seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 01-01-2006 18:22 |
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Parlare del cinema di Charles Chaplin ignorando il cinema di Charles Chaplin,č operazione quantomai deprecabile e pericolosa,e tuttavia necessaria,se si vuole rendera piena giustizia all'opera di un cineasta,prima che di un comico,che ha voluto e saputo se non meglio,sicuramente prima di altri,dimostrarci che esiste un luogo dove i sogni (ma anche gli incubi) di tutti noi prendono vita.
Nell'America post-recessione,Charlot ha ormai smesso i panni dello squattrinato vagabondo,per indossare quelli del (fin troppo) scrupoloso operaio in catena di montaggio. In questo primo senso,ecco i "tempi moderni": dalla "corsa all'oro" all' industrializzazione sfrenata,da un eccesso all'altro. E Charlot č sempre lģ,forse invecchiato,mai maturato,sempre sbeffeggiato.L'adattamento del personaggio,in apparenza cosģ macchiettistico,del vagabondo,alla societą moderna,č formidabile:Chaplin/Charlot non viene assorbito e depotenziato dal contesto che lo circonda,eppur cosģ mutato:al contrario,perfetto artefice di sč stesso e delle proprie (s)fortune,in quanto trasfigurazione artistica di una realtą(ma vale anche l'inverso)domina e piega a sč il mondo in cui vive,pur con un'apparenza di sconfitta. Basti pensare a quando,umiliato,offeso e sperduto in una prospettiva di nuovo grigiore, faccia dei suoi aguzzini(le macchine)alleati formidabili contro il braccio rigido della legge:Chaplin butta sč stesso in un'avventura rischiosa e impegnativa(la ricerca dell'emancipazione e ,n senso metalinguistico, il "salto nel buio" del sonoro)con tutte le abilitą del consumato protagonista/regista di sč. In questo senso,la ricerca(meglio sarebbe dire la "scoperta") dell'amore,un'amore non voluto ma forse vagheggiato,non desiderato ma forse sperato,č la voglia di una vita diversa e di un cinema diverso,ma neanche poi tanto. La voglia di scappare, di compiere finalmente sč stessi e un destino che non si sa dove porti,conducono inesorabilmente,a un ripiegamento,a un tornare indietro non necessariamente negativo.Vita(e morte) di Charlot e Charles si confondono e si mescolano sino a risultare indistinguibili. Il saluto(parlato,cantato!) di Charlot sull'onda dell'amore puro č l'addio di Charlie,il "vecchio" Charlie, al suo pubblico,che d'ora in avanti lo vedrą radicalmente diverso.Il testamento di Charlot č l'omaggio di Charlie a un cinema che ha contribuito a far vivere e che sa essere ormai morto. L'orizzonte sconfinato inseguito dal passo caracollante di Charlot e dal profilo timido e spaurato della 'sua' Paulette č il sorriso tardivo ma efficace che Charles stende su un'esistenza (non pił )tramortita dalla solitudine, di un arte dell'umanitą pronta a elevarsi ad altissime vette. Eccoli di nuovo, i "tempi moderni" di un autore che rilegge e migliora se stesso, di un uomo che cerca,semplicemente e straorsinariamente,di vivere la propria vita.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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