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the day after tomorrow |
Michi81
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 3120 Da: Lugano (es)
| Inviato: 20-06-2004 23:48 |
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quote: In data 2004-06-20 18:41, mjfox1 scrive:
quote: In data 2004-06-19 11:02, sandrix81 scrive:
Però aspetta, aspetta...
Se i ghiacci si sciolgono perché la terra si surriscalda, allora il freddo dei ghiacci e il surriscaldamento dovrebbero equilibrarsi, e quindi ci potremmo salvareee!!!.... Evvàiii!!!! Che bello, mi piace dimostrare gli eventi futuri con la logica...
Poi però viene ET e ci fa un mazzo tanto...
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LOGICA UN CAVOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A TE, OGNI TANTO, PENSARE TI FAREBBE SOLO BENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Sei proprio geniale!! Ci vuole un'americanata del cazzo per risvegliare i tuoi sopiti istinti ecologisti? Complimenti.. Chapeau, sperando che il resto del pianeta sia più sveglio di te..
Secondariamente: sono anni che ci spaccano le palle sul surriscaldamento del pianeta, l'effetto serra, l'aumento delle temperature medie, cose che difficlmente contribuiscono a render possibile un drastico abbassamento della temperatura terrestre.. e sti americani saltano fuori con una glaciazione (oltretutto avvenuta in due settimane in luogo di due decenni, come ogni studio scientifico dimostra), oltretutto (in realtà) prevista fra 10'000 anni e totalmente slegata - almeno nel breve termine - al surriscaldamento planetario? 2xComplimenti..
Velo pietoso sul fatto che la glaciazione serva da spunto x uno scienziato che deve salvare quel mongolo del figlio che si trova dall'altra parte del mondo.. E stranamente, chi va a salvarlo? Clap clap clap! |
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ManiacM
 Reg.: 01 Giu 2004 Messaggi: 861 Da: San Vero Milis (OR)
| Inviato: 20-06-2004 23:58 |
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quote: In data 2004-06-20 11:04, Cronenberg scrive:
Un climatologo americano, prevede una nuova era glaciale fra centinaia o migliaia di anni, causata dall’enorme tasso di inquinamento che sta danneggiando la nostra atmosfera. Ma una eccezionale tempesta giunge su tutto l’emisfero settentrionale del pianeta dopo pochi giorni, e fa prevedere al climatologo, che ciò è l’inizio della glaciazione. Intanto il figlio dello stesso, è rimasto in piena zona pericolo a New York, e il padre partirà per salvarlo.
Altre storielle individuali si uniscono al banale polpettone catastrofico del mediocre regista britannico Roland Emmerich, che con pretese di “metafora della situazione politica odierna”, si evolve nella sua pochezza e prevedibilità. “L’alba del giorno dopo”, chiaramente indirizzato alle masse senza tante pretese, non stupisce mai, e continua imperterrito nella sua avanzata di effetti speciali che non stupiscono più nessuno, ma che al contrario irritano e infastidiscono. Sulla scia degli “Armageddon”, dei “Thirteen days”, dei “Twister” e dei “Deep Impact”, Emmerich, crea l’ennesimo, omologato spectacular-film, mal diretto e interpretato, con dialoghi al limite del ridicolo e situazioni, drammatiche e sentimentali, quasi comiche a cui avremo assistito almeno una ventina di volte in questo genere di film. Non c’è niente da aggiungere, il settimo film di Emmerich, parla da se, aggiunge qualche situazione interessante come quella del cargo mercantile russo che si incaglia in un America sommersa e qualche suggestiva panoramica di una New York ghiacciata, per il resto è il classico film da buttar via. Forse l’unica vera metafora del film è il titolo, “L’alba del giorno dopo”, potrebbe riferirsi a qualcosa di cinematografico, ma di opposto come “Il tramonto del cinema… dopo questo film”, data anche la distruzione della sigla Hollywood sul famoso monte, ma questo sembra già troppo attinente al territorio cinema, probabilmente, l’ha distrutta perché è famosa, altrimenti Emmerich entrerebbe in un campo a lui estraneo. Immancabile happy end.
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Grazie per aver scritto tutto quello che avrei voluto scrivere senza esserci riuscito !!!
_________________ The crystal ship is being filled
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A million ways to spend your time
When we get back, I’ll drop a line |
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SolidSnake
 Reg.: 13 Mar 2003 Messaggi: 10561 Da: San Cesareo (RM)
| Inviato: 21-06-2004 11:59 |
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Per me la Glaciazione della terra può anche avvenire domani.... tanto c'è mio padre che mi viene a salvare!
