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Verso l'Eden con Riccardo Scamarcio |
martalari
 Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
| Inviato: 28-02-2009 14:30 |
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VISTO VERSO L'EDEN
Un film per tutti.... vedendo Verso l'Eden, non bisogna soffermarsi sul nome del regista o sul nome dell'inteprete
il vero protagonista del film è la storia, universalmente quella di un ragazzo che decide di fuggire alla ricerca di un posto migliore dove vivere
Nel film vediamo, all'inizio, il ragazzo che buttandosi in mare arriva in un "villaggio vacanze"
Dall'apparente disperazione il pubblico verrà catapultato in una storia anche ironica dove tutti coloro che incontra il ragazzo che decide di fuggire, racchiudono in sé qualcosa di particolare e ci accorgiamo scena dopo scena che ad essere diverso non è lui ma quelli che lui incontra, la donna che o invita in camera (vedremo Riccardo anche senza vestiti), l'uomo che lo "nasconde"....
Il film è un road movie avvincente (ha ritmo), scordatevi di vedere solo un film d'autore, dentro c'è il viaggio di un giovane ragazzo verso Parigi, meta che lui sogna di raggiungere con ogni mezzo come fosse la terra promessa, l'Eden, il paradiso terrestre che però Parigi, forse una delle città più belle e civili del mondo, non è poi così del tutto
Interessante poi il punto di vista del regista che sembra aver disegnato su ogni personaggio che incontra il nostro fuggitivo ogni fobia e mania dell'uomo moderno : da chi filma col cellulare due uomini approdati sulla spiaggia a chi vedendoli dice "non potremmo fare il bagno" con la moglie che risponde "c'è sempre la piscina", o la signora che va a paseggio con il bambino, lei telefonando lui con il lettore dvd sul passeggino
Il pubblico tiferà per il protagonista sin dall'inizio : da quando ci sembrerà una sorta di Charlot nel villaggio vacanze a quando rischierà più volte di esser catturato
il tutto poi è impreziosito anche dalle avventure piacevoli e non che il protagonista vivrà sulla propria pelle, una pelle di cui fino alla fine nessuno conosce l'origine, tutti o quasi cercano di cacciarlo ma lui è gentile con tutti, la sua storia e il suo spirito di sopravvivenza rasenta quasi la tenerezza
Un viaggio verso l'ignoto,ma soprattutto dentro noi stessi, perché sicuramente non esiste luogo ideale se non abbiamo prima imparato a superare le nostre paure
E Scamarcio sempre presente e protagonista che recita per tutto il film parlando solo in poche scene, è perfetto, perché racchiude la paura ma allo stesso tempo la sfacciataggine e il coraggio per affrontare un mondo che ama da cui non riesce ad essere amato
Tante trovate anche curiose e divertenti, un film che consigliamo a tutti
Voto a Scamarcio 7
Voto al film 7
Voto a Costantin Costa-Gavras 7
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kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 24-03-2009 20:51 |
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na m....
Trama: Il bel Elias, clandestino senza documenti buttatosi a mare da una motonave dei disperati, raggiunge a nuoto le coste della Grecia, arrivando in un villaggio vacanze per ricchi nudisti. Qui per non farsi catturare si finge prima un dipendente poi un ospite. In questa vesta soddisfa sessualmente una turista tedesca che lo nasconde e deve evitare le avances gay del direttore del luogo turistico. Un prestigiatore, che lavora al famoso Lidò, di passaggio nel villaggio, gli dice che se dovesse arrivare a Parigi di andare a trovarlo. Elias, visto che la sua amante tedesca non ha intenzione di portarlo con lei ad Amburgo dove ha una famiglia che l'attende, decide allora di seguire un obbiettivo ben preciso:andare a Parigi a rivendicare la promessa. Incomincia un lungo viaggio perennemente inseguito dalla polizia, dove il giovane verrà a contatto con varie persone con diversi risultati e problemi.
