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Autore Australia
martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 08-01-2009 10:43  
Australia

Avevamo sentito di tutto sul film, alcuni dicevano che era noioso,
altri che era troppo lungo altri ancora ridicolo, ci hanno quasi messo
paura tanto è vero che ci siamo messi di lato per un'eventuale
fuga...ma alla fine siamo rimasti per tutte le 2 ore e mezza in sala
.....

Il film è vero : è lungo, ma ha delle location fantastiche, girato poi
maniera egregia,racconta la storia di una donna e della passione per
un uomo e la voglia di prendersi cura del giovanissimo bambino
aborigeno che incontrerà nella sua strada.....


La cosa bella del film è proprio l'intepretazione della Kidman, di
straordinaria bellezza, diverte anche in alcune scene, anche Hugh
Jackman è molto bravo e bello, se visto con leggerezza sembra un Via
col vento australiano, fatto di paesaggi, sfondi e nei primissimi
piani dei due attori, ma la storia che appare noiosa invece scorre,
unica cosa è che la lunghezza del film ti porta superate le due ore a
chiederti quando arriverà il "the end", ma tutto sommato rispetto alle
aspettative il film non ci ha deluso, un film comunque da vedere
.....e soprattutto esclusivamente al cinema, visti i paesaggi meglio
evitare qualsiasi altro tipo di visione

Ci sono anche scene un po' stile fotoromanzo, i buoni e i cattivi, i
coraggiosi , c'è chi muore e chi vive, c'è la guerra, c'è l'amore e il
cielo stellato, e la fotografia che valorizza sia gli attori che i
paesaggi

Un film comunque da vedere soprattutto se amate come noi Nicole Kidman

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Topper

Reg.: 04 Giu 2004
Messaggi: 6779
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2009 12:30  
quote:
In data 2009-01-08 10:43, martalari scrive:

Un film comunque da vedere soprattutto se amate come noi Nicole Kidman



Come noi chi?

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CarloParis

Reg.: 15 Dic 2008
Messaggi: 37
Da: Trento (TN)
Inviato: 08-01-2009 13:49  
Non lo so, ( questa negazione non vuole lasciare intendere un giudizio negativo ) secondo me o è un buon film, piacevole, piccolo divertimento dilettevole, oppure può trasformarsi in un americanata che lascia il tempo che trova.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 08-01-2009 13:58  
eh,ma 3 ore quasi di piacere dilettevole la vedo dura,temo stia più dalla parte della mattonata ben confezionata
ciao!

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-01-2009 14:10  
Manco morta
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2009 15:04  
secondo me questo film è buono
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2009 15:14  
finchì è western è anche più che buono secondo me, poi cala parecchio, anche se rimane interessante sotto molti aspetti
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 08-01-2009 20:54  
Non l'ho ancora visto ma nutro profonda speranza per ciò che rappresenta. Di sicuro come si dice, o si ama alla follia o rischia di diventare un mattone come tanti altri spacciati per kolossal. Spero nella prima ipotesi...

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 19-01-2009 22:53  
Trama: Inghilterra, 1939. Sarah Ashley è una bella e ricca aristocratica con un terribile cruccio : il marito è da tempo in Australia per seguire le loro mandrie di vacche, ma lei pensa che lui la stia invece tradendo. Per togliersi ogni pensiero parte incurante degli ammonimenti del coniuge a non recarsi nella terra dei canguri, giusto in tempo per trovarlo cadavere, assassinato con una lancia presumibilmente da un aborigeno. Passato il primo momento di sconforto, Sarah decide di andare lei stessa con la mandria a Darwin per venderla, salvando così il destino della tenuta. L'impresa è tutt'altro che priva di rischi, per fortuna che ad aiutarla c'è un uomo brusco ma deciso, chiamato soltanto il mandriano, ed alcuni coraggiosi aborigeni. Il viaggio comincia mentre foschi presagi di guerra incombono all'orizzonte con la minaccia dell'arrivo degli aerei giapponesi.



