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Il terzo uomo

seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)

Inviato: 23-07-2003 15:04

Come già detto altrove,questo è uno dei pochi film che narrino una detective story riuscendo pienamente nell'intento.Ma c'è più di una detective story qui:c'è il fascino del mistero,di quell'atmosfera tipicamente noir che percorre tutto il film.Un film fatto sostanzialmente di personaggi,non di trama.Sono i personaggi che riempiono lo schermo dando essi stessi forma(con lo sguardo,col movimento)alla storia narrata.Sono i personaggi al centro dell'attenzione.Infatti dominano i primi piani,gli sguardi profondi e spesso rivelatori di sentimenti ed emozioni.Di conseguenza questo,essendo un film fatto da personaggi è costruito tutto sulle performance attoriali,in alcuni casi semplicemente perfette.
Personaggi,dicevamo.Tanti,e di vario tipo.Abbiamo "Alga" Martins,scrittore di romanzetti pulp,capitato per caso a Vienna grazie a un offerta dii lavoro dell'amico Harry Lime:abbiamo Anna Schmidt,delusa e depressa fidanzata di Lime,che lavora in un piccolo cabaret.E poi tutti quei personaggi(Kurtz,Winkel,Popescu)testimonianza della cosmopolita Vienna dopoguerra,imprigionati in un humus culturale che evidentemente stona con la loro persona,ma soprattutto testimonianza dell'inevitabile clima di sotteraneità e sospetto che si può trovare in "una città così".Qualcosa di sotteraneo e imprendibile che le autorità faticano a bloccare ma che gli interessati patiscono fortemente.Martins in questo clima particolare ci si trova suo malgrado e suo malgrado diviene l'(anti)eroe della storia.Inizialmente è munito di intenzioni di giustizia che andranno però prontamente disattese.E tutto questo grazie a un nascosto e inafferabile deus ex-machina che manovra tutto e tutti nell'ombra e che nell'ombra si fa magistralmente intravedere agli occhi sbigottiti di Martins nonchè di noi spettatori.Nella classica storia di spionaggio internazionale alla quale questa assomiglia,un simile personaggio è immancabilmente monolitico, senza sfaccettature.Invece no.Questo apparente cattivo è in realtà un uomo come tutti,che cerca di arrangiarsi nella melma che lo circonda.E stando nella melma,annulla se stesso al guadagno,al profitto,non guardando in faccia a nessuno.Ma proprio i sentimenti o presunmti tali hanno parte fondamentale nella corteccia narrativa del film.Dall'iniziale voglia di giustizia di Martins alla compassione finale del nostro Cattivo,passando per il tormento perpetuo di Anna(ma perchè la Valli l'abbiamo fatta andare oltreoceano?ad Anna Magnani questa ci faceva altro che le scarpe)e la cinica freddezza degli amici di Lime.E proprio nel personaggio che più di tutti incarna la mancanza di emozioni,un cinismo inestirpabile,si nasconde invece una profonda compassione per sè e per gli altri.Questo super-cattivo così granticamente caratterizzato si rivela invece(come altri personaggi di Welles)divorato da un inesprimibile e profondo rimorso,che lo condurrà a una fine che può parere ingloriosa ma che in un attimo invece fa riacquistare al personaggio la dignità che sembrava perduta,

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sono un bugiardo e un ipocrita