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PERCHE' IL CINEMA ITALIANO E' MORTO? |
Zamuele
Reg.: 02 Set 2007 Messaggi: 59 Da: Alatri (FR)
| Inviato: 23-12-2007 12:00 |
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Non riesco a capire perchè in italia il cinema sia morto... Perchè? Per quale assurdo motivo la produzione cinematografica del nostro paese è ormai relegata a due singoli generi, cioè il comico o la commedia? Ricordate un film d'avventura italiano degli ultimi tempi? IO NO! Un thriller? IO NO! Solo commedie sentimentali una di seguito all'altra, oppure film (per così dire "divertenti") sfornati a ripetizione dai comici nostrani. Nient'altro. Perchè? Ormai sono costretto a consolarmi con cosiddetti B-Movie (A mio parere migliori di tutto ciò che produciamo oggi) di registi troppo poco ricordati come Fernando Di Leo, Sergio Sollima, Umberto Lenzi (e ne potrei citare molti altri)...che a loro modo avevano il coraggio di creare qualcosa di estremo...ormai il cinema italiano ha paura di rischiare...a cosa è dovuto tutto questo?...siamo diventati ripetitivi...troppo ripetitivi
_________________ "Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema".
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 23-12-2007 12:05 |
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di film di genere ne escono,ma la gente non li vuole perchè fin tropp assuefatta dalla stile americano(a cui spesso noi scioccamente proviamo ad andare dietro).chessò,è uscito cemento armato o il nascondiglion ultimamente.ci sono stati bei titoli che hanno provato a leggere l'italia di oggi come giorni e nuvole e la giusta distanza,tutt'altro che commedie e di certo non da disprezzare.ma la gente non li guarda.però non se ne può più del discorso che il nostro cinema è morto.se lui è così,vorrei sapere quanto sta meglio quello americano ad esempio.
ciao! |
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Zamuele
Reg.: 02 Set 2007 Messaggi: 59 Da: Alatri (FR)
| Inviato: 23-12-2007 12:15 |
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il cinema americano per alcuni versi e messo peggio di noi, ma le produzioni sono di piu percio la cosa è meno evidente...è vero ci sono delle eccezioni nel nostro cinema...che a mio parere dovrebbero essere molte di piu...se si guarda la maggior parte dei nostri prodotti cinematografici dal punto di vista registico, o della sceneggiatura o da qual si voglia ulteriore prospettiva nell'80 per cento dei casi viene da piangere...e pensare che Sergio Leone era italiano.....
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 23-12-2007 12:20 |
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le cose stanno anche migliorando,ma ripeto che comunque,se la gente non li va a vedere i produttori non li cacciano i soldi.altro cinema di genere è palermo milano il ritorno(non malissimo come avevo letto tra l'altro),che ha ben incassato.pure leone,ha fatto sti 3 western quando li facevano tutti,poi è stato fermo quasi 20 anni ed è andato in america a girare.ma per capire,tu che film invidi agli americani che avremmo potuto fare noi?
ciao! |
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Zamuele
Reg.: 02 Set 2007 Messaggi: 59 Da: Alatri (FR)
| Inviato: 23-12-2007 12:28 |
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non è l'invidia verso il cinema americano che mi fa muovere questa critica verso il cinema italiano, è solo ke nei nostri film le tematiche sono piu o meno sempre le stesse...la famiglia...il lavoro...i figli...storie d'amore travagliato...questi film vanno bene per una parte di pubblico ma al resto chi ci pensa...a mio parere uno dei migliori registi italiani del nostro tempo che ha saputo variare e ha fatto film veramente unici è Salvatores...
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 23-12-2007 12:40 |
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è morto per il semplice motivo che il cinema d'autore distribuito con un sostegno importante è qualitativamente scadente. Salvo rare eccezioni, se pensiamo che l'attrice italiana che va per la maggiore all'estero è la Mezzogiorno, si capisce tutto; invece uno come Saverio Costanzo è pressoché sconosciuto pur essendo uno dei più bravi italiani in circolazione.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 23-12-2007 12:43 |
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verissimo,purtroppo il secondo film,coraggiosissimo,non se lo è filato nessuno,così come quelli di patierno,o dello stesso sorrentino.poi come thriller c'è stato la ragazza del lago di recente,oltre che il ritorno di argento.insomma,qualche proposta c'è sempre.
