kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 15-06-2008 13:38 |
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Trama: Tom è uno scapolone affascinante ed impenitente a cui piace far passare un nugolo interminabile di donne nel suo letto. Donne che scarica velocemente tanto quanto le conosce. Unica sua sicurezza femminile è da dieci anni Hannah, un amica dolce e comprensiva con cui non ha mai fatto sesso ed ha un rapporto di confidenza molto speciale. Un giorno lei durante una trasferta in Scozia lei si innamora di Colin, un affascinante ricco ereditiero. Tom scopre solo allora di amare Hannah, ora il loro rapporto deve andare oltre la semplice amicizia, e a quel punto non gli resta altro da fare che boicottare, aiutato dagli amici, il matrimonio prossimo futuro. La cosa viene complicata dal fatto che Hannah lo vuole come damigella d'onore alla cerimonia, a Tom non resta altro da fare che sbrigarsi a confidarle il suo amore, ma la cosa non è facile perchè ...
Commento: Strano che i fantasiosi titolatori italiani non abbiano chiamato questa graziosa ma leggerissima commedia "Il matrimonio della mia migliore amica", paragonabile a "Il matrimonio del mio migliore amico" del 1997 di P.J.Hogan : in quel film una Julia Roberts gelosa e priva di scrupoli doveva impedire che Cameron Diaz sposasse Dermot Mulroney, in questo Patrick Dempsey (qui fa Tom, esperto in commedie ma famoso per Grey's Anatomy) scopre che Michelle Monaghan (Hannah affascinante, pulita e tutta sorrisi, ha partecipato al recente Gone Baby Gone di Ben Affleck che vi consigliamo di recuperare) è in procinto di sposarsi. Il loro rapporto d'amicizia perfetto che andava avanti da dieci anni (si sono conosciuti ad una festa in maschera facendo un primo litigio diventato poi iniziatore della loro relazione platonica fisicamente ma profonda e confidenziale) si incrina, Tom scopre di amarla, accantona tutte le donne che regolarmente si porta nel letto e cerca di boicottare il matrimonio. La cosa viene complicata dal fatto che il fidanzato di lei è perfetto, ricco e bello, oltretutto Hannah inconsapevole delle mutate condizioni sentimentali dell'amico fraterno gli chiede di fare da damigella d'onore al matrimonio.
Il film di P.J. Hogan era fresco, vivace, divertente e molto glamour, aiutato da una ambientazione perfetta e da Rupert Everett, qui funziona a metà, la cosa di girare i ruoli ha ovviamente il fiato corto, mentre la Scozia dove si svolge la cerimonia tanto osteggiata ha un fascino incredibile, con le sue montagne e i suoi laghetti e fiumi, con quell'immenso castello a dominare la scena. Uno scenario da fiaba per una storia da principesse povere dove Dempsey sembra imbalsamato e senza forza, che vive di solo fascino e poco impatto personale. Gli amici sono caciaroni e antipatici, altro che Everett e le sue performance recitative, mentre scontatamente le fasi dell'altalena di emozioni si limitano a proseguire presentando Tom come colui che si intromette nella felicità di lei per poi comunque far capire che in fondo l'uomo che fa per qualunque donna non si conta solo dai soldi. Il ritmo è blando, alcuni spezzoni poco soddisfacenti e pacchiani come l'ingresso delle amiche, le altre damigelle d'onore che si presentano sulle musiche di Kill Bill, i discorsi con gli amici imbarazzanti, e anche i comportamenti che fanno parte della commedia degli equivoci scontati.
Paul Weiland (diresse Billy Cristal in Scappo dalla città 2) si concentra a presentare Tom come un borderline all'ultima chance quando cinque minuti prima aveva tutte le donne che voleva e solo Hannah è la vera possibilità, con il rammarico di aver perso in fondo dieci anni importanti. Ma il tutto è fatto con freddezza, con una gran fretta di arrivare alla fine del compitino produttivo senza sale e tanto zucchero.
Vorremmo anche noi che nella vita ci si presentino occasioni come quella del discorso alla porta tra Tom e Hannah, che tutto si risolva con due parole e si possa chiudere la faccenda in qualunque punto sia arrivata senza problemi, come il finale poco esaltante in tira e molla dimostra.
Il mondo delle commedie americane purtroppo neppure ricicla se stesso, per dare nuovo prodotto incide vecchia pellicola con nuovi nomi, la cosa ormai coinvolge tanti generi senza apparentemente sosta, non si sa fino a quando il pubblico lo possa recepire e spenderen danari (l'unica cosa che interessa ai produttori totalmente disinteressati alla qualità artistica e che sperano sempre nella poca memoria di un pubblico sottovalutato nell'interesse dei suoi passatempi).
Cammeo di Sidney Pollack come padre multidivorzista di Tom (primo a consigliargli Hannah come sposa, altrimenti se la prende lui) e per l'affascinante Kelly Clarkson da Nip/Tuck.
In definitiva una commedia di fattura media nelle immagini e mediocre nei contenuti e nel ritmo, che fa di tutto per patinare ma che proprio gira con monotonia e noia per quasi tutta la sua durata, allinenadosi alle produzioni senza fantasia di questi tempi, figlie di un borsellino da aprire per chiedere mance e orfane di un padre che agisca con mente locale per darne valore di contenuto decente. Rivediamoci il film con la Roberts che facciamo prima e meglio.
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