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Autore A.I. Intelligenza Artificiale:Suggestioni e Spunti
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 28-05-2003 16:29  
L'antefatto è uno zero,una tabula rasa.Tutto è stato annientato,a causa di uno di quei ciclici cataclismi e bisogna ripartire da capo.

Il business di Dio

Gli androidi sono creati dall'uomo...ma è giusto dire "creati"?L'uomo modifica,non crea.
Ma qui è diverso.L'uomo *crea* gli androidi per proteggere se stesso,per poter sopravvivere.Ma questo da esigenza primaria si trasforma ben presto in irrefrenabile voglia di potere,di dominio sulla realtà,di spalancamento di nuove inquietanti prospettive."Creare"diventa un business.
Il business di Dio.
L'uomo è uscito dalla rovina completamente indurito,irrigidito nella propria smania di "sano"progresso...la catastrofe,paradossalmente,è come se lo avesse elevato,o portato all'illusione di elevarsi..ora l'uomo non è più tale,è qualcosa di diverso...sotto di lui ci stanno i robot,"nati da una sua costola"

Uomini e robot

David è "speciale",è un archetipo,una "prima volta".Ciò che è scaturito dai sentimenti e dalle sensazioni sopraddette.Un robot in grado di pensare,di amare,di provare sentimnenti.La prospettiva è tragicamente capovolta:in questo nuovo mondo,un mondo alla rovescia,gli uomini cessano di essere protagonisti veri e unici del reale per lasciar posto alle macchine.E' normale avere un "Supertoy" in casa,è normale avere un figlio bionico,è normale che ci siano "fiere della carne",mentre è anormale avere giocattoli normali,figli normali,tantochè quando ci sono è grazie a un miracolo o a una concessione del governo."The Flesh Fair",la celebrazione della vita,libata e consacrata attraverso la sua esatta e combaciante negazione,la morte.Un delirante e deprimente circo degli eccessi,il disperato e ineludibile bisogno,quasi che ce ne fosse,di affermare se stessi negando gli altri,quasi temendo di essere spodestati dalle proprie stesse "creazioni".La nuova "invidia degli dei".E' da qui che nasce anche il "nuovo razzismo".Se notate,nel film non compare un solo personaggio di colore.Quasi a voler sottolineare un altro punto di partenza da zero:gli uomini,novelli fattori,hanno paura di ciò che hanno plasmato "a loro immagine e somiglianza.Nuovo sconbtro fra "razze".Ma se in "Blade Runner"questo si risolveva a un livello molto meno "impegnativo" pouchè i replicanti erano un "corpo estraneo"nella struttura statale di quel mondo futuristico,qui uomini e robot,convivono e si scontrano reciprocamente.E da questo punto di vista Lord Johnson,l'animatore e mercante di mecca,è una sorta di invasato estremista KKK,si potrebbe dire,dato che predicando senza ritegno la pericolosità dei mecca,finirà per rovinarsi.


FINE PRIMA PARTE

continua...

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Buongiorno signori. Signori, io sono un elaboratore HAL 9000. Entrai in funzione alle officine HAL di Verbana, Illinois, il 12 gennaio 1992... il mio istruttore m'insegno' anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarla...

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 28-05-2003 17:29  
David e Hal,Spielberg e Kubrick,AI e 2001

