, che non è un vero e proprio finale, ma lascia allo spettatore il compito di immaginare un seguito...
_________________
Infinita letizia della mente immacolata

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