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Autore il caimano
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 05-04-2006 22:27  
scrivo giusto due parole, di più non ne avevo proprio voglia

Non è un film politico per come è stato pensato o vissuto. Non è un film su Berlusconi per come è strutturato. Il Caimano è intrecciato e intessuto di cinema, come solitamente usa Moretti. Un film su un film, questa volta più teso, più attento e dunque più esasperato agli elementi che propriamente sono insiti nella costruzione di un film. Un film sull'amore di Moretti per il cinema dunque (e sul nostro per la Trinca, direi), sul quale basa tutto il dipanarsi del film (che, sotto questo punto di vista, ha piacevolemte colpito, nella misura in cui ci ha sempre colpito Moretti, anzi forse un pò meno). Il problema è quel finale, così avulso, staccato da tutto il resto, e (anche) per questo tronfio, autocompiaciuto. Quel finale volgarmente politico, che si imbarbarisce ancor più per la presenza del regista stesso sullo schermo. E poi quelle ipocrite dichiarazioni prive di coraggio sulla data d'uscita, quelle menate su ipotetici termini anticipati della legislatura, non prevedibilità di bla e bla e bla.
Abbiamo rivisto, un pò sporcato dagli anni, il Moretti di Ecce Bombo e di Sogni d'oro fino a dieci minuti dalla fine. Poi ci siamo persi nella frenesia dell'esplicito cinematografico, perdendo del tutto l'ellisse sarcastica, cifra ceculiare del regista

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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 06-04-2006 11:20  
non so se è il finale che stoni col resto

ma comunque nel film c'è qualcosa di stonato.
o perlomeno la sensazione di due tre melodie diverse (anche belle) che non riescono a fondersi bene.

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 06-04-2006 11:47  
La telefonata di Margherita Buy alla partita di calciotto è un omaggio evidente a Ecce Bombo.

quanto al finale non mi ha infastidito, solo stupito, è una capriola stilistica...
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Save the cheerleader, save the world

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 07-04-2006 12:57  

Rispondo a Tristam: mi fa piacere che hai preso abbastanza sul serio il mio intervento da rispondere a tanti singoli punti, ma non ce la faccio a replicare a ogni osservazione, anche perché quello che mi interessa è lo spirito di fondo della mia critica, che guardacaso si interroga proprio sullo spirito di fondo del film. Se non tieni conto del mio punto d’osservazione sembro un capzioso che desiderava una triangolo buy-orlando-trinca (per carità! era solo una boutade) o che vuole “psicologizzare” la scena delle molotov… io mi chiedevo solo che senso avesse quella scena e, se accettiamo l’interpretazione comune “apocalisse sulle macerie morali dell’Italia”, denunciavo semplicemente una certa incoerenza in un finale apocalittico che viene dal nulla, che non ha premesse nel mondo diegetico del film, dove queste miserie non sono rappresentate e dove non ci sono certo grandi forze antagonistiche (su questo discorso del “fuori campo” del film, dopo).

Il mio punto è che Il Caimano è un film disunito (mi sembra di aver argomentato abbastanza) oltre che privo di un punto di vista forte. Riguardo al primo punto ammetti che la parte sentimentale è quasi un corpo estraibile dal testo, ma non mi riesce proprio di capire in che modo questo possa essere una caratteristica positiva in qualsivoglia film. Quanto al fatto che buona parte del film sia una satira del mondo del cinema romano, di cui nessuno sa bene cosa farsene, ho già detto. Personalmente non so tanto bene cosa farmene neppure della minibiografia di B. che ci scorre davanti nel film: che sia surreale (la valigia che piove dal cielo) o prosaica (la descrizione affidata a Orlando delle holding a scatole cinesi) mi pare troppo elencativa per dare un quadro interessante (a proposito: non desideravo né mi aspettavo affatto un elenco dei mali dell’Italia d’oggi, tutt’altro. Desideravo un’intuizione, un guizzo che mi facesse capire in che modo il male è tutto collegato – da una mentalità, una prassi, un sentimento – che si parli di cinema o di privato quotidiano)

Il tema l’avete trovato voi, crisi e fallimento. Ma io ripeto che c’è solo sovrapposizione di fallimenti generici che non si comunicano l’un l’altro. Quando mi chiedo perché la coppia sia in crisi, non è per ingenua curiosità: con “perché” intendo il percome. Ossia, un’analisi di come sia fatta sta crisi: che odore ha, che forma ha. Puzza di benzina, è gialla, è triangolare? Perché se poi mi fai scoprire (è questo che fanni i veri capolavori, ci portano a scoprire) che anche la crisi sul piano sociale puzza di benzina, è gialla, è triangolare, allora io faccio “Bam!; allora c’è un legame, un’affinità fra questi elementi, non mera giustapposizione”. Quindi, c’è senso. È questo che fa la poesia, ci fa percepire i legami fra cose lontane.

