mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 28-02-2005 10:59 |
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Disgraziatamente, sempre parlando in tema di censura cinematografica, le cose non andarono certamente meglio riguardo al progetto di riformulare in versione italiana il film: “Un tram che si chiama desiderio”.
In Italia ci pensò sicuramente il regista Luchino Visconti nel 1949, con la (traduzione) italiana di Geraldo Guerrieri. – Inizialmente al tempo, Visconti, consegna il copione teatrale di scena ai seguenti attori: (Vittorio Gassman) nel ruolo di Stanley Kovalsky; seguito da (Rina Morelli) in Blanche Dubois; e (Marcello Mastroiani) in quello di Harold Mick, e poi in seguito anche lui Stanley Kovalsky.
Purtroppo a maturata legge Merino, già in vigore dal 1948 sulla cessazione delle case chiuse, i cattolici ben pensanti giudicarono scandalosa la diffusione di massa di tale opera teatrale sul grande schermo nostrano; sopratutto a causa dei troppo forti contenuti atipici riferiti in prevalenza alla “Prostituzione” e relativa perversione sessuale in questa contenuta. Qui come se ciò non bastasse, Tennessee Williams durante tale periodo approdò di persona in Italia, per esprimere entusiasmanti suggerimenti, in merito alla conduzione teatrale inerente al suo romanzo.
Negli ultimi anni in detta rappresentazione teatrale si sono principalmente cimentati alcuni giovani attori, dei quali: Mariangela Melato, Enrico Lo Verso e Paola Quatrini. Questi medesimi hanno portato e portano tuttora nei teatri italiani, le loro rappresentative modernizzate tratte dall’Opera letteraria di Williams.
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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