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Autore nemico pubblico n.1
martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 06-03-2009 09:47  
uno
strepitoso Vincent Cassel mai cosi' bravo. Un film d'azione mai
cosi'crudo e "cazzuto" e con un grande Depardieu


Non sapvamo nulla del primo dei due film con Vincent Cassel nei panni
dello spietato ma affascinante criminale in giro per Parigi

Un misto di adrenalina e colpi di scena, strepitosa regia con
sperimentazioni veramente interessanti (quasi un'esercizio di stile da
grande maestri), e una sapiente e appropriata fotografia.

STORIA

La storia è quella di un uomo che dopo esser stato nell'esercito
francesce in di stanza in Algeria, torna a casa e viene presentato al
Boss dei boss, Gerard Depardieu (assolutamente non macchiettistico,
crudo, vero) e inizia la sua escalation come rapinatore.....



ASPETTATEVI DI TUTTO, VIOLENZA E AZIONE

Scene molto forti (non come la promessa dell'assassino ma quasi) e
regia stile "io vi troverò" resterete inchiodati sulla poltrona del
cinema



CHE BRAVO...CASSEL

Per interpretare il personaggio Vincent Cassel mai così bravo
candidato ai premi César (10 candidature) è ingrassato di 30 chili
(nel primo dei due film lo vederemo ingrassato solo all'inizio) per
interpretare il suo ruolo, chili che poi ha perso durante le riprese
tornando al suo peso ideale


I CITICI FRANCESI IMPAZZITI

"tutti gli attori nella vita devono mettersi alla prova con una
trasformazione importante, questa è la mia prima e ultima volta, e
devo dire che non ho mai letto critiche così entusiasmanti sul mio
conto come per questo film"


LA TECNICA

Ottima anche la scelta nei titoli di testa di utilizzare lo split
scrren, ovvero di frazionare lo schermo in diverse inquadrature,
mettendo in primo piano un attore in un'altra il suo comprimario più a
fuoco, strepitoso poi il lavoro di montaggio: il film attraversa
infatti diversi anni di vita del bandito" francese, ma non ti annoi
mai, anzi quasi tifi per lui nonostante poi sia un grande rapinatore


CHE SCENE...

Bellissime poi alcune frasi come i duetti tra Depardieu e Cassel

Lui Depardieu : "Pensi di mettere la testa a posto adesso che sei
diventato padre?"

Cassel : "il tempo cambia gli uomini no"

Crudo e avvincente un film da non perdere......e appena lo avrete
gustato basterà attendere un mese per il secondo film che racconterà
il seguito....


ALTRO CHE ROBIN HOOD..

La forza del film poi è la forza apparentemente ironica che Cassel da
al suo personaggio che lo rende simpatico, coraggioso,
carismatico...nonostante sia come definito da lui definito ieri un
"figlio de puta"

ieri ha parlato di molte cose

"I film che amo? Quelli dove non sai fino alla fine chi è il buono e
chi il cattivo"



Voto al film 8

Voto a Cassel 9

Voto a Depardieu 7 1/2

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 24-03-2009 21:12  
Trama: La prima parte della biografia della vita di Jacques Mesrine, reduce dalla campagna di Algeria. Cresciuto in una famiglia che non sognava altro per lui che un lavoro normale e una famiglia serena, Mesrine vive invece la sua esistenza tra pericoli e fughe continue. Diventato un killer spietato al servizio di Guido, un boss locale, ha continue richieste dalla sua donna che gli ha dato tre figli di smettere l'attività malavitosa, completamente ignorate.
Dopo l'ennesima volta che lei subisce brutali minacce da parte sua, decide di lasciarlo, scappando senza la prole.
Questo è il preludio per un nuovo amore, ma anche quello dell'ingresso in una prigione di massima sicurezza che tratta brutalmente i prigionieri ...