Quello che tu proponi, vedendo nel film un sovrapporsi di linee melodiche, è sostanzialmente un’affinità di tipo musicale – tonale forse, più che melodica – fra le varie parti: è un’idea suggestiva, e in parte la condivido. Ma ancora non mi basta, tenendo presente la disomogeneità (e la prosasticità) del materiale di partenza.

In realtà l’unità del film è data dal puro sguardo, in una prospettiva diaristica memore di Caro diario. Noi seguiamo semplicemente lo spostarsi dello sguardo di Moretti da un suo punto di interesse a un altro: il buffo del mondo del cinema, il grottesco Berlusconiano, il tragico delle separazioni (sono le cose che in questo momento lo interessano di più, ma avrebbe potuto altrettanto bene mettere insieme giornalismo, crisi degli alloggi e secondi matrimoni). Come Caro Dario, siamo di fronte a un film diaristico a episodi: ciò può essere anche considerata una soluzione interessante (sebbene quasi arrogante nella sua pretesa di coinvogimento pubblico, come già in Aprile), ma bisogna però riconoscerla per quello che è.

Il problema del film, a questo punto è l’intensità dello sguardo morettiano. Hai ragione quando dici che in realtà sono io ad avere certe aspettative su Moretti; senz’altro mi aspettavo di più da uno che ha sempre avuto lo sguardo lungo, che ha saputo anticipare, analizzare e satireggiare il mondo in cui viviamo come pochi… Non mi basta la sua sensibilità “triste”, non mi basta l’intelligenza con cui tiene il già noto fuori dalla scena: non metto certo in dubbio l’intelligenza del film, la cui costruzione è senz’altro molto “astuta” e complessa. Non mi basta che abbia tenuto fuori il già noto, perché questa forma di intelligenza secondo me ha poco a che fare con l’arte, che dovrebbe avere il potere di farci vedere la realtà con occhi nuovi, illuminandola, esprimendo quello che forse già sapevamo ma in modo migliore di quanto avremmo potuto sperare di fare noi stessi (questo – nella mia concezione di stampo romantico – fa la poesia; riscatta la pigrizia delle percezioni, rivelando. Se bastasse l’esercizio liricheggiante di spandere un certo stato d’animo sui vari oggetti del nostro sguardo, saremmo tutti poeti).
Insomma, non basta nascondere quello che sappiamo tutti: bisogna saper andare oltre il già noto, e questo Moretti l’ha sempre saputo fare; ci ha sempre sorpreso con intuizioni geniali o anche poetiche, che qui nel Caimano mancano, come manca in generale il wit corrosivo costitutivo del suo personaggio (per certi versi Orlando è una versione “femminilizzata” dalla sofferenza di Moretti). “Pubblico di merda!” era una di queste intuizioni geniali (sintesi dell’aggressività di Apicella ma soprattutto sintesi/anticipazione di una deriva culturale), come il bicchiere d’acqua che termina il calvario di Moretti e l’intero film in Caro Diario, come l’umorismo quasi autolesionista di Ecce Bombo o il giornale/coperta di Aprile (trovata più banale per un film un po’ meno riuscito, e che comunque è entrata nell’immaginario collettivo).
So già che direte che questo è un altro film, che non posso farmi influenzare dalle aspettative ecc, ma finora nessuno mi ha convinto della sua necessità né del valore.
Per come la vedo io Il Caimano non è neppure un film, ma un Gesto, che ha il suo unico vero tema nella meta-riflessione sul suo diritto di esistere sulla scena pubblica della comunicazione. Mi stupisce che nessuno dei suoi sostenitori abbia spinto su questa caratteristica, che rende il film davvero originale. Più che come testo, andrebbe affrontato appunto come puro gesto. Sul suo valore da questo punto di vista, rimando a una prossima eventuale puntata che sono stanco…