ciao! |
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roccomedia
Reg.: 15 Lug 2005 Messaggi: 3829 Da: Bergamo (BG)
| Inviato: 23-12-2007 13:39 |
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Di registi validi in Italia ce ne sono: Sorrentino, Garrone, Ciprì & Maresco (dei veri geni), Manetti Bros. Quello che è finito semmai è il cinema di genere (Michele Soavi è stato l'ultimissimo maestro di queste pellicole) un pò perchè si è inevitabilmente esaurito un filone che cambiando continuamente pelle è sopravvissuto per 40 anni ma anche perchè è cambiato il cinema e sono cambiati gli addetti ai lavori: non c'è più quell'umiltà che faceva guardare al cinema come vero e proprio "mestiere" da imparare. I Bava, Margheriti, Lenzi, Corbucci, Di Leo, è gente che è entrata nella "bottega" cinematografica a 15 anni cominciando dalle mansioni più umili (un pò come accadeva agli aspiranti artisti del Rinascimento che cominciavano da apprendisti nelle botteghe dei pittori più affermati) acquisendo ogni tipo di competenza e divenendo in grado nel giro di pochi anni di confezionare un film lavorandoci praticamente da soli con una straordinaria mentalità operaia che consentiva grande risparmio di tempo e denari. Bava girò "Terrore nello spazio" con due pietre reciclate da un peplum per scenografia e la sua immensa competenza nel lavorare sulle luci ed i colori. La Metro Goldwyn Mayer invece di buttare vecchie scenografie spaziali decrepite, andò a chiamare Antonio Margheriti (del quale ai produttori fu raccontato sapesse fare vere e proprie magie con budget quasi nulli) che in 2 mesi girò 4 lungometraggi che incassarono milioni di dollari negli Usa.
Certo questa era gente che faceva il lavoro di 8-10 persone: la specializzazione, la divisione del lavoro sempre più parcellizzata, ha aumentato vertiginosamente anche i costi del cinema low budget, finendo per farlo cessare di esistere. La polemica di qualche mese fa di Tarantino nasce dalla morte di questo tipo di cinema piuttosto che da un generico scagliarsi contro il cinema italiano. |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 23-12-2007 14:51 |
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grazie al cielo che c'è Moretti.
ma quanto è geniale Moretti? l'altra sera mi sono rivisto tre suoi film di fila.
secondo me non è italiano dai, è un immigrato clandestino, o più probabilmente un ex malavitoso francese sotto copertura.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 23-12-2007 14:58 |
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penso che il problema sia la mancanza di finanziamenti: non tanto perchè di soldi non ce ne siano più, ma perchè vengono in massima parte investiti o nei prodotti sicuri sul riscontro al botteghino (cinepanettoni, americanate, storie di crisi) o destinati alla fiction.
poi c'è anche un altro problema: il monopolio.
ci sono società di produzione e distribuzione potenti e abbastanza affermate da anni (filmauro, medusa, rai cinema)che impediscono ad altre minori (che hanno però idee nuove e molto talento) di far emergere film innovativi e registi nuovi. e sono potenti e affermate anche perchè si allineano ai gusti troppo facili e risaputi del botteghino. e oggi è anche la capacità di pubblicizarsi, i mezzi che ci vogliono per pubblicizzarsi a far diventare o a far rimanere famoso un film, un regista o un produttore.
il cinema di rottura viene invece ostacolato. e ha anche pochi mezzi per pubblicizzarsi e prima ancora per finanziarsi sufficientemente per una successiva distribuzione su larga scala.
cmq, come ho scritto a inizio post, non sono solo i grossi finanziamenti e il monopolio a togliere potere a un cinema italiano differente che può emergere e a farlo rimanere consolidato ai soliti altri.
i grossi produttori non esisterebbero neanche loro se non facessero film che sono la cassa di risonanza o delle americanate o delle fiction (matrimonio alle bahamas è entrambe le cose: un misto di ti presento i miei-mi presenti i tuoi? più il televisivo un ciclone in famiglia).
infine contano anche le raccomandazioni:
ad esempio il regista claudio fragasso ha ottenuto finanziamenti dalla legge dello Stato e dal ministero dello spettacolo sia per palermo milano solo andata sia per milano palermo il ritorno.
un pò di raccomandazioni politiche ci sono eccome (e cmq difficilmente a rai fiction e a rai cinema c'è un solo colore politico piuttosto che un altro: la cosa varia in genere a seconda delle correnti che si formano in base al potere politico del momento).
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 23-12-2007 19:25 |
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quote: In data 2007-12-23 12:05, badlands scrive:
di film di genere ne escono,ma la gente non li vuole perchè fin tropp assuefatta dalla stile americano(a cui spesso noi scioccamente proviamo ad andare dietro).
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Ma invece al bottegino è sempre un trionfo di commedie all'italiana, che ogni anno stracciano perfino i colossal più commerciali hollywoodiani, figuriamoci i film d'autore americani. La verità è che il pubblico è assuefatto, sì, ma all'italietta del romanticismo superficiale e della commediola pseudoromantica.
