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I diari della motocicletta |
philipcat
Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-04-2004 17:54 |
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Forse è presto per discuterne, uscirà in Italia a ridosso dell'estate, credo. Ma ho un misto di delusione e incertezza che mi spinge a parlarne.
Il film, prodotto da Redford, narra il famoso viaggio iniziatico compiuto nel 1952 da Ernesto Che Guevara e il suo amico Alberto Granado, ventitrenni studenti di medicina, ed è basato sulle loro note di viaggio. I due ragazzi, di buona famiglia e di buone letture partono per un viaggio che dalla Patagonia li porterà ad attraversare il Cile, il Perù, la Colombia e che si concluderà in Venezuela, in tempo per il compleanno di Alberto. La mitica e vetusta Norton, soprannominata "La Poderosa" dopo varie vicissitudini li pianterà in asso ed essi continueranno a piedi. I caratteri dei due ragazzi sono ben disegnati: malaticcio e un po' moralista l'uno, più scanzonato e estroverso l'altro. Come è noto gli incontri e le esperienze di quel viaggio segneranno una radicale svolta nella vita di ambedue; il giovane Ernesto supererà la linea d'ombra che lo separa dalla consapevolezza del suo destino di capo, al servizio di un'idea forte di riscatto e di giustizia.
Poteva essere un road movie di rango, eppure il taglio estetico scelto dal regista Walter Salles è discontinuo, pedestre, a tratti televisivo, qua e là documentaristico (la parte migliore) quando non agiografico e didascalico. Durante l'attraversamento del fiume verso i lebbrosi si rischia addirittura la canonizzazione.
Non ho visto il pluripremiato Central do Brasil dello stesso regista. E' stato soppravvalutato o I diari della Motocicletta è solo un incidente di percorso?
Il protagonista è Gael Garcia Bernal,già visto in Amore e Perros, una scelta condivisibile anche se forse è un po' legnoso. Rodrigo de la Serna nella parte di Granado mi è sembrato più efficace.
Mi piacerebbe leggere le vostre opinioni, quando ne saprete qualcosa.
_________________
Le brave bambine vanno in paradiso.
Quelle cattive vanno dappertutto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 22-05-2004 alle 00:38 ] |
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philipcat
Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-04-2004 20:32 |
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Dimenticavo di aggiungere l'imperdonabile svista rilevata da un amico fotografo. La macchina fotografica brandita da Ernesto non è la mitica Laica tramandataci dai cronisti dell'epoca ma una Zeiss. Se ha ragione è un piccolo falso storico.
_________________ Don't dream it, be it. |
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13Abyss
Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 05-04-2004 20:42 |
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Questo post mi risveglia un pò gli occhi intorpiditi...
[ Questo messaggio è stato modificato da: 13Abyss il 05-04-2004 alle 22:06 ] |
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philipcat
Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 18-05-2004 11:16 |
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Mi permetto di tirar su queste quattro righe postate prematuramente, visto che il film esce domani a Cannes e a stretto giro di posta nelle sale, a Roma perlomeno fra due giorni.
Non credo che strapperà qualche premio, prima di tutto, a mio avviso, perché ha delle debolezze strutturali e poi perché leggo che i favoriti sono Kusturica e 2046 di Wong Kar Wai.
Se vi interessa il tema o Walter Salles scrivete i vostri commenti.
_________________ Don't dream it, be it. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 18-05-2004 11:28 |
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celeste
Reg.: 23 Apr 2004 Messaggi: 867 Da: firenze (FI)
| Inviato: 21-05-2004 23:07 |
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L'ho visto oggi e a me è piaciuto tantissimo. Ti rendi conto che sai pochissimo di che Guevara, sì è una faccia sulle magliette, è un rivoluzianario che è morto giovane, io pensavo addirittura che era cubano. Mea culpa non voglio dire, ma questi film sono utili per gettare luce sulla vita di personaggi di cui si conoscono magari i fatti più eclatanti ma solo superficialmente.
Sicchè l'ho trovato molto interessante. Era un ragazzo come tanti e il film ti fa capire come è nata in lui la passione rivoluzionaria, come una missione, per ristabilire la giustizia verso i popoli sfruttati. Non era un superuomo, un combattente alla Rambo, anzi faceva il medico, era malato d'asma, veniva da una famiglia benestante e invece di godersi gli agi che gli venivano dalla sua nascita si è votato anima e corpo a una nobile causa.
