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Georges Meličs et Le voyage dans la lune |
NancyKid ex "CarbonKid"
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 6860 Da: PR (PR)
| Inviato: 27-01-2005 20:34 |
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Se i fratelli Lumičre accesero la lampadina della prima forma di cinematografia, Georges Meličs liberņ la fantasia e la creativitą. Sicuramente un regista all'avanguardia, fu aiutato dalla sua precedente carriera come mago prestigiatore ed illusionista. Dopo aver assistito alla prima proiezione cinematografica dei Lumičre, Meličs capisce immediatamente la potenzialitą di questo nuovo strumento e forma espressiva, dando vita ad un filone di cortometraggi (di cui abbiamo perso i 2/3) asssolutamente innovativi.
La sua opera pił celebre č Le voyage dans la lune, ed č anche una delle poche opere che superano la durata dei 2,3 minuti. Il regista francese era un artista a 360°, infatti si occupava non solo delle riprese, ma curava personalmente anche l'arredamento e le scenografie.
Le voyage dans la lune, ispirato a Verne, č di una dinamicitą incredibile, Meličs infonde in esso tutta la sua idea di Cinema, ovvero: Spettacolo visivo e intrattenimento. Riconosciuto come primo film di fantascienza della Storia del Cinema, l'opera conserva tutt'ora tutta la sua visionarietą con scenografie ricchissime e trucchi pirotecnici mai visti prima di allora. Meličs poneva lo spettatore in un altro dimensione, infatti suo il primo concetto di Cinema come fabbrica dei Sogni, come realizzazione di qualcosa di impossibile nella vita reale. Ecco che assistiamo ai primi alieni della storia del cinema, alla prima immaginazione di un' altra dimensione: le immagini sono strabilianti, ordinati sotto una rigorosa tecnica meccanica di rappresentazione formale. Trucchi preferiti dal regista sono le sovraimpressioni d'immagine, le dissolvenze, illusioni ottiche, e chi pił ne ha ne emetta, in fondo Meličs era un vero mago col cappello, pronto a tirare fuori nuovi trucchi creativi ogni volta per sorprenderci. Con fermo immagini ed effetti visivi totalmente originali Meličs ci porta sulla luna, sotto gli abissi e i mari, il tutto con uno sguardo ironico e comico, con attori/mimi divertiti e divertenti.
Meličs riesce quindi ad inquadrare nella sua pił totalitą il Cinema come puro spettacolo visivo, un circo di visionarietą a cui sarą influenzato tutto il successivo cinema del genere. Senza Meličs, probabilmente non ci sarebbe stato nessun Chaplin.
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"Vuoi una sigaretta?"
"No grazie, ne ho appena spenta una. Sei pronto a diventare famoso?"
[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 27-01-2005 alle 20:37 ] |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 27-01-2005 20:42 |
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Dopo Bunuel Melies, i miei cazzo di complimenti
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
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simboy
Reg.: 20 Set 2002 Messaggi: 1603 Da: grugliasco (TO)
| Inviato: 27-01-2005 21:01 |
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L'ho visto , fa figo e non impegna.
Posso dirlo ?
Meglio di "Armageddon".
Scusate
_________________ Qualunque impressione faccia su di noi , egli č un servo della legge , quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano. |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 28-01-2005 19:01 |
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Oltretutto un film di Melies č un ottimo momento per notare alcune caratteristiche del cinema primitivo:
Autarchia dell'inquadratura, che viene costruita secondo un policentrismo narrativo che sviluppa diversi centri di attenzione all'interno di un'unica inquadratura fissa e unipuntualitą della ripresa (che deve esaurire l'azione narrata prima di passare alla successiva) e un montaggio che ancora viaggia per giustapposizione sono le caratteristiche portanti di questo tipo di cinema.
Poi arriva Porter e poi Griffith e niente sarą pił cosģ.
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
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Hawke84
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 28-01-2005 21:19 |
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La domanda č:
č giusto chiamare Melies "regista"?
_________________ perchč l'italiano č sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 28-01-2005 21:45 |
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Ovvio che non sia un cinema montato, ma č solo un tipo di linguaggio differente. C'era un sacco di montaggio interno, per esempio, e considerati i limiti dell'epoca e nonostante questi la fascinazione che era in grado di creare, bhe era un regista coi controcazzi.
Ovviamente se per regia intendiamo il gioco di raccordi e piani e lo sviluppo di un linguaggio narrativo attraverso la combinazione di questi, arriverą solo con il cinema classico.
Ma allora: č giusto considerare Vertov un regista? |
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spooky1981
Reg.: 07 Ago 2002 Messaggi: 224 Da: Casatenovo (LC)
| Inviato: 28-01-2005 22:34 |
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Ricordo di averlo visto durante un corso cinematografico.
