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Autore Sinfonia d'autunno
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 24-04-2002 14:09  
Questo film del ciclo di Ingrid Bergman del 1978, a dato fine alla sua lunga carriera di attrice. Qui è vissuto l'andamento drammatico sul rapporto tra madre e figlia, che sfoga in una logorroica e cervellotica rivendicazione affettiva estrema. E' certamente un film pesante da digerire, ma ricco di spunti riflessivi sull'andamento famigliare moderno

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 29-04-2002 11:48  
Non riesco a capire per quale motivo non è stato dato nessun giudizio a riguardo di questa pellicola;
almeno un giudizio anche negativo. Perchè?...

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Bubbachuck

Reg.: 02 Ott 2001
Messaggi: 2172
Da: Philadelphia (es)
Inviato: 29-04-2002 12:06  
Scusa, ma io ad esempio non posso risponderti perchè non l'ho visto. Mi dispiace.
_________________
"Se non credi in te stesso, chi ti crederà"? (KB8).

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 29-04-2002 12:18  
mario... è un film di Ingmar Bergaman e quindi rimane per forza un film sorprendente... non lo prenderei come esempio per la famiglia moderna perchè non credo che i film siano pedagogici o comunque istruttivi... ma è un ottimo film non credi? poi a te che piace una certa aderenza con il reale e lo psicologismo crudo dei personaggi il film dovrebbe essere piaciuto...o sbaglio? lunga vita a Bergman

_________________
troppo facile offendere il mondo...
da Sicilia! di Straub e Huillet

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 29-04-2002 alle 12:24 ]

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-04-2002 12:19  
quote:
In data 2002-04-29 11:48, mario54 scrive:
Non riesco a capire per quale motivo non è stato dato nessun giudizio a riguardo di questa pellicola;
almeno un giudizio anche negativo. Perchè?...


E' un film che ho visto tanti anni fa'
Mi ricordo le due interpreti principali: Ingrid Bergman (mi sa che è stato il suo ultimo film) e Liv Ullman.
Cmq ne ho un ricordo positivo, ma un po' sfocato...
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 29-04-2002 15:07  
Qui in tale pellicola personalmente ho trovato molto chiara la rappresentazione affettiva, e drammatica, tra madre e figlia.
Inoltre il rapporto con il tempo,... gioca un ruolo fondamentale nel portare in superficie i meandri caratteriali di tali attrici. La ingrin Bergman in loco a corrente pellicola ha dato alcuni spunti autobiografici con il rapporto di carenza affettiva reale nei confroti di sua figlia al fine di proseguire la sua carriera, sia trale che cinematografica

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 05-03-2008 12:46  
"Sinfonia d'autunno" 1978 è certamente un film di igar bergman fatto alla bergman è anche l'incontro di ingrid bergman con il regista bergman. la storia del film narra la vicenda di una madre e di una figlia che si squarciano l'anima attraverso odi e rancori sopratutto della figlia eva impersonanata da liv ummann per averla trascurata per la cariera da pianista della madre. e di aver fatto ammalare psichicamente l'altra figlia ridotta quasi allo stato vegetale. Il film è in parte anche autobiografico sopratutto rievoca il film "Intermezzo" interpretato anni a dietro da ingrid bergman che proprononeva una pianista che per la sua carriera trascuro le sue due figlie. nel periodo cui ingrid bergman si giravano le scene del film "Sinfonia D'autunno" era sottoposta a chenioterapia per un tumore al seno, e durante le scene del film i medici gli avevano comunicato che doveva sottopori ald un altro trattamento. quattro anni dopo Ingrid bergman mori per tale cancro ?
_________________
Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 05-03-2008 22:26  
quote:
In data 2008-03-05 12:46, mario54 scrive:
storia del film narra la vicenda di una madre e di una figlia che si squarciano l'anima attraverso odi e rancori sopratutto della figlia eva impersonanata da liv ummann per averla trascurata per la cariera da pianista della madre. e di aver fatto ammalare psichicamente l'altra figlia ridotta quasi allo stato vegetale. Il film è in parte anche autobiografico sopratutto rievoca il film "Intermezzo" interpretato anni a dietro da ingrid bergman che proprononeva una pianista che per la sua carriera trascuro le sue due figlie.