Commento: Per generazione rubata australiana (iconizzata perfettamente da un grande film del 2002 di Phillip Noyce con il titolo Rabbit-Proof Fence, in italiano appunto La generazione rubata) si intende quella specie di pulizia etica più che etnica che operarono gli inglesi sui piccoli aborigeni per educarli alla cosiddetta vita civilizzata, portandoli via alle famiglie e alle loro vite con tradizioni ataviche. Se l'Australia è un continente relativamente giovane per la sua scoperta da parte dell'uomo bianco (1770 da James Cook), aveva gli aborigeni che la abitavano da decine di migliaia di anni. Con le loro leggende, con le loro tradizioni, con i loro balli e i canti che contraddistinguevano e celebravano feste e propiziavano la caccia. Prima che crediate di essere finiti a Quark e non su una recensione di cinema, chiariamo subito il motivo di questa premessa: il nuovo, splendido film kolossal di Baz Luhrmann – il visionario regista di film come Moulin Rouge e Romeo + Juliet – parla proprio di questo, di un bambino che non vuole perdere la sua identità culturale, e vive continuamente in fuga per non essere catturato dai bianchi. Il ragazzo ha un mentore, il nonno King George (lo strepitoso attore australiano aborigeno David Gulpilil, presente anche nel film sopracitato) che lo protegge da lontano con le sue canzoni sciamaniche benefiche.
Ma la trama non parte da qui: la protagonista è un'affascinante donna aristocratica inglese di nome Sarah Ashley (la Kidman, bellissima e vigorosa come sempre, in un film celebrativo della sua nazione non poteva certo mancare) che preoccupata dell'assenza del marito che crede fedifrago, corre sulla lontana isola con la scusa di controllare la vendita delle mandrie dal congiunto.
Giunta sul luogo appena in tempo per trovarlo cadavere ed assassinato, scopre che il suo braccio destro Neil Fletcher (David Wenham, in una parte da cattivissimo, attore che ricorderete nella parte di Delios in 300) vendeva il bestiame a loro insaputa. Decisa a non perdere i soldi delle forniture governative per la consegna della carne come rifornimento per le truppe, convince un autentico maverick (nome che intende un capo di bestiame non marchiato), una persona senza capi o padroni come il Mandriano (un muscoloso e per le donne ormonale come non mai Hugh Jackman, che anche lontano dagli artigli di Wolverine dimostra di essere un bravo attore). La piccola eterogenea truppa (la lady, il mandriano, un contabile ubriacone e degli aborigeni) parte alla volta di Darwin, la città di raccolta per i manzi, con alle costole lo sleale Fletcher, che agli ordini del potentissimo King Carney (Bryan Brown) cercherà di impedire la riuscita della spedizione.
I paragoni con Via col vento sono decisamente esagerati (anche se vari sono i punti di contatto con il capolavoro di Fleming; curiosamente c'è anche il fatto che si cita spesso Il mago di Oz con Judy Garland, dello stesso anno e dello stesso regista): il tono e il respiro sono ottimi ma non così magistrali ed unici, la coppia Kidman–Jackman non è minimamente paragonabile a quella immortale di Leigh–Gable, nonostante che il manifesto di Australia voglia ritrarre i due amanti in posa più o meno simile a quello di Gone with the Wind.
L'incredibile è la calma registica di Baz Luhrmann, che non eccede minimamente nelle immagini e anzi fa una storia priva di esagerazioni onirico-visive e sonore, ben tratteggiata, disegnando un affresco che parte dalle praterie piene di mandrie e dalle lotte tra possidenti per il predominio, per giungere a raccontare anche della grande guerra e dell'attacco giapponese.
Volendo andare avanti con il gioco citazionale anche i grandi spostamenti delle mandrie possono ricordare Howards Hawks e il suo meraviglioso Fiume rosso, con quei guadi affascinanti inquadrati dall'alto, ma soprattutto e comunque vige il discorso iniziale della generazione rubata, che le didascalie iniziali e quelle finali rimarcano ulteriormente. I bambini sono il tesoro, ben più prezioso dei soldi, che Sarah vuole preservare; lei arrivata per gelosia e prestigio, ma rimasta dove saltano i canguri per il fascino terribile che quella terra con i suoi moti emozionali (e ormonali...) le ispira – le sequenze finali sono un chiaro monito a non lasciare mai nulla di intentato per preservare quell'immenso bene infantile che abbiamo, contrariamente alla storia dell'uomo che ne ha cercato di rubare le radici con la politica becera della generazione rubata.
La storia è idealmente divisa in due grandi tronconi: quello delle mandrie e delle praterie, e poi la sezione (con un salto temporale delineato velocemente dalle stagioni che passano inquadrando i diversi aspetti della flora sotto le pioggie o la siccità) in cui l'ombra della grande guerra rimasta solo all'orizzonte si materializza.
L'uso del computer c'è, ma è saggio e senza alcuna pedanteria; d'altronde sarebbe stato un disastro economico muovere mandrie in certe situazioni in altri modi, visto anche il costo della pellicola a lavoro finito (si parla di 140 milioni di dollari).
C'è spazio anche per la lotta di classe con le aristocratiche invidiose che malvedono il rapporto tra la lady e il mandriano, i pestaggi da saloon e un po' di magia sciamanica, dove l'empatia tra nonno e nipote domina le difficoltà, ma è magia anche quella che viene infusa nelle emozioni da Dorothy e il suo ponte sull'arcobaleno a cui i protagonisti si riferiscono spesso. E così, tra un tragico o felice fox-trot e l'altro (quasi tutto avviene in coppia, come simboleggia il mandriano che non beve mai da solo) arriviamo alla fine, entusiasmati e avviluppati a questa storia che credevamo diversa e più sfrenata, un omaggio sentito e riverente a una terra meravigliosa.
In definitiva un grandissimo film kolossal la cui durata non vi deve per nulla spaventare: la storia è talmente coinvolgente che tutto passa leggero e senza pesare – d'altronde è impossibile non emozionarsi in maniera completa di fronte a tanta capacità di raccontare una storia a così ampio respiro, capace di essere romantica senza risultare zuccherosa, che ci parla di un concetto superiore come quello della preservazione della cultura senza che si debba per forza imporre la propria. Senza scomodare gli irraggiungibili capolavori del passato, qui abbiamo una coppia d'attori fantastica per sognare, una storia lineare e completa per emozionarsi, paesaggi infiniti in cui immergersi: cosa possiamo volere di più?

