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Autore John Rambo di Sylvester Stallone
Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 23-02-2008 00:10  
Che meraviglia
Con questo film Stallone è riuscito a fare di Rambo ciò che aveva già fatto su Rocky: riportarli allo stato "zero", togliere tutto il superfluo che i vari sequel hanno aggiunto per tornare all'essenziale del personaggio, di cosa veramente è e di cosa realmente vuole.
E d'altra parte come poteva essere il contrario? Ormai Stallone fa tutto da solo, scrive le sceneggiature e dirige i suoi film, la sua immedesimazione nei suoi personaggi è talmente forte che non ha bisogno di nessun altro collaboratore. Parafrasando il titolo dell'ultimo film di Lawrence: Stallone è leggenda.
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"1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..."

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 23-02-2008 00:23  
Non male sto film.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 23-02-2008 13:55  
nzomma ...

Trama: John Rambo ha deciso di escludersi dalla civiltà per restare da solo con i suoi sensi di colpa e recidere il suo passato violento di ex militare rifugiandosi nell'eremo della foresta Birmana. Purtroppo la guerra civile che c'è nel paese asiatico e i continui massacri non gli permettono di vivere completamente isolato, soprattutto perchè una spedizione medica umanitaria americana viene presa prigioniera dai crudeli militari locali che agiscono con mano spietata. A John non resta che cominciare per l'ennesima volta a flettere i muscoli per pacificare il suo animo inquieto entrando in guerra ...



Commento: Sylvester “Sly” Stallone ormai ha ampiamente capito che la sua maturità anagrafica purtroppo non corrisponde a una nuova stagione recitativa (come invece accade per altri suoi colleghi ex-protagonisti di film d'azione, vedi Clint Eastwood e Tommy Lee Jones, a tutti i livelli ormai grandi artisti e autori completi in ogni senso, che stanno donando al cinema moderno delle autentiche perle) e allora continua a rifugiarsi nelle sue icone sicure, dove in fondo le parole sono già scritte da tempo e la recitazione un trascurabile ed inutile dettaglio.
Ma mentre Rocky Balboa poteva essere un decente tramonto di un campione nostalgico, questo John Rambo (notare la ripetizione dell'idea del titolo, con nome e cognome, per mettere a tutto tondo l'uomo e non il personaggio) è solo ed unicamente un lungo gioco al massacro di potente visualità (effetti davvero truculenti che giustificano il vm 14, con ossa e carni spappolate senza tregua) nascosto dietro un falso intento perbenista di denunciare una insostenibile situazione di oppressione in atto in Birmania. Lo stesso Sly ha sbandierato ai quattro venti di voler dare un messaggio forte di protesta e conoscenza attraverso il cinema di massa (e gli incredibili due cartelloni iniziali più le scene di repertorio potevano confermare questa ideologia almeno negli intenti), ma alla fine dei fatti è tutta aria fritta, dove i pensieri vengono velocemente accantonati e tutto parte presto e velocemente, in una gara a chi tira il colpo più forte.
La trama è di una semplicità disarmante, un gruppo di medici cattolici si avventura nella foresta Birmana a recare aiuti, ma la truce soldataglia massacra gli abitanti e prende prigionieri gli occidentali. E il povero John, dai sogni/ricordi atroci in bianco e nero del first blood, non può far altro che di malavoglia riprendere l'arco in mano (usato anche per pescare) e cercare di liberare il gruppo di volontari. Spalleggiato da dei mercenari, il massacro sotto la pioggia battente può iniziare.