Recensione: Attenzione : il film è solo la prima parte della biografia del malavitoso Jacques Mesrine, la seconda parte intitolata Nemico pubblico N. 1 - L'ora della fuga, sarà nei cinema ad Aprile 2009.
Vincent Cassel, con una cura stile De Niro x Toro scatenato, si appesantisce di qualche chilogrammo di troppo per entrare nei panni violenti del gangster, duro e spietato, che fece la sua fine per colpa di un agguato nel traffico parigino, lo vedrete nella scena iniziale, dopo la quale parte il racconto della vita vera e propria di Mesrine.
Dopo aver acquisito una totale indifferenza per la vita umana altrui nella campagna d'Algeria, Mesrine incomincia la sua carriera violenta al soldo del boss Guido (Depardieu, lui non aveva bisogno di cure per mettere chili), per il quale commette ogni tipo di efferatezze.
Dopo aver avuto tre figli con Sofia (Elena Anaya), Mesrine si ritrova con la mite famiglia contro e allo sbando, tanto da essere catturato e confinato in una prigione di massima sicurezza, nella quale subisce ogni sorta di sorpruso, che però non ne doma il carattere violento.
Progetto quanto mai ambizioso questo Nemico Pubblico nr.1, tanto da essere diviso in due parti. Cassel dopo la buona prova offerta con Cronenberg ne La promessa dell'assassino prosegue nel tentativo di nobilitare la sua carriera, arrivando a girare alcune scene completamente nudo in una prigione mentre subisce terribili privazioni. Il suo tentativo attoriale lo possiamo considerare riuscito, oltre al corpo da modificare, ha la grande responsabilità di tenere la scena per quasi tutto il film, senza particolari soluzioni di continuità, le sue espressioni dure ed arcigne sono credibili, come i suoi sorrisi befardi ed ironici di fronte alle vittime o ai poliziotti.
Il regista Jean-François Richet, che ha diretto il remake dell'assalto al distretto 13 di Carpenter, ha eseguito un ritratto completo (almeno per quanto riguarda la prima parte, anche se visto quanta passione descrittiva ci ha messo crediamo che pure la seconda sia allo stesso livello) della vita di Mesrine, dando delle buone sensazioni di racconto di una vita off in pericolo. Il vero problema, sopratutto Oltralpe dove il gangster è praticamente un signor nessuno, è che il film in se stesso non racconta nulla di nuovo o di veramente particolare, non succedono (per rispetto anche alla storia reale, notando però un cartello su fondo nero iniziale ci avvisa che nessuna biografia sarà mai davvero totalmente fedele, il regista si libera dai possibili errori con stile) cose non viste in altre occasioni di genere, per cui certe volte la vicenda ci lascia non tanto estranei ma sa tanto di deja vu.
Il nemico pubblico nr.1 (attendendo anche l'altro Public Enemy, quello con il signor Johnny Deep, la storia di Dillinger) in fondo è un cane randagio che vive di bocconi violenti man mano più grossi, che se ne infischia dei rapporti che costruisce ("Tra te e i miei amici io sceglierò sempre loro!" dice alla moglie) ma che ci tiene ad avere una famiglia di facciata, un nucleo familiare che gli appartenga anche se poi la lascia a se stessa e nel pericolo.
Il tono comunque non è per nulla da fiction televisiva (in Italia lo avrebbero fatto in quel modo, purtroppo dobbiamo notarlo), assistiamo a una vera pellicola di grande respiro con fughe, inseguimenti, genere carcerario con accenni a vicende stile Bonnie e Clyde.
Nella vita di Mesrine, esiste una sola cosa sacra, la parola data, come vediamo dalla vicenda della prigione, tutto il resto si mette in gioco e pericolo senza problemi, sapendo di poter uccidere o essere ucciswi ad ogni momento, anche se l'uomo borderline vorrebbe almeno un po' di onore nella salvaguardia dei figli piccoli da parte dei suoi nemici.
In definitiva la prima parte di un dittico biografico che non offre spunti di racconto particolarmente innovativi, ma che nel suo già visto racconta una storia vera di spessore, ha una buona recitazione da protagonista di Cassel, non solo signor Bellucci ma convincente gangster. Alla fine della pellicola, che ovviamente rimane sospesa mostrando dei cartelli con alcune note, la voglia di vedere il secondo pezzo è presente. La Francia, che siano buoni o cattivi, sa sempre come raccontare o celebrare in maniera decente storie dei suoi abitanti del passato.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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