Sono contenta di averlo visto.
_________________ Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.
(Charles Bukowski) |
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philipcat
Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-05-2004 00:43 |
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quote: In data 2004-05-18 11:28, gatsby scrive:
ps: per i film che ancora devono uscire sarebbe più adatta Cinenews.
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Scusa, mi accorgo in ritardo di questa piccola bacchettata sulle mani, ormai superata dall'uscita del film.
Posso sommessamente ricordarti che The Passion aveva 25 pagine di post prima ancora di arrivare in Italia, che da un mese stiamo parlando del film di Almodovar che uscirà probabilmente a settembre, e ti risparmio il resto dell'elenco per non essere troppo puntigliosa?
Grazie.
_________________ Don't dream it, be it. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-05-2004 01:22 |
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Marxetto
Reg.: 21 Ott 2002 Messaggi: 3954 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-05-2004 07:23 |
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Mi permetto di dire la mia...
Nel caso specifico,l'autore del post,ha già visionato il film di cui tratta,peraltro argomentando ottimamente le sue valutazioni.Se poi col tempo il topic ingranerà,vedendo la partecipazione di altri che avranno avuto la possibilità di guardare il suddetto film,questo non è dato saperlo in precedenza.Generalmente tendo a spostare in CineNews quelle discussioni imperneate su domande estremamente ridotte all'osso,rispetto a film non ancora in programmazione nelle sale,ma che colui stesso che ha dato vita al thread non ha ancora visto.Tutto questo per dire,che a mio modesto avviso,topic del genere,è giusto che rimangano in Tutto Cinema.E che,molto tra virgolette,li troverei abbastanza "sprecati",in CineNews.Per il semplice fatto che qui,chi ha deciso di scrivere,lo ha fatto con cognizione di causa,mentre lì,di sovente,si discute (per forza di cose)molto approsimativamente,di pellicole che in pratica nessuno ha ancora avuto modo di vedere.Mi sono dilungato anche troppo,scusate per l'OT esagerato,prego anzi che si prosegua a parlare del film,senza la necessità di replicare al mio scritto.
_________________
"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 22-05-2004 alle 14:30 ] |
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lemona
Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 22-05-2004 12:16 |
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non mi ha entusuiasmato ,anzi deluso, troppo lungo, scontato, che non dice assolutamente niente, se non parlasse del che sarebbe stroncatissimo.il primo tempo e' una continua caduta dalla moto, il secondo si riduce nella visita al lebbrosario, in mezzo il bel panorama. insomnma un documentario che si poteva benissimo trasmettere in tele. i due attori hanno la stessa drammaticita'e recitazione di alessandro gassman e ginmarco tognazzi. hasta la vista |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-05-2004 19:18 |
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andrò a vederlo domani da sola...poi vi dirò...lo aspetto da un pò.
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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mariano
Reg.: 01 Nov 2003 Messaggi: 2283 Da: san remo (IM)
| Inviato: 23-05-2004 20:15 |
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il solo immaginare il pensiero del giovane Che mi commuove
_________________ Io accetto il caos, non so se il caos accetta me. |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-05-2004 22:07 |
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quote: In data 2004-04-04 17:54, philipcat scrive:
Poteva essere un road movie di rango, eppure il taglio estetico scelto dal regista Walter Salles è discontinuo, pedestre, a tratti televisivo, qua e là documentaristico (la parte migliore) quando non agiografico e didascalico. Durante l'attraversamento del fiume verso i lebbrosi si rischia addirittura la canonizzazione.
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Di fronte a questa opinione, dal momento che mi trovo spesso a condividere le tue idee filmiche, resto perplesso al punto che ho rinunciato a vederlo, per ora. Anche il trailer, per quel che vale, mi ha un po' raffreddato, ed inoltre, il pur bravo Bernal non ce lo vedo nei panni del Che. Mettiamoci pure che negli ultimi tempi la mia prevenzione per il cinema mainstream si è ulteriormente aggravata (ho preso troppe sole!), ti chiedo se tutto sommato vale la pena perdere due orette e spendere qualche spicciolo, oppure se è meglio che mi rilegga il libro. Non vorrei rimanere troppo deluso e perdere quell'incanto che la viva "voce" del grande Comandante Che Guevara (yo tambien aprendì a quererlo mucho!)mi aveva lasciato.