Questo aspetto della madre "pianista" ed egoista, la scena in cui madre e figlia si "confrontano" al pianoforte, è un momento chiave, fondamentale del film, la chiave di svolta che dice più dei dialoghi (cervellotici e logorroici, come li definisci tu) diretti ed espliciti delle scene in cui le due donne si raccontano, un vertice assoluto dell'estetica di Bermgan, del suo testo, della sua "filosofia" e poetica filmica e non solo.

Tempo fa scrissi una cosa al riguardo che pubblicai nel mio blog , se ti va buttaci un occhio e se dovesse semmai interessanti potremmo riparlarne, visto che questo film ti ha colpito molto, anche se la hai trovato "pesante" alla sua prima visione. Invito rivolto naturalmente a tutti.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 06-03-2008 10:53  
quote:
In data 2008-03-05 22:26, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-03-05 12:46, mario54 scrive:
storia del film narra la vicenda di una madre e di una figlia che si squarciano l'anima attraverso odi e rancori sopratutto della figlia eva impersonanata da liv ummann per averla trascurata per la cariera da pianista della madre. e di aver fatto ammalare psichicamente l'altra figlia ridotta quasi allo stato vegetale. Il film è in parte anche autobiografico sopratutto rievoca il film "Intermezzo" interpretato anni a dietro da ingrid bergman che proprononeva una pianista che per la sua carriera trascuro le sue due figlie.



Questo aspetto della madre "pianista" ed egoista, la scena in cui madre e figlia si "confrontano" al pianoforte, è un momento chiave, fondamentale del film, la chiave di svolta che dice più dei dialoghi (cervellotici e logorroici, come li definisci tu) diretti ed espliciti delle scene in cui le due donne si raccontano, un vertice assoluto dell'estetica di Bermgan, del suo testo, della sua "filosofia" e poetica filmica e non solo.

Tempo fa scrissi una cosa al riguardo che pubblicai nel mio blog , se ti va buttaci un occhio e se dovesse semmai interessanti potremmo riparlarne, visto che questo film ti ha colpito molto, anche se la hai trovato "pesante" alla sua prima visione. Invito rivolto naturalmente a tutti.


AlZayd sono andato sul tuo blog come mi avevi consigliato di leggere la tua recensione su "Sinfonia d'autunno" hai reperito delle rare foto del film che ancora non avevo . inoltre complimenti per la tua recensione, ma se posso dirti un mio parere la storia non è propriamente quasi tutta focalizzata sulla lezione di piano , anche se questo rapresenta il legame competitivo tra madre e figlia. bens si attraverso il dramma psicologico affettivo di una figlia che non si sente adeguata al giudizio di una madre e per questo poi finisce di odiare, ma che nello stesso tempo ama poichè non si è ancora concluso in lei l'apice del complesso di elettra .

_________________
Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 06-03-2008 11:16  
Yes Merio è un film molto intenso con scene strazianti...insomma un film di Bergman!
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-03-2008 13:30  
quote:
In data 2008-03-06 10:53, mario54 scrive:
quote:
In data 2008-03-05 22:26, AlZayd scrive:
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In data 2008-03-05 12:46, mario54 scrive:
storia del film narra la vicenda di una madre e di una figlia che si squarciano l'anima attraverso odi e rancori sopratutto della figlia eva impersonanata da liv ummann per averla trascurata per la cariera da pianista della madre. e di aver fatto ammalare psichicamente l'altra figlia ridotta quasi allo stato vegetale. Il film è in parte anche autobiografico sopratutto rievoca il film "Intermezzo" interpretato anni a dietro da ingrid bergman che proprononeva una pianista che per la sua carriera trascuro le sue due figlie.



