> > Tutto Cinema - Per sesso o per amore? |
Autore |
Per sesso o per amore? |
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 29-01-2006 23:17 |
|
Il film di Bertrand Blier, celebre autore di film “di genere” e d’autore in Francia, si innesta su un duplice binario nell’architettura filmica, e dunque si presta a più risvolti nella lettura del suo concreto svolgersi sullo schermo.
Il primo, innegabile anche perché pienamente nelle corde di un regista come Blier, è quello di una sofisticata ricerca visiva, che si presta volentieri ad una sperimentazione nella costruzione dell’immagine e nella disposizione della scena, e degli elementi diegetici su di essa.
Il secondo, anche nel dar credito al regista quando sostiene di aver scritto tutto il film per la sua protagonista, ammaliato da quel Irreversibile che al momento dell’uscita suscitò non poco stupore (e che detiene ancor oggi il primato dei biglietti “singoli” venduti in sala), è l’ossessiva esplorazione ed esibizione del corpo di una particolarmente procace (era in fase di allattamento) Monica Bellucci, che arriva ad osare non poco in scena per il suo regista, arrivando a catalizzare tutta l’attenzione della pellicola sulla sua fisicità, e a partire da essa per imprimere le vere e proprie svolte narrative della pellicola. Il ruolo stesso, d’altronde, è strutturato e funzionale ad una certa libertà di costumi nel quale la Bellucci si muove da padrona e con una libertà assolutamente ammirabile.
Diverse le ottiche dunque con le quali poter approcciarsi al film.
Secondo la prima, dunque, ci troviamo di fronte ad un film che è tutt’altro che la solita commedia amara alla francese, almeno nella sua impostazione e struttura visiva. Blier gestisce i suoi personaggi (dunque i suoi attori) come se si trovassero su un palcoscenico. La stessa messa in scena risponde a queste esigenze. Le scenografie, e le inquadrature tendono a sottolinearlo, valorizzando una schematizzazione dello spazio e tendendo a valorizzare l’ambiente in quanto coerente estremizzazione dei caratteri dei personaggi. Unica concessione a questo “appiattimento” funzionale alle esigenze del regista, e il tentativo di profondità di campo nelle immagini in prospettiva di una stanza da letto che vive separata dal resto dell’ambiente casalingo del protagonista. Tentativo che parte non da un’esigenza etica, ma puramente di costruzione spaziale dell’ambiente, venendo infatti volutamente sminuito dalla “trasparenza” delle strutture divisorie della casa stessa. Anche lo stesso tenore recitativo, ricavabile da una precisa indicazione di direzione attoriale, che si adatta a quel che è poi la cifra dello script, tende ad enfatizzare i comportamenti “caratteristici” dei singoli personaggi, le loro manie e i loro clichè ricorrenti, utilizzando i ruoli secondari come veri e propri elementi des€crittivi dell’ambiente. Assolutamente conforme a questo tenore è anche la gestione della fotografia, che ricalca la consuetudine da palcoscenico di evidenziare con improvvisi fasci di luce (coadiuvati, grazie all’esser cinema del film, da repentini stacchi di montaggio e di filtro davanti all’occhio della telecamera) il cuore della scena, o che è tesa ad evidenziare cromaticamente il cuore della scena o della sequenza.
Impostazione questa che, soprattutto se unita a una sceneggiatura non particolarmente incisiva e troppo in contraddizione nella sua vocazione di ricerca di verosimiglianza con gli aspetti più teatrali del film, che finiscono per risultare grotteschi, non convince del tutto, alternando (brevi) momenti di brio e mordacia a pause e sequenze che stemperano del tutto qualsiasi tensione narrativa, confinando spesso con i limiti del ridicolo.
