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Milano Palermo : il ritorno |
kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 24-11-2007 19:18 |
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Trama: il ragioniere della mafia Turi Leofonte ha passato 11 anni in carcere per le sue colpe, dopo aver collaborato da pentito con la giustizia. Ora è libero, ma rischia di finire nelle ire di Rocco Scalia, il nuovo boss nel frattempo insediatosi, intenzionato a mettere le mani su un tesoro nascosto da Leofonte, che secondo le intenzioni di questi dovrebbe finire invece per i nipoti. Per il trasporto all'inverso rispetto a quello iniziale viene chiamato ancora Nino Venanzio e la sua squadra. La partenza da Milano viene però messa subito in pericolo da una misteriosa talpa che rivela al boss Scalia il percorso studiato da Venanzio che dovrebbe essere segreto ...
Commento: undici anni dopo Claudio Fragasso (mediocre regista di horror di serie b che si firmava Clyde Anderson) torna a raccontare la vicenda del pentito di mafia Turi Leofonte (Giancarlo Giannini) e del suo rapporto di odio/fiducia con chi lo scorta, cioè l'ufficiale calabro Nino Venanzio (Raoul Bova). Facendo il percorso all'inverso, questo rapporto si trasforma, diventa una sorta di rispetto dovuto anche perchè il ragioniere della mafia smette di usare solo con i numeri e dimostra buoni sentimenti verso i propri cari in pericolo. Film di ampia derivazione televisiva (le meccaniche sono praticamente identiche a quelle della "squadra" o di "distretto di polizia") vive i suoi momenti migliori (di fatto gli unici) sulla tensione degli inseguimenti e degli spari, che occupano gran parte del film, cadendo in maniera verticale poi in situazioni ridicole quando le pistole non parlano e si devono mostrare invece i sentimenti oppure i rapporti umani. Riprendendo situazioni da Padrino (sottolineate dalle ottime musiche di Pino Donaggio) la battaglia urbana iniziale avviene sotto una cupola mentre si stava assaporando il suono di una romanza, e ci ricordiamo del lavoro di Coppola anche quando il piccolo Toni deve prendere una decisione sull'autistico Stefano, a paradigma di un baby Michael Corleone. Fragasso all'inizio prima di partire con il lungo inseguimento e la continua sequela di sparatorie (la trama è tutt'altro che approfondita, in fondo è tutta qui) ci mostra che anche i poliziotti hanno una famiglia (la Pession e Libero de Rienzo sono divisi per una scappatella di lui ma il figlio li può riunire), facendolo addirittura dire al pessimo Ricky Memphis per dare coraggio a uno sfiduciato Raoul Bova, come una famiglia hanno anche i criminali e Turi lo sta dimostrando. Tra cadute di tono paurose (la tragica scena della piazza con Chiara in braccio a Venanzio è a dir poco ridicola), discutibili artifizi tecnologici per arrivare ai punti di incontro e alle locazioni dove si nascondono gli obbiettivi, sbagli situazionali davvero grossolani (in alcuni momenti si vedono persone passeggiare o lavorare tranquille mentre infuriano botti e spari), parte una colossale serie di combattimenti ed inseguimenti con ogni possibile mezzo o arma da fuoco, che rende il film scorrevole e movimentato.
Peccato che un film come questo debba giocoforza basarsi anche su altro, non può cristalizzarsi sulla sola azione, e difatto quando le cose si calmano sembra di assistere a una banale puntata dei serial tv sopra citati in quanto il momento dell'approfondimento è totalmente inesistente, privando di vere emozioni il tutto.
