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Autore Il curioso caso di Benjamin Button
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2009 19:54  
quote:
In data 2009-02-24 19:49, ssj4gohan scrive:
Io di meno perché altrimenti sarebbe già scattato il ban per insulti gratuiti alla persona...





Qui il ban non esiste, ci si difende da soli. Se poi non si è capaci ci si toglie silenziosamente.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 24-02-2009 20:32  
comunque una cavolata l'hai deto siogan,non è mai esistito un anno con dualismo ryan-american beauty,ma semmai con shakepseare in love,che gli rubò l'oscar per il miglior film
ciao!

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ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 24-02-2009 21:21  
Sì hai ragione, ho sbagliato il titolo del film, volevo dire una cosa e ne ho scritta un'altra
Non so come ho fatto a sbagliare titolo visto che ricordo ancora l'anno di Benigni

[ Questo messaggio è stato modificato da: ssj4gohan il 24-02-2009 alle 21:23 ]

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 25-02-2009 20:34  
Hahahaha!
Come ho fatto a restare senza filup tutto sto tempo, non capisco un genero !!!!
_________________
U N I T A C I N E F I L A

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HaroldKid

Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
Inviato: 25-02-2009 22:16  
quote:
In data 2009-02-25 20:34, GionUein scrive:
Hahahaha!
Come ho fatto a restare senza filup tutto sto tempo, non capisco un genero !!!!


bisogna vedere come ha fatto filmup a fare a meno di te......

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 26-02-2009 14:06  
quote:
In data 2009-02-24 14:03, ssj4gohan scrive:
quote:
In data 2009-02-24 12:50, oronzocana scrive:
quote:
In data 2009-02-24 12:18, ssj4gohan scrive:
Ma se non vi piacciono certi generi perché pretendete di riuscire a capirli?



eh?????????
Questa spiegacela, o almeno spiegamela.





Mi sembra di essere nell'anno in cui Salvate Il Soldato Ryan fu snobbato da American Beauty...


povero soldato Ryan
come si permette American Beauty di snobbarlo?

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ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 26-02-2009 14:11  
Infatti, come si è permesso di sbarcare in Normandia...

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-03-2009 03:30  
Mamma mia che filmaccio.
Veramente noioso e deludente, cosiderato che è stato diretto da Fincher.
Lo sceneggiatore Roth ha cercato in pratica di ricostruire in laboratorio il proprio precedente Forrest Gump, con risultati davvero poco ispirati.
Vaccata pretenziosa che resterà negli annali dei colossali sprechi di denaro hollywoodiani messi a coprire una sconfortante debolezza di idee.

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-03-2009 11:26  
a me non è dispiaciuto..affatto..
e tra l'altro ora mi riesco a spiegare la sensazione del post film, avevo una sorta di sensazione post forrest gump in effetti.. l'ho detto anche ai miei amici ieri sera..
ad ogni modo eccessivamente lungo

[ Questo messaggio è stato modificato da: DonVito il 05-03-2009 alle 11:30 ]

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 05-03-2009 12:46  
Infatti sembra un film di Zmeckis (ma non mi riferisco tanto alla soria, che è molto forrestgumpiana, come si è già detto....perché ne firma la sceneggiatura Roth). Mi riferisco proprio alla gestione dei tempi e al coraggio cinematografico con cui vengono impiegati.
E' un film rivoluzionario, dove si cerca il contrario di tutto per confermare quel tutto.
A parte che è recitato da dio e chi critica Pitt veramente c'ha preso poco. Ma poi....la partenza lenta ed il finale "burrascoso", lo sguardo imparziale: Zemeckis scelse di mostrare un mondo con gli occhi di un idota, Fincher invece non fa altro che staccarsi dalla storia che racconta, per mostrarla nella sua ingiustizia profonda, volendo nella sua incomprensibilità. So che chi lo ha criticato aspramente inorridirà al confronto, ma 2001 Odissea nello spazio nascondeva la seppur minima partecipazione personale...lo sguardo di KUbrick non era mai stato quello del protagonista, né quello del computer Hal. Ma si era sempre innestato in un percorso intermedio, laddove il cinema diventava quasi uno specchio di fronte al quale noi potevamo vedere quello che volevamo (o che effettivamnt vedvamo), mai nulla di suggerito, mai nulla di indotto. Il cinema di Kubrick (come valeva anche per Barry Lyndon) è uno sguardo lucido, gelido su passato, presente e futuro come segni convenzionali di un tempo che non c'è. Sono le lancette a scorrre e a determinare l'andameno del tempo. Oppure un monolito nero. Ma se le lancette scorrono al contrario, sono gli effetti a modificarsi, non affatto le cause, che sono e saranno sempre un inizio ed una fine, con un inevitabile confondersi del primo nella seconda e viceversa. E nel raccontare questo lo sguardo di Fincher è molto impietoso, un vetro freddo e tagliente ma dalla superficie liscia e linda come uno specchio, nel quale noi possiamo vedere noi stessi e il contrario di noi stessi.

Zemeckis era sempre stato un grande maniplatore dei tempi, nel suo cinema, in ossequio - come si sa - al grande Frank Capra, del quale è un dichiarato ammiratore.
Il suo "cinema nel cinema" è stato estremamente innovativo nell'epoca contemporanea (sia pur ribadendo che lo ha preso in prestito da Capra) ed ha saputo sfruttare al meglio questa caratteristica: che altro non è che la riproposizione della raltà secondo un ulteriore "filtro", tenendo presente che il cinema stesso può essere visto, fra i tanti suoi significati, come un filtro di sogettività pr leggere la relatività dell'esistnza (umana non): gli occhi del protagonista (Forrest Gump) un luogo come specchio dell'anima (Cast away), lo scorrere del tempo e le sue conseguenze messe in discussione dall'intenzionalità "sovversiva" dello scienziato Dock (la pròtasi) e la macchina del tempo che serve a verificare le conseguenze alternative (simbolo anche della macchina da presa: l'apòdosi). Insomma...un cinema nel cinema.

