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In memoria di me di S. Costanzo |
oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 07-08-2007 11:23 |
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Riapro il topi perchè quello presente in archivio non esiste.
Saverio Costanzo è un autore che piace. Anzi, per dirla alla Proietti, a me me piace!
In memoria di me rappresenta un ulteriore passo pedagogico del regista romano, che, dopo Private, cerca di offrire una visione alternativa di una parte della nostra esistenza. Da i mezzi di informazione siamo abiutuati a vedere i palestinesi come terroristi senza scrupoli; attentati compiuti nei mercati, nei risotanti, nelle piazze; ma mai la maggior parte della gente fa lo sforzo di pensare al perchè una parte della palestina vive così. Allora Costanzo ci da uno strumento in più; non ci impone il suo punto di vista, ma ce lo offre con grande professionalità.
Allo stesso modo In memoria di me diventa un punto di vista. Non è un attacco a Dio e ai sui insegnamenti, ma più alla Chiesa e ad alcune anacronistiche metodologie di insegnamento. Certo che, più che ancronistiche, vengono dipinte come ipocrite; questo può essere l'aggettivo che meglio si addice a molti stili di vita e non solo a quello cattolico. Si mettono alla berlina i principi sui cui poggia un certo metodo religioso, un certo tipo di seminariato. Non è assolutamente facile criticare un qualcosa di radicato nel nostro DNA culturale, ma il regista riesce molto bene. Mette in scena un film anomalo, dove, per quanto possibile, si evitano al massimo riferimenti religiosi. Le iconografie sono lasciate al fuori campo e trovano spazio nell'occhio della macchina da presa solo le parole. Asettico è il monastero pieno di seminaristi, come fossimo nel film THX1138, e tutto sembra annulare le emozioni. La monotonia e l'omologazione vincono sia archittettonicamente che umanamente. Il lungo corridoio carcerario diventa l'habitat di schiere di zombi, dove il distacco emotivo divulgato diventa un mezzo di controllo, puro e semplice, sui seminaristi.
Non ci sono fronzoli registici questa volta, scompare il taglio documentaristico di Private, e molto rimane nell'ombra: tratti thrilleriani fanno capolino. La costante aura di controllo vive tra movimenti di macchina sobri e uniformi, quando ce ne sono, o tra shots fissi dove la mdp non rappresenta lo spettatore, ma diventa una telecamera di sorveglianza al servizio dei “sacerdoti istruttori”.
Costanzo ben riesce nel descrivere questa prigione spirituale: un castello di principi relogiosi costruito ad arte dove in nome di Dio si azzerano anche le più umili emozioni. Ecco che la salvezza diventa l'io: in memoria di me.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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DaveNet
 Reg.: 23 Giu 2006 Messaggi: 138 Da: Piemonte (PS)
| Inviato: 08-08-2007 23:07 |
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quote: In data 2007-08-07 11:23, oronzocana scrive:
Ecco che la salvezza diventa l'io: in memoria di me.
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Grazie Oronzo, penso proprio che lo guarderò al più presto.
Ciao
_________________ "Il cervello è il mio secondo organo preferito " (W.Allen) |
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Danikr
 Reg.: 09 Mar 2007 Messaggi: 138 Da: Crotone (KR)
| Inviato: 02-09-2007 01:12 |
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Film soporifero.
Dialoghi scarni , scene interminabili , mi aspettavo qualcosa di più acceso ... Anche se riprendere la vita in una ricerca spirituale per diventare preti ... Non potevamo di certo aspettarci grandi ritmi.
Finale affrettato ... Una vera camomilla prima di andare a letto |
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