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Il cinema di Eric Rohmer |
Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 08-09-2002 02:49 |
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Rohmer è
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 02:22 ] |
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skyjuice
Reg.: 28 Mag 2002 Messaggi: 339 Da: ge (GE)
| Inviato: 08-09-2002 14:21 |
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quote: In data 2002-09-08 02:49, mattia scrive:
Ogni passaggio di inquadratura ha una sua morbidezza e lo stesso film, preso nella sua durata generale, ha un gusto quasi percepibile in bocca.
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 08-09-2002 alle 03:15 ]
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anch'io ho sempre avuto questo genere di percezione guardando i suoi film
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 09-09-2002 17:42 |
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adoro il cinema di Romher...perchè si muove in un ambito che mi è famigliare la sua "origine letteraria" come l'hai definita tu è qualcosa che riconosco, qualcosa che mi appartiene.
ma credo, che vada oltre l'importanza che lui dava ai dialoghi, alle parole.
La forma letteraria del cinema di Romher sta nella struttura stessa dei suoi film che nella maggior parte dei casi ricalcano quello che era lo schema utilizzato in tutti i romanzi della prima metà del '900 (Von Kleist o Roth per farti un esempio): c'è una situazione - qualcosa che la sconvolge (una volontà ma più spesso il caso nei film di Romher) - una riflessione sul cambiamento - il ripristino della situazione iniziale.
ed è in questa sorta di "griglia" che si muovono i suoi personaggi, che sospendono i propri desideri e le proprie "non azioni" nel limbo del "non accaduto" tanto caro al cinema francese di quel periodo.
Ed è grazie a questa struttura che le sue opere risultano essere tanto raffinate pur nela loro semplicità.
E per altro, dei grandi autori della nouvelle Vague ( da cui però mi sembra che lui si distaccò quasi subito, se non ricordo male, per seguire una linea tutta personale, priva di ogni concessione sentimentale) è quello che preferisco...meno passionale di Truffaut, meno pessimista di Godard, mi ha sempre dato la sensazione di essere un "rinascimentale"...
Rigoroso nella sua "morale delle immagini" deputate a rappresentare la realtà sociale, non quella "naturale" ed estremamente raffinato nell'uso dei gesti (cosa che per altro ha confermato restando appunto fedele ai suoi ideali ne "la nobildonna e il duca").
I sentimenti, le passioni, l'erotismo stesso, nei film di Romher sono sempre velati, non nascosti, attenzione, ma neanche esplicitati senza grazia ne mistero, sono discreti senza perdere d'intensità.
un autore che di recente sembra aver appreso la sua lezione molto bene è Sautet (Nelly e monsieur Arnaud - un cuore in inverno) ma sembra più cupo, meno lieve di Romher
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"be bold and mighty forces will come to your aid" (goethe)
[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 09-09-2002 alle 18:00 ] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 09-09-2002 23:12 |
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 02:22 ] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 09-09-2002 23:51 |
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 02:23 ] |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 10-09-2002 01:43 |
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...grande spiegazione...ho capito persino io che mi ero impicciata quando lessi l'intervista di Rohmer l'anno scorso a Venezia in occasione del leone d'oro alla carriera e della contemporanea presentazione de "L’Anglaise et le Duc"...parlava di "piano -sequenza" e profondità di campo...
in quell'intervista diceva anche un'altra cosa che si può riallacciare al nostro discorso, spero di ricordare bene:
quando Grace, la nobildonna, si fa descrivere dalla cameriera ciò che accade in Place de la Concorde (che all'epoca era Place de la Revolution ma la nobildonna inglese chiama ancora Place Louis xv...ovviamente) il regista si chiese se il dialogo da quel ponte poteva essere verosimile e fu confortato dal ricordo di alcune pagine di Maupassant in cui due personaggi di un libro (mi sembra fosse “Notre coeur”, ma non ricordo bene)si danno appuntamento proprio in quel determinato punto e vedono il paesaggio "evocato" (a questo punto mi sembra il termine più adatto) nel film.
Magnifico...una ricostruzione tanto filologicamente corretta che avrebbe fatto invidia al Kubrick di Barry Lyndon.
trovo però che i film migliori di Rohmer siano altri, in questo caso l'uso del digitale mi ha dato un sensazione di freddo distacco, come se si fosse stancato di cercare di far capire alla gente le sue tematiche...strana sensazione.
anche se poi anche in questo film come nei precedenti l'evento storico è solo un pretesto per descrivere sentimenti che nell'uomo convivono in ogni epoca storica, in qualunque tipo di regime l'amore, la paura e la diffidenza nei confronti dell'amato.
Proprio come il duca d'Orleans (amante più della sua utopia di una monarchia costituzionale illuminata che della nobildonna inglese)è attratto e respinto daglla rivoluzione e dagli eccessi che inevitabilmente questa porta con se così Grace (la rappresentazione più "universale") è attratta dall'amore ma la tempo stesso teme gli eccessi a cui questo conduce.
E non sarebbe stato possibile in nessun altro modo se non con l'alternaza delle inquadrature sugli attori di cui parlavi tu rendere questa dualità di uno stesso sentimento...poi vediamo "le quinte" e siamo di nuovo in un contesto storico che per altro, negli anni della Nouvelle Vague fu un'altro dei punti di forza dei suoi film con cui riece ad essere testimone attento e discreto della sua epoca...
mmmhhh fino ad ora sono stata troppo razionale...mi sa che mi stai influenzando troppo....è con i film di Rohmer che ho comiciato ad amare Parigi (che è stata set di molti dei suoi film) a causa sua ho persino visitato la Villette...quartiere moderno dedicato alla scienza...mi sentivo come Moby Dick in un romanzo di Jane Austen è per causa sua che mi sono ritrovata quasi senza volerlo nel Museo Picasso.
