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Autore Giù al Nord
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 03-11-2008 00:27  
Trama: Philippe ha un sogno:diventare direttore di un ufficio postale della costa azzurra, dove sogna di trasferirsi con la famiglia, la moglie e un figlio. Purtroppo i posti disponibili sono continuamente presi da dei disabili che gli passano davanti in graduatoria, mandandolo in uno stato di depressione. Cercando di soddisfare le speranze della moglie Julie, l'uomo si finge egli stesso disabile per prendere uno dei posti liberi. Ma il trucco viene scoperto e per punizione costretto a trasferirsi in un ufficio disperso nel Nord della Francia, che la leggenda vuole freddo, disagiato e del tutto privo di ogni comodità, oltretutto abitato da cittadini tutt'altro che amichevoli. Con la morte nel cuore Philippe si avvia verso la destinazione, quando vi giunge le sorprese saranno a dir poco incredibili ...

Commento: Inutile nascondersi dietro un dito, negli ultimi tempi le commedie come le sanno fare in Francia nessuno è capace. Un mix perfetto di comicità e sentimento, che diverte lo spettatore in maniera raffinata ed intelligente senza usare bonone discinte, peti e rutti o altre amenità, ed in più permette di poter lanciare qualche messaggio buonista di fraternizzazione. Dopo film come La cena dei cretini e Omicidio in Paradiso di qualche anno fa, adesso abbiamo questo ottimo Giù al Nord, titolo davvero fantasioso che gli italici distributori si sono inventati, visto che l'originale indica il benvenuto presso la popolazione (l'etnia) locale avuto da un direttore delle poste francese, interpretato con una girandola infinita di moine ed espressioni da Kad Mérad (da ricordare la sua presenza nell'emozionante Les choristes-i ragazzi del coro). In Francia questo film ha sbancato i botteghini, superando, a quanto pare, anche gli incassi locali francesi avuti dal Titanic, facendo ridere a crepapelle gli spettatori come il trailer e il manifesto indicano.
Cosa possiamo aspettarci noi italiani da una commedia di questo tipo? Certamente perdiamo qualche passaggio rispetto ai cittadini d'oltralpe, un pò come se dovessimo proporre a loro un film che parla dei luoghi comuni di un milanese rispetto a un palermitano, ma sicuramente la dose di risate, divertimento e soddisfazione rimane davvero elevata.
Merad è Philippe, un direttore delle poste che sogna il trasferimento in una località amena della costa azzurra con la moglie Julie (Zoé Félix) e il figlio. Purtroppo questo trasferimento è osteggiato dalla presenza dei diversamente abili, che continuano a prendere posto davanti a lui in graduatoria. Stanco della situazione e preso dalla voglia di inorgoglire Julie, decide di commettere un atto di vigliaccheria:fingersi un disabile. Il trucco viene scoperto per colpa di una sua leggerezza, e per punizione viene mandato in una dispersa località del Nord del paese. la leggenda narra che in quei luoghi il tempo sia freddo, i cittadini buzzurri e inospitali, parlano un dialetto incapibile, la vita povera di ogni possibilità di serenità e divertimento. Infatti Julie non lo segue terrorizzata da cosa può trovare, e lui parte con la morte nel cuore, tra il cordoglio di tutti che lo prendono come un atto disperato. Quando arriva, dopo un terribile impatto iniziale, scopre una realtà del tutto diversa. Per Philippe comincia una nuova vita, ma per poterla gestire deve mentire alla moglie sulle leggende che descrivono il Nord. Ma a furia di raccontare balle, il gioco di menzogne rischia di trascinarlo nei guai.
Dany Boon (qui regista e anche interprete coprincipale, è il tenero postino/campanaro Antoine Bailleul) orchestra un intelligente gioco di mitizzazione iniziale al negativo (la leggenda metropolitana sul Nord che il suocero di Phlippe esprime con parole terrorizzanti ed iconizzanti) per poi voltare completamente la frittata, chiedendo di imparare a dovere la lezione che nulla è come la indicano finchè non viene conosciuta, scoprendo insieme a questo anche la voglia di essere se stessi. Dopo l'inizio divertentissimo con i cartelli stradali che riportano i credits, partiamo a conoscere Philippe come persona buona e gentile, che