Di fatto Giannini recita utilizzando un centesimo delle sue grandi capacità, mentre gli altri si adeguano senza ribellarsi , anzi, con gioia, al taglio televisivo che Fragasso ha voluto dare favorito da un casting ad hoc per questo obbiettivo. Mentre Lo Verso digrigna espressioni crude circondato da picciotti cattivi da operetta (il personaggio della Femme brutal, Domino, è a dir poco orrendo) per tratteggiare un vendicativo boss della mala per riparare ai sorti subiti dal padre, gli unici a donare emozioni al di fuori di furiosi combattimenti sono i due piccoli interpreti di Stefano e Tony, il primo con le sue credibili espressioni attonite, da bimbo osteggaito all'ingresso della comprensione del mondo (e capacità da Codice Magnum), e il secondo con l'animo di chi deve diventare grande troppo presto e nel modo del tutto sbagliato. I piccoli incontri tra i due ragazzini sono intensi, due mondi diversi che non si capiscono ma che si incontrano.
In definitiva un film che non ha particolari pregi, che si può vedere assolutamente slegato rispetto al primo, le spiegazioni sono ampie ed abbondanti di quanto (poco) è successo nel capitolo precedente, che vola veloce per via delle numerose scene d'azione, ma che purtroppo allo stesso tempo ce ne scordiamo con uguale facilità per via della totale mancanza di una cifra stilistica filmica precisa, e le frasi ridondanti che ogni tanto si sentono ("per me vivere o morire è lo stesso dolore") accentuano solo il senso di una visione di poco conto che vuole darsi dignità oltre i suoi meriti reali. Ridateci gli onesti poliziotteschi di una volta ...
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 28-11-2007 09:14 |
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kubriko...lasciamelo dire, ma che cazzo vai scrivendo?
...spero di arrivare presto con un primo commentino. L'unica cosa che posso dire che il tono televisivo non è poi così presente e Fragasso è uno dei più grandi.
Il primo episodio è un capolavoro mentre questo è "solo" un degno prosieguo troppo politically correct (io c'avrei messo un finale un pò più cattivello).
Si sente la mancanza di un caratterista per eccellenza come Tony Sperandeo e anche un Francesco Benigno latita, ma vedere questi film è sempre un emozione.
...nostalgia.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 28-11-2007 09:57 |
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pensolo
 Reg.: 11 Gen 2004 Messaggi: 14685 Da: Genova (GE)
| Inviato: 28-11-2007 10:36 |
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Ma non scherziamo..già il primo era un film vergognoso.
E dire che è stato prodotto con le sovvenzioni pubbliche e in coda porta la dicitura di pellicola "patrimonio dello stato".
_________________ Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io" |
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Saeros
 Reg.: 27 Mag 2004 Messaggi: 7565 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 28-11-2007 13:07 |
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L'ho visto per puro errore e per dimenticarlo, dopo, ho dovuto bere tre vodke pure con ghiaccio.
era troppo già se passava in televisione, al cinema io lo chiamo "insulto". a parte la disperazione per Giannini, che ovviamente poteva evitare di mettersi in un film così (oddio, film...diciamo spreco di pellicola), c'è solo il divertimento per l'accento di Raul Bova, che ha finalmente perfezionato la tecnica di inespressività perenne. lo vedessi una volta battere le palpebre!
ma vabbè. il film fa schifo e amen. speriamo che almeno passi presto al dimenticatoio, non ho più soldi per la vodka.
_________________
Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco
[ Questo messaggio è stato modificato da: Saeros il 28-11-2007 alle 13:12 ] |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 28-11-2007 15:27 |
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So perfettamente che non è un film valido qualitativamente, ma è il concetto che porta dietro che va plaudito.
Dai commenti che seguono vedo proprio come sia fossilizzata l'idea di cinema in Italia. Pensolo non sa (o fa finta di non sapere) che i fondi pubblici sono usati per tutti, o quasi, i film italiani e la cosa assai grave e che vengono sovvenzionate pellicole assurte ad opere intellettualmente elevate (senza fare nomi, ma ce ne sarebbero a iosa), quando in realtà sono delle vere e proprie prese per il culo.
Il tentativo di Fragasso è apprezzabilissimo in questa ottica e il tentativo va lodato a priori, a mio avviso. Certo è che questo secondo capitolo è qualitativamente scadente, ma considerato il lungo tempo in cui non si è più vista quell'aria di cinema artigianale, quasi goffo, che ha fatto fortuna oltreoceano negli anni passati, viene quasi da aderire al progetto a priori.
