Autore |
Arancia meccanica |
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 01-09-2003 11:38 |
|
si hai ragione. Comunque arancia meccanica rimane un film straordinario! Ieri l'ho visto due volte! Due volte in un giorno solo!!
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
|
Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 30-10-2003 09:36 |
|
Rivedendo il film mi viene da aggiungere una frase che viene pronunciata dal vecchio della casa di campagna verso la fine del film e che mi ha colpito particolarmente: "molta gente è pronta a rinunciare alla propria libertà per il quieto vivere, ma cosa saremmo senza libertà?"
Questo mi ha fatto riflettere che quello che Kubrick ha rappresentato con Arancia Meccanica nel 71 è quantomai ancora attuale dopo oltre ventanni, in una società come la nostra dove costantemente rinunciamo pezzo per pezzo a un po' della nostra libertà, della nostra privacy con l'illusione di essere protetti meglio, di vivere più sicuri. E Kubrick ci azzecca ancora col finale del film nel quale non solo fa percepire che Alex continuerà probabilmente nella sua ultraviolenza ma ci fa anche capire che è una sorta di compromesso raggiunto con lui dalla società per continuare comunque nel loro intento, in un modo o nell'altro. Nei film di Kubrick in qualche modo tutti soccombono al volere della società, il pessimismo è totale, ma assolutamente realistico.
Quello che ha notato GM sull'agente del penitenziario è sacrosanto: il riferimento a Hitler è palese, sia nei movimenti che nel look con baffetto. La genialità di questo film è mescolare paura con divertimento, ironismo con sarcasmo, e non ultimo musica (eccellente montaggio in sincronia con i pezzi di musica classica) e immagini.
E poi un discorso a parte andrebbe fatto per le scenografie... va beh basta se no mi scoppia il gulliver
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
|
VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 30-10-2003 09:41 |
|
E' un film sulla scelta, sulla capacità di scegliere.
E' meglio che Alex compia atti di violenza piuttosto che venga obbligato a non farli.
E' lui che deve capire e cancellare la violenza dal suo mondo seno questa lo perseguirà per sempre. |
|
VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 30-10-2003 09:47 |
|
quote: In data 2003-10-30 09:36, Dubliner scrive:
Rivedendo il film mi viene da aggiungere una frase che viene pronunciata dal vecchio della casa di campagna verso la fine del film e che mi ha colpito particolarmente: "molta gente è pronta a rinunciare alla propria libertà per il quieto vivere, ma cosa saremmo senza libertà?"Questo mi ha fatto riflettere che quello che Kubrick ha rappresentato con Arancia Meccanica nel 71 è quantomai ancora attuale dopo oltre ventanni, in una società come la nostra dove costantemente rinunciamo pezzo per pezzo a un po' della nostra libertà, della nostra privacy con l'illusione di essere protetti meglio, di vivere più sicuri. E Kubrick ci azzecca ancora col finale del film nel quale non solo fa percepire che Alex continuerà probabilmente nella sua ultraviolenza ma ci fa anche capire che è una sorta di compromesso raggiunto con lui dalla società per continuare comunque nel loro intento, in un modo o nell'altro. Nei film di Kubrick in qualche modo tutti soccombono al volere della società, il pessimismo è totale, ma assolutamente realistico.
Quello che ha notato GM sull'agente del penitenziario è sacrosanto: il riferimento a Hitler è palese, sia nei movimenti che nel look con baffetto. La genialità di questo film è mescolare paura con divertimento, ironismo con sarcasmo, e non ultimo musica (eccellente montaggio in sincronia con i pezzi di musica classica) e immagini.
E poi un discorso a parte andrebbe fatto per le scenografie... va beh basta se no mi scoppia il gulliver
|
Comunque il finale del libro di Burgess è completamente diverso , infatti Alex dopo essere guarito per òl'ultima volta , torna , con altri drughi e prova a far violenza , ma non ci riesce , perchè si accorge che ormai è cresciuto ed è arrivato il momento di trovarsi un lavoro e di avere una vita stabile.
Il libro accenna solo ad una crescita d'età ma in realtà la vera crescita è quella spirituale che Alex ha compiuto nel suo vagabondare.