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La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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Agolui

Reg.: 07 Apr 2006
Messaggi: 1
Da: potenza picena (MC)
Inviato: 07-04-2006 15:13  
Il film resta dentro...visionario e malinconico Mortti...tuffo all'indietro nello splatter anni 70/80italiano...
significativo l'intreccio del nostro produttore(orlando) che sconfina continuamente tra lavoro e vita privata e sentimentale. Forse un po' troppo romanzato l'aspetto della simpatica e idealista regista esordiente che riesce a guardare con occhio critico e artistico passato presente e futuro del nostro paese.
MOretti di parte ma assolutamente realistico e chiaro...chi si aspettava censure è rimasto delusissimo...del resto censurare un film del genere significherebbe attribuirgli verità che ancora oggi restano solamente incognite(anche se tutti sanno).
Acuta la critica nei confronti del "popolo che cresce a pane e televisione"!
Magnifico Michele Placido.

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trelkowski

Reg.: 09 Mar 2006
Messaggi: 107
Da: palermo (PA)
Inviato: 07-04-2006 16:20  
VOTO 7,5
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Dick Laurant è morto

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-04-2006 18:49  
quote:
In data 2006-04-07 16:20, trelkowski scrive:
VOTO 7,5



intanto tu sei un coglione.
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 08-04-2006 18:52  
ahahhaha
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 08-04-2006 19:32  
sembra davvero un bel topic,
devo muovermi a vedere sto film.

vi linko qualche battuta di un Ghezzi non proprio entusiasta..

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/26/ghezzi.shtml
_________________
perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-04-2006 19:48  
risponde bene Pezzotta a Ghezzi:
"Ma il più triste e tristo di tutti, il più chiuso nell’orticello-torre d’avorio da cui contemplare la tempesta che si svolge al di sotto, è enrico ghezzi. Che, intervistato dal “Corriere” il 26 (e citato con le maiuscole che aborre), lo accusa di “quadratezza televisiva” (ossia di criptoberlusconismo: tipico cascame di quella critica snob-terrorista anni 70 che sputava su Rosi e Petri, mai abbastanza a sinistra), di essere una “commedia politica all’italiana in ritardo e senza mordente” (aridaje con l’odio per la tradizione più nobile del nostro cinema), di non “aprirsi all’incertezza rosselliniana”. Questa “incertezza” (sulla cui ineffabile essenza gradiremmo tutti delucidazioni), evidentemente, per ghezzi è metro di paragone di qualsiasi film: ed è presumbilie che la trovi nei documentari di Luca Guadagnino trasmessi su “Fuori orario”
(da www.cinemi.it)
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-04-2006 22:10  
E dopo questa lettura, che corrisponde anche ad una buona analisi del pensiero ghezziano, mi sento ancor più concorde con l'enrico nazionale.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 09-04-2006 02:13  
quote:
In data 2006-04-08 19:32, Hawke84 scrive:
sembra davvero un bel topic,
devo muovermi a vedere sto film.

vi linko qualche battuta di un Ghezzi non proprio entusiasta..

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/26/ghezzi.shtml



mm... a me tutto sommato il film non è dispiaciuto affatto, però mi trovo abbastanza d'accordo con tutto quello che afferma ghezzi, nonostante ultimamente sia un po' rincoglionito.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 09-04-2006 02:33  
quote:
In data 2006-04-09 02:13, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2006-04-08 19:32, Hawke84 scrive:
sembra davvero un bel topic,
devo muovermi a vedere sto film.

vi linko qualche battuta di un Ghezzi non proprio entusiasta..

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/26/ghezzi.shtml



mm... a me tutto sommato il film non è dispiaciuto affatto, però mi trovo abbastanza d'accordo con tutto quello che afferma ghezzi, nonostante ultimamente sia un po' rincoglionito.


ma tu o lui?

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 09-04-2006 02:36  

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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 09-04-2006 12:32  
quote:
In data 2006-04-09 02:36, sandrix81 scrive:





Ah ah
che merda che sei sandro!

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Meglio voi che io

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 09-04-2006 alle 12:32 ]

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