Inutile fare i bacchettoni oppure le menti perbeniste che storcono il naso, di fronte a film simili l'impatto visuale è quello che conta, personaggi come Rambo dopo il primo interessante (e lontanissimo nel tempo) capitolo, non hanno davvero niente da dire oltre che la favola del pugno duro, quello che infastidisce è il voler mascherare con un fasullo impegno politico/etico scene totalmente fini a se stesse, che possono andar bene per chi vuole uno spettacolo di questo tipo, ma per carità lasciamo onestamente da parte ogni altra velleità, rendendo e giustificando il vacuo vedere solo per quello che vale, un cercato personale appagamento del gusto per l'amore dell'action movie massacro filmico, che di aderenza con la realtà ne ha solo perchè riporta scene violente senza approfondirle e in maniera ripetitiva, in fondo se c'erano intenti reali ne bastava uno di quadro per scuotere la coscienza e non una mostra. Di fatto chi vuol assistere a Sly che non si rassegna al decadimento dell'età avrà pane per i suoi denti, ci sono combattimenti nella giungla furiosi, teste staccate, giugulari strappate con le mani, una esplosione apocalittica (senza esagerare nella definizione) con un gusto splatter smaccato e prepotente, dove il sangue sprizza a fiotti. Tra l'altro ovviamente si parla molto poco, e in maniera scontata come poche, John è mono espressivo come sempre (e come piace ai suoi fan) e quando l'adrenalina dell'azione manca ci troviamo di fronte a una pellicola a dir poco sconfortante , dove addirittura il granitico protagonista sembra più Hulk che altro, e obbedisce solo perchè c'è la dolce dottoressa (interpretata da Julie Benz, bionda e che è il massimo del candore) che gli ha toccato il cuore, valore di obbedienza decisionale tanto quanto dovuto solo al suo ex comandante venuto a chiedergli di fermare la sua furia nel primo episodio (“Sono venuto a proteggere voi da lui e non lui da voi”). Una fiera delle banalità oltremodo ingloriosa e infausta, completata dall'irriverente citazione di Apocalypse Now con il viaggio in barca sul fiume (che poi di sentirlo chiamare barcaiolo dagli altri mercenari fa davvero ridere)
Regista, sceneggiatore, protagonista, Sly davvero non sa più che fare per tirare alla fine questo combat movie privo di ironia e vera logica di esistere (che belli i tempi dell'onesto “Commando”) se non quello di tornare sulla scena con l'unica seconda cosa che sa davvero fare per farsi amare dal pubblico moderno, visto che i lodevoli tentativi del passato di disaffrancarsi dalle due icone sono naufragati miseramente. Inutile propinarci campi pieni di morte per scuotere le nostre coscienze quando tutto il contorno è privo di spessore, non abbiamo personaggi a cui affezionarci ma solo della carne da cannone da mettere sulla scena, affidando tutto a quanto sangue esce e senza minimamente accennare alle motivazioni che hanno portato a questa sanguinosa situazione, perdendo ogni connotazione di plusvalore.
In definitiva un film grande e grosso più del suo protagonista, pieno zeppo all'inverosimile di ripetizioni e banalità, da vedere con lo stomaco forte per le sue scene splatter, che alla fine colpisce solo alla sensibilità di gusto degli animi deboli ma non certo alle nostre coscienze intellettive.
Può anche andare bene così per chi cerca questo tipo di spettacoli fini a se stessi, entri e sai che vedi, la realizzazione tecnica è buona (un plauso anche agli stunt in questo senso oltre che a Sylvester per aver messo in competizione il suo fisico a 62 anni) ma per favore Sly, se dovessi dare un seguito a questo John Rambo preoccupati solo di accontentare i tuoi fan e lascia stare ogni altro discorso, l'onestà di fondo avrebbe appagato molto di più che la sbandierata elemosina di predica per darsi un tono inesistente.