Vi consiglio il libro che è molto ma molto più bello.
_________________ E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
|
Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 30-10-2003 09:54 |
|
A me non interessa molto parlare del libro perché solitamente Kubrick prende solo spunto dai testi e li rielabora facendo comunque una sua filosofia, e mostrado le sue idee, spesso cambiando molte parti (e secondo me fa benissimo).
Non discuto sul valore del libro, che non ho letto, ma a me interessava analizzare ciò che ha voluto rappresentare Kubrick.
Comunque se mi capita lo leggerò
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
|
VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 30-10-2003 09:58 |
|
Certo ma in questo caso apparte il finale Kubrick copia addirittura pezzi interi di dialogo.Si attiene molto al testo.
_________________ E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
|
RickBlaine
 Reg.: 30 Mar 2003 Messaggi: 1868 Da: Collegno (TO)
| Inviato: 30-10-2003 11:50 |
|
Libero arbitrio. E' questo quello di cui viene privato Alex dopo la "cura" a cui è stato sottoposto. Arancia meccanica può essere anche visto come un film sulla libertà d'espressione e d'azione.
A proposito di libertà, Malcolm MacDowell era lasciato libero di fare ciò che voleva, o quasi, sul set: infatti è stato lui a suggerire a Kubrick di far cantare "Singing in the rain" ad Alex nella scena dello stupro. Questa sintonia di idee non c'è stata con attori del calibro di Jack Nicholson.
Sempre a proposito di libertà, tale tema è riscontrabile in modo evidente anche in "Spartacus": in questo caso si tratta di libertà di vivere.
_________________
"Nazionalità?"
"Ubriacone!"
[ Questo messaggio è stato modificato da: RickBlaine il 30-10-2003 alle 11:51 ] |
|
VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 30-10-2003 12:25 |
|
Ottima osservazione ma non è stato McDowell a consigliare la canzone e che Kubrick ha chiesto a Malcolm quale canzone sapesse a memoria e l'unica che sapeva era Singin in the rain.
_________________ E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
|
AiAmano
 Reg.: 12 Ott 2003 Messaggi: 203 Da: taranto (TA)
| Inviato: 30-10-2003 17:00 |
|
Se non ricordo male la violenza della società verso Alex è solo successiva alla violenza di Alex verso la società, quindi, non che la condivida, ma è più accettabile una conseguenza alla violenza che una violenza fine a se stessa! Ditemi però se ricordo male, l'ho visto un paio di volte ma parecchio tempo fa e mi ha sempre lasciato un senso di paura addosso, troppo cruento secondo me!
_________________ Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito... |
|
Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 30-10-2003 17:04 |
|
Si è così, la prima parte del film racconta delle violenze di Alex e il suo gruppo di amici, successivamente lo arrestano e viene "curato" e una volta liberato ritrova una società violenta quanto quella che aveva lasciato.
Il film è violento indubbiamente ma a me non ha dato fastidio, anche perchè il tutto viene rappresentato con una buona dose di umorismo che rende grottesche anche le situazioni più terribili.
E comunque si, come avevo accennato, il punto centrale è proprio il libero arbitrio e la libertà di scelta che ci viene privata.
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
|
Natalija
 Reg.: 22 Ott 2003 Messaggi: 500 Da: Pianella (PE)
| Inviato: 30-10-2003 19:36 |
|
Arancia Meccanica, una geniale parabola sul libero arbitrio, alla base del quale stà un inquietante interrogativo: è giusto privare della propria libertà di scelta un individuo potenzialmente pericoloso per il bene della società?
Il Maestro sembra fornirci una chiara risposta: NO.
E mentre sembra quasi "perdonare" Alex per il male perpetrato, sembra sottoscrivere per la società una condanna senza appello.
_________________ E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
|
Superzebe
 Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-10-2003 19:55 |
|
quote: In data 2003-10-30 19:36, Natalija scrive:
Arancia Meccanica, una geniale parabola sul libero arbitrio, alla base del quale stà un inquietante interrogativo: è giusto privare della propria libertà di scelta un individuo potenzialmente pericoloso per il bene della società?
Il Maestro sembra fornirci una chiara risposta: NO.