Questo aspetto della madre "pianista" ed egoista, la scena in cui madre e figlia si "confrontano" al pianoforte, è un momento chiave, fondamentale del film, la chiave di svolta che dice più dei dialoghi (cervellotici e logorroici, come li definisci tu) diretti ed espliciti delle scene in cui le due donne si raccontano, un vertice assoluto dell'estetica di Bermgan, del suo testo, della sua "filosofia" e poetica filmica e non solo.

Tempo fa scrissi una cosa al riguardo che pubblicai nel mio blog , se ti va buttaci un occhio e se dovesse semmai interessanti potremmo riparlarne, visto che questo film ti ha colpito molto, anche se la hai trovato "pesante" alla sua prima visione. Invito rivolto naturalmente a tutti.


AlZayd sono andato sul tuo blog come mi avevi consigliato di leggere la tua recensione su "Sinfonia d'autunno" hai reperito delle rare foto del film che ancora non avevo . inoltre complimenti per la tua recensione, ma se posso dirti un mio parere la storia non è propriamente quasi tutta focalizzata sulla lezione di piano , anche se questo rapresenta il legame competitivo tra madre e figlia. bens si attraverso il dramma psicologico affettivo di una figlia che non si sente adeguata al giudizio di una madre e per questo poi finisce di odiare, ma che nello stesso tempo ama poichè non si è ancora concluso in lei l'apice del complesso di elettra .




Mi fa piacere che abbia letto, e concordo sulla varietà dei temi e dei "momenti" che il film inscena, con le tue osservazioni, però non ho detto che il film si focalizzi quasi interamente sulla lezione di piano, non in quanto tale, che rappresenta tuttavia uno snodo narrativo importantissimo ai fini della comprensione del punto nevralgico del testo, nella massima economia di parole, dove siamo dunque al massimo dell'espressione visiva, puramente cinematografica, dell'ambiguità dei sentimenti, amore ed odio, tra made e figlia, ricorrente (l'ambiguità) nel cinema di Bergman. Un cinema dunque aperto, giocato sulle ambivalenze sentimentali, psichiche, esistenziali e filosofiche, sulla ricerca costante, mai sulle definizioni morali chiuse e inamovibili, sul messaggio pre-costituito.

Per capire meglio di cosa si tratta, ho trovato nel tubo due flmati di questa sequenza, uno integrale ma senza sottotitoli,
questo , l'altro non integrale ma con le didascalie in inglese. qui.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 06-03-2008 13:51  
quote:
In data 2008-03-06 13:30, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-03-06 10:53, mario54 scrive:
quote:
In data 2008-03-05 22:26, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-03-05 12:46, mario54 scrive:
storia del film narra la vicenda di una madre e di una figlia che si squarciano l'anima attraverso odi e rancori sopratutto della figlia eva impersonanata da liv ummann per averla trascurata per la cariera da pianista della madre. e di aver fatto ammalare psichicamente l'altra figlia ridotta quasi allo stato vegetale. Il film è in parte anche autobiografico sopratutto rievoca il film "Intermezzo" interpretato anni a dietro da ingrid bergman che proprononeva una pianista che per la sua carriera trascuro le sue due figlie.



Questo aspetto della madre "pianista" ed egoista, la scena in cui madre e figlia si "confrontano" al pianoforte, è un momento chiave, fondamentale del film, la chiave di svolta che dice più dei dialoghi (cervellotici e logorroici, come li definisci tu) diretti ed espliciti delle scene in cui le due donne si raccontano, un vertice assoluto dell'estetica di Bermgan, del suo testo, della sua "filosofia" e poetica filmica e non solo.

Tempo fa scrissi una cosa al riguardo che pubblicai nel mio blog , se ti va buttaci un occhio e se dovesse semmai interessanti potremmo riparlarne, visto che questo film ti ha colpito molto, anche se la hai trovato "pesante" alla sua prima visione. Invito rivolto naturalmente a tutti.