Altro aspetto profondamente influente nella dinamica interna del film è la presenza di Monica Bellucci sullo schermo. L’attrice italiana, ormai a suo agio nelle dinamiche, non sempre immediate e intuitive del cinema francese, ha il merito (o il demerito, a seconda dei punti di vista) di riempire lo schermo con la sua presenza e il suo charme. La sua prova d’attrice si fonda appunto su questa capacità di sostenere a lungo la scena da sola, anche in condizioni di oggettiva difficoltà per un’attrice quali sono quelle di una prolungata nudità di fronte all’occhio meccanico. Una solo discreta prova attoriale (considerato anche il fatto che l’attrice non si doppia nella versione italiana) viene compensata da un’esplosività nell’attrarre su di se tutti gli elementi scenici, che viene a sua volta favorita anche dall’impostazione “bidimensionale” della messa in scena. Il film non può prescindere dunque dal passare per una prepotente ma ben gestita fisicità delle sua protagonista, che ne stempera parzialmente quegli elementi di ricerca autoriale che in larga parte lo connotano.
Un film che funziona poco e che (ci azzardiamo a fare una previsione) viaggerà sull’inerzia della promessa dell’esibizione fisica delle forme della sua protagonista (promessa in larga parte mantenuta) e poco più, ma che, d’altra parte, stancherà non poco per il suo tentativo un po’ forzato e manierista di ricerca d’autorialità.
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
|
Midknight
 Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3555 Da: Perugia (PG)
| Inviato: 05-03-2006 13:43 |
|
Uno dei film piu' brutti che abbia mai visto,se non il piu' brutto in assoluto.Blier dovrebbe essere radiato dal albo dei registi,anzi radiato dalla faccia della terra |
|
follettina
 Reg.: 21 Mar 2004 Messaggi: 18413 Da: pineto (TE)
| Inviato: 06-03-2006 03:11 |
|
quote: In data 2006-03-05 13:43, Midknight scrive:
Uno dei film piu' brutti che abbia mai visto,se non il piu' brutto in assoluto.Blier dovrebbe essere radiato dal albo dei registi,anzi radiato dalla faccia della terra
|
quoto quoto e quoto
_________________
|
|
kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 06-03-2006 19:57 |
|
c''e' veramente poco da dire su questo film assolutamente banalotto,tutto basato sulla proprompenza della bellucci e del suo corpo .la commediola si muove statica tra seni turgidi e sederi perfetti in bella mostra ( mi piange l'anima dirvelo ma non c'e' basso ventre inquadrato),con una trama che rimane ancorata all'incipt iniziale del povero cristo che deve conquistare la bellona e di come reagisce l'uomo qualunque con accanto una donna simile...temi interessanti se sviluppati con dovizia , inutili se rimangono quesito risolto con situazioni risicate e senza brio.
se volete godervi la monica ( unico motivo di interesse di questo film ) comprate una rivista con un suo portfolio o un suo calendario,l'effetto sara' migliore ....
presenza di depardieu assolutamente senza valore.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
|
lumbreras
 Reg.: 26 Feb 2006 Messaggi: 1400 | Inviato: 07-03-2006 16:11 |
|
Decisamente un film orribile senza nessun dubbio |
|
gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 07-03-2006 19:19 |
|
|
Midknight
 Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3555 Da: Perugia (PG)
| Inviato: 07-03-2006 19:47 |
|
quote: In data 2006-03-07 19:19, gatsby scrive:
orribile, comicitò davvero deficiente (anche se voluta). Ne ho dovuto scrivere la recensione(sta anche sul mio blog), e non sapevo come arrivare a una quantità di caratteri accettabile
|
Potevi fare una pernacchia lunga 4 pagine.Avrebbe reso bene l'idea. |
|
lumbreras
 Reg.: 26 Feb 2006 Messaggi: 1400 | Inviato: 10-03-2006 16:11 |
|
Ma come dice la Bellucci IN ITALIA LA GENTE CANTA PER STRADA!!!!!!Ma doveeeeeeee??????????? |
|
follettina
 Reg.: 21 Mar 2004 Messaggi: 18413 Da: pineto (TE)
| Inviato: 10-03-2006 23:54 |
|
a pescara si.. i tossici che camminano felici dopo che si sono fatti..
_________________
|
|
joey080
 Reg.: 24 Mar 2004 Messaggi: 3595 Da: turi (BA)
| Inviato: 12-03-2006 15:05 |
|
bella cazzata di film...non si avvicina nemmeno al ridicolo...come capita per qualche film...che bene o male nella sua bruttezza diventa ridicolo...QUESTO FA PROPRIO SCHIFO!
_________________ Shadow of the Day
Crawling
Chester |
|
|
|
 |
0.128084 seconds.
|