Mi chiedo infatti se il cinema che resta un ottimo strumento per far meglio conoscere al grande pubblico fatti e personaggi che altrimenti resterebbero pressochè ignorati, al massimo immagine collettiva sfocata, faccia bene alla letteratura, ai fatti e personaggi stessi, oppure se, in certi casi, in questo caso, finisce per mostrare il "fantasma" di una sostanza ben più pregnante e viva.
Grazie Phil
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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philipcat
Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 23-05-2004 22:51 |
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quote: In data 2004-05-23 22:07, AlZayd scrive:
quote: In data 2004-04-04 17:54, philipcat scrive:
Poteva essere un road movie di rango, eppure il taglio estetico scelto dal regista Walter Salles è discontinuo, pedestre, a tratti televisivo, qua e là documentaristico (la parte migliore) quando non agiografico e didascalico. Durante l'attraversamento del fiume verso i lebbrosi si rischia addirittura la canonizzazione.
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Di fronte a questa opinione, dal momento che mi trovo spesso a condividere le tue idee filmiche, resto perplesso al punto che ho rinunciato a vederlo, per ora. Anche il trailer, per quel che vale, mi ha un po' raffreddato, ed inoltre, il pur bravo Bernal non ce lo vedo nei panni del Che. Mettiamoci pure che negli ultimi tempi la mia prevenzione per il cinema mainstream si è ulteriormente aggravata (ho preso troppe sole!), ti chiedo se tutto sommato vale la pena perdere due orette e spendere qualche spicciolo, oppure se è meglio che mi rilegga il libro. Non vorrei rimanere troppo deluso e perdere quell'incanto che la viva "voce" del grande Comandante Che Guevara (yo tambien aprendì a quererlo mucho!)mi aveva lasciato.
Mi chiedo infatti se il cinema che resta un ottimo strumento per far meglio conoscere al grande pubblico fatti e personaggi che altrimenti resterebbero pressochè ignorati, al massimo immagine collettiva sfocata, faccia bene alla letteratura, ai fatti e personaggi stessi, oppure se, in certi casi, in questo caso, finisce per mostrare il "fantasma" di una sostanza ben più pregnante e viva.
Grazie Phil
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Condivido, ma, oddiodio, non vorrei mai avere la responsabilità di farti rinunciare a vederlo. Ho solo espresso la mia delusione, forse mi aspettavo troppo. Tu saresti certamente in grado di argomentare meglio di me i pregi e/o difetti del film.
Non è un'operazione in malafede, spero, per quanto possa esserlo un prodotto che deve obbedire alle leggi di mercato.
Semplicemente manca la regia, è indecisa, non ha respiro.
E' la nascita di un mito spiegata ai poveri.
Lo sguardo che Ernesto getta su los pobres y humildes ha il pressapochismo delle parrocchie, ma ben venga comunque qualunque sforzo che si proponga di togliere Guevara dalle magliette e restituirgli lo spessore che merita anche a costo di inevitabili semplificazioni.
Non ho letto Note de Viaje, ma mi accingo a farlo presto, per risarcirmi.
Hasta.
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Le brave bambine vanno in paradiso.
Quelle cattive vanno dappertutto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 23-05-2004 alle 23:47 ] |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-05-2004 23:52 |
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quote: In data 2004-05-23 22:51, philipcat scrive:
Condivido, ma, oddiodio, non vorrei mai avere la responsabilità di farti rinunciare a vederlo. Ho solo espresso la mia delusione, forse mi aspettavo troppo. Tu saresti certamente in grado di argomentare meglio di me i pregi e/o difetti del film.
Non è un'operazione in malafede, spero, per quanto possa esserlo un prodotto che deve obbedire alle leggi di mercato.
Semplicemente manca la regia, è indecisa, non ha respiro.
E' la nascita di un mito spiegata ai poveri.
Lo sguardo che Ernesto getta su los pobres y humildes ha il pressapochismo delle parrocchie, ma ben venga comunque qualunque sforzo che si proponga di togliere Guevara dalle magliette e restituirgli lo spessore che merita anche a costo di inevitabili semplificazioni.
Non ho letto Notte de Viaje, ma mi accingo a farlo presto, per risarcirmi.
Hasta.
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mmm.., è da un bel po' che ho smesso di frequentare la parrocchia.., quindi vedrò il da farsi. Non volevo metterti in difficoltà, ma vedo che mi hai risposto nel migliore dei modi. Dubito pertanto che potrei parlare del film meglio di te.
Pero, casi casi, irè...
Hasta a muy pronto.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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