per amore della moglie vuole avere un posto più al sole e rinomato:questo nobile intento nasconde una insoddisfazzione di coppia di base, i due si stanno raffreddando pericolosamente anche se non lo percepiscono mentalmente e non se ne accorgono. Quando Philippe parte per la punizione (come se fosse un funerale, gli scambi di battute con un poliziotto che rivedrete spesso nel film sono eccezionali) capisce che forse stare lontani può aiutare, e si inventa delle situazioni del tutto campate in aria per raccontare quel che vogliono amici e familiari (la leggenda metropolitana confermata) facendosi ammirare per una sua resistenza situazionale non vera. Tutto falso quindi, come tante cose che reggono di facciata ma non di sostanza, destinate con il tempo a sgretolarsi, gli abitanti della cittadina invece sono magari campagnoli e sempliciotti, ma essendo sempre se stessi possono insegnare parecchio. I protagonisti della vicenda, cioè i teneri impiegati postali, sono simpatici e ci si affeziona subito, nella loro bonarietà entrano a far parte della vicenda donando un surplus di genuino sorriso.
La comicità, sempre garbata, che scaturisce da queste contraddizioni è assolutamente esplosiva, il dialetto che parlano storpiando i termini normali (la parola "coglione" diventa "scrotarolo", "miseriaccia" si trasforma in "vaccapuzza") o usando le"s" come "sci" (cosa diventa coscia) è divertentissimo, originale, i doppiatori italiani hanno fatto un lavoro egregio a riadattarlo dal francese e gli stessi attori devono aver fatto una fatica enorme ad usarlo mentre recitavano senza poter ridere (come dimostrano gli errori fuori scena presenti sui titoli di coda che vi consigliamo di non perdere).
Il paesino tanto temuto diventa un coacervo di nobiltà rispetto alla città perbenista ma del tutto falsa, come dimostra il collega di Philippe, sempre all'erta per non essere scoperto da alcuno. Entriamo che partiamo a ridere di gusto, sostiamo con parecchi momenti che non riusciamo a frenare le risate, usciamo dal cinema con un dolce retrogusto di amicizia e di romanticismo, grati ad una commedia che ci ha soddisfatto completamente in un benefico insieme di rilassamento e pacato sentimentalismo. Serve dare, oltre a questa frase, un giudizio di definitiva che possa convincervi a non perdere questo lavoro tanto riuscito? Tra non molto siamo in zona cinepanettone, dalle italiche menti si partoriranno i soliti prodotti di valore e spessore sempre uguale, se non riuscite a saltarli accompagnando la tradizione di altri o fidelizzazione vostra, fatevi almeno un parametro per loro impietoso, per capire bene cosa sia la risata spontanea rispetto a quella a denti stretti derivata dalla fantasia zero della battuta.

pubblicata su Cine Zone
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 06-11-2009 20:18  
caspita,ha fatto furore sto film...
io lo vedo stasera,speravo di leggere qualche altro commento per farmi una mezza idea
ciao!

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HaroldKid

Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
Inviato: 06-11-2009 20:20  
in agenda c'è un bello scambio.
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 06-11-2009 20:26  
ah ecco,mi pareva di averl letto qualcosa,ora vado a vedere,thanks!
ciao!

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joeblack

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 12354
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-11-2009 20:43  
quote:
In data 2009-11-06 20:18, badlands scrive:
caspita,ha fatto furore sto film...
io lo vedo stasera,speravo di leggere qualche altro commento per farmi una mezza idea
ciao!



mah.. è simpatico sì... ma niente di eccezionale.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 07-11-2009 14:05  
mi è davvero piaciuto molto,una volta superato l'ostacolo doppiaggio(pare di stare a senigallia piuttosto che in francia)si segue davvero con piacere,non è un capolavoro,ma è ottimo cinema medio,popolare,che diverte e commuove senza sorprese ma anche mantendendo quel che promette,e non è poco.chissà come sarà il remake italiano,di certo è una storia facilmente trasportabile anche da noi
ciao!

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