Recensione: Se scorriamo la filmografia del regista di questo film, vediamo che il cineasta di origine greca ha fatto prodotti di assoluto livello, come Missing con Jack lemmon e Sissy Spacek, oppure Music Box con Jessica Lange, ma, purtroppo, con questa storia di un bel clandestino dagli occhi di un colore affascinante e dallo sguardo perso, si rifugia nella facile favoletta e nel modesto racconto. Verso l'Eden (dove il nome è quello del luogo turistico dove si svolge la maggior parte del film) racconta la storia di Elias (Scamarcio, spesso ignudo per la gioia delle sue fan, purtroppo per loro mostra parecchio ma non i genitali), che sta fuggendo dal suo paese su una delle cosidette carrette dei mari per trovare felicità in un altro luogo. Non si sa esattamente di dove sia, da dove venga, potrebbe essere albanese, ma il messaggio del film vuole globalizzare e non specificare il problema. Costretto a buttarsi in mare per sfuggire a una vedetta della polizia, si ritrova sulle spiagge greche, in un ricco villaggio turistico per nudisti.
Scambiato prima per un inserviente poi per un ospite, Elias soddisfa sessualmente una tedesca che lo nasconde e protegge. Stando nel villaggio, incontra un mago che lavora al Lidò di Parigi. Costui gi dice che se capita nella capitale di Francia di venire a trovarlo. Costretto a fuggire dal villaggio vacanze, Elias inizia un viaggio per trovare il prestigiatore che lo porterà ad incontrare umanità di vario tipo.
Il linguaggio scelto da Gavras per raccontarci questa odissea del povero Elias, è quello più morbido possibile, i personaggi che lui incontra nel suo viaggio (sopratutto quelli femminili, la presenza dell'attore italiano è sempre accompagnata da un commento davvero senza troppi dubbi) hanno sempre qualche cosa di buono o qualche consiglio da dirgli, dopo l'allupata tedesca anche i turisti annoiati (che fanno una sorta di divertita battuta di caccia notturna per scovare il clandestino) lo prendono con loro, e via via che il viaggio prosegue c'è sempre qualcuno che gli offre un tozzo di pane e un ricovero per quanto misero. Elias è buono e mite, sta con tutti, il ritratto è quello di un clochard on the road, non di un disperato che la sorte ha afflitto e che reagisce rubando ogni cosa. Anche un portafoglio rigonfio di soldi viene lasciato al suo posto, un lavoro deprimente accettato, Elias si culla nel suo sogno che prima o poi forse si realizzerà e non demorde nella sua direttiva di onestà. Purtroppo tutto sa di falso, non di poetico, come poco credibile è l'attore che deve rendere il ritratto. Scamarcio non riesce ancora a trasportare all'esterno le emozioni di chi interpreta, si muove spaesato pur se volonteroso, oltre qualche espressione beota e delle smorfie stupite non fa altro.
Costa Gavras dal suo dovrebbe poi mettere linfa al racconto, invece si perde a mostrare autisti di camion gay (l'elemento omosessuale è ormai inserito a forza dappertutto, anche quando non serve) che dopo l'iniziale allupamento capiscono che l'aiutare è meglio che scopare, direttori (pure loro gay) che lasciano fuggire non si sa perchè Elias che li ha rifiutati (per amore?), donne in carne con figli che aspettano inutilmente l'occasione della notte (pare che Scamarcio sia il centro del sesso), una fabbrica di scomponimento dei pezzi di televisori messa nella trama in maniera del tutto inutile per ripetere platonicamente i soliti concetti (padrone cattivo sfrutta clandestini) dove vediamo ancora persone che dicono ad Elias cosa deve fare. Quando arriva finalmente a Parigi, in una città che corre e con poco tempo per gli altri, ci sono donne che gli danno una giacca di lusso e barboni pronti a dividere il loro poco.
La perdita di interesse per un film simile è quasi immediata, la noia pervade il racconto e il moltiplicarsi di comprimari che aiutano Elias un inutile artifizio per tirare senza nerbo la durata sindacale del film. Se tenete conto che pure il finale non sa di nulla, il fallimento è quasi totale.
In definitiva Verso l'Eden è uno di quei classici film che un vecchio e dimostratosi capace regista, gira per proprio piacere (come il fatto di mostrare le stupende spiagge della sua patria), non per il nostro di piacere, ci sono troppe cose appiccicate senza valore, tutto buttato lì, insieme come una raccolta non differenziata, variando ma non proponendo validamente.
Se poi il pubblico (teen femminile) accorrerà solo per vedere uno Scamarcio che fa l'immigrato clandestino e si spoglia abbondantement e, fuori dai suoi classici ruoli di giovane sciupadonne senza scrupoli, questa è una cosa che troverà presente, ma la delusione per un film minimale come questo rimane comunque per tutti.
pubblicato su Cine Zone
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