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Oltre il giardino |
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 Reg.: 29 Ott 2003 Messaggi: 53 Da: Roseto degli Abruzzi (TE)
| Inviato: 29-10-2003 20:12 |
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Molto semplicemente, con la benedizione di Dodolino. L'ho vidi molti anni fa e mi sembrò migliore, assai migliore, di Forrest Gump. L'ho visto di nuovo un po' di tempo fa e mi sono accorto che le melodie di pianoforte che accompagnano le immagini sono praticamente delle parafrasi delle melodie di Satie. Anche l'atmosfera ottusa e rarefatta fa pensare all'universo del compositpore francese. Voi che mi dite del film? Ora vado a mangiare perché ho fame. |
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Hellboy
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 4287 Da: Rio Bo (es)
| Inviato: 29-10-2003 20:43 |
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una straordinaria interpretazione da Oscar di Peter Sellers. concordo sul fatto che sia migliore di Forrest Gump.
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 Reg.: 29 Ott 2003 Messaggi: 53 Da: Roseto degli Abruzzi (TE)
| Inviato: 29-10-2003 23:00 |
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In effetti non avevo mai ripensato a quanto sia stato grande Peter Sellers nel film. E' il mio attore preferito...deciso.
_________________ Dimmi chi sei e ti dirò con chi andare |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-10-2003 19:36 |
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quote: In data 2003-10-29 23:00, Username scrive:
In effetti non avevo mai ripensato a quanto sia stato grande Peter Sellers nel film. E' il mio attore preferito...deciso.
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Grande film, grande attore.
"La vita è uno stato mentale" |
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 Reg.: 29 Ott 2003 Messaggi: 53 Da: Roseto degli Abruzzi (TE)
| Inviato: 30-10-2003 19:46 |
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"La vita è uno stato mentale", si Alzayd, ma se ricordi bene a pronunciare queste parole, le ultime del film, in chiusura, era il presidente americano. Credo che dunque l'essenza di Chance sia da inquadrare all'opposto di questa affermazione.
_________________ Dimmi chi sei e ti dirò con chi andare |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-10-2003 19:48 |
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quote: In data 2003-10-30 19:46, Username scrive:
"La vita è uno stato mentale", si Alzayd, ma se ricordi bene a pronunciare queste parole, le ultime del film, in chiusura, era il presidente americano. Credo che dunque l'essenza di Chance sia da inquadrare all'opposto di questa affermazione.
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Questo non lo ricordavo.., ma dai, quello era un presidente "lluminato"... |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-10-2003 19:52 |
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quote: In data 2003-10-30 19:48, AlZayd scrive:
quote: In data 2003-10-30 19:46, Username scrive:
"La vita è uno stato mentale", si Alzayd, ma se ricordi bene a pronunciare queste parole, le ultime del film, in chiusura, era il presidente americano. Credo che dunque l'essenza di Chance sia da inquadrare all'opposto di questa affermazione.
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Questo non lo ricordavo.., ma dai, quello era un presidente "lluminato"...
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Poi controllo, mi hai spiazzato... |
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Username
 Reg.: 29 Ott 2003 Messaggi: 53 Da: Roseto degli Abruzzi (TE)
| Inviato: 30-10-2003 19:56 |
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Controllo anch'io va...
_________________ Dimmi chi sei e ti dirò con chi andare |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-10-2003 20:01 |
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quote: In data 2003-10-30 19:56, Username scrive:
Controllo anch'io va...
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Ottima occasione per rivedere il film!
Ora spengo con il telecomando... |
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Schizobis
 Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 15-08-2006 09:53 |
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OLTRE IL GIARDINO di Hal Ashby 1979 (l’uomo senza qualità ovvero la prevalenza del cretino)
Se andate a fare un giro su internet alla ricerca di recensioni di questo film (titolo originale Being There) tutte concordano a definirlo un piccolo capolavoro, un film atipico che è uscito abbastanza presto dai vari circuiti di diffusione e che raramente viene riproposto in televisione.
Si sottolinea la grandissima interpretazione di Peter Sellers (una delle ultime prove del geniale attore britannico), la forza della sceneggiatura di Jerzy Kosinski (dal suo libro “Presenze”), la prova degli attori di contorno come il vecchio Melvyin Douglas (Oscar per miglior attore non protagonista) e della pimpante Shirley MacLaine (memorabile nella scena autoerotica mentre Peter Sellers guarda la Tv in maniera indifferente). Si evidenzia anche giustamente la originalità della storia, una parabola abbastanza evidente sulla ottusità e mediocrità della moderna società americana, nella quale un giardiniere analfabeta e oligofrenico viene scambiato per guru della politica e dell’alta finanza. Qualcuno ha scomodato il paragone con Forrest Gump ma la differenza fondamentale è che Chance-Peter Sellers è passivo e totalmente incosciente di quel che gli accade attorno mentre Forrest Gump-Tom Hanks possiede il dono della autocoscienza per elevare il suo esempio a filosofia di vita (la famosa massima della scatola di cioccolatini).
Ebbene pur condividendo gran parte dei giudizi su questo film, mi permangono delle perplessità.
La prima è l’eccessiva lentezza della narrazione che non ha molti sussulti e si poggia prevalentemente sulla robusta presenza del grande Peter Sellers; forse è l’accadimento temporale degli eventi, forse la totale semplicità di alcune situazioni, forse l’eccessivo uso dei vuoti sui pieni, resta un atipico senso di stanchezza e pesantezza.
La seconda è che se mi chiedete immagini memorabili o scene da leggenda, vi rispondo che non ne ricordo molte (a parte la sopraccitata scena seduttiva ed il finale sapientemente blasfemo).
Resta comunque la feroce invettiva su tutta la società americana (che ruota attorno al concetto della casualità, del trovarsi lì, per caso e in cui sembra ormai definita la “prevalenza del cretino”), dagli avvocati avidi ai giornalisti senza scrupoli, dai servizi segreti imbambolati alla finanza fatta da morti viventi, dal presidente degli Stati Uniti ottuso ( e con qualche problemino a letto) alle riccone annoiate e illuse da un amore che non c’è. Il quadro è completo e grottesco, ma terribilmente vicino alla verità.
Non perdetevi i titoli di coda con tutti i ciak rifatti da Peter Sellers che non riusciva a rimanere serio durante le riprese.
Film rimandato a Settembre, a una seconda visione.
_________________ True love waits... |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 16-08-2006 19:28 |
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Un film a cui Sellers teneva molto , credo fosse affascinato da quest'uomo candido, senza passato nè identità che viene scambiato per genio da una società più stupida e sicuramente più vuota di lui. |
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