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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Clint Eastwood in generale e The Unforgiven in particolare..   
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Autore Clint Eastwood in generale e The Unforgiven in particolare..
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-04-2002 20:05  
Martedì hanno dato The Unforgiven in tv. è ormai il quarto film, quindi il penultimo la prossima settimana c'è Fino a prova contraria.. e quindi mi viene spontaneo chiedervi cosa pensate di Clint Eastwood?

Clint Eastwood è veramente un caso a parte nel panorama cinematografico d'oggi. Unico. L'uomo che la maggior parte della critica ha sempre ritenuto un semplice attore di routine ( dicevano di lui che aveva due espressioni: una con il cappello e l'altra senza)può essere finalmente (ma secondo me già da tanto) considerato come l'autore più interessante degli Usa. sicuramente davanti a Coppola, Scorsese, De Palma, Spielberg e Lucas. Eastwood è sempre stato un esempio di costante di attore del cinema d'autore classico. e non solo attore ma anche regista e produttore... con Eastwood si è di fronte ad un nuovo modo, per i tempi che corrono, di interpretare il cinema, che vive si sulla forza del suo essere una "star", ma soprattutto su una concezione di cinema slegata da hollywood e molto meno costosa. sembra di tornare all'epoca in cui si potevagirare un film con budget ridotti, rispetto alla macchina infernale hollywoodiana. un modo di pensare cinema da vero autore e amante del cinema, che innanzi tutto del cinema tiene veramente conto. per me Clint Eastwood è veramente l'ultimo degli indipendenti e la passione che traspare nei suoi film e in Unforgiven è veramente una cosa assolutamente rara nel (triste)panorama americano che ci viene proposto...

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troppo facile offendere il mondo...
da Sicilia! di Straub e Huillet

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 25-04-2002 alle 20:06 ]

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 25-04-2002 21:19  
adoro il vecchio Clint ed e' un ottimo regista (oltre che ottimo attore)
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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 25-04-2002 21:23  
..mattia.. hai nominato un film del quale potrei dilungarmi ADDIRITTURA PIU' di quanto potresti fare tu

Scherzi a parte.. "unforgiven" è uno dei miei cult.. indipendentemente dalle qualità tecniche, di script o d'interpretazioni che oggigiorno diventano sempre migliori.. "unforgiven" rimane un film che ho (e avrò sempre) nel cuore.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-04-2002 22:17  
quote:
In data 2002-04-25 21:23, placid scrive:
..mattia.. hai nominato un film del quale potrei dilungarmi ADDIRITTURA PIU' di quanto potresti fare tu




dilungarsi? scherzi non aspetto altro,,,se vuoi puoi farlo benissimo,,,sai che ti leggerò sempre e anche con più piacere,,,,

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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 26-04-2002 11:38  
Mattia, ti adoro!!
Clint è il mio secondo attore preferito (dopo Price), la tua analisi non fa una piega!
Lo apprezzo sia come attore che come regista, e vogliamo dirla tutta??
Il grande Clint Eastwood deve tutto ad un signore italiano, che troppo spesso viene dimenticato: Sergio Leone, che gli ha cucito addosso un personaggio e gli ha fatto capire come anche con budget ridotti è possibile fare dei capolavori.

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"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 26-04-2002 11:44  
quote:
In data 2002-04-26 11:38, Phibes scrive:
Mattia, ti adoro!!
Clint è il mio secondo attore preferito (dopo Price), la tua analisi non fa una piega!
Lo apprezzo sia come attore che come regista, e vogliamo dirla tutta??
Il grande Clint Eastwood deve tutto ad un signore italiano, che troppo spesso viene dimenticato: Sergio Leone, che gli ha cucito addosso un personaggio e gli ha fatto capire come anche con budget ridotti è possibile fare dei capolavori.



Dr sono pienamente d'accordo con te sia su Clint sia sul GRANDISSIMO Sergio Leone, un regista mito!!
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 26-04-2002 11:47  
quote:
In data 2002-04-26 11:44, MissRigth scrive:
quote:
In data 2002-04-26 11:38, Phibes scrive:
Mattia, ti adoro!!
Clint è il mio secondo attore preferito (dopo Price), la tua analisi non fa una piega!
Lo apprezzo sia come attore che come regista, e vogliamo dirla tutta??
Il grande Clint Eastwood deve tutto ad un signore italiano, che troppo spesso viene dimenticato: Sergio Leone, che gli ha cucito addosso un personaggio e gli ha fatto capire come anche con budget ridotti è possibile fare dei capolavori.



