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Lo sceicco bianco (Italia, 1952) di Federico Fellini |
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 10-04-2008 23:43 |
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CONTIENE SPOILER
Ivan e Wanda (Leopoldo Trieste e Brunella Rondo) sono una coppia di sposi in viaggio a Roma, lui preciso, metodico e un po' noioso ha organizzato tutto, è prevista anche una visita al Papa, ma la moglie sogna il magico ed esotico mondo dei fotoromanzi e "fugge" dal marito per incontrare di persona proprio il protagonista (Wanda gli ha scritto diverse lettere) del suo fotoromanzo preferito: "lo sceicco bianco" (Alberto Sordi), il cui attore però si rivelerà essere molto meno romantico del suo personaggio e Wanda, delusa, tenterà persino di gettarsi nel Tevere...ma poi tornerà dal marito in tempo per l'udienza papale.
Mi sembra sia il primo film di cui Fellini ha la piena responsabilità come regista e già si nota, sia pure allo stato embrionale, il gusto surreale e grottesco che caratterizzerà i suoi lavori successivi: indimenticabile la prima apparizione di Sordi, "sceicco bianco" che si dondola sull'altalena.
Bellissimo film in cui predomina il registro della commedia (i tentativi di Ivan di nascondere ai parenti la fuga della moglie e sopratutto il personaggio di Sordi, mascalzone e vigliacco), ma non mancano momenti drammatici (il tentato suicidio di Wanda) e più di tutto, dietro questa vicenda e il suo "lieto fine" si avverte un retrogusto profondamente amaro e pessimista sul mondo dello spettacolo, la sua falsità (di cui però abbiamo bisogno per andare avanti) e, credo, anche sul mondo in generale: i sogni infranti, l' insanabile differenza tra ciò che vorremmo e ciò che abbiamo e di cui ci dobbiamo accontentare.
Come dimenticare, poi, la prima apparizione della prostituta Cabiria interpretata da una deliziosa Giulietta Masina che diverrà protagonista in Le notti di Cabiria del '57 sempre diretto da Fellini. Qui appare brevemente mentre insieme a una "collega" incontra Ivan che vaga di notte, disperato per la fuga di Wanda..e in questa sequenza molto bella Cabiria incontra anche un mangiatore di fuoco, una figura che richiama il circo (ambiente che a Fellini doveva interessare) e che conferisce alla scena un connotato surreale che mi ha colpito.
Grazie al montaggio , poi, vediamo anche che mentre Wanda è alle prese con i ridicoli tentativi di seduzione dello sceicco bianco, un sempre più preoccupato Ivan si trova a teatro insieme ai suoi parenti, teatro dove, non a caso, si rappresenta il Don Giovanni di Mozart..
Insomma, l'ho trovato un bel film, in cui il divertimento si fonde con un sapore agrodolce, con un fondo di malinconia.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 12-04-2008 alle 10:17 ] |
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