kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 26-09-2007 07:28 |
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Trama: tre amici sono determinati a portare alcool a una festa per poter disporre come si vuole delle avvenenti co-liceali del tutto disposte a coubriacarsi. Ma la difficoltà di riuscere a entrare in un negozio a comprare birra & co. a meno di ventuno anni è davvero un grosso ostacolo ...
Commento: tralasciando il solito sottotitolo italiano (che riprende Scamarcio e il suo 3 mt. sopra il cielo) demente e inutile, ecco che arriva la nuova versione della rivincita dei Nerds in una chiave leggermente diversa.
Evane e Seth sono due amici per la pelle destinati a lasciarsi per prendere strade diverse dopo gli studi, e Greg Mottola (ritorna alla regia dopo ben 11 anni seguendo il film L'amante in città con Stanley Tucci) fonda su questo disagio la sua commedia adolescenziale che vive di situazioni ormai consolidate nel genere.
Abbiamo però stavolta una grossa differenza: i nuovi nerd sono duri, massicci ed incazzati e non hanno nessuna voglia di subire oppure di lasciare le belle ragazze ad altri. Combattono, si ingegnano e primeggiano anche se la sfortuna li perseguita. E così il trio di soliti noti (il grassone, il timido, l'occhialuto magro e complessato) diventano coloro che guidano le situazioni, compresa quella di indirizzare la polizia (due assurdi agenti che sembrano usciti da Scuola di polizia) verso la retta via e l'uscita da una situazione compromettente.
Certo, il linguaggio è sguaiato, le situazioni piene di deja vu e clichè (le feste con ragazzi fatti e completamente ubriachi) ma la morale del film è tutto improntata sulla ricerca della vera amicizia tra i due (McLovin è solo un terzo incomodo) e sulla ricerca dell'amore e non del sesso, che viene incredibilmente rifiutato nel momento più facile da avere per trovarlo poi vero e sereno nella dolce scena finale, straniante rispetto a tutto il tono commedia spinta del film. Le battute e le gag, non c'è bisogno di dirlo, sono tutte improntate sul bisogno ormonale da soddisfare, sulla masturbazione, e su una iconografia fallica spinta (vedere le immagini sui credits finali a tale proposito, del tutto fuori di testa ma anche geniali) per poi dirigersi in una zona diversa, quella del vivere una vita libera e oltre che non dipende come successo dall'aver portato a letto la bonazza di turno, rivincita di McLovin e gli altri due sulle incombenze che mode e consuetidini scialbe impongono. Purtroppo, ovviamente, c'è un ma. Questi piccoli buoni semi di cui si parlava e visibili in alcuni piccoli siparietti (il finale e piccole scene a due tra amici) si intravvedono appena nascosti da quintali di nerdate e contronerdate già viste che in alcuni comparti escono preponderanti per paura di fallire nel bersaglio di soddisfare il pubblico venuto per vedere una commedia che potremmo definire del maial-college (parafrasando il titolo italiano di un film). Diciamo che andrete a vedere il film che vi viene promesso, ma qualcosina in più c'è. Peccato che essendo la qualità del genere tanto infima queste poche cose non possono dare valore particolare.
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