Dr sono pienamente d'accordo con te sia su Clint sia sul GRANDISSIMO Sergio Leone, un regista mito!!




Miss, mia cara Miss (come cantava Totò),
la mia ammirazione nei tuoi confronti cresce ogni giorno di più.
Il baciamano mi sembra d'obbligo in questi casi...
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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 26-04-2002 12:15  
quote:
In data 2002-04-26 11:47, Phibes scrive:

Miss, mia cara Miss (come cantava Totò),
la mia ammirazione nei tuoi confronti cresce ogni giorno di più.
Il baciamano mi sembra d'obbligo in questi casi...


contraccambio caro Dr e a proposito di grandi anche Totò non skerza!!!!!!!!!
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-04-2002 12:37  
Gli spietati(unforgiven) è veramente bello ..ma dire che Eastwoood come REGISTA è superiore a Coppola e Scorsese mi pare un'eresia...
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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lolita

Reg.: 03 Dic 2001
Messaggi: 1186
Da: roma (RM)
Inviato: 26-04-2002 12:45  
Eastwood a me piace più come regista che come attore...oltre a The Unforgiven,sono splendidi Potere assoluto e Mezzanotte nel giardino del bene e del male,con due stili registici così diversi...asciutto il primo,essenziale...a salti e decadente il secondo...che si perde nel kitsch e nel soprannaturale...entrambi molto belli
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I've been revoltingly unfaithful to you

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 27-04-2002 13:02  
..per far felice mattia