Poi che si venga a dire che Fragasso non è capace non sta né in cielo né in terra e tanto più che il primo capitolo "faceva schifo"; quando in realtà è proprio da li che dovrebbe (ri)partire un po' tutto il cinema attuale nostrano. Dove la regia contava davvero e dove anche quattro attori da strapazzo (aggiungerei improponibili) scompaiono di fronte alla sapienza di gestione dello spazio. Ancora cito, del primo capitolo, la sparatoria nella piazzetta (e me la rivedo seduta stante) che è una vera è propria delizia registica: carrelli, zoomate, rallenti, finte soggettive...e qualcos'altro che mi sfugge. Si avverte proprio la carica emotiva del girato: è finto, ma coinvolge.
Anche nel secondo capitolo Fragasso ci riprova, ma con minore efficacia. La sparatoria al porto e l'inseguimento tra moto e motoscafo è apprezzabilissimo anche se non debitamente articolato, forse. In fin dei conti non muoiono personaggi importanti, ma si vedono pallottole in fronte, sangue che esce da pompette nel taschino, proiettili che vengono fermati da tavole di legno (alla western)...ecc; tanto per fare un confronto, nella sparatoria alle terme c'è movimento, anche se non paragonabile alla suddetta sparatoria nella piazzatta.
Insomma si ricalca quello che era l'impianto filmico del primo capitolo, ma in misura più soft (più televisiva è giusto in questo senso). Tuttavia il solo fatto di aver riproposto un certo cinema è semplicemente fantastico.
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FalceDLuna
 Reg.: 03 Set 2005 Messaggi: 178 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 16-12-2007 12:13 |
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Ripesco questo film che per puro caso ho visto qualche giorno fa. Non ero già molto convinta di vederlo, ma il biglietto era gratis!!!
Concordo pienamente con tutte le critiche scritte precedentemente. Trama veramente scarna e ai limiti del possibile. Ad ogni scena ho trovato qualcosa su cui ridire.
Ho trovato i dialoghi veramente pessimi per non parlare del "u capiscisti" nella scena sul traghetto! "U capiscisti"?...sono palermitana e il mio dialetto lo conosco abbastanza da poter dire che tutta la scena melodramamtica si è trasformata in un delirio...le lacrime agli occhi per le risate. "U capiscisti" non esiste...non si può sentire...e non ammetto che in all'interno di un film che promette di essere di un certo livello ci siano errori, anche nei dialoghi, di questa portata!
_________________ [color=#4000FF][size=10]Change everything you are
And everything you were...und ich habe Lust[/size]
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[color=#80BF00][size=10]
Immer wenn ihr traurig seid
Spielen wir für euch[/size][/color] |
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kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 16-12-2007 12:55 |
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Oronzo, capisco benissimo la tua nostalgia nell'amare chi vuole riproporre una idea di cinema davvero affascinante (e la frase finale della mia rece dimostra tutta questa voglia personale di passato) ma purtroppo se la riproposizione è tanto scarsa purtroppo ne inficia la vera logica storica con un pastrocchio contaminato dalle logiche di una tv imperante che ne stravolge del tutto le radici. Ci ha provato Fragasso, purtroppo non è rimasto autoriale e ha fallito il lodevole tentativo.
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 16-12-2007 13:45 |
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quote: In data 2007-12-16 12:55, kubrickfan scrive:
Oronzo, capisco benissimo la tua nostalgia nell'amare chi vuole riproporre una idea di cinema davvero affascinante (e la frase finale della mia rece dimostra tutta questa voglia personale di passato) ma purtroppo se la riproposizione è tanto scarsa purtroppo ne inficia la vera logica storica con un pastrocchio contaminato dalle logiche di una tv imperante che ne stravolge del tutto le radici. Ci ha provato Fragasso, purtroppo non è rimasto autoriale e ha fallito il lodevole tentativo.
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si, ma secondo me non è mai fallito un tentativo del genere. |
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