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Roger Dodger |
gongolante
 Reg.: 06 Feb 2002 Messaggi: 3054 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 10-09-2003 10:44 |
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Roger Swanson (Campbell Scott) è un copyrighter di successo, uno di quei tipi che ama parlare di continuo, che crede di saperla sempre più lunga degli altri ed è cinico all'inverosimile. Eppure è rimasto scottato da una relazione con Joyce (Isabella Rossellini), il suo capo, che non riesce ad affrontare con il consueto controllo e pragmatismo.
Nel momento peggiore della relazione a Roger gli si para davanti il nipote sedicenne Nick (Jesse Eisenberg), giunto in visita a New York. In una notte di follie Nick si ripropone di imparare dallo zio i segreti per l'approccio con l'altro sesso. Ovviamente dalla notte di follie i due personaggi torneranno piuttosto cambiati...
Film sorretto interamente da dialoghi incessanti, spesso pungenti e divertenti, messi in bocca a Roger che è solito, cinicamente, esprimere ad voce alta quelli che sono i pensieri dell'uomo medio. In contrasto l'innocenza del giovane Nick, ancora non disilluso dalla vita e dalle esperienze. Film non continuo che alterna sequenze di dialogo brillantissime (la parte migliore del film è sicuramente quella in cui Roger e Nick conoscono due tizie al bar e intavolano con loro interessanti discussioni sul sesso) ad altre meno convincenti. Il film è tutto girato di notte con telecamera a mano, in uno stile piuttosto distaccato (quasi assente la soluzione campo/controcampo) che ci fa spiare i personaggi dall'esterno, non consentendo allo spettatore l'identificazione e la simpatizzazione con alcuno di essi.
Per quanto discontinuo è comununque godibile e da sicuramente spunto ad interessanti discussioni alla sospirata riaccensione delle luci in sala.
Voto 6.5.
Almeno un voto in più lo meritano le attrici (la Beals di Flashdance, la Rossellini e la Berkley di Showgirls) che hanno avuto il coraggio di farsi piantare sul volto una telecamera che mostra gli evidenti segni di un'età non più verdissima!
_________________ Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach |
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cosmopoli
 Reg.: 30 Lug 2003 Messaggi: 115 Da: torino (TO)
| Inviato: 10-09-2003 15:14 |
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A me il film è sembrato un bell'esordio per un debuttante. Come voto darei un 7+.
qui spiego perché La pellicola del regista americano sorprende per molti aspetti. Essa racconta , come La 25.ma ora di Spike Lee , di una notte, diversa da ogni altra , trascorsa a New York da Roger( Campbell Scott) e suo nipote Nick. Quest’ultimo, vissuto sempre con la madre in provincia, non ha ancora conosciuto l’altra metà del cielo, e confidando nella fama di sciupafemmine del suo disinvolto zio, è convinto, giunto nella grande metropoli, di trovare in lui un maestro di stile e di vita. Prima dell’inaspettato incontro, però, lo spettatore conosce già abbastanza Roger Dodger , tanto da non farsi illusioni sul suo fascino di seduttore: è stato appena lasciato dall’amante ( Isabella Rossellini), anche suo capoufficio , nei bar la sua tattica allontana in malo modo le donne, insomma , lo si intuisce, la sua peculiarità è proprio quella di non piacere. Eppure è un bell’uomo elegante, ironico, tutt’altro che antipatico. Ma è sgradevolmente sincero nello smascherare l’ipocrisia dell’ambiente patinato e chic in cui vive, ( nella rappresentazione delle donne, raffigurate tutte nel sorriso incantevolmente falso della Rosellini, meravigliosa icona di desiderio maschile sfuggente ed affascinante , il film supera di gran lunga in sincerità il melenso buonismo di tante pellicole “al femminile” e lascia intravedere che il supposto femminismo delle società evolute è una forma brutale di maschilismo ): nella sua compulsiva parlantina da “gabbamondo” , come suggerisce il suo appellativo Dodger, egli riesce a far sentire infelice chi lo ascolta ed è proprio questo, come svela al nipote attonito, il segreto del suo mestiere di pubblicitario : si comperano stupidi jeans militari convinti che sia la loro mancanza a rendere vuota la nostra esistenza. Insieme al figlio della sorella, adolescente candido ed ignaro, trascorre alcune ore in una città punteggiata di luci di auto, con il sottofondo della musica frastornante dei bar , innalzata su algidi grattacieli , tutta specchi e vetrate: è una New York privata, desolante, dove ci si stordisce di alcool, di sesso anonimo, di rock assordante, la stessa città ,con un squarcio in mezzo reale e metaforico, spietata e senza valori , dove vive le ultime ore di libertà lo spacciatore protagonista di La 25.ma ora, lucida radiografia della Grande Mela fatta da Spike Lee. In questo paesaggio urbano ed umano deprivato Roger, “gabbamondo “solo in apparenza, ha imparato a sopravvivere a modo suo, ad assimilare persino la delusione dell’abbandono , costruendosi una trincea di filosofico sarcasmo e disincanto e il film è toccante perché racconta proprio la distruzione di questo baluardo difensivo ad opera della sincerità disarmante di un sedicenne. Quello che Roger percepisce ascoltando e guardando Nick è di avere di fronte un altro se stesso ingenuo non ancora corrotto da cinismo e cattiveria; in un primo momento , di fronte al proprio goffo alter ego , l’uomo è imbarazzato, poi, con l’andare del tempo,o per invidia della giovinezza andata in frantumi o per dotarne di armi la fragilità, il suo stesso adulto fa sentire il suo dominio, ed è tensione e disastro: lo zio con grossolane allusioni rovina il primo romantico bacio del nipote, poi lo porta a una festa e cerca di convincerlo ad approfittare sordidamente di un’ ubriaca e infine gli paga, procedura di emergenza, la visita a un bordello sotterraneo; ma è proprio qui che avviene l’esplosione e la piena identificazione: Roger sottrae Nick alla squallida iniziazione sessuale con la prostistuta cioè a se stesso e al suo mondo e questi vomita e adirato lo prende a pugni.E fra loro la telecamera a mano, usata con sapienza da Kidd, prende le distanze, spia e sbircia, , per trarre fuori, di nascoto, l’intimità dei personaggi dalle parole e dai gesti. Dal loro incessante esplorarsi i due , dopo un breve intervallo di lontananza, arrivano a stabilire fra loro una parentela interiore, fondata sull’affinità nel modo di vedere la vita e sul reciproco dono di sé: il ragazzo regala l’integrità morale e l’innocenza, l’adulto la capacità dialettica di fronteggiare con sguardo nitido ed ironia le sconfitte. E la morale? L’educazione è in realtà perenne rieducazione e coinvolge più adulti che adolescenti. Se al primo appuntamento e al nostro primo bacio su una panchina avessimo avuto, come avviene al coprotagonista del film, come suggeritore un alter ego già cresciuto avremmo usato le stesse frasi, avremmo avuto lo stesso sguardo e la stessa grazia?
