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Autore XXY - Lucía Puenzo
Pollaio

Reg.: 05 Lug 2007
Messaggi: 45
Da: Istrana (TV)
Inviato: 10-07-2007 17:15  
La normalità, anche quella più piatta ed insapore, riesce a dare sicurezza. La diversità invece non dà tregua e ti spinge a correre, a fuggire.
Ecco perchè una famiglia emigra dall'Argentina per rifugiarsi in un'isolata zona della costa uruguaiana, lì dove il sibilo tagliente della superficialità e della derisione è sostituito unicamente da quello del vento oceanico.
XXY è la corsa disperata, in un fitto bosco, di una ragazzina che non sa capire il proprio sesso.
E' la fuga di un acerbo ragazzetto in preda alle convulsioni, sconvolto per aver assaporato il sesso da un lato diverso rispetto a come lo aveva immaginato.
E' anche il brutale inseguimento di chi invece vuol vedere e raccontare lo spettacolo di quella mostruosa anomalia genetica.
Ma la diversità di Alex, di cui incantano la ruvida e selvaggia bellezza, le offre anche la possibilità di una scelta: essere un uomo oppure una donna.
Una fondamentale decisione che i genitori credono di poter prendere senza aver capito chi è la propria figlia e cosa ella desideri diventare. Interpellare un noto chirurgo, pronto a tagliare ciò che sembra di troppo, farebbe uscire anche loro dall'incubo, non più schiacciati dal peso dell'ambiguità, dell'incertezza.
Ma Alex è come una tartaruga marina, ancora libera di nuotare e seguire la propria corrente.
Le tartarughe marine a cui le reti da pesca hanno tagliato una pinna non muoiono... ma non tornerano mai più in mare.

Nella sua opera prima Lucía Puenzo affronta un tema delicato e al contempo poco trattato al cinema: l'ermafroditismo. Lo fa con uno stile tecnicamente semplice, poco ricercato ma emotivamente carico.
Il suo è un film che non vuol stupire, che non punta a sconvolgere e mira ad una delicata ma amara riflessione.
Ci riesce grazie all'apporto fondamentale della protagonista, peccato inserisca qualche metafora un po' semplicistica e non concluda l'opera con dei dialoghi all'altezza.

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"Sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro!" - da Manhattan

[ Questo messaggio è stato modificato da: Pollaio il 10-07-2007 alle 17:36 ]

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 01-09-2007 21:02  
xxy


Trama: Alex è una ragazza di quindici anni apparentemente normale, ma a quanto pare la famiglia ha dovuto traslocare per l'impossibilità di convivere con le persone del paese per una anomalia genetica che ha fornito alla ragazza sia l'apparato genitale maschile che quello femminile. L'arrivo di una famiglia di vecchi amici (madre, padre e figlio) sconvolge nuovamente gli equilibri tanto delicati ...

Commento: Lucia Puenzo, regista di documenatri e telefilm, esordisce alla regia con questo film che tratta un argomento tanto delicato quanto inusuale per la sua rarità: l'ermafroditismo. La storia di Alex (una strepitosa quanto promettente Ines Efron, che se valorizzata ha davvero possibilità di farsi conoscere in futuro) è il motore per farci conoscere una storia diversa dalle solite (un tema davvero poco considerato al cinema, forse a memoria l'unica trama ad argomento ermafrodita da lungo tempo) davvero interessante, che scava nelle profondità del disagio e che non concede nessuna apertura a facili e concilianti ottimismi.
L'argomento del film si dipana con una secchezza impressionante, e un assoluto e totale disinteresse per i canoni estetici della ripresa. Fotografia a colori smorti, camera a mano (la regista venendo dai documentari si trova particolarmente a suo agio con tale strumento portatile) che esegue inquadrature lunghe e fisse, danno il senso di quanto si vuol mostrare, un racconto senza fronzoli per una condizione fisica davvero bifacciale, che porta ad avere sensazioni e sentimenti tanto diversi quanto contrastanti, in un cumulo emotivo sempre in ebollizione.
Nel lavoro della Puenzo questo contrasto è altamente presente, con la protagonista decisa a non perdere il suo orgoglio personale e vivere la sua condizione in libertà, pronta a cercare l'amore e a soddisfare il suo desiderio, in un terribile contrasto per l'esecuzione da scegliere come un difficile bivio.
Uomo, donna, ma sopratutto e solo persona ci sembra dire Alex ogni volta che si trova a doversi rapportare con qualcuno, persone che l'accostano spinte dalla curiosità, come se fossero al circo dei tempi passati, di vedere un freak, di toccare con mano quello che da anomalia diventa completezza se non fosse tanto diffiicle gestirla in un corpo solo. Di fatto la regista non ci mostra ovviamente nulla visivamente dell'anomalia genetica, ma ci mette alle corde più volte, filmando i ragazzi del luogo sempre in agguato per levarsi la curiosità, ci provoca mostrandoci quanto siamo curiosi e ci indica di non fare l'errore stesso che i personaggi che vediamo stanno facendo.
Molto eloquenti le scene in cui si rifiutano le pillole anticrescita del pelo, gli sguardi al corpo e alle persone, in una accettazione della propria persona che deve crescere senza alcun bisogno di essere modificata ma accettata nella sua evoluzione naturale.
Conta lo spirito, non il corpo, conta l'anima e non l'atto da eseguire. Di fatto in fondo Alex trova una sua anima gemella ideale, un compagno di conoscenza che accetta la sua bisessualità senza nessun preconcetto, ma non per questo è la stessa ragazza/o che deve accettare questa unica possibilità ma di poter anche avere una scelta, come un finale tagliente pari a un rasoio ci mostra. L'ennesima offerta di sguardo è in fondo lo specchio del nostro voyerismo patetico, che una ragazza coraggiosa ci sbatte in faccia senza avere nessun problema, risplendendo lei di purezza.
Un film che ci sentiamo di consigliare per una serata di riflessione, avvertendo che lo spettacolo che andiamo a vedere non è dei più facili, per nulla accondiscendente e che cerca di mostrare il tutto al meglio possibile senza dare soluzioni vere e proprie costringendoci a cercare noi il finale umanamente migliore.
Pregevole il logo della locandina con la terza x rotta a formare la y dei gameti diversi ma uniti.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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