_________________ "Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"
"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields) |
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bunch311
Reg.: 20 Gen 2005 Messaggi: 430 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-12-2007 19:27 |
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non è che il cinema europeo in generale viva un grande momento;qualche grande film,ma non c è una cinematografia nazionale che faccia scuola |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 23-12-2007 19:48 |
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quote: In data 2007-12-23 19:27, bunch311 scrive:
non è che il cinema europeo in generale viva un grande momento;qualche grande film,ma non c è una cinematografia nazionale che faccia scuola
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perchè il cinema faccia scuola ci vuole un regista o un gruppo di registi che portino fuori la loro autonoma personalità artistica e raccontino qualcosa di nuovo, ma soprattutto qualcosa che possa coinvolgere le generazioni senza cadere nelle storie televisive di facili emozioni.
basti pensare alle epoche che ha vissuto in passato il cinema italiano, sia di intellighenzia che quello di intrattenimento.
nel primo caso abbiamo avuto la commedia all'italiana (risi, scola, monicelli), i film introspettivi (ferreri, antonioni), il cinema di impegno politico, sociale e civile (rosi, damiani, petri).
nel secondo caso lo spaghetti-western (con una firma autorevole come sergio leone che lo ha sprovincializzato dall'etichetta della copia americanoide), il poliziesco, la commedia sexy.
e in entrambi i casi ottimi consensi.
in Italia purtroppo non ci sono più gli artisti di una volta e il clima cinematografico in generale si è troppo trasformato.
ma anche all'estero, benchè si portano avanti idee ancora originali in alcuni casi, manca un cinema di impronta, epocale: basti pensare al fatto che negli Usa attori del calibro di de niro, hoffman, nicholson non interpretano più film come quelli che tra gli anni '70 e '80 hanno reso storici loro e il loro cinema di appartenenza, cioè quello americano (benchè, ovviamente, oggi le storie andrebbero cmq poi adattate alle loro situazioni anagrafiche).
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è vero che la gente fa molto la fila al botteghino per le commedie italiane ma a farci caso succede soprattutto quando i distributori utilizzano astutamente il periodo di dicembre.
i registi che possono anche fare a meno del fine anno non sono molti: più che altro verdone e i vanzina (ma loro hanno nomi che sono il simbolo di una comicità che ha fatto storia in Italia e quindi stanno fuori dalle ultime generazioni di autori che hanno legato la loro strategia di lancio al periodo di dicembre-gennaio, che oggi appunto sembra quasi l'unico che va forte). talvolta anche salemme ha optato per altri periodi del'anno(ma in questi casi chissà perchè non riscuote mai troppi consensi).
per il resto: pieraccioni, aldo-giovanni e giacomo, boldi, de sica.
hanno paura di affrontare altri momenti per uscire.
sembra quasi che ormai oggi comicità italiana vuol dire dicembre-gennaio.
come a dire che ogni metà gennaio si dice: l'appuntamento con la prossime commedie è all'anno prossimo (che sia un cinepanettone, un film del trio a,d,g o un nuovo titolo di pieraccioni)..
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 23-12-2007 19:59 |
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beh salemme dopo aver floppato due o 3 volte a natale,quest'anno è uscito parecchio prima ed è andato bene,e oltre a natale ora sta uscendo anche san valentino come festa,visto i successi dell'ultimo bacio,le due notti prima degli esami,ho voglia di te e il prossimo di muccino jr.nelle ultime due stagioni il cinema medio sta assai incassando,chi non tira più sono gli autori,moretti a parte.
ciao! |
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Skualo
Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 24-12-2007 00:28 |
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L'arte migliore scaturisce da particolari condizioni endemico-congiunturali dell'ambiente in cui opera un artista, o dallo stato generale dell'artista.
Evidentemente i registi nostrani stanno troppo bene per partorire qualcosa di interessante, o non deragliano nella pazzia che regalerebbe loro perle di inusitato splendore. Puo' darsi pure che non abbiano nessun conflitto interiore interessante in atto.
Insomma... sono belli satolli (di denaro?) e si vede e lo vediamo. Troppe fighette da lanciare (e da scopare), troppi bellocci da ingaggiare per ingraziarsi le fazioni di teenagers arrapate che da sole contribuiscono a sbancare i botteghini, soliti cliches da coprire per andare a colpo sicuro perchè non si puo' rischiare artisticamente... altrimenti non ci sarà una prossima volta (mica scemi i produttori... semmai poco temerari ed arditi.. ma mica scemi).
Evviva Pieraccioni allora con il suo eterno ciclone che come i nostri politici si rinnova ad ogni legislatura.... stessa zuppa di fagioli, stesso sapore ma rigorosamente in scatole sempre diverse e mutlicolori. D'altronde l'italiano medio compra la scatola.. mica la zuppa.
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