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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 10-09-2003 alle 18:03 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 10-09-2003 alle 18:07 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 10-09-2003 alle 20:20 ] |
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Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 11-09-2003 08:48 |
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cosmopoli leggerti è un piacere ma il colore che usi mi ha fatto venire un male agli occhi non indifferente
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
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cosmopoli
 Reg.: 30 Lug 2003 Messaggi: 115 Da: torino (TO)
| Inviato: 11-09-2003 09:27 |
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quote: In data 2003-09-11 08:48, Dubliner scrive:
cosmopoli leggerti è un piacere ma il colore che usi mi ha fatto venire un male agli occhi non indifferente
| Scusa ma non immaginavo che la cosa potesse infastidire. Uso il colore per dare un po' di vivacità al grigiore. Non lo farò più
_________________ il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo. |
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gongolante
 Reg.: 06 Feb 2002 Messaggi: 3054 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 11-09-2003 09:57 |
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Confermo Cosmopoli, leggerti è un piacere e il colore è un pugno negli occhi.
Ma tu vedi tutto o quasi quanto esce oppure effettuiamo spesso scelte analoghe?
Ho detto.
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In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach |
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cosmopoli
 Reg.: 30 Lug 2003 Messaggi: 115 Da: torino (TO)
| Inviato: 11-09-2003 11:59 |
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quote: In data 2003-09-11 09:57, gongolante scrive:
Confermo Cosmopoli, leggerti è un piacere e il colore è un pugno negli occhi.
Ma tu vedi tutto o quasi quanto esce oppure effettuiamo spesso scelte analoghe?
Ho detto.
| Io vedo praticamente quasi tutto quello che esce,meno alcune cose che reputo demenziali,tipo "Vacanze in Egitto " (non mi ricordo neppure se era questo il titolo esatto) o alcune commedie agrodolci stile "C'è posta per te". Comunque ancora scusa per il colore. Ma sinceramente non immaginavo infastidisse.A me piaceva, ma confermo non lo farò più.
Mi è piaciuto abbastanza ( anche se non del tutto)anche "a l'attaque" , di cui parli altrove.
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il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 11-09-2003 alle 12:02 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: cosmopoli il 11-09-2003 alle 12:06 ] |
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gongolante
 Reg.: 06 Feb 2002 Messaggi: 3054 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 11-09-2003 13:56 |
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quote: In data 2003-09-11 11:59, cosmopoli scrive:
quote: In data 2003-09-11 09:57, gongolante scrive:
Confermo Cosmopoli, leggerti è un piacere e il colore è un pugno negli occhi.
Ma tu vedi tutto o quasi quanto esce oppure effettuiamo spesso scelte analoghe?
Ho detto.
| Io vedo praticamente quasi tutto quello che esce,meno alcune cose che reputo demenziali,tipo "Vacanze in Egitto " (non mi ricordo neppure se era questo il titolo esatto) o alcune commedie agrodolci stile "C'è posta per te". Comunque ancora scusa per il colore. Ma sinceramente non immaginavo infastidisse.A me piaceva, ma confermo non lo farò più.
Mi è piaciuto abbastanza ( anche se non del tutto)anche "a l'attaque" , di cui parli altrove.
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Anche a me "A l'attaque" è piaciuto abbastanza (discreto direi, infatti 7 era il mio voto).
Ma dimmi, vedi tutto o quasi... ma lo fai per lavoro? O sei veramente un super appassionato? Perchè vedere quasi tutto vuol dire andare al cinema 4 volte a settimana, piu' o meno! O no?
Del colore.... non è il max ma non da nemmeno cosi' fastidio. Solo si legge meglio scritto in nero, semplicemente!
Ho detto.
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leonessa
 Reg.: 09 Ago 2002 Messaggi: 5315 Da: Abbiategrasso (MI)
| Inviato: 19-09-2003 18:35 |
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Ho sentito parlare bene di questo film e domani probabilmente vado a vederlo, qualcuno ne sa qualcosa?
1bix8
_________________ I'm impossible to forget but hard to remember |
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