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Uno o trino? |
MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 18-10-2004 10:23 |
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Creando un ipotetico filo conduttore che va da Benjamin alla scuola di Francoforte per arrivare a Debord ci si trova proiettati dritti dritti nei giorni nostri. Prequel, sequel o remake. Indiscriminatamente. Secondo alcuni queste operazioni commerciali non vanno nemmeno commentate. Secondo altri non importa.
Forse può essere utile ricostruire la storia della serialità applicata al cinema.
I primi film seriali nascono durante la prima guerra mondiale e sono comodi perchè a) si risparmia denaro in scenografie e setting in tempi in cui denaro ce n'era poco e b) sono un ottimo esempio di razionalizzazione del processo produttivo per tempistica e fidelizzazione degli spettatori.
Sostiene Eco ('Eugene sue e i misteri di Parigi') che un prodotto seriale può operare a 3 livelli: stilistico tematico e ideologico.
In un qualche modo anche oggi fare un sequel significa aderire in maniera passiva al baraccone spettacolare hollywoodiano. E questo è innegabile. Ma spostandoci su un piano puramente esteticoè sistenibile ancora la tesi dell'originalità dell'opera d'arte?
Tornando ancora ad Eco in una sua tipizzazione delle varie forme di serialità vi inserisce anche come sottocategoria la Citazione. Essendo infatti una riproduzione (anche se consapevole) di qualcosa che già esisteva. Quindi Tarantino potrebbe lavorare per Aaron Spelling.
Personalmente non penso che si possa fondare un criterio estetico su considerazioni ideologiche o anche solo diacroniche. Se può esistere un criterio estetico. Insomma a me è piaciuto molto di più Spiderman 2 rispetto all'1. Eppoi Raimi mi piace anche se da quello della Casa è diventato un regista da megaproduzioni.
Voi che ne pensate? Nulla di nuovo sotto al sole oppure aveva ragione Debord (per chi non lo conoscesse è quello della Società dello spettacolo)?
essendo il primo topic che apro spero vivamente di non sbagliar sezione o di non clonarne un altro.
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La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 18-10-2004 alle 10:24 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 18-10-2004 alle 10:24 ] |
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Daniel

 Reg.: 14 Feb 2003 Messaggi: 4301 Da: Nuoro (NU)
| Inviato: 18-10-2004 10:40 |
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quote: In data 2004-10-18 10:23, MaratSafin scrive:
essendo il primo topic che apro spero vivamente di non sbagliar sezione o di non clonarne un altro.
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Che poi rientrerebbe perfettamente o quasi nel discorso da te citato.
Ho letto qualcosa in proposito ... in termine di riflessivita, ripetizione e per ciò che concerne saghe, remake, cloni e series a tutti li effetti. Tematiche che possono benissimo rientrare nel nuovo guazzabuglio mediatico e post moderno che il media televisivo oggi rappresenta. Non solo, se non ricordo male Eco, sosteneva che ripetizione e iterazione sono forme pre esistenti all'audio visivo ... quindi rinchiudere il tutto in una epoca postmoderna sarebbe riduttivo poiche inerenti a temi fulcro di costruzione proprio dell'antica tragedia greca.
Ma il discorso è vasto e parecchio stratificato.
Iniziamo con il dire che la serializzazione vera e propria nel Cinema è sempre esistita .. il cinema nasce in un ambito seriale - ludico dove la ripetizione è segno d'avvio. Il cinema muto ne è estramente ricco si pensi alle prime 'Passioni' (1900/03) in cui nella serializzazione iconografica avevano insite in loro un archetipo di montaggio 'virtuale' dato dalla conoscenza della texture biblica o anni più tardi 'Les vampires' archetipo di serials e saghe. |
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MaratSafin
 Reg.: 17 Ott 2004 Messaggi: 831 Da: trafalmadore (CO)
| Inviato: 18-10-2004 12:01 |
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Esatto. L'intento del mio post era proprio sollevare questo problema: c'è qualcosa di intrensicamente seriale nella produzione filmica (e non solo, ma questo è un discorso per proppiani o greimasiani). Non foss'altro per caratteristiche tecniche del medium.
La discriminante ideologica in questo contesto può influenzare il criterio estetico? A mio avviso la differenza la fa la qualità e non supposte architetture promozionali che si intravedono dietro al film.
Cioè: i seguiti di Matrix sono brutti di per sè, non in quanto sequel. Mentre ringrazio Dio che abbiano offerto a Raimi la possibilità di fare Spiderman 2, o a Coppola di proseguire.
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watahh
 Reg.: 21 Lug 2004 Messaggi: 111 Da: modena (MO)
| Inviato: 19-10-2004 12:53 |
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pure gli imitatori divertono
[ Questo messaggio è stato modificato da: watahh il 14-03-2009 alle 12:37 ] |
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watahh
 Reg.: 21 Lug 2004 Messaggi: 111 Da: modena (MO)
| Inviato: 19-10-2004 19:37 |
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e non si capisce perchè per i loro sketch nessuno domanda rimborsi milionari
[ Questo messaggio è stato modificato da: watahh il 14-03-2009 alle 12:37 ] |
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watahh
 Reg.: 21 Lug 2004 Messaggi: 111 Da: modena (MO)
| Inviato: 20-10-2004 12:47 |
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forse però è un'altra storia..
[ Questo messaggio è stato modificato da: watahh il 14-03-2009 alle 12:37 ] |
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