Anzi ora che mi ci fai pensare questo suo modo di costruire l'immagine (da come lo descrivi tu) quasi deframmentandola mi fa pensare molto ad un quadro del secondo periodo di Picasso (quello in cu frequentava Braque per intenderci)è come se le inquadrature della scena nella loro sequenza fossero le diverso prospettive da cui si può vedere uno stesso momento della stessa...o sbaglio?
[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 10-09-2002 alle 02:00 ] |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001 Messaggi: 8325 Da: Reggio Calabria (RC)
| Inviato: 10-09-2002 08:19 |
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accidenti che post
_________________ "Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy
http://ondedinchiostro.splinder.com/ |
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OneDas
Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 10-09-2002 09:34 |
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quote: In data 2002-09-10 08:19, aguirre scrive:
accidenti che post
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mi associo agli applausi di Agui, vi assicuro che non è facile intervenire ora senza rischiare di dire banalità.
"mi sentivo come Moby Dick in un romanzo di Jane Austen"
E' un po' la sensazione che provo anch'io in questo momento.
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Si fossi foco arderei lo mondo
si fossi vento lo tempesterei...
[ Questo messaggio è stato modificato da: OneDas il 10-09-2002 alle 09:38 ] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 11-09-2002 01:31 |
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Mi Piaci Richmondo!
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 27-09-2007 alle 02:24 ] |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001 Messaggi: 8325 Da: Reggio Calabria (RC)
| Inviato: 11-09-2002 08:31 |
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quote: In data 2002-09-11 01:31, mattia scrive:
ora aspettiamo solo di essere presi a lavorare per filmup..
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io, se qualcuno chiederà la mia opinione, perorerò la vostra causa
_________________ "Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 12-09-2002 00:44 |
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ottimo aguirre...
no, sai, io ci tengo. Missgordon deve andare al più presto a scrivere su La reppublica...
quindi pensaci tu...
dici che entro una settimana si riesce ad avere un appuntamento?
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 12-09-2002 alle 01:05 ] |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001 Messaggi: 8325 Da: Reggio Calabria (RC)
| Inviato: 12-09-2002 11:05 |
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quote: In data 2002-09-12 00:44, mattia scrive:
ottimo aguirre...
no, sai, io ci tengo. Missgordon deve andare al più presto a scrivere su La reppublica...
quindi pensaci tu...
dici che entro una settimana si riesce ad avere un appuntamento?
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 12-09-2002 alle 01:05 ]
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Kaiserino...dove sei io peroro ufficilmente la causa...
Senti Miss...ma davvero sciverai x Repubblica? Su cosa?????
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mi mancherei un casino"
Aguy
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-09-2002 17:56 |
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quote: In data 2002-09-12 11:05, aguirre scrive:
quote: In data 2002-09-12 00:44, mattia scrive:
ottimo aguirre...
no, sai, io ci tengo. Missgordon deve andare al più presto a scrivere su La reppublica...
quindi pensaci tu...
dici che entro una settimana si riesce ad avere un appuntamento?
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 12-09-2002 alle 01:05 ]
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Kaiserino...dove sei io peroro ufficilmente la causa...
Senti Miss...ma davvero sciverai x Repubblica? Su cosa?????
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ma come su cosa!!!! Aguy! è ovvio che quando finalmente riuscirò ad eliminare la Bignardi mi occuperò delle recensioni cinematografiche!
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"be bold and mighty forces will come to your aid" (goethe)
[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 13-09-2002 alle 18:04 ] |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-09-2002 18:00 |
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p.s
tornando a Rohmer, ma senza allontanarmi troppo da te (che poi mi sento male) so che durante tutto ilperiodo fra gli anni 60 e gli anni70 si avvalse della collaborazione di uno fra i migliori direttori della fotografia di quel periodo , Nestor Almendros. Sai qualcosa sul suo stile?
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001 Messaggi: 8325 Da: Reggio Calabria (RC)
| Inviato: 14-09-2002 08:15 |
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quote: In data 2002-09-13 18:00, missGordon scrive:
p.s
tornando a Rohmer, ma senza allontanarmi troppo da te (che poi mi sento male) so che durante tutto ilperiodo fra gli anni 60 e gli anni70 si avvalse della collaborazione di uno fra i migliori direttori della fotografia di quel periodo , Nestor Almendros. Sai qualcosa sul suo stile?
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anche io avrei un mancamento di respiro se mi allontanassi da te (ps precisato sul cosa, ma scriverai davvero su Repubblica? oltre ai numeri di telefono quando ti mancasse altro tipo di carta a portata di mano...)
rips
se conosco lo stile di Nestorino???? se lo conosco???
al solo pensiero sono pervaso da una eccitazione profondissima, quasi come se sentissi il canto delle sirene..
senti vediti x bene (sarebbe basisalre vederlo in pellicola) "I Giorni del cielo" di Cimino, nn ho alcun libro x controllare, ma dovrebbe essere stata sua la fotografia (di Almendros) è straordinaria, avevo partecipato a degli stages con Storaro e lui la descriveva incantato.
In quel film ci sono delle scene girate nei campi al tramonto e per illuminare gli attori ha usato immensi falo'..ti ho detto abbastanza?
baci vespertini
_________________ "Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy
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