Il genere western non esisteva più da molto tempo. I cari vecchi western con John Wayne. Gli indiani, i cowboy, gli scontri diretti sotto il sole di mezzogiorno, fuori dal saloon. Lo sceriffo tutto d’un pezzo, il pistolero più veloce del west. Erano questi gli stereotipi che rendevano popolari in tutto il mondo i film anni ‘60. Allora c'erano i film di Sergio Leone. Ed il protagonista a volte era un certo Clint Eastwood. I titoli sono celeberrimi, pensate a "Per un pugno di dollari", "Il buono, il brutto e il cattivo" oppure "Lo straniero senza nome". E ci sono altre decine di titoli come questi. Per non parlare dei western con John Wayne. Anch’essi erano capolavori, ancora più storici dei film diretti da Sergio Leone. I film di John Wayne spesso avevano sceneggiature geometriche e personaggi ben caratterizzati. Ma il tempo passa e Sergio Leone muore. Il tempo passa e John Wayne muore. Il tempo passa ed il cinema cambia. E anche Clint Eastwood diventa versatile, unico grande sopravvissuto esponente del cinema western che il mondo del cinema abbia mai visto. Il cinema preferisce i film d’azione negli anni ‘80. E Clint si rende versatile. Ma per decenni ha tenuto nascosto un progetto, che avrebbe realizzato da anziano. QUando l'età gli avrebbe permesso di interpretare il protagonista..anche se a dirla tutta il volto ruvido e vissuto Clint ce l'ha dalla prima elementare COmunque questo progetto si chiamava "Unforgiven", che da noi OVVIAMENTE è stato stato cambiato (nemmeno tradotto) "Gli Spietati". La traduzione avrebbe portato il titolo di "Non perdonato" o "Non perdonati". Il titolo originale si riferiva direttamente alla trama.. la vicenda di William Munny.. che segnato dalla propria gioventù criminale.. ne rimane segnato a vita.. probabilmente la morte della moglie è una punizione.. e lui rimane un "non perdonato"..
A pensarci bene il titolo italiano è davvero il contrario.. parlando di "spietati" si parla di uomini privi di scrupoli, privi di sentimenti.. ed è forse eccessivo etichettare i personaggi del film in un modo così "estremo".. Oltretutto il titolo "Gli spietati" è troppo enfatizzato.. da spettatore potrei aspettarmi un film simile a "Duri a morire".. vabbè.. lasciamo stare inutili proteste riguardo al titolo
Nessuno immaginava che questo film sarebbe stato il testamento del western, tornato oltre 20 anni dopo la fine di quel genere, calamita l’attenzione di critici e pubblico, raccontando il tramonto del vecchio west attraverso una vicenda amara e demistificatrice. Il vecchio west non era l’allegoria dei grandi pistoleri, il vero west era la tragedia di uomini qualunque che si trovavano armati senza saper sparare.
Durante il film sono poi emblematiche alcune figure.. come quella di Claudia.. la moglie. Non la vediamo mai durante il film.. ma sembra tirare le fila dei sentimenti del protagonista.. non per niente lui la nomina continuamente.
Alcune sequenze magnifiche.. Eastwood che goffamente cerca di fare un complimento alla ragazza sfregiata.. riuscendo perlomeno a rubarle un sorriso.
Alcune frasi memorabili come "E’ una cosa grossa uccidere un uomo: gli levi tutto quello che ha... e tutto quello che sperava di avere"
"Unforgiven" rimane oltretutto un film sporco.. nelle ambientazioni.. a tratti nella fotografia.. un film atipico in alcune scelte sorattutto legate alla vulnerabilità del protagonista.. al suo declino fisico.. memorabile e triste la sequenza in cui Munny tenta di colpire il barattolo nel suo cortile.... un film crepuscolare in tutta la sua visione..
Anche poco prima dello scontro finale.. vede Munny vincitore più per l'incapacità e l'inesperienza degli avversari.. per timore forse della fama "spietata" del protagonista (non per niente in quella sequenza, il personaggio di Daggett la evoca, enfatizzando lo scontro).. sempre riguardo a Daggett.. secondo Eastwood stesso quel personaggio non è così distante dal protagonista Munny.. entrambi hanno un passato difficile.. entrambi sono convinti di fare la cosa giusta.. il proprio dovere.. entrambi hanno un presente il cui scopo è la famiglia, la casa.. non per niente Daggett poco prima di morire dice "non erito di morire in questo modo, stavo costruendo una casa.." edn entrambi sono "non perdonati".. infatti Daggett dice subito dopo "Ci vediamo all'inferno William Munny".
All’uscita del film, la censura decise di rendere la pellicola vietata ai minori di 14 anni. Gli addetti ai lavori temevano veramente che questo avrebbe potuto essere un fattore negativo, in quanto i giovani non potevano riscoprire un genere. Fu una riflessione inutile, in quanto tutto il mondo degli adulti s’innamorò di questo film. Clint Eastwood ricevette i 4 premi Oscar più prestigiosi della sua carriera ed il film ebbe un enorme successo. Grazie alle magistrali interpretazioni, alla colonna sonora (lo struggente "Claudia's theme" è composto da Clint Eastwood) che è entrata di diritto nella storia del cinema.
Grazie all’epopea di un uomo, William Munny, l’ultimo grande esponente di un genere cinematografico morto negli anni ‘70 e risorto nel 1993 per un testamento definitivo. Un film a mio parere meraviglioso.. di cui potrei parlare ancora..

[ Questo messaggio è stato modificato da: placid il 27-04-2002 alle 13:05 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-04-2002 04:35  
grande... mi piacciono questi interventi. li trovo almeno per la loro lunghezza decisamente più completi. se ci sono delle affermazioni c'è anche un perchè queste vengono fatte. il lungo = noioso lo è solo per chi non ha voglia di leggere e non è fondamentalmente interessato. se scriverai ancora ti leggero con ulteriore piacere... io fossi in te continuerei... se ti va di stimolare il forum scrivi e poni dei problemi,,,così ne discutiamo davvero...

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[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 28-04-2002 alle 04:36 ]

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 28-04-2002 14:42  
Per una conversazione equilibrata io penso invece che andrebbe affrontato un punto alla volta.. volendo avrei potuto dividere il mio messaggio precedente in quasi una decina di post.. e forse qualcuno avrebbe detto la propria su ciascun punto.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-04-2002 14:57  
era quello che volevo scrivere ieri---- per approfondire ogni punto...
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 04-07-2003 14:36  
Quando vidi per la prima volta questo film,lo ammetto,non riuscii ad arrivare alla fine.Mi sembrava terribilmente scontato,troppo insistito in passaggi che ritenevo di poca importanza,nonostante mi avesse non comunemente attirato prima della visione.Ora,a distanza di un tempo,la differenza si sente,anche se sinceramente devo ancora capire come un film del genere possa essere talmente amato.Su questo film in Internet ho letto alcune delle più appassionanti recensioni mai scritte che magari dopo posterò.Chissà che non venga anche a me una simile folgorazione.Come detto,a tutta prima la vicenda di Will Munny mi aveva lasciato indifferente,se non addirittura incline all'incazzatura.Ma sentivo di aver perso per strada qualcosa di fondamentale.Ciò che rende il film eccezionale(nel senso di "eccezione").A dir la verità,lo sento solo ora,ma che importa?Cosa sarà mai,direte voi...in due parole,la caduta di un mito.