Sicuramente non sarebbe esistito nè possibile David senza Hal 9000,primo vero prototipo di macchina "emotiva".E la stretta collaborazione ra i due registi aiuta a rafforzare il parallelo.Ma sostanziali sono soprattutto le differenze fra i due personaggi.Inanzitutto la primaria differenza sta nella diversa concezione che i due film hanno:2001 indagatore,escatologico,disturbante;AI favolistico,sentimentalistico e se vogliamo satirico,nel senso più duro del termine.Di conseguenza,due personaggi all'apparenza così simili sono profondamente diversi.Hal si inserisce in un contesto che si isola ancor maggiormente da quanto "2001" non faccia già di suo:una nave nello spazio,una "space oddity".Tre persone,anzi due persone e una macchina:atmosfera greve e pesante,col sentimento di essere lì per un qualche scopo,ma ultimamente di averlo perso di vista.Hal in quest'ottica è sospettoso,ingannatore,subdolo,frigido,terribilmente frigido:meccanicamente atonale...insomma è la rappresentazione di un Male inconsciente di se stesso,ma che è pur sempre Male.Il Male che viene dal Destino.
Ma tornando a AI,qui non si respira affatto un aria greve e pesante,anzi:e in più David non è certo come Hal.Spielberg non intende inserire il male in David,ma soltanto l'ingenuità e l'utopia propria di un bambino.Il suo viaggio ha una meta precisa,non è come quello di Hal,viaggio alla (dis)coperta di se stessi,ma un cammino in cerca della Fata Turchina,ideale favolistico giustappunto,che simboleggia se vogliamo la possibilità del "non-bambino"David di diventare un "bambino vero",ma soprattutto espressione di quella tensione tutta spielberghiana a "non andarci giù pesante" diremmo.Tutto in AI è giocato sull'"easy" sui buoni sentimenti.L'impossibilità di fare una seconda "2001"è chiaramente evidente a Spielberg,che non ci prova neanche.Temi se vogliamo anche impegnativi sono riletti e riorchestrati sotto un ottica alleggerita,disgravata,meno opprimente.I desideri di Hal e David in fondo sono gli stessi:capire se stessi.Ed entrambi portano a una conoscenza superiore a una "purificazione".Ma se la poetica di Kubrick poteva arrivare ai livelli della pura Ragione intuitiva,Spielberg deve spiegare,deve far vedere ,per permettere così una più facile induzione allo spettatore e così il finale diventa necessariamente rivelatorio,ma giocando su una magistrale "sospensione emotiva"contrapposta alla "sospensione extrasensorial-razionale"che Kubrick ci proponeva,arriva ugualmente allo stesso effetto:la sensazione di aver toccato delke corde che difficilmente qualcun altro potrà toccare.

FINE SECONDA PARTE

continua...
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sono un bugiardo e un ipocrita

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 03-06-2003 17:27  
Favola e magia

Tralasciando l'esplicito(troppo,secondo alcuni)riferimento a Collodi,come già detto quella di AI è indubitalmente una favola.Ma non (solo) nel senso classico del termine.
Prendiamo ad esempio Rouge City e il Dr.Know.Rouge City ci viene mostrata come un turbinio di luci,una rifulgente ostrica che si apre e mostra la sua perla.Rouge City è il mondo di Gigolo Joe,personaggio veramente fiabnesco nonchè terribilmente ironico e gioviale.E all'interno di questo mondo ci sta la casa del Dr.Know,l'uomo che "risponderà a tutte le vostre domande".In modo geniale sono qui mescolati alla perfezione temi umani con temi non-umani.L'uomo-macchina,in questo simile a David che contiene in sè tutto lo scibile umano,ma capace di andare in tilt apparentemente una volta in gioco i sentimenti.Ma ciò che sembra scontato è in realtà ingannevole:il sistema si risetta e ne scaturisce la POESIA,ovvero l'arte che più di ogni altra da spazio ai sentimenti

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Buongiorno signori. Signori, io sono un elaboratore HAL 9000. Entrai in funzione alle officine HAL di Verbana, Illinois, il 12 gennaio 1992... il mio istruttore m'insegno' anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarla...

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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 03-06-2003 18:36  
Trovo molto interessante ciò che hai detto della fiera della carne, la parte del film che offre uno degli spunti più interessanti, il bisogno di affermare la superiorità rispetto alle macchine, affermare la diversità e mettere in chiaro chi ha creato chi e allontanarsi da un mondo che ruba sempre più spazio a quello umano e che ci si confonde sempre di più spaventando gli uomini. La fiera della carne è una rappresentazione di tante paure presenti anche nella realtà attuale, e non a caso è ispirata alle prediche religiose dei santoni che girano l'america per ristabilire il valore della fede e dell'essere umano.

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