AlZayd sono andato sul tuo blog come mi avevi consigliato di leggere la tua recensione su "Sinfonia d'autunno" hai reperito delle rare foto del film che ancora non avevo . inoltre complimenti per la tua recensione, ma se posso dirti un mio parere la storia non è propriamente quasi tutta focalizzata sulla lezione di piano , anche se questo rapresenta il legame competitivo tra madre e figlia. bens si attraverso il dramma psicologico affettivo di una figlia che non si sente adeguata al giudizio di una madre e per questo poi finisce di odiare, ma che nello stesso tempo ama poichè non si è ancora concluso in lei l'apice del complesso di elettra .




Mi fa piacere che abbia letto, e concordo sulla varietà dei temi e dei "momenti" che il film inscena, con le tue osservazioni, però non ho detto che il film si focalizzi quasi interamente sulla lezione di piano, non in quanto tale, che rappresenta tuttavia uno snodo narrativo importantissimo ai fini della comprensione del punto nevralgico del testo, nella massima economia di parole, dove siamo dunque al massimo dell'espressione visiva, puramente cinematografica, dell'ambiguità dei sentimenti, amore ed odio, tra made e figlia, ricorrente (l'ambiguità) nel cinema di Bergman. Un cinema dunque aperto, giocato sulle ambivalenze sentimentali, psichiche, esistenziali e filosofiche, sulla ricerca costante, mai sulle definizioni morali chiuse e inamovibili, sul messaggio pre-costituito.

Per capire meglio di cosa si tratta, ho trovato nel tubo due flmati di questa sequenza, uno integrale ma senza sottotitoli,
questo , l'altro non integrale ma con le didascalie in inglese. qui.

Con ciò che personalemnte ti ho ho espresso, non nego che la musica sia in qualche modo come l'espressione dell'anima. E' che quindi: la madre interpretata da ingrid bergman cerchi di cogliere attraverso l'atmosfera i propri stati d'animo della propria figlia mentre la stessa suona il piano.Quindi non si tratta propriamente di silenzi e di un espressionismo minimale ed essenziale che esprimono i propi stati danimo di entrambe le donne, poiche susiste la musica di contorno, ma essenziale.

Però nel film ci sono altri scenari di momenti esistenziali più intensi. vedi i diverbi sostanziali tra madre e figlia con il crescente andamento drammatico di entrambe le donne
_________________
Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-03-2008 15:16  
La musica, in quella scena, non è un contorno, non è una semplice colonna sonora, ma è parte integrante della sequenza filmica, un "personaggio" vero e proprio, il "medium" (rappresentato dall'arte, dal potere catartico e trascendente dell'arte, che trionfa sulle miserie della vita, idea ricorrente nella "liturgia" poetica bergmaniana) attaverso il quale esprimere sentimenti e significati. In fondo - quale sacedote dell'arte, insigne pianista, interprete - l'egoismo della madre (strada facendo ci rifletto), che è lo stesso di Bergman.., non è poi così negativo o deprecabile. E' una questione di valori. L'arte è una religione e come tale, come il Verbo, chiede ai suoi sarcedoti di abbandonare il padre, la madre e i figlio... Altro possibile sottotesto di un film dagli infiniti significati. Poi, ripeto, certo che ci sono altri momenti importanti, significativi, in un film tuttavia, se ci fai caso, e come da titolo originale, strutturato come una "sonata", ove dunque la musica è sempre presente, nel respiro e nei "movimenti" del film. La musica era molto imortante per Bergman, ela metteva spesso in scena,nei modi e con le finalità sopra riferite. Anche in Sussurri e grida la musica è un personaggio.., ne parlammo nel topic dedicato al film che dovrebbe essere ancora in evidenza.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-03-2008 15:22  
Ma mi hai risposto anche nel blog... hehe! allora seguitiamo qui e pure lì...

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 06-03-2008 15:33  
quote:
In data 2008-03-06 15:22, AlZayd scrive:
Ma mi hai risposto anche nel blog... hehe! allora seguitiamo qui e pure lì...

Si e ho anche trovato che hai fatto un interessante lavoro di archivio cinematografico alquanto notevole
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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