Ne ero rimasta completamente affascinata. Mi chiedevo come poteva un uomo a quei tempi creare una simile opera.
Le stesse sensazioni che avevo avuto con "M" e Metropolis di Lang... o con "la rapina al treno"... |
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Hawke84
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 29-01-2005 11:18 |
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Mah..
non sono molto convinto che si possa gią parlare di montaggio interno con Melies. Dopotutto, ditemi se sbaglio, ho sempre creduto che di montaggio interno si potesse parlare solo in ambito di piani sequenza e/o profonditą di campo.
Quello che č stato il vero merito di Melies č stato, a parer mio, "solo" quello di distaccare per la prima volta il mezzo cinematografico dalla sua originaria funzione di "documento della vita reale"...trasformandolo in una serie di trucchi ed illusioni che richiamavano solo alcune delle potenzialitą dell'illusione cinematografica. Melies ha fatto diventare il cinema spettacolare e lo ha avvicinato finalmente all'industria.
Ma, come avete giustamente ricordato, se possiamo parlare di un primo linguaggio del cinema solo da Porter, Griffith e russi vari in poi allora mi sembra prematuro poterlo definire "regista di cinema".
I segni che aveva a disposizione non erano segni di un linguaggio cinematografico ma ancora marcatamente teatrali (il policentrismo narrativo e l'unipuntualitą della ripresa di cui parlava Marat mi sembrano ancora dei fenomeni molto vicini all'impronta tatrale dello spettacolo).
Dissolvenze e trasparenze sono certamente un primo passo verso il cinema ma risultano ancora dei meri trucchi.
_________________ perchč l'italiano č sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 29-01-2005 14:37 |
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quote: In data 2005-01-29 11:18, Hawke84 scrive:
Mah..
non sono molto convinto che si possa gią parlare di montaggio interno con Melies. Dopotutto, ditemi se sbaglio, ho sempre creduto che di montaggio interno si potesse parlare solo in ambito di piani sequenza e/o profonditą di campo.
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Se lo vedi in opposizione al montaggio tradizionale, allora č ovvio. Se invece lo consideri uno strumento teorico a sč stante, puoi parlarne quando vuoi.
In effetti, a livello teorico si sviluppa in questo senso, con Welles e tutto il resto. Ciņ non toglie che se ne possa parlare anche per opere precedenti, nel momento in cui si affranca dalla contingenza storica e diventa categoria analitica.
Ovvio che si abbia un'impostazione teatrale, dato che l'inquadratura era fissa come quel baraccone di mdp che si trovavano.
quote: In data 2005-01-29 11:18, Hawke84 scrive:
Dissolvenze e trasparenze sono certamente un primo passo verso il cinema ma risultano ancora dei meri trucchi.
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In realtą tutto il cinema č un mero trucco. E quel cinema delle attrazioni ce lo ricorda, con i suoi arresti e sostituzioni e sovrimpressioni. Certo che se lo chiamiamo primitivo, un motivo c'č. Ti ripeto se secondo te il cinema arriva solo con la narrazione classica, perchč Vertov sarebbe un regista, visto che se ne sbatte costantemente le balle di questa narrazione?
Melies č poesia e movimento, nč pił nč meno di tutti quelli che lo seguiranno. Che attraverso una serie di strumenti tecnici e di limiti che questi impongono cerca di codificare un suo linguaggio e raccontare storie e visioni. Cosa c'č di pił in un regista di oggi se non tutti i film che lo hanno preceduto e che Melies non poteva aveva visto?
quote: In data 2005-01-29 11:18, Hawke84 scrive:
Melies ha fatto diventare il cinema spettacolare e lo ha avvicinato finalmente all'industria.
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Invece, questo č un errore storico. Melies era un artigiano, faceva tutto da solo e le enormi spese che si trovņ a sostenere lo portarono al fallimento. Il che, ai miei occhi, ne accresce il valore e la dimensione.
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 30-01-2005 alle 01:59 ] |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-01-2005 02:09 |
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Adesso che c'č Marat, io posso andare in pensione.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 30-01-2005 02:13 |
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Grazie tesoro, adesso se vuoi puoi mandarmi affanculo su messenger.
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-01-2005 02:14 |
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No lo faccio quando torni qui.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 30-01-2005 02:15 |
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Dicevi?
_________________ (..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar) |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 30-01-2005 02:16 |
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Non qui sul forum, babbeo...
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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MaratSafin
Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 30-01-2005 02:17 |
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Certo che delle volte sono veramente stordito.
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