I canoni della storia western qui ci sono tutti:lo sgarro,la taglia,il pistolero un po' migliore degli altri e il suo amico meno scrupoloso,e magari anche un ragazzone alle prime armi.Immancabile poi lo sceriffo testa di cazzo e i suoi "amici" paraculi,nonchè i soliti smaliziati fuorilegge.Il quadro è completo o quasi.Sembra di vedre chessò "Il pistolero"o magari una versione riveduta e corretta de "I magnifici sette".Niente di tutto questo.Anzi.Due personaggi aiutano a chiarire meglio il quadro.Sono le bizzarre figure di Bob English e del suo "biografo"Beauchamp.L'uno un pistolero di tradizione,infallibile e granitico come il miglior John Wayne,anche se con influssi britannici.L'altro,un goffo cronista o tentato tale antelitteram,venuto probabilmente per dare credito alle leggende sul West(e non sul Western,come scrive ingenuamente Farinotti).Tuttavia questi due personaggi sono chiaramente un po' grotteschi e insoliti nel loro porsi.Il pistolero infallibile si fa pestare a sangue,mentre scopriamo che quelle di Beauchamp sono immani falsità costruite sulla fonte di leggendari racconti orali.La leggenda del West.Una balla?Si.Forse.Fattosta che la fama di Bob Enghlis è solo un mito come tanti altri.Quando Little Bill gli porge la pistola Bob la rifiuta sapendo che se l'avesse accettata avrebbe perso la vita,ma quel che più conta,la FAMA.Già perchè a Bob che se ne va imprecando non importa affatto di salvare le prostitute ma in sè solo l'orgoglio ferito di pistolero fallito.Ma torniamo a Munny.Munny è prima di tutto solo un vecchio e stanco porcaro,prima ancora d'essere un ex-pistolero.Anche il suo amico Ned Logan non è più del giro,ma sa ancora usare bene uno Spencer.E poi c'è il ragazzetto alle prime armi.Secondo la lettura probabilmente più banale ma più giusta,Schofield Kid è lo specchio dei due lupi invecchiati quando ancora avevano il pelo folto.Ned e Will non fanno più parte di quel mondo,la loro è una fugace rimpiatrata non tanto per il denaro,tuttosommato anche questo di poca portata rispetto alle normali taglie,ma almeno per Ned e Munny per una questione d'onore.L'onore dei vecchi pistoleros.Ma quando finalmente essi arriveranno al primo scontro,non ci sarà più spazio per l'onore.L'unico sentimento è una scandalosa,inaspettata pietà per il genere umano che non li esime tuttavia dal compiere il proprio dovere perchè cazzo,sono uomini d'onore.Già,uomini d'onore che non hanno più come unici valori quelli che gli impone l'essere pistoleri.Ma questo non solo per i pistoleros.Little Bill Daggett ad esempio,sembra il classico sceriffo di contea prepotente.In realtà quasi come tutti i personaggi del film,vive imprigionato nel fantasma del suo stesso stereotipo.Più che a un personaggio,sembra vicino a un personaggio come Hank Quinlan di "Touch of Evil"che come Little Bill vive (e muore) nella convinzione di fare tutto per il meglio,ma che dentro di sè in realtà sa che sta sbagliando.Little Bill sembra quasi recitare una parte in una farsa macchiettistica popolare.E che alla fine,prima di morire,dice "Non mi merito di morire così...stavo costruendo una casa".Ma dicevamo di Munny e Ned,ex-pistoleros ormai pesci fuor d'acqua,e completamente sbardati di qualsiasi fronzolo o suppellettile da eroe gringo(come non ricordare il mitico poncho del fu Eastwood/Biondo/Monco/Joe?)e come dicevamo provvisti di sentimenti non proprio da tradizioni.Ma c'è anche un altra cosa.C'è la paura.Paura di morire,paura di finire male.I nostri non sono eroi anche per questo:provano paura,terrore,come tutti noi e soprattutto non uccidono con tanta facilità.