_________________ Voi guardate verso l'alto, quando cercate elevazione. E io guardo in basso, perchè sono elevato.
Zarathustra, da COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
http://nakash.myminicity.com |
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stef73
 Reg.: 07 Giu 2002 Messaggi: 635 Da: Cirie (TO)
| Inviato: 03-07-2004 16:55 |
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Per come la vedo io, se qualche americano vedendo il film si è chiesto se il loro caro Bush si sta comportando come quel vicepresidente del film (che se non sbaglio assomiglia parecchio al vero vicepresidente Cheney), e scopre che la risposta è sì, allora questo film ha effettivamente un valore.
E magari comincerà a leggere qualche articolo sul riscaldamento globale, firmerà una petizione ( http://www.undoit.org ) e a novembre non voterà Bush perchè, pensa lui: "Se se ne frega di un problema del genere, figuriamoci quanto considera le questioni meno gravi".
Se solo quel di Bush se ne andasse e fosse eletto Kerry, finalmente gli USA firmerebbero il Protocollo di Kyoto e si potrebbe partire con la riduzione dei gas serra. Ma questo è un altro discorso...
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-07-2004 17:19 |
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Vedendo questo film, più che un commento sul film stesso, mi è balenata in testa un'altra chiave di lettura.
Risalendo un pò indietro negli anni e riprendendo altri due celeberrimi film di Emmerich, non si può fare a meno di trovare una traccia comune.
Indipendence day, Godzilla e Tdat sono tutti accomunati, sotto una corposa infarinatura di buonismo e di "american way of life", dal senso di appartenenza del singolo all'essere umano che più ama.
Da questo rapporto nasce l'eroe, quello che ficca un razzo nell'astronave aliena, che uccide il coccodrillone o che va a salvare il figlio disperso, sconfiggendo ogni singolo fiocco di neve.
Un umanità, dunque, che lotta e combatte per la propria sopravvivenza, e per quella di tutti gli uomini, partendo da un rapporto per cui valga sfidare l'insfidabile.
In questa dinamica fissa, la variabile che si inserisce è la minaccia da battere, il "quid" che genera questa tensione alla sopravvivenza.
Nel primo film citato, gli alienoni sono un fattore del tutto estraneo al contesto "uomo".
"Benvenuto sulla terra!" esclama W.Smith dopo aver sferrato un destro all'alieno precipitato.
Un'esibizione di machismo, un legarsi assieme contro una minaccia totalmente esterna, "altra" da sè.
In Godzilla il rapporto cambia. La minaccia è estranea, è un coccodrillo alto trecento metri, ma le suo origini sono da ricollegarsi ad un contesto puramente umano. E la forma della sua ira al non rispetto dell'uomo per se stesso, per il contesto storico-naturale in cui vive.
Ma ancora una volta, preso atto dei propri errori, si verrà fuori da una situazione che, per quanto estranea potesse sembrare, aveva cmq solide radici nell'humus terraqueo.
Il picco di questo catastrofismo a catena, è Tdat.
Questa volta non c'è nulla da fare. Non si possono prendere a cazzotti i fiocchi di neve. Non si può sparare all'acqua.
Il nemico dell'uomo è la sua arroganza. Il nemico è l'uomo stesso.
E in questo caso la situazione diventa irreversibile.
Non si può uccidere nessuno, non si può colpire, arginare, azzittire.
Questa volta, col pericolo, bisogna scendera a patti.
E' un pericolo profondamente "umano", nel senso di appartenenza ad una sfera reale del conoscibile, e proprio per questo non manipolabile.
E' l'apice del catastrofismo di Emmerich.
Apice che, sono curioso di vedere, non si sa se abbia una parabola discendente, o non lo sia affatto.
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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ilaria78
 Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 04-07-2004 13:09 |
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sono contenta che qualcuno parli ancora del film piuttosto che fare la gara all'ecologismo...
la chiave di lettura di Petrus in effetti potrebbe calzare, anche se poi, nei suoi film, Emmerich non penso badi molto al contenuto, quanto più ai soldini che si potrebbero ricavare dando una parvenza edulcorata di contenuto e spettacolarità a gogò.
da qui il solito americanismo, la lotta strenua dell'eroe contro la situzione negativa di turno, che sia di causa endogena o esogena ecc ecc
in effetti da tutto questo piattume filmico, sia linguistico che contenutistico, è bello poter catturare una idea, che probabilmente al regista manco ha sfiorato l'anticamenra del cervello, ed è bello che c'è chi osserva anche questi film senza spegnere il cervello.