pubblicata su cine zone
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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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Small982

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 185
Da: fano (PS)
Inviato: 20-01-2009 18:10  
Per me è proprio un bel film, magari un pò troppo lungo ^^'

ciao!

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Recensione Australia

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LucyVP03


Reg.: 29 Lug 2003
Messaggi: 938
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-05-2009 16:46  
Visto poche sere fa in dvd.
Non è un brutto film e nonostante le 2 ore e passa nemmeno noioso, tuttavia credo lo si possa vedere solo una volta e meglio sul piccolo schermo xchè i numerosi primi piani della "nuova" botoxata Kidman sono un colpo al cuore! Ogni volta che il suo faccione sempre più simile nell'espressività a quello di una Marini e Moric qualsiasi appariva sullo schermo non sapevo se ridere o piangere pensando alla straordinaria bellezza ed espressività di Eyes Wide Shut e The Others...
Jackman senza infamia nè lode.
Il più bravo del cast senza dubbio David Wenham e le figure più interessanti il bambino e il nonno.
_________________
Io dunque sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà...
Pirandello

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rockyeye


Reg.: 31 Gen 2007
Messaggi: 105
Da: catania (CT)
Inviato: 28-05-2009 10:40  
io personalmente l'ho trovato molto noioso...non mi è piaciuto per niente..
apparte il cast e la fotografia credo ci sia ben poco da salvare...
doppiaggio imbarazzante!

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