E mentre sembra quasi "perdonare" Alex per il male perpetrato, sembra sottoscrivere per la società una condanna senza appello.
|
eccolo qua. è questo il film. la violenza è l'estremo manifestarsi della libertà di scelta. ma libertà assoluta, che investe anche qualla degli altri. quella che in uno stato è considerata (giustamente) cattiva. Kubrick non ci pone un aut aut, o la violenza di alex o quella dello stato. a lui non interessa fare una gerarchia delle violenze. come dicono giustamente cinefila e dubli e altri prima, ci (si) pone un interrogativo. E' giusto, e/o possibile privare l'uomo della libertà di scegliere e di sbagliare?. ma sopratutto, colui che non può scegliere di essere, è ancora un uomo?
La risposta ce la da, ma più che altro ce la fa trovare.Perchè infatti proviamo pietà per alex, un essere spregevole che fa della "ultra-violenza" e lo stupro i suoi maggiori divertimenti? Dovremmo essere contenti del fatto che lui non rappresenti un pericolo per la società. E invece lo compatiamo, soffriamo nel non vederlo usare violenza quando ne sente l'impulso. Perchè non è più un uomo, gli hanno tolto la sua umanità.
_________________ Take off your shoes, hang up your wings
Stack up the chairs, roll up the rug
Savor the things that sobriety brings
Drain in the last from a jug... |
|
CRIMINALE
 Reg.: 25 Ott 2003 Messaggi: 2 Da: SIDERNO (RC)
| Inviato: 30-10-2003 22:56 |
|
credo che nel film Kubrick delinei due profili di alex:
uno dell'alex sadico,violento,ecc che agisce in forza del proprio carattere e dei propri ideali.il secondo l'alex senza libero arbitrio,passando così da aggressore a vittima ma nn per scelta ma per imposizione.,sono del pare che la violenza sia sbagliata in tutti i casi,ma la scelta di cambiare deve partire spontaneamente dal singolo individuo e nn per imposizione delle istituzioni negando così la libertà. |
|
VromeoV ex "arancino"
 Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 31-10-2003 11:51 |
|
Per me l'uomo si differenzia dagli animali perchè ha una libertà di agire e di parlare assoluta, la violenza della società è scientifica , più cruenta ed è il prodotto di una ricerca, mentre quella di Alex proviene solo da una devianza mentale.
Se sono un idiota e sputo per terra il mio danno è istintivo mentre se 20 scienziati si riuniscono e costruiscono una macchina che sputi ogni 20 cm , questo è peggio.
_________________ E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 31-10-2003 12:31 |
|
Se nel film si condanna goni tipo di violenza,il pensiero di Kubrick tende a rilevare che la violenza istituzionale è molto ma molto peggio di quella insita nell'uomo inteso come individuo singolo dotato di emozioni.
Alex alla fine del film viene circuito dal ministro del governo che gli garantisce l'impunità per suoi atti violenti poichè questi verranno coperti dallo Stato che li sfrutterà secondo i suoi bisogni.
Lo Stato ,impossibilitato a combattere la violenza e sconfiggerla,ne fa uno strumento arruolando Alex(completamente guarito,cioè tornato violento) tra le sue fila.
Sebbene Alex sia un violento,il film sposta il baricentro della violenza dal singolo al collettivo;nel momento in cui Alex è catturato diventa una vittima di una violenza ancora più grande,il tentativo di cambiare la mente delle persone attraverso un lavaggio del cervello(la cura Ludovico)che annulli il libero arbitrio. Fallito questo tentativo,allo Stato conviene esercitare la violenza per i suoi scopi piuttosto che combatterla.
Se la violenza di Alex era condannata però genuina,nel senso di puro istinto insito nell'uomo(Alex rappresenta l'es,l'inconscio libero da inibizioni come ad esempio uccidere),
quella dello Stato è una violenza programmata a tavolino per sottomettere la gente,per propaganda elettorale(il piano di svuotamento delle carceri con la cura Ludovico)che permetta di perpetrare il potere sui cittadini tramite l'uso stesso della violenza che vuol far credere di condannare.Una violenza stabilita a freddo per pura convenienza,quindi ancora più terribile.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
|
|