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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 23-02-2008 19:01  
quote:
In data 2008-02-23 13:55, kubrickfan scrive:
scene totalmente fini a se stesse, che possono andar bene per chi vuole uno spettacolo di questo tipo


scene fini a se stesse? vanno bene per chi vuole uno spettacolo simile?
ma l'hai letto il secondo "cartellone" che è apparso all'inizio del film? la risposta è sicuramente no, altrimenti non scriveresti cose simili.
e se eri già disattento dopo 20 secondi, cosa ne scrivi a fare?
mah...
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 23-02-2008 23:10  
Beh.., non per fare l'avvocato difensore non chiamato in causa, ma kubrickfan ha detto la sua articolando riflessioni tutt'altro che peregrine, rappresentando una sua opinione che mi sembra neinte affatto intorpidita dal sonno della ragione e del cuore.

Questo Rambo è un film che può piacere o meno, e di sicuro non è un capolavoro, nè una schifezza; personalmente mi ci sono divertito perchè cosciente, durante la visione, del fatto che stavo vedendo Rambo e non Malick. Tra comicità varie ed assortite, volontarie e non, alla fine il momento "catartico" è giunto, quando mezza sala stampa ha gridato all'unisono: e vai Rambo!!

Quel giorno si vede che era il giorno degli umori ben disposti verso i rambeschi furori..; domani, chissà, di sicuro non lo rivedrei.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 24-02-2008 10:23  
quote:
In data 2008-02-23 19:01, Marco82 scrive:
quote:
In data 2008-02-23 13:55, kubrickfan scrive:
scene totalmente fini a se stesse, che possono andar bene per chi vuole uno spettacolo di questo tipo


scene fini a se stesse? vanno bene per chi vuole uno spettacolo simile?
ma l'hai letto il secondo "cartellone" che è apparso all'inizio del film? la risposta è sicuramente no, altrimenti non scriveresti cose simili.
e se eri già disattento dopo 20 secondi, cosa ne scrivi a fare?
mah...




se vivi di inganni occulti in maniera tanto vacua allora sarai pane facile per i denti di squali che propinano pillole che sono fasulle confezioni.
Grazie peppe per la sentita difesa, hai capito benissimo interpretando perfettamente quanto intendevo.
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 24-02-2008 11:01  
quote:
In data 2008-02-24 10:23, kubrickfan scrive:
quote:
In data 2008-02-23 19:01, Marco82 scrive:
quote:
In data 2008-02-23 13:55, kubrickfan scrive:
scene totalmente fini a se stesse, che possono andar bene per chi vuole uno spettacolo di questo tipo


scene fini a se stesse? vanno bene per chi vuole uno spettacolo simile?
ma l'hai letto il secondo "cartellone" che è apparso all'inizio del film? la risposta è sicuramente no, altrimenti non scriveresti cose simili.
e se eri già disattento dopo 20 secondi, cosa ne scrivi a fare?
mah...




se vivi di inganni occulti in maniera tanto vacua allora sarai pane facile per i denti di squali che propinano pillole che sono fasulle confezioni.



tutta questa manfrina per mandarlo a quel paese?
... che tristezza.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 24-02-2008 13:56  
quote:
In data 2008-02-24 10:23, kubrickfan scrive:
se vivi di inganni occulti in maniera tanto vacua allora sarai pane facile per i denti di squali che propinano pillole che sono fasulle confezioni.


non hai risposto: l'hai letta o no la citazione dello studente birmano?
non capisco come si possa parlare di "inganni" o di "falsità" su una condizione come quella della birmania contestualizzata a un personaggio come rambo, e questo quote sicuramente non me lo chiarisce
quote:
In data 2008-02-23 13:55, kubrickfan scrive:Inutile propinarci campi pieni di morte per scuotere le nostre coscienze quando tutto il contorno è privo di spessore, non abbiamo personaggi a cui affezionarci ma solo della carne da cannone da mettere sulla scena, affidando tutto a quanto sangue esce e senza minimamente accennare alle motivazioni che hanno portato a questa sanguinosa situazione, perdendo ogni connotazione di plusvalore.

laddove sembra quasi che tu non gradisca il fatto che ti venga sbattuta in faccia una guerra senza parlarne prima per tot minuti. e in tal caso allora rambo è sì di ispirazione, perchè se veramente ne vuoi sapere di più le informazioni in qualche modo si recuperano.
fare una divisione così netta fra il personaggio di rambo e la situazione in cui viene ambientato il film vuol dire stravolgere l'idea stessa dell'ereoe che ha sempre vissuto "inferni personali" (anche nel 2 quando torna in vietnam la guerra era già bella che finita da un pezzo), solo che questo ha l'aggiunta del fatto che si parla di una ferita ancora aperta di cui, fra l'altro, nessuno parla.
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SimoneNepo

Reg.: 12 Gen 2008
Messaggi: 59
Da: TORINO (TO)
Inviato: 24-02-2008 23:20  
In questo forum ci sono più flame che recensioni?
Cmq Kubrickfan da dove le copi le tue?
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Laggiù c'è qualcosa in agguato, e non è un uomo....moriremo tutti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: SimoneNepo il 24-02-2008 alle 23:21 ]

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 25-02-2008 00:30  
il fatto che mi dicano che copio le recensioni è per me la soddisfazione più grande, un valore di qualità : sono tutte mie. (le potete trovare anche con il nick marsellus wallace in altri forum, come quello in firma, e con il nome originale su http://www.tv-zone.net/. thanks.

marco, se non capisci cosa voglio dire inutile che ti dica che il cartello dello studente birmano, che è il secondo che appare dopo l'inizio film, tanto per farti capire che so benissimo cosa di cui parli, non è altro che un vacuo e fallace tentativo di dare valore a un film fondamentalmente vuoto di veri contenuti e intenti. se vuoi farti prendere per i fondelli e credere in specchietti per le allodole fai pure, io preferisco ben altri messaggi filmici che mi facciano riflettere.
se poi voglio approfondire la condizione birmana non ho certo bisogno di partire da rambo che di spunti proprio non ne da, utilizza la tragedia per farne un film dal nuscolo teso e grosso, simile al secondo come intento, e ciò è doppiamente colpevole e ingannatore.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: kubrickfan il 25-02-2008 alle 00:35 ]

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SimoneNepo

Reg.: 12 Gen 2008
Messaggi: 59
Da: TORINO (TO)
Inviato: 25-02-2008 01:55  
[quote]In data 2008-02-25 00:30, kubrickfan scrive:
il fatto che mi dicano che copio le recensioni è per me la soddisfazione più grande, un valore di qualità : sono tutte mie. (le potete trovare anche con il nick marsellus wallace in altri forum, come quello in firma, e con il nome originale su http://www.tv-zone.net/. thanks.