Fincher invec fa qualcosa i diverso. Toglie un filtro, invece che aggiungerlo. Non c'è nulla di parziale, di soggttivo, di intimo. Ma è tutto intriso di una profonda fatalità che ha il retrogusto dll'assoluto, più che del personale o del relativo. Perché anche un "curioso caso", viene raccontato come qualunque altro "caso". Dal momento che il rapporto di causa ed effetto, con Fincher, si sbilancia nettamente a favore del secondo. Nel suo viaggio a ritroso per riscoprire l'origine dell'essere, come è presumibile, non si scopre nulla di nuovo, se non che anche nel caso, nel ripercorrere tappa per tappa gli evnti per raggiungere la causa (bella la sequenza in cui lei viene investita), tutto riconduc inevitabilmente ad un effetto che, ltto e riletto da qualsivoglia direzion, risulta sempre tale ed incontrovertibile.
Quindi è la morte, il senso di morte, a farla da padrone. E' un film in cui i continui cambi di tempo, in cui vecchiaia e gioventù (posti quasi sempre in campo e controcampo, spessissimo in questo film, nei confronti) non siano altro che specularità nella visione del mondo.

Per questo si tratta di un film coraggioso, perché se anche il grandissimo Zemeckis (e pure qui mi aspetto di essere criticato) fa cinema nel cinema, tempo nel tempo....Fincher fa esclusivamente cinema contro il tempo.

_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 05-03-2009 13:06  
Ma il paragone con 2001 non è affatto sbagliato, e la scelta di girare un film "freddo" non è sbagliata, rispecchiando anche la separatezza che comunque caratterizza il protagonista rispetto al mondo esterno...
Purtroppo 2001 aveva una serie di altre cosette che lo rendevano infinitamente più suggestivo di questo...
Diciamo che ciò che è mancato è invece proprio il coraggio a mio avviso, di fare scelte più radicali e anti-Oscar.
Su Pitt poi dissento, l'ho trovato abbastanza disastroso, infatti credo che visto in italiano il film probabilmente ci guadagni.

[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 05-03-2009 alle 13:06 ]

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 05-03-2009 13:19  
quote:
In data 2009-03-05 13:06, TheSpirit scrive:
Ma il paragone con 2001 non è affatto sbagliato, e la scelta di girare un film "freddo" non è sbagliata, rispecchiando anche la separatezza che comunque caratterizza il protagonista rispetto al mondo esterno...
Purtroppo 2001 aveva una serie di altre cosette che lo rendevano infinitamente più suggestivo di questo...
Diciamo che ciò che è mancato è invece proprio il coraggio a mio avviso, di fare scelte più radicali e anti-Oscar.
Su Pitt poi dissento, l'ho trovato abbastanza disastroso, infatti credo che visto in italiano il film probabilmente ci guadagni.




Boh non so, io in effetti l'ho visto in italiano.
Ma stando al concetto Burtoniano di "recitazione", molto legata al concetto di "maschera" da indossare (e nel cinema, quindi, di make-up, praltro impccabile in questo film)....la straordinaria capacità di Pitt è stata quella, per buona parte del film, di entrare in un corpo vecchio mostrando lo sguardo ingenuo e palesando la criosità di un bambino. Per farlo progressivamente sparire di corso d'opera.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 05-03-2009 13:40  
quote:
In data 2009-03-05 13:19, Richmondo scrive:
quote:
In data 2009-03-05 13:06, TheSpirit scrive:
Ma il paragone con 2001 non è affatto sbagliato, e la scelta di girare un film "freddo" non è sbagliata, rispecchiando anche la separatezza che comunque caratterizza il protagonista rispetto al mondo esterno...
Purtroppo 2001 aveva una serie di altre cosette che lo rendevano infinitamente più suggestivo di questo...
Diciamo che ciò che è mancato è invece proprio il coraggio a mio avviso, di fare scelte più radicali e anti-Oscar.
Su Pitt poi dissento, l'ho trovato abbastanza disastroso, infatti credo che visto in italiano il film probabilmente ci guadagni.




Boh non so, io in effetti l'ho visto in italiano.
Ma stando al concetto Burtoniano di "recitazione", molto legata al concetto di "maschera" da indossare (e nel cinema, quindi, di make-up, praltro impccabile in questo film)....la straordinaria capacità di Pitt è stata quella, per buona parte del film, di entrare in un corpo vecchio mostrando lo sguardo ingenuo e palesando la criosità di un bambino. Per farlo progressivamente sparire di corso d'opera.




Che poi, andando a vedere, effettivamente da giovanissimo Button è interpretato da altri attori. Quindi L'interprtazion di Pitt si racchiude nell'arco dell'esperienza in Russia (in cui è adolescente, più che bambino) fino quasi alla fine del film (va beh, poi non voglio svelare spoiler). Quindi sì, la parte più difficile è qulla iniziale, per un attore: quella di un bambino di sette/oto anni con il trucco e la "maschera" di un vecchio.

Ma nlla sua parte Pitt, francamnt mi è sembrato ecczionale.
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DavidLucke

Reg.: 13 Ago 2007
Messaggi: 102
Da: PARMA (PR)
Inviato: 06-03-2009 00:35  
Pitt è eccezionale in questo film,ha fatto una grandissima prova.
Ripensandoci anch'io ho visto qualcosa di 2001,in certi momenti del film si respirano le stesse atmosfere e anche per me Zemeckis è un gran regista,uno di quelli sottovalutati dai cinefili

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