mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 26-08-2002 16:00 |
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I CALIMERI UMANI
Oggi corrente “fragile personaggio femminile creato da Williams,nel suo romanzo: "Un tram che si chiama desiderio" , per uscire apertamente dal cosiddetto luogo comune della classica donna oggetto, potrebbe benissimo essere associata, ad un ideale di donna alquanto utopistica; … ma in ogni caso: sincera e trasparente negli affetti.
Attratti da tali immagini di donne fiabesche… vengono loro incontro alcuni fans maschili, definiti brutti, timidi, e IELLATI! - E’ il cosiddetto plotone dei “Calimeri Umani Viventi”.
In questo plotone umano cosparso a volte d’insicurezza, vittimismo, e perdita d’autostima, si può benissimo notare come spesso gli uni appaiono sconfitti e (traumatizzati), da circostanze negative di vario genere. Essi non vogliono, o non hanno più la forza di lottare troppo a lungo congiuntamente a “Branchi Sociali” di Massa immensamente opportunisti. Questi detti individui, cercano spesso con maniacale premeditazione tali evenienze di profitto, sulla pelle degl’altri. Le stesse loro menti contorte e “carognese”, richiedono possibilmente (gente) ingenua, e sprovveduta, … che si sacrificano alle loro esigenze; - ma alcune volte, si trovano davanti il lupo sotto le vesti d’agnello. Ovviamente, non tutti gli individui di gruppo sono di simile stampo egoistico, altrimenti la civiltà umana sarebbe finita già da un bel pezzo sbranandosi l’uno con l’altro.
Questi calimeri, pur consapevoli della propria necessità d’aggregazione Sociale; - data in ambito affettivo, lavorativo, medico - assistenziale, preferisce possibilmente vivere in un mondo di solitudine e di meditazione interiore, lontano dal proprio Gruppo d’appartenenza. Devono anche per riflettere sul come risolvere strategicamente una valida forma di difesa, nei confronti di questi “carnefici” senza scrupoli che l’assediano tutti i Santi giorni. Correnti aguzzini praticavano senza troppo rimorso il vecchio detto: “Morte Tua… Vita Mia”. Simile concetto pur essendo legge naturale di sopravivenza, secondo loro: l’amico è di sovente tale… fin tanto che è <<pollo>>… docile, e servizievole, da spennare.
In caso contrario: rimane solo un acerrimo nemico da tormentare e sterminare sul posto, o in mancanza d’esplicita determinazione nel farlo … possibilmente: interrarlo vivo! All’interno di questo loro (sottosistema) Sociale ANIMALESCO, prevalgono opportunismo, odio, e indifferenza, indirizzata al malcapitato di turno. Tutto l’opposto d’amore, benevolenza e gratitudine; il quale più delle volte sembra essere diretto esclusivamente: ai cosiddetti forti e belli!… Avvolte ritenuti tali, solo per il semplice fatto d’avere un presunto potere lecito, o illecito.
Durante la loro vita questa sorte di “Calimeri Umani”, poveri d’affetti è per giunta con le tasche semivuote vuote! … A qualche donna potrebbero dare anche fastidio!…
Essi inoltre, appaiono duramente percossi in testa, da una sorta di bastonate cosmiche “fiscali” per nulla casuali. Tali trappole fiscali sono mirate sistematicamente al fine di distruggerli. Da queste cercano in ogni modo di reagire e difendersi come possono! …
Purtroppo tali calimeri umani non hanno neanche molta dimestichezza con l’attuale (immagine) di donna ultra moderna, prodotta da una società troppo materialistica. Questo tipo di Società pretende le medesime deviate dal loro detto ruolo “Materno”, mettendole in una castrante e coercitiva opposizione all’uomo. Naturalmente la dove regna la finzione e l’ipocrisia del compromesso di copia, in cui dominano con persistenza tali elementi d’adattamento reciproco, rimane solo una leggera, transitante, ricerca di desiderio sessuale da entrambe le parti. In queste circostanze dove non traspare sufficientemente alcuna forma affettiva: se non in maniera del tutto simulata, … forse è meglio adattarsi a quella, inverosimile.
A tali calimeri potrebbe altresì comparire alla mente in forma << maniacale>> una concisa e peccaminosa, nipote moderna di Blanche Dubois bisognosa d’attenzione, incontrata casualmente durante la propria solitudine notturna, davanti allo schermo di un televisore attempato. Lei a questi calimeri umani chiede in cambio solo che sia ricordata nel tempo! Dal punto di vista materialistico (femminile) odierno, invece al posto di Marlon Brando, potrebbe apparire nella rimembranza delle medesime il cosiddetto “Stallone Azzurro”; se poi questo è anche munito di una consistente, voluminosa, carta di credito<< possibilmente carica>>!… ancora meglio!
Battuta a parte, in questa società se non riesci a conquistarti in qualche modo: fama, e prestigio, addirittura se adempi qual cosa di molto straordinario, passi spesso in osservato.
Nel mondo professionale ti valutano, o ti condannano, in base ai pregiudizi di quello che appari; e non giustamente per quello che fai di utile o di dannoso per gli altri. Alcune persone minimizzano il lavoro altrui, … soprattutto nel caso in cui da questo, non ne traggono proprio vantaggio personale.
Incazzatura a parte, da tutto ciò emerge la seguente domanda: dove è finito il vero concetto di giustizia Sociale?!… Purtroppo, già dalla sua nascita si trova spesso schiacciata, dal famigerato rullo compressore del mondo consumistico moderno.
Questi calimeri umani, intellettualoidi, idealisti, sognatori; oppure semplicemente: poeti, o artisti incompresi, vivono sofferentemene un’esistenza carica di problematiche affettive ed economiche come chiunque altro a lui simile.
Oggi l’uomo come in natura, ha riprodotto su vasta scala, una sua giungla moderna d’asfalto. Tale modello di civiltà odierna, di sovente mostra una razionalità legislativa soltanto apparente sul concetto d’uguaglianza umana. Oggi abbiamo purtroppo anche perso, il vero senso della vita primordiale; ossia: ciò che ci legava un tempo negli affetti alla vera fratellanza umana. La fede religiosa è una scelta atta nel ritrovare il contatto Spirituale con Dio; ma le varie istituzioni di Culto che se n’occupano, sono spesso anch’esse serpeggiate del male.
Adesso dopo di questa mia breve parentesi rivolgo (nuovamente) uno sguardo passionale nei confronti di Vivien Leigh. Questa donna “non” era di certo all’Epoca una tipica bellezza mozzafiato da copertina, da mandare in delirio gli uomini; anzi senza abiti e trucco da scena, le sue parti fisiche più sensuali affioravano unicamente attraverso l’’azzurro intenso dei suoi occhi, e l’espressione del viso bisognoso di tenerezza.
Tutto quello che stranamente rimaneva nascosto, in questa fragile figura umana; avvolte inquietante, … emergeva dirompente attraverso la propria volontà scenica teatrale, che emanava anche il fascino misterioso dello Spirito “intramontabile” di Cleopatra. E’ lo dimostrò effettivamente nel suo film a lei dedicato nel 1945, recitando corrente ruolo.
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