"Uccidere un uomo è una cosa grossa.Gli levi tutto quello che ha e tutto quello che sperava di avere".A proposito...quello degli Spietati è a mio parere il peggior lavoro fatto per quanto riguarda l'adattamento italiano,senza togliere nulla alla bravura innegabile delle voci.Ma il titolo è davvero un disastro.Dimostra che chi l'ha fatto non ha capito nulla del film."Spietati"vuol dire "coloro che non perdonano" "senza pietà".Ma Ned,Munny sono esattamente l'opposto,come faceva notare anche Placid.Il loro non essere comuni eroi western ma uomini "normali" sta proprio nel fatto di venire trascinati in un avventura che non più li riguarda,ma che intraprendono solamente per vecchio e stantio spirito d'amarcord.Rimangono comunque e sempre stereotipi del western,ma in un certo senso più consapevoli e sfaccettati,se non addirittura ribaltati.Le caratteristiche che ai tempi degli spaghetti-western facevano di un uomo un pistolero sono assenti o comunque terribilmente sfumate o distorte:qui,in questo microuniverso eastwoodiano ma forse conforme a tutto il West reale non ci sono buoni e cattivi,ci sono solo uomini.E a maggior ragione gli uomini hanno in sè conflitti che un cowboy mai avrebbe avuto.Come detto un cowboy uccide per professione e impara a disprezzare la vita umana.Ned,Will e anche Kid non uccidono(più)per professione,ma se capita.E il mostro attanagliante chiamato Rimorso è libero di agire,di provocare tormento e pentimento
Ned,ma soprattutto Will sono rimasti sconfitti e umiliati da questo rimorso più passa il tempo.La ruga perennemente disegnata sul volto scavato di Will è la perpetua testimonianza di questo.La lotta coi propri demoni è il fil rouge del film,a pensarci bene:tutti hanno qualcosa dentro di loro che sentono in dovere o sono costretti prima o poi a contrastare,come si è cercato di far capire parlando dei diversi personaggi.Forse un organizzazione più rigorosa sarebbe stata più efficace,ma tenete conto che tutto questo è stato scritto come pensato,quindi...
Parlavamo di demoni.Il più tormentato è sicuramente Will,ora porcaro prima pistolero ora insicuro prima fiero ora goffo prima temerario ora imbolsito prima agile ora legnoso prima possente,che nel finale,davvero geniale se ci si riflette,sembra per un attimo riacquistare la vecchia gloria,il vecchio portamento.Il tempo sembra scorrere pazzamente all'indietro,tutto sembra tornare come un tempo.L'illusione è forte,ma è solo un illusione.Quando vediamo Will uscire vittorioso dal saloon,gridando vittoria e minacciando vendetta,rimaniamo di stucco.Come?abbiamo passato 2 ore a dissacrare un genere e i suoi eroi e tu mi sputtani tutto così??No.Non può essere.E infatti non è così.E'una trappola.Una trappola geniale di Eastwood regista che ricorda e ironizza se stesso come attore.Tanto geniale che persino gli adattatori italiani ci sono caduti,basandosi sull'ingannevole finale per dare come titolo "Gli spietatio"Già perchè qui Will sembra davvero spietato,ma come detto è un abile trucco,perchè d'altronde non avrebbe alcun senso.E' un illusione perchè tutto è posto in modo amaramente grottesco.di un grottesco che sfiora la disperazione.Will grida il grido di vendetta dei cowboy di una volta,ma guardate la strada .Nessuno lo sta ascoltando.Nessuno.Il suo è un grido al vento.L'ultimo rantolante mezzo ruggito di un vecchio leone ferito.E' uno schiaffo tremendo.L'estremo tentativo di riscatto di un porcaro in mezzo al nulla e l'ultimo saluto di un regista al genere che lo rese famoso.Ora non resta che andarsi a riparare sotto una quercia e riposare.Riposare.

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sono un bugiardo e un ipocrita

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