Ottime recensioni allora complimenti.



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[ Questo messaggio è stato modificato da: SimoneNepo il 25-02-2008 alle 01:55 ]

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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 25-02-2008 18:41  
quote:
In data 2008-02-25 00:30, kubrickfan scrive:marco, se non capisci cosa voglio dire inutile che ti dica che il cartello dello studente birmano[...]non è altro che un vacuo e fallace tentativo di dare valore a un film fondamentalmente vuoto di veri contenuti e intenti.

ma questo è assurdo, non puoi rispondere così per due semplici motivi:
1) questo è un forum e nei forum la gente parla, se pubblichi qualcosa di tuo devi anche considerare che qualcuno lo voglia criticare, se non vuoi rispondere a critiche o commenti non capisco perchè copi/incolli qui i tuoi scritti
2) ho riletto ora ora tutto il tuo topic, ho letto un sacco di volte le parole "fasullo" "fa ridere" "ripetitivo" ecc ecc ma a parte il pezzo finale che avevo quotato nel mio precedente topic non ho trovato motivazioni per supportare quanto dici. anzi, nella parte quotata dicevi che non ti piaceva perchè "non hanno parlato delle motivazioni della guerra", cosa che francamente mi fa pensare ad altri 1000 film dello stesso genere.

ps per SimoneNepo: io non posso fare flame con kubrickfan semplicemente perchè non lo conosco e neanche ci tengo a farlo, io critico solo quello che scrive, della sua persona non mi interessa nulla
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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 25-02-2008 19:30  
ma figurati marco, ci mancherebbe che io non accetti le critiche, sono giuste e doverose da prendere proponendosi, però non riesco davvero a pensare a un film come john rambo come portabandiera di diritti o coscienze scosse con un vero intento che non sia quello commerciale (troppe scene ripetute, troppe volte e per troppo tempo si occupa il film con scene d'azione che lo fanno diventare un combat movie di buona tecnica, spassosamente e grossolanamente divertente per chi adora sly e il suo personaggio, che per personalmente dopo il primo episodio ha perso qualunque fascino). ma è cinema dopopizza passatempo, non si esce scossi e turbati come dopo la visione di platoon o di Urla del silenzio (e neppure affascinati come per il primo mitico first blood), non ho sentito nessuno nei miei incontri dopofilm dire che adesso la Birmania questa sconosciuta sarà fonte di ore a lei dedicate (come invece potevano essere i film sopracitati). Poi come ho detto nella rece, (che ti ringrazio di aver letto con tanta attenzione e di averne data una controvisione personale) non c'è niente di male a divertirsi e farne cult o comprare la saga in dvd, ma gli intenti sociologici in questa maniera non entrano, sono molli e dispersi in un gusto che iconizza l'uomo e non la vicenda.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-02-2008 21:25  
Comunque questo film ha il merito di accendere qualche riflettore sulla guerra civile Birmana che dura da una sessantina di anni tra atrocità inenarrabili e di cui si parla poco o niente. Che il film non sposterà di una virgola la questione, è cosa quasi certa, però l'intenzione di Stallone - infarcita di luoghi comuni e stereotipi di vetusto tipo, con qualche guizzo per quanto riguarda le "atmosfere" delle riprese di taglio semidocumentaristico, e natturalmente l'action di pura marca rambista - sembrerebbe sincera...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 25-02-2008 alle 21:27 ]

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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 25-02-2008 23:00  
ma certo che è sincera, fidati!
dai andiamo AlZayd ma anche kubrickfan, pensiamo veramente che Stallone abbia detto fra sè e sè "uhm...metto dentro questo Rambo la Birmania così i miei fan lo vanno a vedere"?? tutta quella gente che è andata a vedere John Rambo è andata perchè ama il personaggio, chissenefrega dove fosse ambientato, sarebbero andati a vederlo anche se l'avesse girato nel cortile di casa mia! ed è proprio in questo fatto che risulta lodevole la scelta della Birmania, perchè giacchè la gente sarebbe andata a vederlo ugualmente, per lo meno si riesce a passare (sottotono) anche la difficile situazione di quel paese.
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