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 04-07-2004 13:19 |
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meno male che, a una provocazione come la mia, c'è qualcuno che risponde.
Se avessi scritto che questo film è il manifesto degli errori di politica ambientale di Bush, penso avrei ricevuto più interesse.
Cmq la mia è solo una traccia, un'idea. Anzi, sono convinto che questa programmaticità, questa escalation di "valori" all'interno di film come questi non esista.
Mi piace però dare un tipo di lettura del genere, per sottolineare un percorso registico magari involontario.
D'accordo i soldi (e chi mi conosce sa quanto io ami il cinema d'autore) ma cmq nessuno spende anni della propria vita dietro un progetto se, e ben venga anche una lauta remunerazione, non c'è almeno una scintilla di sè, delle proprie passioni, della propria anima.
Magari è solo un gioco di sguardi filmici e d'inquadrature, ma, se così fosse, questo gioco mi piace assai.
_________________
"I miei film cercano di parlare in maniera sommessa al cuore dell'uomo; il rispetto, la gentilezza, la comprensione reciproca, la riconoscenza, l'amicizia, l'umanità insomma, è la cosa più importante per l'uomo"
A.Kurosawa
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 04-07-2004 alle 13:21 ] |
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ilaria78
 Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 04-07-2004 15:24 |
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ma infatti qui sta la differenza tra i mestieranti, sempre esistiti nel cinema, e gli autori, in fondo, spesso ci lamentiamo dei tanti film nullità che ci sono al cinema, ma solo grazie a quelli si consolidano gli stili e i linguaggi e nascono gli innovatori.
sul fatto che in un progetto di un paio di anni possa esserci parte del regista è fuori dubbio, ma alle volte accade che si paghino questi registi per mostrare meno possibile se stessi(ammesso poi che abbiamo qualcosa da mostrare..), ma confezionare quel che potrebbe interessare un certo tipo di pubblico, infatti la morale di determinati film è talmente spicciola da far cadere le braccia, e il linguaggio, non "accompagna" tale morale, ma fa scivolare il film dalli schermo ai nostri occhi sanza colpo ferire. |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 04-07-2004 15:27 |
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ilaria78
 Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 04-07-2004 15:34 |
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ma certo, nel senso che altrimenti sarebbe tutto molto triste, e molto poco "cinematografico" in senso romantico... e dopotutto i film di emmerich risultano più divertenti di altri dello stesso filone.
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-07-2004 21:47 |
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Trascinata controvoglia a vedere questa amerikanata digestiva , mi ritrovo mio malgrado a postare un giudizio tutto sommato indulgente.
Prevedibile, scontato, ingenuo, inverosimile,tutto quello che volete, e non sono in grado di giudicare se l'allarme catastrofico sia sensazionalistico o abbia radici legittime. Ma i cittadini statunitensi che si assiepano per attraversare illegalmente la frontiera messicana è un bel tocco di umorismo consapevole.
Neanche la metaforona per poveri della Statua della Libertà mi ha dato fastidio più di tanto.
Insomma, come pellicola di intrattenimento fa il suo sporco lavoro.
E se in aggiunta induce qualche sia pur superficiale riflessione sullo sperpero delle nostre risorse naturali, tanto di guadagnato.
_________________ Don't dream it, be it. |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-07-2004 01:15 |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-07-2004 11:42 |
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quote: In data 2004-07-05 01:15, Petrus scrive:
perchè non leggi i commenti su?
O adorabile philip
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Dear Petrus, mea culpa, è vero, non ti ho quotato ma è stato proprio perché il tuo ragionamento mi è parso tutt'altro che peregrino che ho postato. E ho pensato di dare a Emmerich quel che è di Emmerich. Credevo si fosse capito.
L'idea che attraverso il cavallo di Troia Hollywoodiano venga veicolato un messaggio meno puerile di quanto appaia è quantomai interessante.
Kisses.
_________________ Don't dream it, be it. |
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Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-07-2004 12:45 |
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MrsCruise
 Reg.: 26 Lug 2004 Messaggi: 300 Da: Roma (RM)
| Inviato: 30-07-2004 00:56 |
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Molto bello, certo, qlke americanata qua e là c'è, ma nel complesso è fatto benissimo. E, probabilmente, tra centinaia di anni è queelo ke succederà al nostro pianeta, qnd è abbastanza realistico. |
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